Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 17 agosto 2010

CROMWELL? IL PROGENITORE DI LENIN! RE CARLO I? UN SANTO!






Cari amici ed amiche.
Voglio parlare di un argomento che mi appassiona, la Guerra Civile inglese (1642-1660).
Lo voglio fare, però, anche rapportandomi agli eventi successivi.
Infatti, quello che successe nell'Inghilterra di quegli anni si ripropose nella Rivoluzione francese (1789) e in quella russa (1918).
Nel 1642, il re d'Inghilterra fu Carlo I Stuart (nella foto).
Qui ci si trovò di fronte ad uno scontro tra la Corona ed il Parlamento.
Questo scontro, in realtà, fu figlio di situazioni antecedenti, come la "Guerra delle due rose" (1455-1485) e lo Scisma anglicano operato da re Enrico VIII Tudor (1534) che causarono uno stravolgimento del precedente ordinamento dettato dalla Magna Charta Libertatum del 1215.
Se, la "Guerra delle due rose" decimò le famiglie nobili, lo Scisma anglicano (di cui parlai nell'articolo http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/11041/2008-09-27.html) modificò gli equilibri di potere.
Il re, infatti, non fu solo il Capo dello Stato ma anche il Capo della Chiesa d'Inghilterra e quindi la monarchia assunse un "carattere divino".
Di conseguenza, il Parlamento doveva essere uno strumento per fare la volontà di Dio, di cui il re fu la prima espressione che ne incarnava il potere sulla terra.
Inoltre, le tensioni religiose ebbero anche un aspetto dogmatico.
Con re Enrico VIII (1491-1547) ci furono la rottura dei legami con Roma, il passaggio della giurisdizione ecclesiastica dalle mani del Papa a quelle del re e l'abolizione dei tributi alla Santa Sede, la rimozione, l'incarcerazione l'esecuzione di tutti coloro che furono legati alla stessa Santa Sede (che vennero accusati di tradimento) e la dissoluzione dei monasteri (1540) ma la Chiesa anglicana restò cattolica nel dogma.
Nel 1547 (nel mese di gennaio) inizò a regnare re Edoardo VI (1537-1553) e ci fu una forte Riforma protestante.
Nel 1553 il trono passò alla sorellastra di Edoardo VI, Maria I (1516-1558) che restaurò la fede cattolica ed i legami con Roma.
Dal 1550 al 1603, regnò l'altra sorellastra di Edoardo VI, Elisabetta I (1533-1603) che ripristinò l'anglicanesimo, con una Riforma protestante più moderata.
Ci furono tre cambi di religione, con molte tensioni, tensioni che aumentarono quando (nel 1603) si sedette sul trono il re di Scozia Giacomo VI Stuart (1566-1625) che diventò Giacomo I.
Molto grave fu la "Congiura delle Polveri", che fu causata da un gruppo di cospiratori cattolici inglesi capeggiati da Guy Fawkes nel 1605.
La congiura fallì ma in un certo senso fu un bene per i cattolici inglesi.
Se quell'attentato fosse andato in porto ed avesse causato la morte del re, l'Inghilterra sarebbe stata più anticattolica.
Però, Giacomo I dovette vedersela con il movimento dei puritani, che già erano molto presenti nell'Età elisabettiana.
I puritani volevano una Chiesa anglicana diversa.
Erano contrari all'uso dei vescovi e dei paramenti e ad ogni rimasuglio di cattolicesimo nella Chiesa d'Inghilterra.
Inoltre, volevano che la Chiesa non fosse più sotto il controllo del sovrano.
Il movimento puritano fu cavalcato dai movimenti antirealisti.
Giacomo I, credeva che potere della Corona fosse conferito da Dio.
Nel 1609, di fronte al Parlamento disse:
"I re sono giustamente paragonati a Dio perché esercitano sulla Terra una parte del potere di Dio stesso.".
Quindi, le tensioni si esacerbarono.
A fare le spese di ciò, fu proprio suo figlio Carlo (1600-1649) che nel 1625 divenne re con il nome di Carlo I.
