The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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venerdì 3 giugno 2011
FANTASMI, ESISTONO O NO? E...COSA SONO?
Cari amici ed amiiche.
Il video qui sopra, che ho preso da Youtube mostra uno dei miei film preferiti, l'unico film horror che guardo volentieri, "The Haunting", film del 1999, con Katherine Zeta Jones. Tra l'altro, questo film è visibile anche nella "Barra dei video" di questo blog.
Questo film parla di una casa stregata e di un gruppo di persone che hanno deciso di partecipare ad un esperimento intrapreso da uno psicologo, il dottor Marrow (che nel film è interpretato da Liam Neeson).
Questo esperimento finirà male perché gli occupanti della casa scopriranno che essa è infestata da fantasmi, dei quali il maggiore fu Hugh Crain (che nel film è interpretato da Charles Gunning), l'imprenditore tessile che fece quella casa e che si macchiò di crimini.
Ora, non sto qui a parlare del film. Infatti, l'argomento di questo articolo è un altro, l'esistenza o meno dei fantasmi.
Il termine "fantasma" deriva dal greco "phantasma" che , a sua volta, deriva da "phantazo", ossia "io appaio".
I fantasmi sono entità delle leggende e del folclore. Spesso, queste leggende vengono usate per il turismo.
Queste entità sono incorporee e sono caratterizzate da luminiscenza e rumori strani, come quelli di una catena che sbatte.
La fantasia popolare li dipinge come esseri avvolti nelle lenzuola in catene.
In realtà, vi sono vari tipi di fantasmi, come i poltergeist.
Essi sono spiriti-folletti. Il loro nome deriva dalle parole tedesche "polter", ossia "rumore", e "geist", ossia "spirito". Questi fantasmi hanno la fama di fracassare gli oggetti e di fare rumore.
Ci sono anche i banshee. Il loro nome è di origine celtica e deriva dal gaelico "baen", ossia "donna" e "sidhe", ossia "fata". Sono tipici delle tradizioni di Galles, Scozia ed il Irlanda. Sono figure femminili che spesso annunciano pesanti lutti.
Vi sono anche fantasmi di animali come quello del "Cane nero" , tipicamente inglese. Esso rappresenta il male. Infatti, nella demonologia medioevale, il cane nero rappresenta il demonio.
Tra l'altro, anche qui in Italia ci furono dei casi simili. Il più noto è quello di San Pio da Pietrelcina. Questo grande frate santo si scontrò più volte con il diavolo. Una volta, il maligno gli apparve sotto forma di un mostruoso cane nero con le narici fumanti.
Vi sono anche casi di fantasmi di persone vive.
Secondo alcuni, questi ultimi sono vere e proprie "proiezioni astrali" di persone in grado di sdoppiarsi. Un caso simile fu quello di una professoressa che lavorava in Russia nel 1845 e che si chiamava Madame Sage. In altri casi può essere dovuto ad un forte stress emotivo.
Di norma, i fantasmi sono correlati a luoghi isolati (come cupi castelli) e alla notte.
Ora, proviamo a capire che cosa sono.
Alcuni, sostengono che siano allucinazioni, spesso dovute a stress o malattie mentali.
C'è chi, ad esempio, afferma di avere visto immagini di persone apparire e scomparire, di avere percepito improvvisi cali di temperatura ed odori strani e di avere visto oggetti muoversi.
Altri sostengono che i fantasmi siano le anime delle persone defunte.
Di norma, quando c'è qualcosa che non può essere spiegato ci si aggrappa alla fede e al soprannaturale.
Secondo certe credenze, una fantasma è l'anima una persona defunta che appare sulla terra perché non ha portato a termine delle cose che avrebbe dovuto fare.
Un caso simile mi è stato segnalato a Galati Mamertino, in provincia di Messina, il paese natale di mia madre.
Vicino alla casa che era dei miei nonni vi è una chiesa, la chiesa della Madonna del Rosario, che al suo interno ha una bellissima statua marmorea della Madonna ed un'altra, altrettanto bella, di San Rocco.
La storia di questa chiesa è legata ad un prete che non disse delle Messe per i defunti di molte famiglie.
Questo prete morì, senza assolvere la sua funzione.
Si dice che in certe notti questo prete fosse apparso in quella chiesa e che avesse detto le Messe in arretrato.
Secondo altri, i fantasmi sono proiezioni telepatiche.
In certi casi di stress emotivo, il cervello potrebbe sdoppiare l'immagine della persona.
Secondo altri ancora, i fantasmi sono il frutto di "buchi nel continuum spazio temporale" tra varie dimensioni.
Il "ghost hunter" Peter Underwood ed il professore dell'Università dell'Ohio Hermann Wilkins sostengono che in determinate condizioni possano svilupparsi dei "buchi nella luce", nella quale è possibile vedere il passato.
Ora, voglio parlare del rapporto con tra fantasmi e Cristianesimo.
Nella tradizione cattolica, dopo la morte, un'anima può andare in Paradiso, se nella vita è stata retta, o alla dannazione eterna (l'Inferno), in caso di peccati mortali.
In caso di peccato veniale, l'anima va in Purgatorio.
