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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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lunedì 27 giugno 2011

RONCOFERRARO ED IL REFERENDUM


Cari amici ed amiche.

Con il Comitato di Roncoferraro dell'Associazione Civica Mantovana (ACM), ho iniziato un dialogo sulla questione che concerne la partecipazione diretta dei cittadini di Roncoferraro, tramite lo strumento del referendum.
L'articolo dello Statuto comunale che tratta la questione è il 60 e recita:

"1) E' ammesso il referendum su questioni di rilevanza generale, interessanti l'attività comunale; è escluso nei casi previsti dall'articolo 58, comma 3 del presente statuto.
2) Si fa luogo a referendum:
  1. nel caso sia deliberato dal Consiglio comunale a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati al Comune.
  2. qualora vi sia richiesta da parte di un quinto degli elettori, risultanti al 31 dicembre dell'anno precedente.
3) Il regolamento disciplina le modalità per la raccolta e l'autenticazione di firme dei sottoscrittori per lo svolgimento delle operazioni di voto.
4) Il quesito sottoposto a referendum è dichiarato accolto nel caso in cui abbia partecipato al voto la maggioranza degli elettori e se la risposta affermativa abbia raggiunto la maggioranza dei voti validamente espressi.
5) Entro sessanta giorni dalla proclamazione dell'esito favorevole del referendum, la Giunta comunale è tenuta a proporre al Consiglio comunale un provvedimento avente per oggetto il quesito sottosposta a referendum.".

Le questioni che sono escluse dal referendum e sono citate nell'articolo 58 sono:
  1. La revisione dello Statuto.
  2. I bilanci.
  3. I tributi.
  4. Le nomine.
  5. Le espropriazioni per opere di pubblica utilità.
Ora, io trovo che il referendum sia uno stumento utile e condivido gran parte di quanto è sostenuto dall'ACM.
Non condivido la questione del quorum.
L'ACM sostiene che referendum debba essere senza quorum.
Io non sono d'accordo perché ritengo che il quorum sia la migliore garanzia della democrazia.
In primo luogo, se non ci fosse il quorum potrebbe crearsi una situazione in cui, per esempio, ad un referendum potrebbe andare a votare il 20% degli aventi diritto mentre il rimanente 80% potrebbe scegliere di restare a casa o di "andare al mare". In questo 20% potrebbero prevalere i "Sì" o i "No" e, praticamente, una decisione importante verrebbe presa da una minoranza.
Ciò non sarebbe democrazia.
In democrazia comandano le maggioranze.
Poniamo caso che, insieme ad altri Comuni vicini, Roncoferraro voglia passare alla Provincia di Verona e alla Regione Veneto.
In pratica, se ci fosse un referendum senza quorum, una minoranza potrebbe essere determinante per un cambio di Provincia (e di Regione) o meno.
Per cose così importanti servono maggioranze certe.
Così successe per i sette Comuni della Valmarecchia (Maiolo, Casteldelci, Talamello, Pennabilli, Novafeltria, San Leo e Sant'Agata Feltria) che passarono dalla Regione Marche all'Emilia-Romagna e dalla Provincia di Pesaro-Urbino a quella di Rimini.
Inoltre, io penso che quando si tratta di decisioni strategiche, come la realizzazione di una strada o di una centrale elettrica, certe cose dovrebbero passare attraverso la "Conferenza dei servizi", ossia quella parte di iter burocratico in cui sono convocati i vari stakeholders, tra cui i Comuni.
In tale caso, il referendum potrebbe essere uno strumento utile per formulare una proposta da portare alla Conferenza dei servizi.
Non sarebbe, invece, utile per porre dei veti su determinate opere che potrebbero essere utili a tutti.
Di sicuro, la discussione non può essere solo tra me e l'ACM ma anche con i cittadini, per esempio, parlando di questo tema in discussioni pubbliche.
Quello che ho detto per Roncoferraro vale per altri Comuni.
Cordiali saluti.