Re Carlo I fu un uomo molto pio e soprattutto fu rispettoso verso il cattolicesimo.
Nel 1625 sposò Enrichetta Maria di Borbone, la figlia de re di Francia Enrico VI.
Ella fu una cattolica devota.
Ciò aumentò le tensioni tra Corona e Parlamento.
Quest'ultimo si appoggiò ai movimenti presibiteriani e puritani che trovarono un riferimento in Oliver Cromwell (1599-1658), discendente di quel Thomas Cromwell che, durante il regno di re Enrico VIII, ebbe un ruolo fondamentale nell'emanazione dell'Atto di supremazia che nel 1534 determinò lo Scisma anglicano.
Dal canto suo, Carlo cercò di riformare la Chiesa anglicana in senso cattolico e di ridurre le leggi anticattoliche.
Il Parlamento attaccò la regina e volle farla arrestare.
Giustamente, Carlo non poté tollerare un simile affronto.
Le difficoltà economiche del regno aggravarono la situazione.
E così, nel 1642, tutto ciò sfociò nella Guerra Civile.
Da una parte, ci furono i realisti con la Chiesa anglicana e dall'altra ci furono i parlamentari con i puritani, che furono capeggiati da Cromwell.
Al fianco del re si schierò anche la cattolica Irlanda.
Essa fu lunga ed il 14 giugno 1645 provocò la grave sconfitta dell'esercito del re a Naseby.
Il 17 agosto del 1648 l'esercito realista fu sconfitto definitivamente a Preston.
Il re venne arrestato e processato con l'accusa di "tradimento del popolo inglese".
Fu la prima volta che un re venne processato e condannato a morte dal suo stesso popolo, traviato da certe dottrine.
Dal 1649 al 1658 ci fu la dittatura di Cromwell.
Qui morirono molti oppositori (tra cui tanti realisti e tanti cattolici) e ci fu il terrore.
Nel 1658, Cromwell morì e suo figlio Richard non fu capace di mantenere la situazione e nel 1660 fu restaurata la monarchia con re Carlo II Stuart, figlio di re Carlo I.
Questa fu una storia che si ripeté in altre occasioni, come, ad esempio, la Rivoluzione Francese (1789) e quella russa (1918).
Personaggi come Robespierre, Lenin, Stalin, Mao Tse Tung, Ho Chi Minh, Che Guevara, Pol Pot e Fidel Castro impararono molto da Cromwell.
Ne appresero, ad esempio, i metodi di acquisizione del potere e la ferocia contro gli avversari.
Chi dice che Cromwell fu democratico si sbaglia.
Un democratico non sale al potere uccidendo le persone.
Inoltre, durante il suo periodo, si affermarono correnti politiche (come quella degli "zappatori" ) le cui idee vennero riprese da Karl Marx.
Quanto a re Carlo I, va detto che egli fu una vittima di tutti gli eventi che lo precedettero.
Egli fu un martire.
L'appellativo di "Re Martire" è azzeccato.
Tra l'altro, egli fu all'avanguardia.
Fu, infatti, l'anticipatore di quella corrente anglicana che nel XIX secolo assunse il nome di anglo-cattolicesimo, corrente che oggi è vicina alla Chiesa cattolica.
Merita attenzione e rispetto anche da noi cattolici.
In fondi, morì anche a causa del cattolicesimo.
Vorrei ricordare le parole di un parroco anglicano dell'epoca che disse:
"Contro il re e contro la religione stanno avidi mercanti, possidenti impoveriti e rozza plebaglia; tutti gli uomini privilegiati ed istruiti, cioè tutti i vescovi , tutti i lords (principi, duchi, marchesi e conti), tutti eccetto due. Dalla parte del re stanno tutti i gentiluomini, eccetto una quarantina di atei.".
Forse, queste parole oggi andrebbero decontestualizzate e bisognerebbe dire che dalla parte di quel re stanno tutte le persone che hanno a cuore certi valori, come la famiglia, la vita ed anche la libertà di potere essere cristiani, contro un mondo che troppo spesso vuole fare la guerra a Dio.
Cordiali saluti.