Ora, però, la dottrina cristiana ammette anche la possibilità che vi siano anime che restino sulla terra, anche dopo la morte.
Nella Bibbia ( Vangelo secondo Luca, capitolo 24, versetti 36-44) Gesù parla di fantasmi.
Quindi, la Chiesa cattolica non esclude la possibilità dell'esistenza dei fantasmi, che sono frutto di eventi soprannaturali che possono essere opere di Dio o del diavolo.
Molto spesso, però, i fantasmi sono legati al diavolo.
Per questo, le sedute spiritiche spesso sono MOLTO PERICOLOSE!
Infatti, nel migliore dei casi, una seduta spiritica può essere una truffa.
In altri casi, però, le sedute spiritiche possono mettere in contatto l'uomo con entità che potrebbero non essere legate a Dio ma al diavolo.
Da una seduta spiritica di questo tipo potrebbero venire fuori situazioni pericolose, come le POSSESSIONI DEMONIACHE.
Un esempio fu quello che fece John Dee, occultista inglese del XVI secolo, che è raffigurato nell'immagine qui sopra.
In alcuni casi, i fantasmi possono fare del male alle persone.
Sempre a Galati Mamertino, mi è stato segnalato il caso di una donna che comprò una casa.
Si racconta che ogni notte il fantasma di una bambina importunasse la donna, anche picchiandola.
La poveretta dovette ricorrere al prete esorcista.
In caso di infestazioni spiritiche di questo tipo serve il prete esorcista.
QUINDI, PER L'AMORE DI DIO, FATE ATTENZIONE!
Nella letteratura, i fantasmi hanno un posto d'onore. Su di essi vengono fatti romanzi ed opere letterarie di vario tipo.
Inoltre, essi sono fonte di turismo.
Pensate ai castelli italiani che sono notariamente infestati, come quello di San Giorgio a Mantova, quelli di Bardi e Torrechiara (che si trovano in provincia di Parma), quello di Montebello (che si trova a Rimini), quello di Gradara, che si trova in provincia di Pesaro-Urbino o quello di Fumone, che si trova in provincia di Frosinone oppure alla Villa Montedomini, che si trova in provincia di Ancona.
Quest'ultima non è accessibile.
Vi invito a visitare il sito http://www.fantasmitalia.it.
Termino con alcune delle mie poesie che parlano di fantasmi.
Una di queste parla del fantasma di Hugh Crain, protagonista del film "The Haunting".
Per leggerla, seguite il link http://italiaemondo.blogspot.com/2009/11/u-fantasma-di-hugh-crain.html. Un'altra mia poesia è intitolata "E duie anime d'u castellu di Fumone" e può essere letta, seguendo il link http://italiaemondo.blogspot.com/2011/02/e-duie-anime-du-castellu-di-fumone.html.
Vi faccio leggere anche una delle mie prime poesie. La composi nel 2006.
Ecco il testo:
IL FANTASMA DI AZZURRINA
De la legenda et de la magìa...
invero supposta a la romanità...
poscia et a i lumi pria evo...
a hodie fino a recordari sta;
sì, in Ariminum, ubi Pandolfo...
sua malatestiana prole, nota...
in fortaleza fece, quella...
de l'albina Azzurrina mosse;
et illa, in ignoto et misterio...
disparve et non in caro fuit...
ma proprio nel maniero albergare...
in rimembrare pare ancora il riso.
Forse, per dirla come la scrisse Dostoevsky in "Delitto e castigo" , i fantasmi rappresentano tutto ciò che si fece in passato, errori compresi.
Di sicuro, la questione dei fantasmi ci pone un grande interrogativo su quello che c'è dopo la morte.
Cordiali saluti.
COMMENTO ALL'ARTICOLO DEL BLOG "L'IDEA DIVERSA".
Cari amici ed amiche.
Sul blog "L'idea diversa" di Basch Von Rosenburg ho trovato questo articolo interessante che parla della questione di Israele e del suo diritto di difesa.
Io trovo che siano condivisibili le ragioni espresse su questo articolo.
Ogni Stato ha il diritto di difendersi. Questo vale anche per lo Stato di Israele.
Effettivamente, la questione posta dagli israeliani non va sottovalutata.
Se, disgraziatamente, la Cisgiordania dovesse finire in mano ai fondamentalisti islamici, questi ultimi potrebbero colpire le città israeliane più importanti e mettere in pericolo lo stesso Stato di Israele. Sarebbe un po' come la battaglia di Varna, la battaglia tra Turchi e cristiani che ci fu il 10 novembre 1444 a Varna, nell'attuale Bulgaria. Questa battaglia fu vinta da Turchi che, di fatto, si aprirono la strada per la conquista di Costantinopoli.
Quindi, se la Cisogiordania dovesse finire in mani sbagliate, ci sarebbe un grave pericolo per Israele, che è l'unico Stato mediorientale in cui un cristiano o una persona di religione diversa da quella della maggioranza della popolazione non viene perseguitato.
Riflettiamo!
Termino, facendo i miei complimenti a Basch per il suo articolo.
Cordiali saluti e buona lettura.
