The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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mercoledì 2 novembre 2011
CARLO MAGNO O NAPOLEONE BONAPARTE?
Cari amici ed amiche.
Nella notte di Natale dell'800, un sovrano di origine franca venne incoronato imperatore a Roma.
Il suo nome era Carlo, che in seguito assunse l'appellativo "Magno", e l'impero era il Sacro Romano Impero.
A Parigi, circa mille anni dopo (1804), venne incoronato imperatore altro uomo, un generale aiaccino (nativo di Aiaccio, in Corsica), che fu figlio di un triste evento quale fu la Rivoluzione francese.
Il suo nome era Napoleone Bonaparte.
Anche questi fondò un impero in Europa.
Ora, ho citato questi due avvenimenti per provare a capire i mali dell'Europa attuale.
Il Sacro Romano Impero di Carlo Magno fu fondato su ciò che univa i popoli diversi che stavano al suo interno, come Franchi, Romani, Longobardi, Sassoni, Visigoti, Celti ecc.
Cosa univa questi popoli tanto diversi?
Ad unire questi popoli tanto diversi fu l'appartenanza alla cristianità.
Con questo principio, l'imperatore creò un substrato culturale che unì popoli che altrimenti sarebbero in contrasto tra loro.
Con questo, Carlo Magno non fece una politica di esclusivismo.
Ad esempio, nel 768, quando era appena diventato re, Carlo vide tornare alcuni ambasciatori che era stati mandati a Baghdad da suo padre (e predecessore) Pipino il Breve, che era appena morto.
Questi ambasciatori erano appena stati dal califfo al-Mansur e furono accompagnati da alcuni loro omologhi e viaggiarono con un gruppo di ebrei, i "Radaniti".
Quindi, Carlo fondò il suo impero con l'apertura mentale (che fu tipica dei grandi uomini) ma con una base solida fondata sulla tradizione del Vecchio e del Nuovo Testamento.
Se i successori di Carlo Magno non avessero avuto la concezione dell'impero visto come un possesso personale da spartire tra i loro eredi, forse, il Sacro Romano Impero esisterebbe ancora oggi.
Diverso fu il discorso per l'impero di Napoleone Bonaparte.
Già il fatto che avesse scelto Parigi e non Roma come luogo di incoronazione fu la dimostrazione di ciò.
Roma è la città che per secoli fu capitale di un grande impero e che poi divenne il centro della cristianità, poiché lì morì Pietro, l'apostolo a cui Gesù Cristo affidò le Chiavi del Suo Regno, e divenne la residenza del suo successore, il Papa.
Napoleone, invece, scelse Parigi, la capitale di quella che fu la sua patria per uno scherzo della storia.
Infatti, nel 1768 (un anno prima che nascesse), la Corsica passò alla Francia.
Quindi, questa persona, che molti francesi videro come uno straniero, volle essere "più francese dei francesi" , facendosi incoronare "imperatore dei Francesi" a Parigi.
La storia si ripeté in Germania, circa un secolo dopo la caduta di Napoleone (1815), quando un austriaco di Braunau fondò un "Impero tedesco", il III Reich che purtroppo è ricordato per essere stato un regno di terrore in cui morirono tanti innocenti, circa 6.000.000 solo negli orribili campi di concentramento.
Il signore austriaco in questione era Adolf Hitler.
Proprio Hitler prese a modello l'Impero Francese di Napoleone.
L'Impero Francese, infatti, prevedeva la preponderanza di una nazione, la Francia, su tutto il resto dell'Europa.
La Rivoluzione francese, infatti, alimentò in Francia un sentimento odioso che funestò il XIX e la prima parte del XX secolo, il nazionalismo.
Il nazionalismo non fu l'amore verso la propria patria ma l'odio verso gli altri.
Nel periodo rivoluzionario, infatti, chi era al di fuori dei confini francesi doveva essere visto come un nemico perché contrario alla rivoluzione stessa.