UN TRIBUTO ALL'EX PRESIDENTE FRANCESCO COSSIGA

Cari amici ed amiche.

Oggi è morto l'ex-Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
Dopo un'agonia durata nove giorni, a causa di una crisi cardio-respiratoria, l'ex-Presidente della Repubblica non ce l'ha fatta.
Aveva 82 anni.
Io e tutti i membri dello staff di questo blog ci uniamo al cordoglio.
Con lui se n'è andato un pezzo di storia recente del nostro Paese.
Nato a Sassari il 26 luglio 1928, esponente della Democrazia Cristiana e Ministro dell'Interno dal 1976 al 1978, Cossiga vide la tragedia di Aldo Moro, di cui era amico.
Dal 1979 al 1980 fu Presidente del Consiglio e dal 1983 al 1985 fu anche Presidente del Senato.
Nel 1985 divenne Presidente della Repubblica.
Fu in quella carica che lui assunse la fama di "Picconatore" , per la sua schiettezza che creava molto imbarazzo in quella politica che in quegli anni stava cambiando.
Infatti, vide cadere il Muro di Berlino nel 1989 e la I Repubblica qui in Italia.
Infatti, qualche anno dopo, l'intero ceto politico italiano fu abbattuto da "Tangentopoli", in un clima di giustizialismo, spesso esasperato.
Si dimise il 28 aprile 1992, due mesi prima della scadenza naturale del suo mandato.
La sua ultima battaglia fu l'abolizione dei senatori a vita.
Per la sua fama di "Picconatore", Cossiga fu un personaggio che lasciò il segno.
Mancherà a tutti noi.
Che Dio lo accolga.
Cordiali saluti.

lunedì 16 agosto 2010

CLIMA IMPAZZITO, SERVONO MISURE!


Cari amici ed amiche.
quella di sabato 14 agosto è stata una giornata pesante, per quello che è riguardato il clima.
Infatti, l'Italia centro-settentrionale è finita sott'acqua a causa dell'ondata di maltempo che fu caratterizzata da temporali molto violenti, con vento fulmini e precipitazioni copiose.
Anche il Mantovano, la mia zona, è stata pesantemente colpita, in particolare tutta la zona centro-orientale che va da Castel d'Ario a Roncoferraro, fino ad Ostiglia.
Mezzo paese di Roncoferraro è finito sott'acqua.
Io posso testimoniarlo direttamente.
Infatti, alle 15 : 45 ero andato a Messa e pioveva a dirotto.
Al termine della funzione, mi ero incamminato verso casa e ad un certo punto avevo visto la strada trasformata in un fiume.
C'erano più di dieci centimentri d'acqua.
In pratica, le fogne non avevano retto e vi era stato il loro rigurgito.
Mi ero visto costretto a scendere dalla bicicletta e a proseguire a piedi.
In pratica, l'acqua mi arrivava oltre i malleoli.
Era stato un evento atmosferico di portata straordinaria.
Certo, la natura non può essere governata ma si possono arginare gli effetti dei suoi fenomeni più violenti.
Ad esempio, si potrebbero costruire le fogne a "canalizzazione doppia", ossia con due collettori.
Uno di questi verrebbe usato solo per convogliare le acque luride al depuratore mentre l'altro verrebbe usato solo per le acque meteoriche e le scaricherebbe direttamente in un corso d'acqua.
Oppure, si potrebbero fare i by-pass alle fogne, che scaricherebbero le acque direttamente nei corsi d'acqua, qualora vi siano dei fenomeni straordinari.
Io ho già fatto un'istanza al mio Comune.
E' vero che nessuno può governare la natura ma si devono prendere delle misure per ridurre eventuali danni.
Cordiali saluti.