L'IDEA DIVERSA: Le esigenze di sicurezza di Israele per la pace: "Perché Israele oggi come oggi non può tornare ai confini del 1967? Quali sono i presupposti necessari perché Israele possa accettare di cede..."
TOLKIEN, IL CATTOLICESIMO E LA LETTERATURA GOTICA
Cari amici ed amiche.
Vi invito a leggere questa nota redatta da Stefania Ragaglia su Facebook.
Il suo link è http://www.facebook.com/notes/stefania-ragaglia/tolkien-e-il-cattolicesimo/10150650172030721.
Per scrivere questa sua bellissima nota, Stefania ha preso spunto da uno degli articoli di Marco Respinti, il cui sito è http://www.marcorespinti.org.
Il sito è anche nella voce dei "Link preferiti" di questo blog.
La nota parla della presenza del pensiero cattolico nelle opera di John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973), come il "Signore degli Anelli".
Ora, però, voglio estendere la cosa ad un campo più ampio.
In realtà, la letteratura di Tolkien fa parte di un genere narrativo iniziato nel XVIII secolo, il romanzo gotico. Questo genere narrativo nacque con Horace Walpole (1717-1797) che scrisse il celebre romanzo intitolato "Il castello di Otranto" e si rifece al periodo delle Crociate. Fu particolarmente forte nel Regno Unito e nei Paesi anglosassoni.
Nacque così un genere che rivalutò la visuione medioevale.
Un altro esempio fu Walter Scott (1771-1832), l'autore del celebre "Ivanohe".
E così, nacque questo genere letterario in cui vi si scrissero romanzi ambientati in castelli (spesso diroccati) monasteri ed atmosfere cupe.
Ci fu un afflato del Medio Evo. Venne rivalutati tutti i passaggi storici, personaggi, le leggende e le saghe di quel periodo.
Venne anche rivalutato il soprannaturale.
Guarda caso, tra le opere più rilevanti vi furono quelli di Mary Shelley (l'autrice di "Frankenstein", 1797-1851) e Bram Stocker (l'autore di "Dracula" 1847-1912). Temi del romanzo gotico furono la morte, il male, la possessione demoniaca e le profezie.
Inoltre, vi fu anche un legame con la tradizione cristiana e, in particolare, con quella cattolica.
Proprio tra cattolicesimo e letteratura gotica ci fu rapporto molto stretto.
Questa fu una visione sofferta, divisa tra la fedeltà alla corona inglese e l'obbedienza al Papa.
Nel XVIII i cattolici inglesi erano ancora discriminati.
L'esempio, fu il poeta Alexander Pope (1688-1744).
Egli non poté accedere agli studi, a causa del monopolio anglicano. Infatti, solo nel XIX, i cattolici inglesi riacquisirono i diritti.
Egli rivalutò sia le opere dei poeti greci e latini, come Orazio, e sia quelle dei poeti medioevali come Geoffrey Chaucer.
Rivalutando il Medio Evo, si rivalutò anche la tradizione cattolica.
Ora, sorge spontanea una domanda.
Perché nacque questo genere letterario?
Questo genere letterario nacque come reazione al razionalismo e di conseguenza all'Illuminismo.
Infatti, in nome della ragione, l'Illuminismo mortificò la ricerca del sacro e di ciò che sta al di fuori del mondo materiale.
Questo generò il romanzo gotico perché ad ogni azione corrisponde sempre una reazione che fu portata spesso all'eccesso.
E' giusto fare una riflessione a riguardo.
Cordiali saluti.
giovedì 2 giugno 2011
AUGURI ALL'ONOREVOLE FAVA!
Cari amici ed amiche.
Vi invito a leggere la lettera scritta dall'onorevole Gianni Fava, sul suo sito.
Il suo link è http://www.giannifava.org/it/doc-27-1.aspx. La lettera è intitolata "Cari elettori o meglio cari amici".
Io condivido in toto i contenuti della lettera.
Anche se ha perso le elezioni, l'onorevole Fava vuole continuare a lavorare per il bene della Provincia di Mantova.
Questo è apprezzabile!
Vista la sua esperienza, io penso che l'onorevole Fava non abbia bisogno di consigli, ma se proprio debbo dargliene uno è quello di fare in modo che esplodano le contraddizioni nella sinistra.
La sinistra, in realtà, ha vinto perché abbiamo perso noi.
Mi spiego meglio, la sinistra non ha vinto per meriti suoi. Non ne ha avuti e non ne ha.
Essa è spaccata su tutto!
Il fatto che abbia candidato uno come Alessandro Pastacci dimostra la debolezza del Partito Democratico, un partito lacerato al suo interno ed incapace di fare una coalizione e che per avere una compagine politica forte si è dovuta affidare a questo esponente civico e alla sua lista che si chiama "Comunità e territori".
Inoltre, sulla sinistra si possono dire tutte le cose più negative del mondo ma non che non sappia farsi sentire.
La sinistra è minoranza ma ha saputo organizzarsi e fare una campagna elettorale martellante.
Qui a Roncoferraro, ad esempio, il centrosinistra ha fatto i gazebo ed il volantinaggio ogni santo giorno.
