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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 26 maggio 2011

DA MILANO A CAPO D'ORLANDO, UN VOTO PER IL RINNOVAMENTO E LA BUONA AMMINISTRAZIONE



Cari amici ed amiche.

Il ballottaggio che si terrà il 29 ed il 30 sarà molto importante.
Molte località, infatti, avranno l'occasione di scegliere se confermare buone amministrazioni o cambiarle.
Di sicuro, serviranno amministrazioni capaci e che possano portare avanti le realtà che esse rappresentano.
Di Milano, ho già detto molto.
Qui, la scelta è tra l'avvocato comunista Giuliano Pisapia e l'attuale sindaco Letizia Moratti.
Della questione milanese ho già detto molto.
Di sicuro, non sembra che Pisapia possa garantire un'amministrazione adeguata.
Vi basta leggere l'ultimo articolo a lui dedicato, quello intitolato "Una Giunta di Pisapia? Dio ce ne scansi liberi!".
Inoltre, tornando al discorso della moschea che Pisapia vorrebbe fare a Milano, vorrei dire un'altra cosa.
Nel 1984, quando fu fatta la moschea a Roma, ci fu un accordo con il governo marocchino per la sua gestione.
Ora, vista la situazione che c'è in Nord Africa, una situazione che vede il rischio di derive fondamentaliste, qualora dovesse essere eletto, con quale governo nordafricano o mediorientale Pisapia farebbe un simile accordo?
Inoltre, vi è anche la questione dell'EXPO che si terrà il 2015.
Ora, nolente o volente, Pisapia è legato ai centri sociali e a gruppi simili.
Questi gruppi sono contro l'EXPO.
Ora, qui vi è il rischio serio che essi possano manifestare (anche violentemente) contro un simile evento. Un'eventuale amministrazione di sinistra non sarebbe in grado di prendere le distanze da simili situazioni.
Inoltre, il Piano di Governo del Territorio proposto dall'attuale sindaco Moratti garantirà un grande ammodernamento della città ed la valorizzazione ed il riutilizzo delle aree dismesse.
Pisapia potrebbe gettare a mare questo P.G.T., con una grave perdita di posti di lavoro.
Per quanto riguarda la Provincia di Mantova, la mia provincia, la sfida sarà tra il candidato di centrosinistra Alessandro Pastacci e quello di centrodestra Gianni Fava che è sostenuto dal Popolo della Libertà, dalla Lega Nord, dai Popolari dell'Italia di domani e dalla lista civica "Benedini per Mantova".
Ora, la Provincia di Mantova vive in una situazione di grave immobilismo.
Le Giunte di centrosinistra non hanno garantito una buona amministrazione.
Le strade sono mal gestite. Un esempio è Roncoferraro. Vi invito a rileggere gli articoli intitolati "Roncoferraro, ancora il problema della SP33" e "Roncoferraro, le strade vanno a pezzi".
Nonostante si dica "ambientalista", l'attuale amministrazione di sinistra non ha curato l'ambiente.
Vi invito a leggere l'articolo intitolato "Salvaguardiamo il Mincio!"
Votare Pastacci significherebbe mantenere lo status quo, con i difetti che sono sotto gli occhi di tutti.
Tra l'altro, io stesso mi sto impegnando direttamente in questa campagna elettorale, a favore di Fava, tenendo conto anche del fatto che il candidato del Partito Democratico del mio collegio è proprio il sindaco di Roncoferraro, Candido Roveda, che nel 2006 fu eletto consigliere provinciale. Promise che avrebbe messo a posto le strade e non lo fece.