COSA STA SUCCEDENDO IN PROVINCIA DI PESARO-URBINO?




Cari amici ed amiche.
Che cosa sta succedendo alla provincia di Pesaro-Urbino?
Con un referedum che si tenne il 17 ed il 18 dicembre 2006, sette suoi Comuni (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello) passarono alla Provincia di Rimini e, di conseguenza, dalla Regione Marche all'Emilia-Romagna.
Il 28 ed il 29 giugno 2007, la stessa cosa si ripeté nei Comuni di Montecopiolo e di Sassofeltrio.
Anche qui l'esito fu favorevole e quindi, dovrebbe esserci il loro passaggio dalla Provincia di Pesaro-Urbino a quella di Rimini.
Diverso è il discorso per i Comuni di Mercatino Conca e Monte Grimano Terme, ove si tennero i referendum il 09 ed il 10 marzo del 2008.
Qui, infatti, le cose andarono diversamente e la consultazione non sancì il cambio di provincia, anche se a Mercatino Conca l'esito fallì per soli 10 voti.
In pratica, tutto il Montefeltro sta passando all'Emilia-Romagna.
Perché questo?
Provo a dare una spiegazione.
Il Montefeltro marchigiano è in una posizione particolare.
Infatti non vi sono vie agevoli che mettano questa zona in comunicazione diretta con il capoluogo, Pesaro.
Per raggiungere agevolmente Pesaro da Montecopiolo o da San Leo si deve imboccare l'Autostrada A14 Bologna-Taranto allo svincolo di Rimini nord-Bellaria-Sant'Arcangelo, in direzione Ancona.
Quindi, si deve andare a Rimini.
Lo stesso discorso vale, ad esempio, se un leontino (abitante di Sal Leo) vuole andare al mare.
Il primo Comune marchigiano sulla costa è Gabicce Mare, che è molto più a sud di San Leo o di Montecopiolo.
Quindi un leontino (o un montecopiolese) trova più comodo andare a Bellaria, a Rimini o a Riccione
Quindi, dal punto di vista dei cittadini che risiedono in quella zona, la decisione di cambiare Provincia e Regione è fondata e comprensibile.
Il problema è che ciò sposta certi equilibri, sia da un punto di vista amministrativo che da quello turistico.
Pensiamo, ad esempio, a San Leo, con la sua bellissima rocca (che visitai nel 1996, nella foto).
San Leo rappresentava un punto molto importante per il turismo della Provincia di Pesaro-Urbino e delle Marche.
Ora la perdita di quella zona rappresenta un danno al turismo sia della Provincia di Pesaro-Urbino che di tutta la Regione Marche.
Ciò si traduce in un danno economico.
Questo causa un rafforzamento della Provincia di Rimini ed un indebolimento di quella di Pesaro-Urbino.
Intendiamoci, non ho nulla contro l'Emilia-Romagna e la Provincia di Rimini.
Anzi, Rimini è una bella città, la sua Provincia è piena di bellezze storiche e non ha solo il mare e lì vi è tanta bella gente, solare e schietta, esattamente come la vicina Provincia di Pesaro-Urbino.
Io le visito sempre molto volentieri.
Ai riminesi e ai pesaresi dico che vivono in due belle province.
Tra l'altro, noi mantovani, gli emiliani, i romagnoli ed i pesaresi parliamo praticamente la stessa lingua.
Però, c'è un problema.
Bisogna mantenere i confini tra le due Province e le loro rispettive Regioni, anche perché la Regione abbandonata (le Marche) fece ricorso alla Corte Costituzionale, ricorso che fu respinto.
Però, è chiaro che vi siano delle diatribe e tutto ciò che ho detto prima.
Ciò deve fare riflettere.
Cordiali saluti.

domenica 15 agosto 2010

OPPOSIZIONE, MA CHE LINGUAGGIO USA?