Inoltre, ha messo la faccia di Pastacci come suo "sponsor" e lo ha presentato come il "nuovo", una figura politica lontana dai partiti, mascherando le divisioni interne.
Così ha mobilitato il suo elettorato.
Purtroppo, noi non siamo stati in grado di fare lo stesso...o meglio, la Lega Nord l'ha fatto. Il Popolo della Libertà dov'era?
Quest'ultimo, infatti, è sempre più alle prese con il correntismo interno.
Non è fisicamente possibile che il PdL prenda tanti voti alle elezioni politiche piuttosto che a quelle europee e che ne prenda meno alle elezioni provinciali o quelle comunali, in certi Comuni, come Roncoferraro.
C'è qualcosa che non quadra.
La gente era malcontenta della sinistra e ci sarebbero stati tutti i presupposti per una larga vittoria di Fava.
Invece, come altre volte, il centrodestra ha perso.
Voglio portare all'attenzione uno sfogo del sindaco di Virgilio e resposabile organizzativo del PdL mantovano Alessandro Beduschi.
Potete leggere questo sfogo, seguendo il link http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2011/06/01/news/pdl-resa-dei-conti-beduschi-o-io-o-quei-due-4341462.
Per me, Beduschi ha perfettamente ragione. Non sono un ex esponente di Alleanza Nazionale (il partito da cui proviene Beduschi) ma sono un ex-Forza Italia. Quindi, ero dello stesso partito del duo Enzo Lucchini e Romano Arioli, a cui il sindaco di Virgilio ha attribuito una delle cause della sconfitta elettorale!
Concordo con Beduschi!
Lo dico per esperienza diretta.
Anche qui a Roncoferraro, non c'erano forti esponenti che facevano riferimento al coordinatore del PdL mantovano Carlo Maccari e, guarda caso, si è perso anche qui.
Tra l'altro, nel 2009, qualcuno mise in discussione la mia lealtà al partito, dopo che io feci una critica alla campagna elettorale che fu condotta male.
Vi invito a leggere l'articolo anonimo su "Italia chiama Italia", seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/16473/2009-07-08.html.
Questo articolo fu una risposta ad un mio precedente scritto su "Italia chiama Italia" che potete leggere, seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/16203/2009-06-23.html.
Qualcuno ebbe il coraggio di dire che io fui pilotato dalla sinistra. Ovviamente, furono gli autori di quel "bel pezzo da premio Pulitzer" che ho citato prima. Tra l'altro, furono così consci che quel pezzo di alto giornalismo sarebbe piaciuto che non misero i loro nomi ma che si trincerarono dietro al nome della lista "Libertà di cambiare, diritto di crescere". Forse, erano così umili che non volevano avere troppa notorietà.
In un certo senso, è grottesco che si dica che io sarei "pilotato dalla sinistra"!
Ogni volta che ci penso mi metto a ridere e si mettono a ridere anche tanti altri. Anche adesso, mi viene da ridere!
Chi mi conosce bene, sa da che parte sto. I fatti smentiscono certi signori.
Humour ed ironia a parte, ribadisco che Beduschi ha ragione.
Ad oggi, qui a Roncoferraro il Popolo della Libertà non esiste più.
La rappresentanza in Consiglio comunale fa quello che vuole e, a volte, fa da "gruccia" al centrosinistra che amministra il Comune e, di fatto, non rappresenta più il partito.
Quest'anno, al di fuori della Lega Nord, nell'ambito del centrodestra, solo io mi sono mosso con continuità.
Io penso che sia arrivato il momento di fare una seria riflessione. A Roma, il presidente Berlusconi ha messo l'onorevole Angelino Alfano come segretario del partito.
Questa mi sembra un'ottima mossa perché Alfano è un uomo capace, giovane e dinamico.
Auguro a lui un "in bocca al lupo".
Anche qui, nel PdL mantovano, deve esserci una svolta.
Altrimenti, noi continueremo sempre a commentare le vittorie della sinistra in Provincia.
Francamente, la cosa mi ha stufato.
Con la Lega Nord e gli altri alleati, è ora di fare un progetto politico serio ed è ora di dire basta a questa esasperazione delle correnti e a coloro che pensano più alla propria visibilità che a fare politica seriamente.
La Provincia di Mantova meritava un'altra amministrazione.
Concludo, augurando ancora all'onorevole Fava e agli altri consiglieri provinciali del centrodestra che possano fare un ottimo lavoro e dare inizio da subito ad un progetto alternativo per la gestione della Provincia
Cordiali saluti.
Vi invito a leggere la lettera scritta dall'onorevole Gianni Fava, sul suo sito.
Il suo link è http://www.giannifava.org/it/doc-27-1.aspx. La lettera è intitolata "Cari elettori o meglio cari amici".
Io condivido in toto i contenuti della lettera.
Anche se ha perso le elezioni, l'onorevole Fava vuole continuare a lavorare per il bene della Provincia di Mantova.
Questo è apprezzabile!
Vista la sua esperienza, io penso che l'onorevole Fava non abbia bisogno di consigli, ma se proprio debbo dargliene uno è quello di fare in modo che esplodano le contraddizioni nella sinistra.