domenica 26 giugno 2011

I "DUE SUD" E LA MASSONERIA


Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere questo articolo scritto sul blog dell'Istituto di ricerca storica delle Due Sicilie.
Il suo titolo è "L'opera di Delassus/3: La massoneria durante la monarchia orleanista (1830-1848)".
Da questo articolo, voglio prendere spunto per fare una mia riflessione sul Sud Italia di oggi e su quello del XIX secolo, il periodo in cui in Francia fu contemplata anche la celebre "Monarchia di Luglio", quella monarchia che iniziò nel 1830, con la deposizione di re Carlo X di Borbone, e finì con i tumulti del 1848.
Questa monarchia, il cui re fu Luigi Filippo d'Orleans, aprì la strada a quel Napoleone III che nel controverso processo che portò all'unità d'Italia ebbe una parte non indifferente.
La mia osservazione è quella di una persona che, pur avendo origini meridionali, è a tutti gli effetti del Nord Italia, quel Nord che alcuni vedono come "rapinatore" ed altri come "liberatore". E', quindi, un'osservazione di un non meridionale sul Mezzogiorno del nostro Paese. Voglio cercare di capire e fare capire fino le cose
Ora, incomincio a fare le mie considerazioni.
Oggi non esiste un Sud Italia. Oggi esistono "due Sud Italia".
Esiste un "Sud storico, umano e culturale" , un Sud ricco di valori e di cultura, le cui città più importanti, come Napoli, Bari, Salerno, Palermo, Messina e Catania, nulla hanno da invidiare ad altre come Torino, Milano, Mantova, Venezia, Bologna e Firenze, o i cui luoghi importanti, come ad esempio l'Abbazia di Padula, reggono il confronto con altri analoghi nel nord-Italia, come l'Abbazia di San Benedetto in Polirone, qui nella provincia di Mantova.
Esiste anche un "Sud politico".
Quest'ultimo, invece, è molto arretrato e non coincide per nulla con il "Sud storico, umano e culturale".
Questi due Sud coesistono e la differenza che c'è tra di loro stride agli occhi di un attento osservatore.
Perché c'è questa situazione?
Questa situazione è figlia di quanto successe in quel 1860, anno in cui Giuseppe Garibaldi sbarcò a Marsala e diede inizio all'annessione del Regno delle Due Sicilie da parte del Regno di Sardegna.
Come ho cercato di fare notare altre volte, Garibaldi fu mandato da Cavour per creare scompiglio, facendo leva sull'indipendentismo e sul malcontento siciliano verso Napoli.
Così, il Piemonte (Regno di Sardegna) ebbe il pretesto per muovere guerra al Regno delle Due Sicilie ed annetterselo.
Il governo del neonato Regno d'Italia ebbe la "golden share" del Regno di Sardegna.
Il Sud divenne terra di conquista e subì una vera e propria spoliazione.
E così, mentre il "Sud storico, umano e culturale" rimaneva nelle persone, quello "politico" era annientato e sempre più in degrado.
E' logico che ciò generasse un vero e proprio impoverimento del Sud.
La politica, infatti, regola la vita civile delle persone.
Però, questo processo controverso che portò all'Unità d'Italia cercò anche di distruggere il Sud anche sul piano culturale.
Qui entra in gioco la massoneria.
Infatti, il Nord era già molto più secolarizzato rispetto al Sud.
Pensiamo alle "Leggi Siccardi" del Regno di Sardegna o all'anticlericalismo diffuso in Romagna.
Inoltre, nelle fabbriche andavano diffondesi le idee del socialismo.
Il Sud, invece, mantenne una maggiore sensibilità religiosa.
Ancora oggi, c'è questa situazione. Tra l'altro, a causa di ciò, qui da me ho perso anche qualcuno dei miei amici.
Si sa che la massoneria di quel periodo era fortemente antipapista.
Era ben lontana, ad esempio, da quella concezione cavalleresca a cui disse di rifarsi, quella concezione che fu, ad esempio, del Cavaliere Andrew Michael Ramsay, di cui parla questo interessante articolo del sito "Riflessioni.it", articolo che è stato scritto da Gianmichele Galassi e che è intitolato "Riflessioni iniziatiche sull'uomo, lo spirito e l'infinito", di cui scrissi anch'io nell'articolo intitolato "La massoneria, il trono e l'altare".
Quella massoneria fu contro la cattolicità ed ostile al clero e alla mistica.
Basti pensare a quello che successe intorno alla vicenda di Lourdes, vicenda che avvenne in quella Francia dell'imperatore Napoleone III.
Ora, l'Italia che nacque da quel processo di unificazione fu un'Italia contro la Chiesa.
Se andate a Roma e guardate il famoso "Altare della Patria" (o "Macchina da scrivere") noterete questo.
Non ha raffigurato nessun simbolo che possa fare riferimento alla cattolicità o anche alla cristianità in generale.
Inoltre, vi erano processioni massoniche contro il Vaticano e che inneggiavano a Satana.
Garibaldi definì Papa Pio IX "un metro cubo" di letame e chiamò i suoi asini Pionono e Santissima Trinità.
Ora, chi fece l'Unità d'Italia puntò anche a distruggere quel tessuto culturale del Sud Italia che nella tradizione cristiana aveva il suo fondamento.
Quindi, tutti i mali di oggi sono figli di quanto successe allora.
Oggi, cosa possiamo fare per migliorare le cose?
Il federalismo è una soluzione ma accanto ad esso serve una nuova mentalità che sappia prendere il meglio del Nord e quello del Sud.
Cordiali saluti.