Cari amici ed amiche.

Io sono semplicemente sconcertato dal linguaggio usato da vari esponenti dell'opposizione.
Essi, infatti, parlano usando espressioni come "Noi dobbiamo levarci di mezzo il premier Berlusconi", "l'Italia deve levarsi di mezzo questo governo", "Bisogna fare un Comitato di Liberazione Nazionale come quello del 1943", "Noi siamo disposti ad allearci anche con diavolo, pur di liberarci di questo governo" e simili.
Io trovo gravemente irresponsabile ed insensato questo atteggiamento.
Questo atteggiamento dell'opposizione nulla ha a che fare con la democrazia.
Inoltre, c'è chi paragona il presidente Berlusconi a personaggi negativi come Satana, Nerone o Hitler.
Chi dice queste cose, si comporta in modo gravemente irresponsabile e scellerato.
Infatti, questo governo è stato votato democraticamente nel 2008 e ha continuato ad essere votato fino ad ora, in tutte le tornate elettorali.
Quindi, dire certe cose significa offendere gli italiani.
Gli italiani, infatti, non sono stupidi e quando votano, lo fanno liberamente.
Forse, per vari membri dell'opposizione, la democrazia vale solo quando gli italiani votano la loro parte politica mentre quando votano il centro destra sono stupidi e rimbambiti.
Bell'esempio di democraticità!
Cari signori dell'opposizione, voi vi state comportando in modo irresponsabile!
Tra l'altro, qualche anno fa, su uno dei forum di "Affari Italiani", un "signore" scrisse che io dovrei essere appeso per le palle e a testa in giù in Piazzale Loreto.
Ecco la "democraticità" di alcuni militanti ed elettori della sinistra.
Così si rischia di creare una grave situazione di tensione che rischia di degenerare e di causare molti danni.
Cordiali saluti.

BOLLA D'ORO, L'INIZIO DEL CAMMINO VERSO IL BARATRO!