Vi invito a leggere gli articoli intitolati "Due parole sull'operato del sindaco Roveda in Provincia", scritto sul blog del Circolo "Nuove Prospettive per Roncoferraro, e "Roncoferraro, l'operato del sindaco Roveda? E' scadente!"
Passiamo, ora, a Roseto degli Abruzzi (in Provincia di Teramo), la città dell'amico Riccardo Di Giuseppe.
Ogni tanto, mi capita di andare in quella città sul Mare Adriatico.
Infatti, circa ad una trentina di chilometri da lì vi è Tossicia, il paese di mio padre.
Qui, la sfida sarà tra Teresa Ginobile (centrosinistra) ed Enio Pavone (centrodestra).
Con l'attuale Giunta comunale di centrosinistra Roseto degli Abruzzi non se la passa bene.
Vi basta leggere l'articolo scritto sul blog dell'Associazione Giovani di Roseto degli Abruzzi che è intitolato "Di Marco e Fornaciari (PdL): strade pericolose, piano asfalti insufficiente".
Non mi sembra una situazione molto diversa da quella che c'è qui a Roncoferraro.
Per Roseto degli Abruzzi non è una bella cosa, tenendo conto del fatto che tale centro abitato sia un luogo di villeggiatura e di turismo.
Non si può non parlare anche di Napoli.
Qui la sfida è tra Gianni Lettieri (centrodestra) e Luigi De Magistris (Italia dei Valori e sinistra).
Ora, i napoletani devono tenere in mente due cose.
La prima, Lettieri ha proposto un piano per la gestione dei rifiuti.
E' fattibile!
Infatti, ha proposto la realizzazione di un termovalorizzatore nella zona est della città e quella di un impianto di compostaggio, per i rifiuti organici.
De Magistris cosa propone?
In secondo luogo, va ricordato che l'Italia dei Valori (il partito di De Magistris) fa parte dell'attuale Giunta del sindaco Rosa Russo Iervolino, che ha delle responsabilità per quanto riguarda la questione dei rifiuti.
Termino parlando di Capo d'Orlando, in Provincia di Messina.
Non lontano da lì, vi è Galati Mamertino, il paese di mia madre.
Capo d'Orlando è un paese che ha grandi potenzialità, soprattutto nel turismo.
Qui, la sfida è tra Enzo Sindoni (lista civica "Lista Orlandina"), Salvatore Librizzi (centrosinistra), Massimo Carrello (lista civica "Insieme per cambiare") e Renato Mangano (centrodestra).
A differenza di quanto accadrà dalle altre parti, come in tutti gli altri Comuni siciliani, questo sarà il primo turno e non il ballottaggio.
Candidato nella lista di Mangano vi è l'onorevole Massimo Romagnoli.
Da anni residente in Grecia, già presidente del COMITES (Comitato degli Italiani all'estero) in Grecia e consigliere del CGIE (Comitato degli Italiani all'Estero) ed eletto alla Camera dei Deputati nelle circoscrizioni estere nel Popolo della Libertà, Romagnoli si è sempre battuto in prima linea per la costituzione di un Patronato ACAI Europa, Confederazione degli imprenditori italiani in Europa e di un Fondo di Credito in favore degli italiani all'estero per lo sviluppo del commercio e dell'artigianato. Ha, quindi, un curriculum di tutto rispetto.
Sicuramente, una personalità di simile caratura e di simile esperienza potrebbe fare bene alla realtà orlandina.
Tra l'altro, Romagnoli scrive anche su "Italia chiama Italia".
Se fossi orlandino, io voterei Mangano e darei la preferenza a Romagnoli. Per realtà come Capo d'Orlando servono persone capaci.
Detto questo, auguro a tutti buon voto.
Cordiali saluti.