Con l'intento di "portare le innovazioni della Rivoluzione per l'Europa", Napoleone puntava a creare un'Europa assoggettata ad un unico Stato, la Francia.
Quindi, l'Europa bonapartista fu diversa da quella carolingia.
Quest'ultima fu fondata sull'universalità del messaggio cristiano.
E così, Napoleone fece un codice civile che puntò ad uniformare l'Europa, senza tenere conto della diversa natura dei popoli che la abitavano e con un percorso forzoso.
Inoltre, un altro gesto simbolico di Napoleone ci fu durante le sua incoronazione.
Napoleone, infatti, volle che il Papa a Parigi però al momento della sua incoronazione, gli tolse la corona dalle mani e se la mise sul capo.
Carlo Magno, invece, fu incoronato dal Papa che lu unse con il crisma.
Questo gesto dimostrò che Napoleone non fu imperatore "per grazia di Dio" e che forse lo fu per volere del popolo e sicuramente per volere suo.
L'Europa di Bonaparte era l'Europa delle guerre di annessione, dei regni legati alla famiglia Napoleone e della burocrazia.
Inoltre, l'Impero Francese fu contro la cristianità, una cristianità divisa dal XVI secolo, ma pur sempre contro l'unico collante che avrebbe potuto tenere insieme un impero così vasto e costituito da popoli diversi.
La Santa Alleanza del 1814, che fu costituita dallo zar Alessandro I Romanov (ortodosso), dal re di Prussia Federico Guglielmo III di Hohenzollern (luterano) e dall'imperatore d'Austria Francesco I d'Asburgo (cattolico) e che fu caldeggiata dal teorico della Restaurazione Joseph De Maistre, si fondò proprio sull'appartenenza della comune eredità cristiana dell'Europa.
Si tentò di ricostruire l'opera di Carlo Magno.
Purtroppo, il tentativo naufragò quando fu deposto il re di Francia Carlo X di Borbone nel 1830 ed il trono fu affidato a Luigi Filippo d'Orleans che ripristinò in parte il regime napoleonico.
Ora passiamo ai giorni nostri.
Oggi, l'Europa vive una crisi economica seria.
Però, questa crisi è ben più profonda. Infatti è una crisi di identità.
L'Europa, infatti, è una specie di "mostro" che non ha né capo né coda.
In nome di un laicismo esasperato, non ha voluto citare nella sua costituzione il riferimento alle radici giudaico-cristiane.
Quandi è ben lontana dall'Europa di Carlo Magno perché ha rifiutato ciò avrebbe potuto unirla.
L'uniche cose che la uniscono sono un apparato burocratico farraginoso ed una moneta, l'Euro, che oggi rischia di fallire e che, di fatto, è virtuale.
Non ha una politica comune tra i vari Stati che la compongono e, per esempio, la Francia abbia votato sì al riconoscimento della Palestina da parte dell'UNESCO (facendo un gravissimo errore), mentre Italia e Regno Unito si siano astenuti e la Germania abbia votato contro, ne è la dimostrazione.
Un'Europa seria ed un unita avrebbe votato contro ad una simile decisione!
Inoltre anche l'ingresso nell'Euro è stato fatto con un percorso forzoso che ha favorito pochi a scapito di molti.
Ad esempio, il valore di cambio Lira-Euro è folle.
Come si è potuto equiparare 1 Euro e 1936,27 Lire?
Questo valore di cambio ha favorito i mercati di Francia e Germania e sfavorito l'Italia.
Di fatto, quest'Europa è affine all'Europa di Bonaparte ed i vari banchieri stanno facendo quello che fece Napoleone.
Se non non dovesse cambiare registro, io credo che l'Europa potrebbe seriamente fallire ed i danni sarebbero incalcolabili.
Riflettiamo tutti!
