Cari amici ed amiche.
Voglio parlare di un argomento che mi appassiona, la Guerra Civile inglese (1642-1660).
Lo voglio fare, però, anche rapportandomi agli eventi successivi.
Infatti, quello che successe nell'Inghilterra di quegli anni si ripropose nella Rivoluzione francese (1789) e in quella russa (1918).
Nel 1642, il re d'Inghilterra fu Carlo I Stuart (nella foto).
Qui ci si trovò di fronte ad uno scontro tra la Corona ed il Parlamento.
Questo scontro, in realtà, fu figlio di situazioni antecedenti, come la "Guerra delle due rose" (1455-1485) e lo Scisma anglicano operato da re Enrico VIII Tudor (1534) che causarono uno stravolgimento del precedente ordinamento dettato dalla Magna Charta Libertatum del 1215.
Se, la "Guerra delle due rose" decimò le famiglie nobili, lo Scisma anglicano (di cui parlai nell'articolo http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/11041/2008-09-27.html) modificò gli equilibri di potere.
Il re, infatti, non fu solo il Capo dello Stato ma anche il Capo della Chiesa d'Inghilterra e quindi la monarchia assunse un "carattere divino".
Di conseguenza, il Parlamento doveva essere uno strumento per fare la volontà di Dio, di cui il re fu la prima espressione che ne incarnava il potere sulla terra.
Inoltre, le tensioni religiose ebbero anche un aspetto dogmatico.
Con re Enrico VIII (1491-1547) ci furono la rottura dei legami con Roma, il passaggio della giurisdizione ecclesiastica dalle mani del Papa a quelle del re e l'abolizione dei tributi alla Santa Sede, la rimozione, l'incarcerazione l'esecuzione di tutti coloro che furono legati alla stessa Santa Sede (che vennero accusati di tradimento) e la dissoluzione dei monasteri (1540) ma la Chiesa anglicana restò cattolica nel dogma.
Nel 1547 (nel mese di gennaio) inizò a regnare re Edoardo VI (1537-1553) e ci fu una forte Riforma protestante.
Nel 1553 il trono passò alla sorellastra di Edoardo VI, Maria I (1516-1558) che restaurò la fede cattolica ed i legami con Roma.
Dal 1550 al 1603, regnò l'altra sorellastra di Edoardo VI, Elisabetta I (1533-1603) che ripristinò l'anglicanesimo, con una Riforma protestante più moderata.
Ci furono tre cambi di religione, con molte tensioni, tensioni che aumentarono quando (nel 1603) si sedette sul trono il re di Scozia Giacomo VI Stuart (1566-1625) che diventò Giacomo I.
Molto grave fu la "Congiura delle Polveri", che fu causata da un gruppo di cospiratori cattolici inglesi capeggiati da Guy Fawkes nel 1605.
La congiura fallì ma in un certo senso fu un bene per i cattolici inglesi.
Se quell'attentato fosse andato in porto ed avesse causato la morte del re, l'Inghilterra sarebbe stata più anticattolica.
Però, Giacomo I dovette vedersela con il movimento dei puritani, che già erano molto presenti nell'Età elisabettiana.
I puritani volevano una Chiesa anglicana diversa.
Erano contrari all'uso dei vescovi e dei paramenti e ad ogni rimasuglio di cattolicesimo nella Chiesa d'Inghilterra.
Inoltre, volevano che la Chiesa non fosse più sotto il controllo del sovrano.
Il movimento puritano fu cavalcato dai movimenti antirealisti.
Giacomo I, credeva che potere della Corona fosse conferito da Dio.
Nel 1609, di fronte al Parlamento disse:
"I re sono giustamente paragonati a Dio perché esercitano sulla Terra una parte del potere di Dio stesso.".
Quindi, le tensioni si esacerbarono.
A fare le spese di ciò, fu proprio suo figlio Carlo (1600-1649) che nel 1625 divenne re con il nome di Carlo I.
Re Carlo I fu un uomo molto pio e soprattutto fu rispettoso verso il cattolicesimo.
Nel 1625 sposò Enrichetta Maria di Borbone, la figlia de re di Francia Enrico VI.
Ella fu una cattolica devota.