IL VALORE DEL CORPO E DEL SANGUE DI CRSTO ED IL MARTIRIO DI SANT THOMAS MORE





Cari amici ed amiche.

Guardate questo video che mostra il martirio di Saint Thomas More, nella mini-serie "The Tudors".
Questo evento avvenne il 06 luglio 1535.
Di questo grande personaggio, ho parlato nell'articolo intitolato "Tommaso Moro, un esempio per un moderno politico cattolico".
Lui fu un esempio di vera cristianità.
Come Cristo, egli mise il suo corpo come testimonianza della propria fede.
Ciò deve essere motivo di riflessione, specialmente oggi, che è giorno del "Corpus Domini".
Cordiali saluti.

sabato 25 giugno 2011

I VALORI? VANNO RITROVATI!

Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo de "La Bussola Quotidiana" che è intitolato "Quelle croci in chiesa a marcare l'infinito" di Luigi Codemo.
La croce è di per sé simbolo di morte (in quanto patibolo) ma Cristo la fece diventare anche un simbolo di nuova vita.
Morendo sulla croce, Cristo salvò il genere umano.
Quindi, vale detto del Vangelo secondo Matteo (capitolo 16, versetto 24) che dice:
"Allora Gesù disse: "Se uno vuole venire dietro di me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua."".
Questa frase deve essere fatta valere in tempi come quelli odierni, tempi in cui chi fa la vita comoda viene visto come il migliore ed in cui il concetto di libertà viene visto come il potere fare qualsiasi cosa, senza prendersi le proprie responsabilità. In pratica, secondo questa mentalità, ogni uomo è come una nave senza timone e senza bussola.
Tutti i valori vengono quiindi attaccati, perché visti come vincoli.
Un esempio è la famiglia.
A tale proposito, vi invito a leggere questo articolo, sempre de "La Bussola Quotidiana", che è intitolato ""Omofobia? Una bufala!" Parola di ex-gay militante"".
Con questo articolo si vuole smentire che dice che l'omosessualità sia un fatto esclusivamente naturale.
Molto spesso, l'omosessualità può essere indotta anche da situazioni particolari ambientali, ad esempio da ambienti in cui manca il sesso opposto (come le carceri) o per conformarsi ad un ambiente corrotto.
Questo smentisce che dice che l'omosessualità sia irreversibile.
Tra l'altro, coloro che sostengono che l'omosessualità non sia contro natura affermano che anche gli altri animali la praticano e che vi è un gene che predispone certi individui a questo orientamento sessuale, per mantenere il controllo delle nascite, e che, comunque, esso è compensato da una maggiore fertilità delle femmine.
Ora, questa teoria mi sembra che sia intrisa di un certo malthusianesimo, una teoria elaborata da Thomas Malthus, un prete anglicano del XIX secolo che sostenne che per evitare l'impoverimento del genere umano bisognava controllare la nascite.
Ora, questa teoria rischia di essere dannosa, perché meno nascite significherà pure avere "meno bocche da sfamare" ed una migliore ripartizione delle risorse ma, alla lunga, significherà anche avere una popolazione più vecchia e, di conseguenza, più bisognosa di cure e con una forza lavoro dimezzata.
Quindi, una teoria del genere può essere rischiosa perché non ci sarà l'impoverimento nell'immediato ma nel lungo periodo l'impoverimento ci sarà e come.
Inoltre, va ricordato che l'uomo è l'animale più evoluto.
Noi cristiani abbiamo il dovere di "guardare avanti" e di distinguerci da questa società che punta solo al benessere attuale, fregandosene di quello che ci sarà domani.
Dobbiamo portare in alto valori come la famiglia, la vita e la comunione tra persone, contro l'egoismo e l'individualismo del giorno d'oggi.
Essere cristiani vuole dire essere come Cristo, pur nei limiti che noi umani abbiamo.
Tra l'altro, domani si celebrerà il "Corpus Domini" e nelle Messe che ci saranno questa sera e domani mattina, verranno letti i brani del libro del Deuteronomio (capitolo 8, versetti 2-3. 14b-16a.), del Salmo 147, della I lettera di San Paolo ai Corinzi (capitolo 10, versetti 16-17) e del Vangelo secondo Giovanni (capitolo 6, versetti 51-58).
Visto che domani saranno celebrati il Corpo ed il Sangue di Cristo, questi valori dovranno essere portati in alto.
Se non si fa ciò, si rischia di finire come nel XX secolo.
Ci fu un allontanamento da Cristo e subito emersero i mostri, come il comunismo ed il nazismo.
Quando ci si allontana da Dio, il diavolo attacca.
Cordiali saluti.