Cari amici ede amiche.
Nel Basso Medioevo ci fu un fatto che cambiò la politica europea.
Esso, in verità, potrebbe sembrare insignificante ma, rivisto sotto un'altra ottica, non lo è!
Nell'anno 1356, nella città tedesca di Norimberga, l'imperatore del Sacro Romano Impero Germanico Carlo IV emanò la Bolla d'Oro.
Con questo documento, l'imperatore pose fine al diritto papale di investitura degli imperatori e prevedeva che gli imperatori fossero eletti da un'assemblea di sette feudatari, quattro laici e tre ecclesiastici, tutti dell'area tedesca.
In pratica, l'impero cessò di essere "universale" e di fatto assunse un carattere esclusivamente tedesco. Diventò di fatto il I Reich.
Erano ben lontani, quindi, i tempi di Carlo Magno, di Ottone I, Ottone II, Ottone III, Corrado II il Salico e degli Svevi, in cui gli imperatori si sentivano al pari degli imperatori romani e governavano le terre dal Mare del Nord a Roma e, nel caso di Carlo Magno, dai Pirenei all'Elba.
In quel tempo vi era un "impero universale", un impero di tutti i popoli cristiani e che si riconosceva come erede di Roma.
Nel XIV secolo, quei tempi erano ben lontani.
Infatti, da molto tempo, non aveva più la Francia e dopo il tramonto degli Svevi nessun imperatore fu più in grado di tenere insieme l'area tedesca e quella italiana.
Con la "Bolla d'oro", l'impero perse il suo carattere "romano" e, di fatto, non ebbe più nemmeno l'imperatore.
Tra l'altro, nel XIII secolo ci fu anche un interregno, un periodo in cui non fu nemmeno eletto un imperatore.
Infatti, la carica imperiale era elettiva e molto spesso vi erano feudatari più ricchi e potenti degli stessi imperatori che, di conseguenza, ebbero poco potere.
Questa situazione si fece evidente nel XVI secolo, durante il regno di Carlo V d'Asburgo (1516-1556).
Lì vi fu un uomo che grazie ai matrimoni dei suoi antenati rischiò di unire l'Europa sotto un unico Stato.
La cosa non gli riuscì anche perché nel 1517 un monaco tedesco provocò una grossa frattura religiosa.
Il nome di questo monaco è Martin ed il suo cognome Luther. Noi lo conosciamo come Martin Lutero.
Egli toccò anche la corda del nazionalismo tedesco, con la sua lettera "An den christilchen adel deutscher Nation von des christilchen standes besserung".
Lutero non parlò di "Sacro Romano Impero Germanico" o di "impero universale di tutti i popoli cristiani" ma di "Nazione tedesca".
Quindi, significa che l'impero era morto.
Tanta parte di quell'impero passò alla nuova religione.
Era venuto meno il fondamento della sua esistenza stessa.
Il Sacro Romano Impero Germanico continuò ad esistere come nome ma di fatto non esisteva pìù tanto che il filosofo Samuel Pufendorf (1632-1694) disse:
"Nihil ergo aliut restat, quam dicamus Germaniam esse irregulare aliquod corpus et monstro simile.".
In realtà, la Germania stava assumendo una nuova connotazione.
Al posto del Cristianesimo, il suo fondamento era la "Nazione tedesca".
Essa era, però, frammentata.
Napoleone ebbe quindi gioco facile ad abbattere il Sacro Romano Impero Germanico, una struttura che oramai la "Nazione tedesca" non riconosceva più come sua, con la battaglia di Austerlitz nel 1806.
L'impero non fu più ricostruito dal Congresso di Vienna (1814-1815) e venne sostituto dalla "Confederazione Germanica", un ente costituito da trentanove stati, posto sotto la presidenza dell'Austra.
Oramai, però, la "religione della Nazione tedesca" si era fatta strada nel popolo tedesco ed ebbe il suo "sacerdote" in filosofi come Johann Gottlieb Fichte (1762-1814).
Da lì, nel 1871, nacque il II Reich, l'Impero Germanico di Otto von Bismarck, impero che crollò con la I Guerra Mondiale nel 1918.
Il suo cemento non fu più l'appartenere al Cristianesimo ma l'essere tedeschi.
Questa fu la "nuova religione di quel nuovo impero" e figure come Friedrich Nietzsche e Houston Stewart Chamberlain, ne furono i "sacerdoti" .
Anche Karl Marx, se pur da un diverso versante, contribuì a ciò.
Tutti e tre, infatti, ebbero in comune l'idea di togliere dalla vita pubblica quel Dio del Cristianesimo.
Per Marx, infatti, Dio doveva essere negato e per Nietzsche doveva "essere ucciso".
In realtà, tutti e due puntavano a sostituire Dio con l'uomo.
Dopo la sconfitta nella I Guerra Mondiale ed il periodo di Weimar, prese il potere una figura inquietante Adolf Hitler.
Ispirato da Chamberlain, questi esasperò il nazionalismo tedesco e fece quei crimini orrendi che noi tutti conosciamo.
Il cammino verso quel baratro incominciò in quel lontano 1356, quando si iniziò a togliere il concetto di "impero universale di tutti i popoli cristiani" , per sostiuirlo con l'espressione di " Nazione tedesca".
Ecco cosa porta il volere togliere Dio dalla vita pubblica!
Riflettiamo.
Cordiali saluti.

sabato 14 agosto 2010

SOLENNITA' DELL'ASSUNTA, UNA FESTA DENSA DI SIGNIFICATI!

Cari amici ed amiche.