UNA GIUNTA DI PISAPIA? DIO CE NE SCANSI E LIBERI!


Cari amici ed amiche.

Non può esserci titolo più azzeccato, alla luce di quanto riportato dal quotidiano "Tempi".
Leggete l'articolo, che ho potuto leggere su Facebook.
Ringrazio l'amica Alessandra Spanò che l'ha condiviso sul social-betwork.
L'articolo è intitolato "I consiglieri eletti con Pisapia: dalla lesbica che vuole abolire la famiglia alla statalista che promuove gli oratori laici".
Come cattolico e quindi come uomo legato a certi valori, rabbrividisco.
Infatti, vi sono certi nomi che sono tutto un programma.
Porto alla vostra attenzione alcune figure di questa lista.
Una di queste è una certa Anita Sonego, fondatrice di "Soggettività lesbica" e dell'Università delle donne.
Questa persona vuole abolire il concetto di famiglia stesso, poiché lo ritiene un concetto legato alla supremazia maschile.
Un'altra di queste è Mirko Mazzali, l'"avvocato dei centri sociali".
Un'altra ancora è Elisabetta Strada, la statalista che vuole aprire gli "oratori laici".
Non ho capito cosa voglia indicare con il termine "oratori laici".
Se me lo spiegasse mi farebbe un grande favore.
Infatti, il termine "oratorio" deriva dal latino "orare", ossia pregare.
Un'altra personalità che fa parte della lista un certo Basilio Rizzo, un ultracomunista che è contro i moderati.
Vi sono anche il radicale Marco Cappato (che è favorevole all'eutanasia) e Ines Quartieri, esponente del partito di Nichi Vendola che protegge i Rom.
Milano diventerebbe una "zingaropoli", una città meno sicura e più povera.
Ora, come può un moderato votare una lista con simili personaggi?
Tra l'altro, se dovesse vincere Pisapia, la Giunta milanese sarebbe nel più totale immobilismo.
Infatti, insieme a questi elementi, vi sono anche candidati più moderati come il "borghese" architetto Stefano Boeri o Maria Anna De Censi, la giovane donna sposata e madre di quattro figli.
Sarebbe come il Governo di Prodi del 2006.
Stavolta mi rivolgo a quei cattolici e a quei prelati milanesi che con orgoglio appoggiano Pisapia e che fanno tanti peani a suo favore.
Sant'Ambrogio si sarò rivoltato nella tomba.
Mi chiedo se si rendano conto o meno del fatto che sostengano persone che vanno contro i loro stessi valori, quei valori che dicono tanto di difendere.
Sono incoerenti!
Se il cattolicesimo dovesse essere rappresentato da queste elementi, io non sarei cattolico.
Grazie a Dio, il cattolicesimo è ben altra cosa ed io sono orgoglioso di essere cattolico.
A sinistra vi è avversione verso la tradizione cattolica.
Anche quanto sta succedendo qui a Roncoferraro, in provincia di Mantova, con il supermercato di fronte al cimitero, lo dimostra.
Vi invito a rileggere l'articolo intitolato "Roncoferraro, supermercato di fronte al cimitero, parla il popolo del centrodestra" .
A questa sinistra interessa solo vincere, battere il centrodestra ed abbattere il presidente Berlusconi.
Non le importa niente di come governerà.
Lo dimostrò quanto accadde al Governo Prodi che salì al potere nel 2006.
Le forze di centrosinistra fecero una coalizione che partiva dai comunisti di Fausto Bertinotti, Francesco Caruso ed Oliviero Diliberto ed arrivava ai moderati dell'Udeur di Clemente Mastella.
Tutti sappiamo come finì quell'esperienza di governo.
Inoltre, vorrei dire una cosa riguardo a "Futuro e Libertà per l'Italia".
Un suo importante esponente, l'onorevole Fabio Granata, ha affermato che voterebbe Pisapia.
Vi invito a leggere l'articolo su "Italia chiama Italia", il cui link è http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/26183/2011-05-17.html.
Ora, mi chiedo se gli elettori di FLI si rendano conto o meno della deriva presa dal loro partito.
Se si sentono ancora di centrodestra, gli elettori di FLI votino Letizia Moratti.
L'unico vero centrodestra è formato da Popolo della Libertà, Lega Nord e partiti ad essi alleati.
Cordiali saluti.

mercoledì 25 maggio 2011

RONCOFERRARO, SUPERMERCATO DI FRONTE AL CIMITERO, PARLA IL POPOLO DEL CENTRODESTRA


Cari amici ed amiche.