venerdì 24 giugno 2011

DAL TERREMOTO AL VULCANESIMO, MESSINA E DINTORNI





Cari amici ed amiche.

Ieri c'è stato un terremoto nel Messinese, in Sicilia, ed il suo epicentro non era lontano da Galati Mamertino, il paese natale di mia madre.
Ora, questa vicenda fa venire in mente quello che successe nel 1908, proprio nello Stretto di Messina. Questo video preso da Youtube mostra tutto.
Alle ore 05:21 del 28 dicembre di quell'anno, per trentasette lunghissimi secondi, la terra tremò.
Gli edifici caddero come castelli di carte, sia a Messina e sia Reggio Calabria.
Ci fu anche un maremoto (uno tsunami) che sommerse tutto e (ad esempio). Ci furono parecchi morti e tanta distruzione. Basti pensare al duomo di Messina, il cui campanile con il "carillon" fu spazzato via, o al duomo di Reggio Calabria, che fu raso al suolo.
Il Lago di Ganzirri, vicino a Messina, "bolliva" a causa della presenza di emissioni di anidride carbonica.
Ora, un fenomeno di simile portata è da prendere solo come la "punta dell'iceberg", una minima parte della questione.
Infatti, vi è dell'altro.
In realtà, questo evento fu determinato dal fatto che nelle Stretto di Messina corra una faglia, ossia una frattura della crosta terrestre che può essere planare o non planare.
Questa frattura si trova in prossimità dei punti in cui si congiungono le placche tettoniche, le parti in cui è divisa la crosta terrestre.
Infatti la crosta terrestre è costituita da tante placche di roccia che sono come in un puzzle e che galeggiano su un fluido, il mantello, come delle zattere sull'acqua.
Ogni volta che delle placche si muovono ci sono i terremoti ed il vulcanesimo.
Ora, in quella zona non vi sono solo terremoti ma anche fenomeni di vulcanesimo.
Vi sono l'Etna e l'arcipelago delle Isole Eolie, che sono tutti vulcani, ma vi sono anche fenomeni di vulcanesimo secondario.
Un esempio è proprio il Lago di Ganzirri, che si trova a Messina. Dal fondo di questo lago escono bollicine di anidride carbonica (CO2).
Questo è a tutti gli effetti un fenomeno di vulcanesimo secondario ed è presente anche in altre parti d'Italia. Basti pensare al vulcano di Roccamonfina, un vulcano spento in cui vi è una sorgente di acqua oligominerale ricca di CO2, che viene imbottigliata da una nota fabbrica di acque minerali.
Ora il Lago di Ganzirri è la stessa cosa.
Un altro fenomeno, si trova vicino a Patti.
Qui vi è il Capo Calavà, un monte che si affaccia sul mare.
Esso è attraversato dall'omonima galleria dell'autostrada A20 Messina-Palermo.
In questa galleria lunga più di tre chilometri si avvertono odori strani, come di uova putride.
Questo odore è tipico del solfuro di idrogeno (H2S), un gas tossico.
Pensate, oltre 1000 ppm (o mg/l) questo gas uccide, causando il collasso per soffocamento.
Questo gas è legato anche al vulcanesimo.
Ora, è possibile che nella zona vi sia la presenza di sorgenti di acque sulfuree.
Ad esempio, si potreebbe fare un'analisi dell'acqua che viene drenata dalla galleria.
Ora, bisogna studiare a fondo le caratteristiche di quell'ambiente, per cercare di ricavare delle risorse anche da ciò che può sembrare dannoso.
Cordiali saluti.