Cordiali saluti.
martedì 1 novembre 2011
SALVIAMO I CRISTIANI COPTI!
Firmate questa petizione per fare sì che cessi il massacro dei cristiani copti in Egitto.
Seguite il link http://www.firmiamo.it/petizione-per-salvare-i-cristiani-copti/firma.
I copti non sono solo un comunità religiosa ma sono gli eredi di quel popolo che risiedeva in Egitto prima dell'arrivo degli Arabi nel VII secolo AD.
Quindi, sono gli eredi di quelle popolazioni che, a loro volta, discesero dagli Egizi che subirono l'influenza greca e romana e che divennero cristiani.
Infatti, la loro lingua ha molti elementi dell'antica lingua egizia.
Se i fondamentalisti islamici riuscissero nel loro diabolico intento di cancellarne l'esistenza, sarebbe una grave perdita religiosa e culturale.
Noi abbiamo il dovere di evitare che ciò avvenga.
Se non lo facessimo, non potremmo nemmeno chiamarci cristiani.
Cordiali saluti.
FORZA ANTONIO!
Cari amici ed amiche.
Come tifoso del Milan e come suo coetaneo, spero che il calciatore Antonio Cassano guarisca.
Purtroppo, le notizie sono contrastanti.
Si sa che, dopo la grande partita giocata sabato allo Stadio Olimpico contro la Roma, il giocatore barese si è sentito male.
E' stato ricoverato al Policlinico di Milano.
Alcuni dicono che egli sia stato colpito da un ictus ed altri smentiscono.
Qualunque cosa egli abbia, io spero che guarisca presto e che torni a giocare.
Penso di parlare anche a nome di tutti i lettori di questo blog.
Forza Antonio!
Cordiali saluti.
lunedì 31 ottobre 2011
UNESCO? HA SBAGLIATO!
L'UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura) ha ( di fatto) riconosciuto la Palestina come Stato. Guardate pure il video su Youtube.
Con 107 voti favorevoli, 14 contrari e 52 astenuti (tra i quali l'Italia, che ha cercato di fare sì che ci fosse una posizione) la Palestina è riconosciuta dall'UNESCO.
Purtroppo, però, questa scelta potrebbe avere delle conseguenze non belle.
Israele ha mostrato delle preoccupazioni (più che legittime), gli Stati Uniti d'America hanno minacciato di tagliare i finanziamenti all'UNESCO.
Questa decisione, a mio modesto parere (e non solo), è sbagliata.
Infatti, con quello che sta succedendo in Nord Africa e in Medio Oriente c'è il rischio di una destabilizzazione di tutta l'area e si mette lo Stato di Israele in grave pericolo.
Israele è uno Stato in pericolo!
Ci si rende conto di ciò?
Hanno ragione gli Stati Uniti d'America a dire che questa decisione è prematura e controproducente.
Non si è tenuto conto della questione della sicurezza di Israele, l'unica Paese del Medio Oriente in cui i cristiani e chi non è della religione maggioritaria non viene perseguitato.
Va detta anche un'altra cosa.
Questa sentenza smentisce certi "signori" che parlano di complotti in cui gli ebrei starebbero per conquistare il mondo.
Questi "signori" sono pericolosi, non solo per sé stessi.
Cordiali saluti.
I SANTI
Cari amici ed amiche.
Oggi e la Festa di tutti i Santi. Nelle Messe che si sono celebrate ieri sera e che si celebreranno oggi saranno letti il brano libro dell'Apocalisse (7,2-4,9-14) che recita:
"[1] Dopo ciò, vidi quattro angeli che stavano ai quattro angoli della terra, e trattenevano i quattro venti, perché non soffiassero sulla terra, né sul mare, né su alcuna pianta.
[2] Vidi poi un altro angelo che saliva dall'oriente e aveva il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso il potere di devastare la terra e il mare:
[3] "Non devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi".