La sinistra, in realtà, ha vinto perché abbiamo perso noi.
Mi spiego meglio, la sinistra non ha vinto per meriti suoi. Non ne ha avuti e non ne ha.
Essa è spaccata su tutto!
Il fatto che abbia candidato uno come Alessandro Pastacci dimostra la debolezza del Partito Democratico, un partito lacerato al suo interno ed incapace di fare una coalizione e che per avere una compagine politica forte si è dovuta affidare a questo esponente civico e alla sua lista che si chiama "Comunità e territori".
Inoltre, sulla sinistra si possono dire tutte le cose più negative del mondo ma non che non sappia farsi sentire.
La sinistra è minoranza ma ha saputo organizzarsi e fare una campagna elettorale martellante.
Qui a Roncoferraro, ad esempio, il centrosinistra ha fatto i gazebo ed il volantinaggio ogni santo giorno.
Inoltre, ha messo la faccia di Pastacci come suo "sponsor" e lo ha presentato come il "nuovo", una figura politica lontana dai partiti, mascherando le divisioni interne.
Così ha mobilitato il suo elettorato.
Purtroppo, noi non siamo stati in grado di fare lo stesso...o meglio, la Lega Nord l'ha fatto. Il Popolo della Libertà dov'era?
Quest'ultimo, infatti, è sempre più alle prese con il correntismo interno.
Non è fisicamente possibile che il PdL prenda tanti voti alle elezioni politiche piuttosto che a quelle europee e che ne prenda meno alle elezioni provinciali o quelle comunali, in certi Comuni, come Roncoferraro.
C'è qualcosa che non quadra.
La gente era malcontenta della sinistra e ci sarebbero stati tutti i presupposti per una larga vittoria di Fava.
Invece, come altre volte, il centrodestra ha perso.
Voglio portare all'attenzione uno sfogo del sindaco di Virgilio e resposabile organizzativo del PdL mantovano Alessandro Beduschi.
Potete leggere questo sfogo, seguendo il link http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2011/06/01/news/pdl-resa-dei-conti-beduschi-o-io-o-quei-due-4341462.
Per me, Beduschi ha perfettamente ragione. Non sono un ex esponente di Alleanza Nazionale (il partito da cui proviene Beduschi) ma sono un ex-Forza Italia. Quindi, ero dello stesso partito del duo Enzo Lucchini e Romano Arioli, a cui il sindaco di Virgilio ha attribuito una delle cause della sconfitta elettorale!
Concordo con Beduschi!
Lo dico per esperienza diretta.
Anche qui a Roncoferraro, non c'erano forti esponenti che facevano riferimento al coordinatore del PdL mantovano Carlo Maccari e, guarda caso, si è perso anche qui.
Tra l'altro, nel 2009, qualcuno mise in discussione la mia lealtà al partito, dopo che io feci una critica alla campagna elettorale che fu condotta male.
Vi invito a leggere l'articolo anonimo su "Italia chiama Italia", seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/16473/2009-07-08.html.
Questo articolo fu una risposta ad un mio precedente scritto su "Italia chiama Italia" che potete leggere, seguendo il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/16203/2009-06-23.html.
Qualcuno ebbe il coraggio di dire che io fui pilotato dalla sinistra. Ovviamente, furono gli autori di quel "bel pezzo da premio Pulitzer" che ho citato prima. Tra l'altro, furono così consci che quel pezzo di alto giornalismo sarebbe piaciuto che non misero i loro nomi ma che si trincerarono dietro al nome della lista "Libertà di cambiare, diritto di crescere". Forse, erano così umili che non volevano avere troppa notorietà.
In un certo senso, è grottesco che si dica che io sarei "pilotato dalla sinistra"!
Ogni volta che ci penso mi metto a ridere e si mettono a ridere anche tanti altri. Anche adesso, mi viene da ridere!
Chi mi conosce bene, sa da che parte sto. I fatti smentiscono certi signori.
Humour ed ironia a parte, ribadisco che Beduschi ha ragione.
Ad oggi, qui a Roncoferraro il Popolo della Libertà non esiste più.
La rappresentanza in Consiglio comunale fa quello che vuole e, a volte, fa da "gruccia" al centrosinistra che amministra il Comune e, di fatto, non rappresenta più il partito.
Quest'anno, al di fuori della Lega Nord, nell'ambito del centrodestra, solo io mi sono mosso con continuità.
Io penso che sia arrivato il momento di fare una seria riflessione. A Roma, il presidente Berlusconi ha messo l'onorevole Angelino Alfano come segretario del partito.
Questa mi sembra un'ottima mossa perché Alfano è un uomo capace, giovane e dinamico.
Auguro a lui un "in bocca al lupo".
Anche qui, nel PdL mantovano, deve esserci una svolta.
Altrimenti, noi continueremo sempre a commentare le vittorie della sinistra in Provincia.
Francamente, la cosa mi ha stufato.
Con la Lega Nord e gli altri alleati, è ora di fare un progetto politico serio ed è ora di dire basta a questa esasperazione delle correnti e a coloro che pensano più alla propria visibilità che a fare politica seriamente.