L'amico Ettore Alessi, del Circolo "Nuove Prospettive per Roncoferraro", ha pubblicato sull'omonimo blog, "Nuove Prospettive per Roncoferraro", una lettera che ieri è stata pubblicata sulla "Voce di Mantova".
L'articolo è intitolato "Supermercato, lettera alla voce di Mantova".
Condivido in pieno il contenuto della missiva stessa.
In primo luogo, quanto sta succedendo qui a Roncoferraro (Mantova), dimostra che la sinistra è ipocrita.
Essa accusa il presidente Berlusconi di essere autoritario e di rifiutare il democratico confronto.
Ora, riguardo riguardo alla questione del supermercato di fronte al cimitero, come ad altre, l'amministrazione comunale ha dimostrato di essere democratica a parole ma non nei fatti.
Non si è confrontata con i commercianti, che rischiano di perdere la propria clientela, e né con i cittadini che risiedono nel quartiere poco lontano.
Non si è confrontata neppure con le parrocchie. Avrebbe fatto bene a sentire i parroci, per capire se sia opportuno o meno realizzare quell'opera.
Certo, le parrocchie avrebbero dovuto esprimersi ma costruire un supermercato di fronte ad un cimitero non mi sembra una manifestazione di attenzione verso i valori cattolici.
Immaginatevi uno scenario possibile, quando sarà realizzato il supermercato, ammesso che venga realizzato.
Immaginatevi quello che potrebbe accadere quando ci sarà una processione funebre, con tanto di carro e prete.
Il prete inizierà a recitare il "Requiem" e da quel nuovo supermercato verrano fuori urla e schiamazzi, magari conditi con qualche bestemmia.
Se questa è l'attenzione dell'amministrazione comune di Roncoferraro verso il mondo cattolico, io sono il re d'Inghilterra.
Pertanto, condivido la critica fatta agli esponenti cattolici della maggioranza in Consiglio comunale.
A mio modo di vedere, l'amministrazione comunale non avrebbe dovuto concedere a chi vuole fare il supermercato l'autorizzazione a costruire in quell'area, senza consultare gli stakeholders.
Un supermercato è un'opera che ha un impatto sull'ambiente circostante.
Pensate, ad esempio, alle ventole dei frigoriferi che fanno rumore. Ricordo che nella zona vi è una zona residenziale.
Nessuno è contrario ai supermercati ma credo che le opere vadano fatte con criterio.
Inoltre, sono esterrefatto e deluso dal fatto che, tranne qualcuno, coloro che dovrebbero opporsi in Consiglio comunale tacciano di fronte a ciò.
Questo allontana la gente dalla politica.
Cordiali saluti.

MOSCHEE, ECCO COSA SI FA IN SVIZZERA!

Cari amici ed amiche.

Un'amica che risiede in Svizzera ha portato alla mia attenzione quello che si fa nel suo Paese riguardo alle moschee.
Vi invito a seguire il link http://www.parlament.ch/i/suche/pagine/geschaefte.aspx?gesch_id=20093270.
Nel Paese elevetico, la questione delle moschee è trattata in modo preciso e rigoroso.
Il Consiglio federale svizzero è stato incaricato di istituire un organo di verifica per gli imam e di introdurre l'obbligo dell'autorizzazione di esercitare in territorio elvetico.
Inoltre, quegli imam che rifiuteranno di riconoscere lo Stato di diritto, l'ordinamento giuridico, i diritti umani e la democrazia dello Stato elevtico saranno espulsi.
Questa è una proposta giusta.
Molto spesso, le moschee sono "Stati negli Stati" e l'autorità civile del Paese che le ospita sono spesso estromesse.
Di fatto sono luoghi in cui può succedere di tutto, anche il reclutamento di terroristi.
Quindi, è giusto mettere la cosa sotto controllo.
Chi, qui in Italia, vuole le moschee, legga quanto riportato dal Parlamento svizzero.
Forse, gli potrebbero passare certe "fantasie".
Cordiali saluti.