RIFIUTI DI NAPOLI, NESSUNA PIANIFICAZIONE E TANTO POPULISMO


Cari amici ed amiche.

Questioni come quella dei rifiuti di Napoli non possono essere trattate con gli slogan o il populismo.
Devono essere trattate con strategia ed infrastrutture efficienti.
Il neo-sindaco Luigi De Magistris (nella foto) ha fatto promesse (come quella di togliere rifiuti in cinque giorni) ma ora c'è uno stato emergenziale.
La questione dei rifiuti va risolta con strategie serie.
Una di queste è la raccolta differenziata.
Bisogna fare in modo che i cittadini inizino a separare i rifiuti tra secco, organico, plastica, vetro e rifiuti ingombranti e contenenti materiale elettrico.
Ad esempio, si potrebbe anche incoraggiare il compostaggio in casa.
Il Comune potrebbe mettere a disposizione di ogni famiglia una composteria in cui mettere il rifiuti organici, come gli sfalci o i rifiuti della cucina. Quei rifiuti vengono così "digeriti" dai batteri e dalle muffe
Qui da noi, a Roncoferraro, una delle poche cose buone fatte dal Comune fu quella di dare ad ogni famiglia una composteria in comodato.
Per la cronaca, va detto che, per il resto, l'amministrazione comunale di Roncoferraro è molto carente. Ad esempio, non vi sono "piazzole ecologiche" adeguate e la raccolta differenziata (ad oggi) è solo al 40%.
Però, a Napoli, si potrebbe fare sì che ci sia una "cultura del compostaggio", con un'iniziativa analoga, ossia dando ad ogni famiglia napoletana una composteria in comodato.
Certo, periodicamente, gli organi preposti, come la Polizia Municipale, dovranno controllare che le famiglie usino la composteria e in base a ciò, si potrebbe fare pagare meno la TARSU, la Tassa sui Rifiuti.
L'uso delle composterie diminuirebbe il volume dei rifiuti.
Oltre a ciò, servono anche infrastrutture efficienti.
Servono delle "piazzole ecologiche" con tutti i contenitori delle varie tipologie di rifiuti, compresi gli olii esausti.
Servono anche gli impianti di compostaggio per i rifiuti organici (da cui si ricava anche il biogas, da cui si ricava energia elettrica) ed i termovalorizzatori.
Inoltre, serve anche il lavoro delle aziende che trattano il vetro, piuttosto che la plastica o il materiale elettrico.
La stessa cosa vale per gli olii esausti.
Nel 2009 proposi nel mio Comune (Roncoferraro, in provincia di Mantova) il metodo con cui trattare gli olii esausti.
Potete leggere ciò in questo articolo che scrissi su "Italia chiama Italia" e che è intitolato "Olii esausti, una risorsa economica ed ecologica".
Anche se attualmente sono in cerca di lavoro, sono tecnico del controllo di qualità, sicurezza ed ambiente, oltre ad essere tecnico di laboratorio chimico-biologico.
Quindi, penso di parlare con cognizione di causa.
Tra l'altro, la gestione dei rifiuti crea nuovi posti di lavoro. In questi tempi, ciò è una cosa molto positiva.
La questione dei rifiuti va risolta con tanto lavoro, progetti utili, tecnologie ed opere adeguate.
La demagogia non serve a nulla!
Cordiali saluti.