Ciò aumentò le tensioni tra Corona e Parlamento.
Quest'ultimo si appoggiò ai movimenti presibiteriani e puritani che trovarono un riferimento in Oliver Cromwell (1599-1658), discendente di quel Thomas Cromwell che, durante il regno di re Enrico VIII, ebbe un ruolo fondamentale nell'emanazione dell'Atto di supremazia che nel 1534 determinò lo Scisma anglicano.
Dal canto suo, Carlo cercò di riformare la Chiesa anglicana in senso cattolico e di ridurre le leggi anticattoliche.
Il Parlamento attaccò la regina e volle farla arrestare.
Giustamente, Carlo non poté tollerare un simile affronto.
Le difficoltà economiche del regno aggravarono la situazione.
E così, nel 1642, tutto ciò sfociò nella Guerra Civile.
Da una parte, ci furono i realisti con la Chiesa anglicana e dall'altra ci furono i parlamentari con i puritani, che furono capeggiati da Cromwell.
Al fianco del re si schierò anche la cattolica Irlanda.
Essa fu lunga ed il 14 giugno 1645 provocò la grave sconfitta dell'esercito del re a Naseby.
Il 17 agosto del 1648 l'esercito realista fu sconfitto definitivamente a Preston.
Il re venne arrestato e processato con l'accusa di "tradimento del popolo inglese".
Fu la prima volta che un re venne processato e condannato a morte dal suo stesso popolo, traviato da certe dottrine.
Dal 1649 al 1658 ci fu la dittatura di Cromwell.
Qui morirono molti oppositori (tra cui tanti realisti e tanti cattolici) e ci fu il terrore.
Nel 1658, Cromwell morì e suo figlio Richard non fu capace di mantenere la situazione e nel 1660 fu restaurata la monarchia con re Carlo II Stuart, figlio di re Carlo I.
Questa fu una storia che si ripeté in altre occasioni, come, ad esempio, la Rivoluzione Francese (1789) e quella russa (1918).
Personaggi come Robespierre, Lenin, Stalin, Mao Tse Tung, Ho Chi Minh, Che Guevara, Pol Pot e Fidel Castro impararono molto da Cromwell.
Ne appresero, ad esempio, i metodi di acquisizione del potere e la ferocia contro gli avversari.
Chi dice che Cromwell fu democratico si sbaglia.
Un democratico non sale al potere uccidendo le persone.
Inoltre, durante il suo periodo, si affermarono correnti politiche (come quella degli "zappatori" ) le cui idee vennero riprese da Karl Marx.
Quanto a re Carlo I, va detto che egli fu una vittima di tutti gli eventi che lo precedettero.
Egli fu un martire.
L'appellativo di "Re Martire" è azzeccato.
Tra l'altro, egli fu all'avanguardia.
Fu, infatti, l'anticipatore di quella corrente anglicana che nel XIX secolo assunse il nome di anglo-cattolicesimo, corrente che oggi è vicina alla Chiesa cattolica.
Merita attenzione e rispetto anche da noi cattolici.
In fondi, morì anche a causa del cattolicesimo.
Vorrei ricordare le parole di un parroco anglicano dell'epoca che disse:
"Contro il re e contro la religione stanno avidi mercanti, possidenti impoveriti e rozza plebaglia; tutti gli uomini privilegiati ed istruiti, cioè tutti i vescovi , tutti i lords (principi, duchi, marchesi e conti), tutti eccetto due. Dalla parte del re stanno tutti i gentiluomini, eccetto una quarantina di atei.".
"Contro il re e contro la religione stanno avidi mercanti, possidenti impoveriti e rozza plebaglia; tutti gli uomini privilegiati ed istruiti, cioè tutti i vescovi , tutti i lords (principi, duchi, marchesi e conti), tutti eccetto due. Dalla parte del re stanno tutti i gentiluomini, eccetto una quarantina di atei.".
Forse, queste parole oggi andrebbero decontestualizzate e bisognerebbe dire che dalla parte di quel re stanno tutte le persone che hanno a cuore certi valori, come la famiglia, la vita ed anche la libertà di potere essere cristiani, contro un mondo che troppo spesso vuole fare la guerra a Dio.
Cordiali saluti.