La Provincia di Mantova meritava un'altra amministrazione.
Concludo, augurando ancora all'onorevole Fava e agli altri consiglieri provinciali del centrodestra che possano fare un ottimo lavoro e dare inizio da subito ad un progetto alternativo per la gestione della Provincia
Cordiali saluti.
I E II QUESITO DEI REFERENDUM? NON VOTO!
Cari amici ed amiche.
Questo è il testo del I quesito del referendum che si terrà il 12 ed il 13 giugno:
"Volete voi che sia abrogato l'articolo 23-bis (servizi pubblici di locale rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività e la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria", convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall'art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia", e dall'articolo 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante "Disposizioni uregenti per l'attuazione di obblighi comunitari per l'esecuzione delle sentenze della corte di giustizia della Comunità Europea", convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 delle Corte costituzionale?".
Questo è il quesito che riguarda la famosa "questione dell'acqua pubblica".
Ora, vorrei smentire alcune cose dette dai promotori di questo referendum.
Non è affatto vero che il "decreto Ronchi", il decreto del 25 giugno 2008, privatizza l'acqua.
L'acqua non può essere privatizzata!
Lo stesso discorso vale per gli acquedotti.
In realtà, il "decreto Ronchi" introduce un meccanismo nuovo di gestione di vari servizi pubblici, come l'erogazione, il trasporto pubblico, raccolta dei rifiuti, ecc.
Questo nuovo meccanismo si basa sull'affidamento della gestione di tali servizi ad aziende che possono essere pubbliche o a capitale misto pubblico-privato.
Ergo, tramite un bando di gara, la gestione dei succitati servizi verrebbe affidata a questo tipo di aziende.
Questo porta una serie di vantaggi.
Il primo è il minore peso sulle casse dei Comuni.
Un'azienda privata che gestisce questi servizi fa sì che il Comune possa spendere soldi in servizi utili ai cittadini e nelle infrastrutture.
In pratica, la gestione pubblica dei vari servizi (come quello idrico) grava sui cittadini.
La gestione affidata ad un'azienda privata (o a capitale misto pubblico-privato) fa sì che il Comune possa erogare altri servizi essenziali che, altrimenti, sarebbe costretto a tagliare.
Quindi, non è vero che il "decreto Ronchi" privatizza l'acqua.
Esso, in realtà, liberalizza la gestione dei succitati servizi e toglie ai Comuni certi spese onerose, come quelle della manutenzione degli acquedotti.
Chi voterà SI' vorrà solo mantenere pubblica la gestione degli acquedotti.
Come ho già detto, ciò è un problema.
Se un Comune deve continuare a spendere soldi per gestire gli acquedotti, come potrà, ad esempio, sistemare le strade o erogare altri servizi essenziali, senza aumentare le tasse comunali?
Le gestioni pubbliche hanno solo fatto dei danni ai bilanci dei Comuni.
Per questi motivi, il 12 ed il 13 giugno ci si dovrà astenere!
Io non voterò e consiglio anche a voi di fare la stessa cosa.
Inoltre, non è affatto vero che una gestione pubblica è una gestione più sicura da un punto di vista legale.
Basta, ad esempio, che vi sia una Giunta comunale infiltrata dalla mafia e vari servizi, come l'erogazione dell'acqua, possono diventare un business per i malavitosi.
Quindi, il 12 ed il 13 non si voti!
Andate al mare, in montagna, dai parenti, al museo, in chiesa o dove volete ma non votate! Avrete molto da guadagnarci.
Lo stesso discorso vale per il II quesito che è collegato al primo e che recita:
"Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell'articolo 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 03 aprile 2006 "Norme in materia ambientale" limitatamente alla seguente parte: "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito"?".
Un'azienda privata deve guardare anche ai propri bilanci.
Se i suoi bilanci sono a posto, potrà ancora funzionare.
In caso contrario fallisce.
Quindi, non c'è niente di male se fa soldi anche gestendo il servizio idrico o quello del trasporto pubblico.
Quindi, anche è giusto astenersi!
La pubblica istituzione dovrà solo controllare che non vi siano cose illegali e a danno del cittadino.
Per potere assurgere a questo compito, la pubblica istituzione deve stare fuori dall'azienda che gestisce quel servizio di grande rilevanza economica.
Nella voce dei "Link preferiti" di questo blog troverete il sito http://www.gestionelibera.it.
Visitatelo, così saprete di più ogni cosa, senza certe mistificazioni fatte ad arte da chi usa i referendum come un'arma politica contro i propri avversari che oggi sono LEGITTIMAMENTE al Governo.
Cordiali saluti.
mercoledì 1 giugno 2011
UNITA' SI', RISORGIMENTO NO!
Cari amici ed amiche.
Adesso faccio arrabbiare qualcuno miei conterranei, qui a Roncoferraro, in Provincia di Mantova.
Roncoferraro, infatti, è un Comune risorgimentale. Pensate, l'amministrazione comunale, ha speso circa 6000 Euro per fare i festeggiamenti nel marzo scorso. Se io fossi stato il sindaco, avrei speso quei soldi in cose più utili per i cittadini.