Il Vangelo di Luca (capitolo 11, versetti 27-28) riporta un episodio in cui mentre Gesù parlava alle folle, una donna urlò
"Beato il ventre che ti ha portato ed il seno che ti ha allattato!".
Gesù gli rispose dicendole:
"Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.".
E' chiaro che sia l'una che l'altro parlassero della Vergine Maria, la Madre di Dio, che i greci chiamano Theotokos, Panagia o Odigitria.
Lei fu colei che portò in grembo il Figlio di Dio ma fu anche la persona che a Dio stesso obbedì!
Non si vantò mai di essere la madre del Salvatore.
Infatti, se leggete i Vangeli, noterete che lei non compare mai in situazioni eclatanti.
Lei sapeva chi era suo Figlio e, quindi, nella "logica umana" avrebbe potuto pretendere un ruolo di primo piano nei Vangeli.
Invece, non fu così!
Anzi, leggendo i Vangeli, voi noterete spesso la sua discrezione ed il suo silenzio che però dicono molto di più di un fiume di parole.
Forse, oggi più che mai, c'è bisogno di un simile modello.
Oggi, è meno chiaro il confine tra bene e male.
Vi sono molte "zone grige".
Anzi, molto spesso il male sembra il bene ed il bene sembra il male.
Vi sono individualismi, odi, scontri tra ricchi e poveri ed anche segni di scadimento dei costumi. Vi è anche l'irrisione verso i valori come la fede, di cui parlai nel post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/bravo-mourinho-sei-un-campione.html e vi è anche la cultura dell' "io faccio quello che voglio", che porta a calpestare gli altri, anche le persone care.
Questo è anche un mondo in cui tutti vogliono emergere, anche facendo del danno agli altri.
E' un mondo in cui chi non segue una certa moda non è nessuno e viene emerginato.
E' un mondo individualista e che nel contempo punta a massificare le persone.
Da qui, ad esempio, nasce anche il bullismo scolastico.
Per esperienza personale, conosco tutto questo.
Queste cose sono peggiori della povertà materiale.
Maria, è quindi l'antidoto contro tutto questo.
Non a caso, quando ci sono gli esorcismi, gli indemoniati urlano quando sentono il nome di Maria.
Forse, è proprio il caso di seguire questo modello che ebbe il privilegio di essere l'unica creatura umana ad essere assunta in cielo.
Lei nacque pura (per questo viene chiamata "Immacolata Concezione") e per l'essersi affidata completamente a Dio, ebbe anche questo privilegio.
Lei non seguì certe mode ma non puntò mai ad emergere.
Anche per questo lei è a pieno titolo la Corredentrice.
Oggi, si festeggia la ricorrenza della sua Assunzione in cielo.
Presso molti santuari importanti vi sono anche le sagre con stand gastronomici.
Ad esempio, presso il Santuario della Beata Vergine di Grazie (http://italiaemondo.blogspot.com/2010/08/santuario-della-beata-vergine-di-grazie.html) vi è anche una gran festa.
Forse, prima di fare i festeggiamenti "culinari", sarebbe bene riflettere sul motivo di tali festeggiamenti.
Perché vi è quella festa?
Quella festa vi è perché si celebra l'Assunzione in cielo di una persona che, dicendo il suo a Dio, contribuì a salvare l'umanità.
Chi è cristiano è bene che prima vada a Messa e poi pensi al resto, come la degustazione dell'ottimo cotechino, nel caso della festa che si tiene a Grazie.
Anche chi non è cristiano farebbe bene a riflettere sull'importanza di valori che forse oggi sono ignorati, se non avversati.
Questa è una ricorrenza importante e che è sentita in tutte le chiese, dall'Europa all'Estremo Oriente, fino alle Americhe ed ovviamente in Terra Santa.
Qui, infatti, si celebra l'umiltà di una donna che sconfigge l'arroganza umana.
Vi invito a leggere il link http://www.mantovaninelmondo.com/associazione/scritti/Mantovanit%C3%A01.htm.
Vi è anche una mia poesia dedicata alla Vergine Maria.
Cordiali saluti.








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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.