giovedì 23 giugno 2011

ANTISEMITISM IS NOT CHRISTIANITY!


Spiritually, we are semitics.
Pope Pius XI.

Cari amici ed amiche.

Quando sento dire che la mia religione, la la religione cristiana, uccise tante persone innocenti, provo fastidio. Soprattutto quando la mia religione viene accostata all' antisemitismo mi arrabbio.
E ora, faccio delle mie considerazioni, anche prendendo spunto da un bellissimo articolo scritto sul blog "L'Idea diversa" di Basch Von Rosenburg.
Voglio contribuire a togliere certi stupidi pregiudizi sugli ebrei, per togliere anche quelli (altrettanto stupidi) su di noi.
Ora, va detto che l'antisemitismo fu preesistente rispetto al Cristianesimo. Basti pensare ai Filistei (1175BC-800BC) e a tutti quei popoli che diffidavano da quello "strano" popolo che credeva in un solo Dio e che non credeva in quegli "dei" di pietra o di legno. Dio diede a quel popolo la missione di riavvicinare tutte le altre genti ad egli. Ebbe re importanti, come Davide, Salomone e Gioisia, patriarchi, come Abramo, Isacco e Giacobbe (che prenderà il nome di Israele) e profeti, come Elia, Isaia e Geremia, che di quel Dio parlavano.
Per questo, gli ebrei furono odiati.
Ci furono altri, come i Babilonesi di Nabucodonosor, i Macedoni ed i Romani, che cercarono di di distruggere questo popolo.
Più volte, distrussero la loro Città Santa, Gerusalemme, ed il suo Tempio. Quest'ultimo fu più volte distrutto, nel 416 BC (con Nabucodonosor) e nel 70 AD (durante il periodo romano, sotto il regno dell'imperatore Vespasiano).
Una parte di questo popolo sviò dalla propria missione e si adeguò agli usi dei pagani.
Proprio sotto il dominio romano, nacque a Betlemme un uomo.
Questi era figlio di Giuseppe, un falegname che però era discedente di re Davide, come sua moglie, una vergine di nome Maria.
Quest'uomo si chiamava Gesù e visse a Nazaret. Questi iniziò a predicare Dio perché in realtà egli era il Figlio di Dio, il Cristo, Colui che esisteva prima di tutti i secoli.
Nel popolo ebraico, egli si fece dei discepoli, gli apostoli.
Alle autorità questo non piacque nell'anno 33 AD, lo fecero mettere in croce, anche per il tradimento di uno degli apostoli.
Morì ma dopo tre giorni risorse ed il suo messaggio, il messaggio di quel Dio degli ebrei, fu portato anche a coloro che in quel Dio non credevano.
Si compì così la missione di quel popolo e venne abbattuto il muro che divideva gli ebrei da non ebrei.
Ora, al di là di tutto, vanno dette determinate cose.
E' ora di smetterla di dire che gli ebrei assassinarono Cristo.
Il popolo ebraico non uccise Cristo. Non ne aveva alcun interesse.
Gli assassini di Cristo furono coloro che ebbero tutto l'interesse di farlo morire.
Ci fu una connivenza tra alcune caste aristocratiche e sacerdotali del popolo ebraico ed i Romani che videro in Gesù Cristo un agitatore politico.
Furono questi, coloro che uccisero il Cristo.
Il popolo ebraico, però, non c'entrò.
Purtroppo, questo non fu inteso dalle generazioni future e gli ebrei subirono persecuzioni e restrizioni di vario tipo. Tutto ciò fu il frutto dell'ignoranza.
Nel 313 AD, da "religio illicita", il Cristianesimo si affermò e, sugli ebrei, ai tanti pregiudizi preesistenti se ne aggiunsero altri, proprio a causa dell'ignoranza o meglio il pregiudizio pagano si "travestì" con il Cristianesimo.
Da qui, nacque l'attribuzione dell'antisemitismo al Cristianesimo.