Durante i festeggiamenti, hanno fatto peani su Garibaldi e quant'altro.
Sicuramente, quello che sto per dire spiacerà a qualcuno. Sicuramente, verrò attaccato, cosa che già è successa.
A me non interessa, visto che anche la nostra Costituzione prevede che ognuno possa esprimere la propria opinione, finché non offende nessuno.
Io non voglio offendere nessuno ma voglio esprimere la mia opinione senza peli sulla lingua.
La voglio esprimere nel motto che c'è sull'immagine della bandiera qui sopra che recita:
"UNITA' SI', RISORGIMENTO NO".
Ho preso in "prestito" l'immagine dal blog "Symposium: Somnium Scipionis". Spero che non dispiaccia agli amici che gestiscono quel bellissimo blog, che io invito tutti a visitare.
Io penso che nessuno voglia mettere in discussione il valore dell'unità del nostro Paese.
Perr troppi secoli, il nostro Paese fu diviso, pur avendo già un unico popolo.
Inoltre, quando era divisa, l'Italia era alla mercé di altre potenze, potenze straniere.
Come dice il nostro inno, eravamo "calpesti e derisi".
Il problema non è l'unità del nostro Paese ma il suo processo di unificazione e, di conseguenza, il Risorgimento.
Il processo di unificazione del nostro Paese fu forzoso e fu portato avanti tramite guerre mosse da uno dei preesistenti Stati italiani, il Regno di Sardegna, ai danni degli altri.
Fu quindi, un processo "contro natura", un processo in cui una minoranza decise tutto ai danni della maggioranza di coloro che abitavano i singoli Stati.
Questa minoranza fu rappresentata da coloro che governavano il Regno di Sardegna, da alcune logge massoniche ed anticlericali e da gruppi ad essi afferenti.
E' fuori discussione il fatto che la maggioranza del popolo italiano (di tutti gli Stati) volesse vivere in un'unica entità politica. Invece, ci sono delle perplessità sul fatto che il popoli dei singoli Stati preunitari volessero questo processo di unificazione, un processo basato sulla guerra di un singolo Stato (il Regno di Sardegna) ai danni degli altri.
Coloro che portarono avanti questo progetto legittimarono la cosa tramite i plebisciti.
Ora, ci si dovrebbe porre una domanda.
Oggi, i dati riportati da questi plebisciti possono essere visti come attendibili?
Le percentuali altissime che ci vengono riportate possono essere lette come una mossa propagandistica fatta da coloro che furono favorevoli all'annessione dei vari Stati italiani al Regno di Sardegna.
Infatti, è smentita dai fatti l'idea che vide solo il male negli Stati preunitari.
Ad esempio, il Regno Lombardo-Veneto era nell'Impero Austro-Ungarico.
I lombardi, i veneti, i trentini e tutti gli italiani che risiedevano in quei territori non stavano così male.
Certo, non avevano un Paese che li identificasse ma ricordo che la cultura italiana era presente anche a Vienna, la capitale dell'impero.
Anzi, Vienna si propose come una "Nuova Roma", anche in funziona del fatto che quell'impero fosse stato l'erede diretto di quel Sacrum Romanum Imperium che solo cinquant'anni prima fu spazzato via da Napoleone, con la battaglia di Austerlitz, nel 1806. Pertanto, la cultura italiana le era necessaria.
Inoltre, per quanto riguarda l'Italia meridionale, si è taciuto sul fatto dopo il 1861 le tasse che dovettero pagare i meridionali si fossero quintuplicate.
In pratica, il processo di unificazione ammazzò il Sud ed i meridionali si trovarono a dovere pagare un fisco cinque volte più esoso di quello che pagavano quando erano sotto i Borboni, nel Regno delle Due Sicilie.
Questo processo di unificazione fu, a tutti gli effetti, un'annessione operata dal Regno di Sardegna ai danni degli altri Stati. Tutte l'esperienze antecedenti al 1861 furono cancellate, ad eccezione di quella del Regno di Sardegna.
Non venne fatta una sintesi ciò che di buono vi era in ciascuna esperienza statuale.
Venne fatto uno Stato centralista che mortificò tutte le peculiarità delle varie zone del nuovo Regno d'Italia.
Inoltre, il processo di unificazione fu fatto anche contro la stessa cultura italiana che prevalentemente si riconosceva (e si riconosce) nel cattolicesimo.
Ricordo che a guidare questo processo furono delle logge massoniche che erano fortemente anticlericali ed antipapiste, se non antireligiose.
Esse instauararono in clima di odio contro la Chiesa.
Garibaldi, definì Papa Pio IX "un metro cubo di letame" e chiamò i suoi asini Pionono e Santissima Trinità.
Inoltre, quando Roma venne presa nel 1870, lo scultore massone Ettore Ferrari fece una statua di Giordano Bruno nella zona di Campo dei Fiori.
Inizialmente, la progettò con il dito puntato contro il Vaticano.