[4] Poi udii il numero di coloro che furon segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila, segnati da ogni tribù dei figli d'Israele.
[9] Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani.
[10] E gridavano a gran voce:
"La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all'Agnello".
[11] Allora tutti gli angeli che stavano intorno al trono e i vegliardi e i quattro esseri viventi, si inchinarono profondamente con la faccia davanti al trono e adorarono Dio dicendo:
[12] "Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen". ".
Del Salmo 23 (24) e della I lettera di Giovanni (capitolo 3, versetti 1-3) che recita:
"[1] Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui.
[2] Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
[3] Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. "
e del Vangelo secondo Matteo (capitolo 5, versetti 1, 12 a) che recita:
"[1] Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli.
[2] Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
[3] "Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
[4] Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
[5] Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
[6] Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
[7] Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
[8] Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
[9] Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
[10] Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
[11] Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
[12] Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi. ".
[13] Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: "Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?".
[14] Gli risposi: "Signore mio, tu lo sai". E lui: "Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello. ".
Molto spesso noi paragoniamo i santi agli angeli. Noi, però, sbagliamo perché i santi, però, non sono angeli.
L'angelo, infatti, è una creatura spirituale di Dio, un suo messaggero.
Il santo non è nemmeno un uomo che fa i miracoli.
Il fare i miracoli è un dono che Dio ha dato a quella persona per portare avanti la sua missione salvifica.
Il santo, invece, è un uomo, una creatura carnale.
Anzi, spesso, prima di diventare tale, un santo ha pure avuto esperienze umane, anche peccaminose.
Allora, sorgono queste domande:
Qual è la differenza tra un uomo normale ed un santo? Cos'ha di diverso quest'ultimo?
Il santo è semplicemente una persona che ad un certo punto della sua vita ha saputo scegliere l'amicizia di Dio, imitando Suo Figlio, Gesù Cristo.
Un'altra domanda che sorge è:
Come ha potuto imitare Gesù Cristo?
La risposta è nel brano del Vangelo.
Quando Gesù disse "Beati i poveri in spirito, beati i miei, beati i misercordiosi ecc", non fece altro che indicare all'uomo la via della santità.
E' una via non facile, specialmente nell'epoca attuale, ma quando una persona riesce a rendere vera almeno una di queste otto beatitudini ottiene uno sprazzo di santità.
Allora, io credo che bisogna accettare questa "sfida" che Dio ci propone.
Non è facile ma bisogna provare, per salvare sé stessi ed il proprio prossimo.
Termino con una poesia che mi è stata inoltrata dalla signora Alessandra Spanò su Facebook:
Stanno i Santi,
ma quanti,
il Signore a lodare
e gioiosi a pregare.
Ogni bimbo, in quel nimbo
di luci festanti
ha i suoi Santi,
ma quanti!
Essi aspettano il dono
del bimbo che è buono
per farne splendore
intorno al Signore.
Perché per i Santi,
e quanti!
è gioia vegliare
su un bimbo da amare.
Cordiali saluti.
ITALIA DEI VALORI? DI QUALI VALORI PARLA?
Leggete questo discorso del leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro:
"La revisione della Legge 194 sull'aborto è uno dei principali dibattiti politici di inizio 2008.
Per me la donna non dovrebbe ricorrere all'aborto, ma non pretendo che le mie scelte prevalgano sulle decisioni di altre persone.
Ritengo che la legge 194, pur con le sue imperfezioni come succede del resto per tutte le leggi, non debba ESSERE MODIFICATA E NON NE VEDO I PRESUPPOSTI.
LA LEGGE 194 HA FUNZIONATO, su questo non credo che ci siano dubbi, e HA TUTELATO LA LIBERTA' DI MIGLIAIA DI DONNE DI ESSERE PADRONE DELLA LORO VITA.
Il dibattito attuale ha due aspetti che mi disturbano come cittadino e come politico.
Il primo è che una discussione sui diritti civili sia influenzata, e forse indirizzata, DALLA RELIGIONE.