In realtà, tra l'antisemitismo precristiano e quello del periodo successivo, ci fu un lungo "fil rouge".
Ad esempio, nel 70 AD Gerusalemme non esistette più. Il popolo ebraico fu disperso ed il Tempio fu distrutto. In seguito, Gerusalemme fu ricostituita come Aelia Capitolina e al posto del Tempio venne edificato un luogo di culto pagano. Lo stesso accadde al luogo in cui fu seppellito Gesù.
Quindi, il percorso del Giudaismo e del Cristianesimo fu simile, fino ad un certo punto.
Ora, il Cristianesimo si diffuse tra i pagani e questo generò la reazione delle autorità romane che perseguitarono i cristiani.
I cristiani, però, crebbero di numero e alla fine vinse nel 313 AD, con l'Editto di Milano, editto che fu voluto dall'imperatore Costantino I.
Quel Dio di Israele sconfisse il paganesimo.
Lo stesso non si poté dire del Giudaismo, che restò confinato nelle sue comunità.
In pratica, per gli ebrei, la situazione non cambiò. Anche loro vennero perseguitati dai pagani. Ad esempio, nel 49 AD, l'imperatore Claudio espulse i giudei (che erano insieme ai cristiani) da Roma. Claudio era pagano. Semmai, l'ignoranza fece il resto. Proprio perché non ci fu un chiarimento sul "ruolo" degli ebrei durante la crocifissione di Cristo, quei vecchi pregiudizi sul popolo ebraico restarono. Vennero rivisti "in senso cristiano".
In realtà, però, gli ebrei non furono sempre perseguitati. A volte furono tollerati e poterono dare il loro contributo anche alla società. Pensiamo a Mantova o a Messina.
Quando ci furono le maggiori persecuzioni contro gli ebrei?
Le maggiori persecuzioni contro gli ebrei ci furono nei periodi di crisi acuta.
Ad esempio, nel XIV secolo ci furono una crisi economica acuta ed una pestilenza fortissima.
Alcuni "predicatori" detti "flagellanti" iniziarono ad additare gli ebrei come "avvelenatori di pozzi" ed aizzarono la gente contro di loro.
Agli ebrei successe la stessa cosa che successe ai cattolici inglesi all'indomani dell'incendio di Londra, che avvenne nel 1666. Furono additati come "capro espiatorio".
Tra l'altro, i "flagellanti" non agirono per conto delle gerarchie ecclesiastiche. Queste ultime, infatti, erano in crisi a causa della "Cattività Avignonese" dei Papi e della peste, che allontanava i preti dai fedeli.
Lo stesso accadde nel XVI, durante la Riforma protestante, un altro periodo in cui la Chiesa cattolica ebbe dei grossi problemi.
Questo deve fare riflettere. Nei momenti di maggiore crisi della Chiesa cattolica, gli ebrei subivano maggiori persecuzioni.
Molto spesso, però, le persecuzioni contro gli ebrei avevano un apparente motivo religioso.
Non potendo fare molti lavori, gli ebrei erano costretti a fare i banchieri e a fare prestiti di denari.
Molto spesso capitava che un principe cristiano si indebitasse con loro e, per non restituire loro i soldi, li faceva uccidere, muovendo il pretesto religioso.
Ora, sfatiamo un altra leggenda sugli ebrei.
Molto spesso si parla di "ebrei massoni" e pronti a complottare contro i cristiani.
Qui ci sarebbe da dire molto.
Nel XVIII secolo ci fu l'Illuminismo e molta parte ebbe la massoneria.
A prescindere dalla leggenda di Hiram Abif e del Tempio di re Salomone, la massoneria non ebbe un'origine ebraica.
Infatti, nacque nell'ambito delle gilde che realizzavano le cattedrali.
Non mi risulta che gli ebrei avessero mai costruito le cattedrali.
Inoltre, molti venerabili massoni erano abati e monaci.