Inoltre, durante un suo soggiorno a Roma, colui che diventò padre Massimiliano Kolbe, si trovò ad assistere ad un'orrenda processione massonica, alla testa della quale vi era un gonfalone che ritraeva la scena dello scontro tra San Michele e Lucifero al contrario, ossia con l'angelo ribelle che stava sconfiggendo San Michele, mentre in Piazza San Pietro si distribuivano volantini con scritto: "Satana deve regnare in Vaticano ed il Papa deve fargli da servo.".
Inoltre, vennero messe in atto su tutto il suolo del nuovo Regno d'Italia le "leggi Siccardi" , leggi anticlericali che dal 1851 erano in vigore nel Regno di Sardegna.
Tutti gli Stati, come l'Inghilterra e la Francia, si formarono attorno alle loro Chiese.
Anche la società segreta che portò all'indipendenza della Grecia, l'Eteria, ebbe un caposaldo nella Chiesa ortodossa.
In Italia, invece, lo Stato unitario si formò contro la Chiesa.
Questa fu un'anomalia.
Concludo, dicendo che nessuno vuole mettere in discussione l'unità del Paese ma che è doveroso fare una riflessione sul processo di unificazione.
I problemi di oggi sono figli anche di quanto accadde allora.
Cordiali saluti.
PRETI ETERODOSSI? FANNO MALE ALLA CHIESA!
Cari amici ed amiche.
Vi invito a visitare questa pagina di Facebook che è intitolata "Contro i preti che insultano il Papa e la Chiesa di Cristo", seguendo il link http://www.facebook.com/pages/Contro-i-preti-che-insultano-il-Papa-e-la-Chiesa-di-Cristo/153145524713191.
Sembra quasi che la Chiesa cattolica di oggi sia quella del XVIII secolo, prima della Rivoluzione francese.
Anche in quel periodo ci furono tante correnti. Ci furono i giansenisti, i seguaci del vescovo di Ypres Cornelius Jansen (detto Giansenio) con il loro rigorismo morale ed il credere nella predestinazione, i molinisti, i seguaci del gesuita Luis de Molina che, al contrario dei giansenisti, davano valenza positiva alla libertà umana, i gallicani, i tomisti ed i vari ordini, come i Gesuiti, i Benedettini ed i Francescani.
Ciascuna di questa corrente dentro la Chiesa portava le proprie idee ed era sempre in guerra con le altre.
Poi, nel 1789, ci fu la Rivoluzione francese e fu il disastro.
La Chiesa fu impreparata ad affontare quell'evento tragico.
Così sta succedendo anche oggi, qui da noi.
Troppo spesso ci sono prelati che si espongono in televisione, sui giornali e su internet ed espongono idee che spesso sono eterodosse rispetto alla dottrina cattolica, se non in contrasto con la stessa.
Un esempio è don Andrea Gallo, che è raffigurato sulla foto qui sopra.
Questi, ad esempio è afferente a quei movimenti comunisti che quando manifestano spaccano le vetrine e bruciano le auto, oltre a partecipare manifestazione come il V2 Day di Beppe Grillo del 2008 e il Gay Pride di Genova del 2009.
Inoltre, ha anche fumato uno spinello ed è favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere.
Questo non mi sembra un atteggiamento ortodosso rispetto alla tradizione cattolica.
Anzi, mi sembra molto deleterio.
Nonn è l'unico caso.
Basti citare i preti milanesi che hanno fatto la campagna elettorale pro-Pisapia.
Hanno sostenuto una coalizione che di cristiano non ha nulla.
Vi invito a rileggere l'articolo da me scritto ed intitolato "Preti in "libera uscita"? Un problema! Commento all'articolo de "La Bussola quotidiana".
E' anche il caso del prete lecchese don Giorgio che ha augurato la morte del presidente Berlusconi. Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Caso don Giorgio, una vergogna!".
Io penso che un prete debba portare il confronto ed essere un buon esempio per la comunità.
Di certo, augurare la morte ad una persona non è un comportamento esemplare.
Inoltre, vi sono preti che mettono nelle chiese le "bandiere della pace", che sono state condannate dal Vaticano e quelli che fanno presepi con Gesù Bambino che indossa un passamontagna dei No-Global e che frequentano i loro circoli. E' il caso di don Vitaliano Della Sala, ex-parroco di Sant'Angelo a Scala, in provincia di Avellino. Tra l'altro, ho qui il testo del decreto di rimozione di questo prelato dalla propria parrocchia e potete leggerlo seguendo il link http://www.cdbchieri.it/rassegna_stampa/rimozione_don_vitaliano.htm.
Questi preti hanno sostituito Gesù Cristo con Che Guevara.
Purtroppo, essi dovrebbero essere i pastori, coloro che consigliano i fedeli, che li confortano e che danno loro i Sacramenti e le nozioni religiose.
Quando non c'è un buon pastore, i fedeli sono allo sbando.
Il prete deve essere il primo ad obbedire al magistero della Chiesa.
Se non lo fa lui, anche i fedeli laici si sentono autorizzati a comportarsi in egual modo.
Spero che siate in tanti ad aderire alla succitata pagina di di Facebook.
Facciamo sentire la nostra voce, la voce di chi non vuole certe derive nella Chiesa.
La Chiesa non deve seguire certe pulsioni del mondo.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.