Il secondo è che, con tutti i problemi irrisolti che ha il paese, e ce ne sono migliaia, si dibatta (e si perda tempo prezioso) su una LEGGE CHE FUNZIONA, approvata dagli italiani attraverso un referendum.
L'immagine che la classe politica, ancora una volta, trasmette, è di vivere in un mondo a parte, isolata, lontana dagli italiani e dalle loro aspettative.".
Tra questi vi sono anche i valori cristiani.
Ora, queste affermazioni del leader del succitato partito contrastano con i valori di cui ho parlato.
Un cristiano deve essere sempre contro l'aborto.
Il discorso va comunque esteso anche agli altri campi.
Ad esempio, già il nome "Italia dei Valori" indica che chi è sostenitore o militante di tale partito sia "puro ed immacolato" mentre chi è contro di esso sia un criminale per sua natura.
In pratica, il nome stesso del partito è atto a demonizzare l'avversario.
Nel partito di Di Pietro non c'è un'ideologia, poiché ci sono elementi di destra e di sinistra.
Ci sono solo un becero giustizialismo (verso gli avversari) ed un forte populismo.
Ciò racchiude il nome "Italia dei Valori".
In quel partito, però, si vede anche una grande ipocrisia.
Infatti, guarda i difetti degli altri ma non quello che succede in casa propria.
Basti vedere la vicenda del figlio di Antonio Di Pietro, Cristiano, che è stato candidato come consigliere alle elezioni regionali che si sono tenute in Molise.
Mi ricordo i vari sostenitori ed esponenti dell'Italia dei Valori che si stracciarono le vesti quando qui in Lombardia venne candidato Renzo Bossi, figlio del leader della Lega Nord Umberto, come consigliere regionale.
Mi ricordo anche che Di Pietro fu colui che chiese la condanna di Israele quando questi si difese dall'attacco della "Flotilla", nella primavera del 2010.
Quindi, posso dire di non avere ancora capito quali siano i valori di Di Pietro e soci.
Cordiali saluti.
LE TEORIE DI CESARE LOMBROSO? VANNO SUPERATE!
Leggete l'articolo sul sito "No Lombroso.org" e firmate la petizione.
Francamente, ritengo che le teorie di Cesare Lombroso vadano un attimo riviste e superate.
Come si fa sostenere che determinati uomini siano dei "criminali nati"?
Non esistono uomini dal "carattere criminale" per natura o che sono naturalmente predisposti ad essere dei criminali.
Perché un uomo diventi un criminale servono determinate condizioni nell'ambiente circostante che possono influenzare quelle psichiche della succitata persona.
Non esistono, però, i "caratteri criminali".
Tutti noi siamo potenziali criminali o potenziali persone rispettabili.
Dipende dall'ambiente in cui ciascuno di noi si trova e dalle condizioni psichiche.
Ora vi faccio un esempio.
Oggi si dice che chi è vegetariano sia più incline alla pace di chi mangia anche la carne.
Scusatemi la maleducazione ma devo dire che questa è una boiata.
Tanti anni fa, visse un signore che era vegetariano, che era astemio (come me) e che amava i bambini.
Ora tutti voi direste che questa persona era retta e buona.
Se io vi dicessi che questo signore fece morire più di 6.000.000 di persone innocenti, portò in guerra il Paese che amministrava, la Germania, e che si chiamava Adolf Hitler, voi cambiereste opinione.
Allora, smettiamola con certi stereotipi.
Non è detto che un criminale sia brutto e vestito male mentre la persona virtuosa sia sempre ben vestita, di aspetto gradevole, di ottima cultura e che, magari, va in chiesa ogni domenica.
Magari, potrebbe essere l'esatto contrario.
Per questo, ritengo che le teorie di Lombroso vadano superate, tenendo conto anche dell'evoluzione della scienza.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.