Magari, proprio per il carattere segreto della massoneria, anche degli ebrei potrebbero essere entrati in essa.
Di sicuro, una minore forza della Chiesa cattolica non tolse l'antisemitismo.
Anzi, esso si acuì nel XIX e ne XX secolo e qui non ci fu nulla di cristiano.
Infatti, sorsero ideologie perniciose come il comunismo, il militarismo ed il nazionalismo che osteggiarono gli ebrei.
Per i comunisti, gli ebrei erano i depositari del capitalismo e di una religione. Per il comunismo, la religione è una forma di alienazione che distraeva l'uomo dai bisogni terreni.
Per i militaristi ed i nazionalista, gli ebrei erano fautori del pacifismo, del cosmopolitismo e del comunismo.
Ora, anche qui c'è da fare una precisazione.
La famiglia Karl Marx (fondatore del comunismo) era sì di origini ebraiche ma si fece protestante, anche se non fu religiosa.
Riguardo al cosmopolitismo, gli ebrei non venivano visti di buon occhio perché le famiglie di religione ebraica avevano legami di sangue con altre famiglie ebraiche sparse per il mondo.
La situazione esplose nel XX secolo, con l'affermarsi del nazismo e del comunismo, due ideologie anticristiane. Gli ebrei furono perseguitati sia dai nazisti che dai comunisti.
Con loro, morirono anche tanti cristiani, come il pastore protestante Dietrich Bonhoeffer, padre Massimiliano Kolbe e padre Giuseppe Girotti (nei lager nazisti) e i martiri di Butovo (nei campi sovietici).
Ebrei e cristiani tornarono ad essere perseguitati insieme.
Questo deve farci riflettere e se si riflettesse di più si capirebbe che uno che si dice cristiano ma poi è antisemita.
Andrebbe contro il suo credo. Abramo, Mosè, Giacobbe e Gesù non erano mica ebrei?
Sinceramente, mi ha fatto schifo vedere la foto di quel prete che indossa una svastica che ho riportato qui sopra.
Inoltre, Papa Pio XI disse che l'antisemitismo è inconciliabile con la dottrina cattolica e che noi siamo tutti spiritualmente semiti.
Papa Pio XII, il tanto vituperato Papa Pio XII, disse:
"Dove regna la Croce di Cristo, non voglio vedere la croce uncinata.".
Leggete questo articolo, seguendo il link http://ilprofetadelvento.it/La Chiesa e gli ebrei.htm.
Hitler si alleò con il muftì di Gerusalemme Husseini, un fondamentalista islamico, e disse (testualmente) che avrebbe schiacciato la Chiesa come un rospo.
Guarda caso, oggi, sia i comunisti che i neonazisti sono contro Israele.
Ovviamente, i comunisti vedono in Israele il capitalismo e l'oppressore di popoli.
Non sono diversi da coloro che (come i nazisti) sostenevano certe tesi che parlano di una conquista del mondo da parte degli ebrei.
Questo deve farci riflettere.
Tra l'altro, qualche giorno fa stavo andando in bicicletta, qui a Roncoferraro. Ad un certo punto avevo visto dei bambini che si spintonavano e si prendevano in giro tra loro.
Uno di loro aveva canzonato l'altro, apostrofandolo con il termine "ebreo".
Io avevo la tentazione di chiedere chi fossero i suoi genitori e di dire loro di insegnare le buone maniere a suo figlio.
Certo che certe cose ancora permangono.
Noi cattolici dobbiamo vivere insieme agli ebrei in reciproca comprensione ed amicizia.
Cordiali saluti.





L'IDEA DIVERSA: Il concetto di ebrei popolo eletto: razzismo o no?...: " “Voi avete visto ciò che ho fatto all’Egitto: portandovi [come] su ali d’aquila, vi ho condotti a me. E ora, se ascolterete la Mia voce ..."

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.