martedì 24 maggio 2011

COMUNISMO, LA RELIGIONE DEI PREPOTENTI


Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere la nota scritta sul "Minzolini Fan Club" di Facebook.
Questa nota può essere letta, seguendo il link http://www.facebook.com/notes/minzolini-fan-club/il-comunismola-religione-dei-prepotenti/10150193826276587#!/notes/minzolini-fan-club/il-comunismola-religione-dei-prepotenti/101501938626276587.
Il titolo è un po' forte ma è anche veriterio.
Infatti, il comunismo è un'ideologia totalizzante e totalitaria e, per sua natura, non ammette chi dissente da essa.
Chi dissente da essa viene visto come un pazzo o come un uomo di moralità corrotta oppure come un nemico del genere umano.
Basti vedere il trattamento che ogni giorno viene riservato al presidente Berlusconi.
Qui in Italia, è vero che il comunismo non è governo, però, negli anni riuscì a creare intorno a sé una schiera di giornalisti, intellettuali e circoli vari ad esso afferenti.
Esso si propagò con il metodo proposto da Antonio Gramsci.
Tramite i sindacati (che Lenin definiva la "cinghia di trasmissione") esso si insinuò tra gli operai.
Inoltre, si creò intorno a sé una fitta rete di giornali e di circoli vari che fungevano da vera e propria "macchina da guerra" ed entrò anche nell'economia, tramite le cooperative.
In pratica, per acquisire potere, il comunismo prese molti gangli vitali dello Stato, della società e dell'economia.
Questo fa sì che, pur essendo minoritario, i comunisti (e la sinistra di oggi) siano sempre in grado di fare rumore e di mobilitare le piazze.
Essi fanno attacchi martellanti sui giornali, nelle trasmissioni televisive e perfino su internet.
Giusto questa mattina, ho dovuto cancellare dalla mia "lista amici" di Facebook un interlocutore che, con tanta insistenza, metteva foto offensive e scriveva post sgradevoli sulla bacheca.
Questo è il problema.
Il comunismo è un'idea che istiga all'odio. Esso mette contro ricchi e poveri ed i lavoratori autonomi contri i dipendenti.
Inoltre, instilla anche l'ateismo.
Fa questo perché per Karl Marx, che fu il primo teorico di questa ideologia, la proprietà privata è un furto e l'uomo che la possiede è un ladro e sfruttatore.
Inoltre, instilla l'ateismo perché, sempre Marx, la religione è un forma di alienazione che fa sì che l'uomo distratto dai bisogni terreni. Quindi, secondo questa concezione, la Chiesa favorisce lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.
Il messaggio di fondo, però, è ancora più pericoloso.
Il comunismo è a tutti gli effetti un'"idea cesaropapista", ossia un'idea che si vuole porre a nuova religione e che erige l'uomo al posto di Dio.
Esso punta a controllare ogni aspetto della vita sociale delle persone, dalla vita lavorativa al sapere.
Per questo, non può essere il comunismo non può essere definito democratico.
Chi, in qualche modo, porta idee diverse è visto come un "nemico pubblico".
Il problema dell'Italia è proprio questo.
Ci fu un partito comunista forte. Infatti, ricordo che il Partito Comunista Italiano (PCI) fu il partito comunista più forte in tutto l'Occidente.
Esso, riuscì a porre veti alle riforme, proprio perché fece quanto descritto prima, insinuandosi nella vita culturale, sociale ed economica delle persone.
Questo abbassò la qualità della democrazia perché non ci fu un'alternativa democratica alla Democrazia Cristiana che poté governare sempre indisturbata, facendo anche degli errori, come lo stesso compromesso con in comunisti.
Questo fece sì che i comunisti sviluppassero la loro rete nella società.
Oggi stiamo pagando il prezzo di ciò.
Termino, tornando sul discorso della religione.
Invito tutti a leggere questo articolo, seguendo il link http://temi.repubblica.it/micromega-online/lappello-di-don-farinella-ai-cattolici-votiamo-pisapia-e-de-magistris/.
A quel prete, io risponderei dicendo che farebbe bene a riflettere, prima di esprimere certi pareri.
Io lo inviterei a studiare la storia ma non quella che vogliono raccontare i suoi amici comunisti, bensì quella vera, quella che parla dei tanti preti e cristiani che furono uccisi e chiusi nei gulag dai comunisti.
Comunismo e cattolicesimo non sono conciliabili.
Sarà forse questa la "grande apostasia", di cui parlano certi testi profetici, o il "fumo di Satana" dentro la Chiesa, di cui parlò Papa Paolo VI?
Visto che oggi è la giornata dell'Italia, vale la pena di pregare molto.
Non sto scherzando.
Cordiali saluti.

MOSCHEE, ECCO IL PERICOLO!





Cari amici ed amiche.

Questo video mostra quello che successe nel gennaio del 2009, quando a Milano ci fu un gruppo di musulmani che protestò contro la decisione di Israele di iniziare l'operazione difensiva chiamata "Piombo fuso".
Il 05 gennaio 2009, un gruppo di musulmani manifestò ed inscenò una preghiera di fronte al Duomo di Milano.
Ora, quell'atto fu molto grave e nessuno se ne rese conto.
Infatti, nella storia passata ci furono casi di musulamani pregarono presso le chiese.
Queste ultime, poi, vennero convertite in moschee.
Fu il caso, ad esempio, della cattedrale di San Nicola a Famagosta.
Lì, infatti, nel 1571 il Pascià Lalà Mustafà andò a pregare, dopo che i Turchi conquistarono la città di Cipro.
La cattedrale venne trasformata in moschea.
Ora, anche il duomo di Milano corse lo stesso rischio.
Inoltre, nei Paesi a maggioranza islamica ci sono le chiese ma vi sono delle limitazioni ai cristiani.
Ad esempio, non vengono fatte suonare le campane.
A Cipro Nord, tanto per fare un altro esempio, dopo l'arrivo dei Turchi nel 1974, le chiese greco-ortodosse e cattoliche sono state abbandonate e trasformate in stalle, depositi e moschee.
Quindi, non ci si rende conto del pericolo.
Anche fare moschee può risultare pericoloso.
Vi invito a leggere questo interessante articolo della rivista "Eurasia".
Il link è http://www.eurasia-rivista.org/5970/islam-e-fondamentalismo-in-bosnia-erzegovina/.
Questo articolo parla di una possibile deriva fondamentalista del'Islam in Bosnia Erzegovina.
A Sarajevo, come in altre città bosniache stanno sorgendo moschee che pare siano finanziate da gruppi mediorientali e fondamentalisti.
Ora, il candidato sindaco di centrosinistra a Milano, Giuliano Pisapia, vuole costruire una moschea.
A Pisapia, se io fossi il candidato della parte a lui avversa, farei alcune domande.
Se dovesse essere eletto e se dovesse realizzare la moschea, da dove proverrebbero i soldi per fare tale opera?
Se dovesse usare soldi pubblici, i cittadini milanesi avrebbero tutto il sacrosanto diritto di protestare perché quei soldi sono soldi loro e devono essere usati per realizzare un'opera di cui la maggioranza della comunità non usufruirebbe.
Se dovesse solo incentivare l'opera senza condizioni e se questa dovesse essere fatta da gruppi indipendenti dall'amministrazione, farebbe una cosa davvero irresponsabile perché si rischierebbe di trovarsi nella stessa situazione di Sarajevo, di cui ho parlato prima.
Io penso che i cittadini milanesi farebbero meglio a riflettere, prima di andarea a votare.
Cordiali saluti.

lunedì 23 maggio 2011

LASCIATE STARE FALCONE E BORSELLINO!


Cari amici ed amiche.

Ieri sono stati commemorati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due giudici siciliani che negli anni '90 furono uccisi dalla mafia.
Purtroppo, oggi, c'è chi usa queste due grandi figure per fare della propaganda politica contro la parte avversa.
Io penso che ciò svilisca la grandezza di questi due uomini.
Infatti, una cosa di cui la mafia ha paura sono i simboli di tutto ciò che sta contro di essa.
E' evidente che Falcone e Borsellino siano due simboli e, come tali, sono temuti dalla mafia.
Ora, chi usa queste due figure per attaccare la parte politica avversa (ed accusarla di essere connivente alla mafia) fa il gioco della mafia stessa.
Come ho già detto, la mafia teme i simboli di tutto ciò che è contro di essa.
La parola simbolo deriva dal greco "symballein" e significa "qualcosa che unisce", un qualcosa in cui la maggioranza delle persone si riconosce.
Se le figure di Falcone e di Borsellino vengono strumentalizzate da una certa parte politica, per fare della becera propaganda contro gli avversari, perdono questa capacità di unire e non sono più due simboli di tutti.
Se dovesse passare questa concezione che vede questi due eroi come simbolo di una sola parte politica contro l'altra, la mafia non potrebbe fare altro che dire "grazie" a quella parte politica che ha iniziato questa campagna di strumentalizzazione. Lo stesso discorso vale per la lotta alla mafia in generale.
In una società divisa, la mafia è come un pesce nell'acqua.
Quindi, quando si manifesta contro la criminalità organizzata devono essere bandite le bandiere dei partiti, come devono essere banditi certi slogan.
Se non si fa così, è inutile manifestare contro la mafia.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.