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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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giovedì 24 giugno 2010

PROVINCIA DI MANTOVA, CENA PDL-LEGA NORD, IL CAMMINO DELLE ELEZIONI




Cari amici ed amiche.


Ieri sera, presso il ristorante "Corte Cambretti" di Castel d'Ario, in provincia di Mantova, vi è stata una cena in cui hanno partecipato i circoli del Popolo della Libertà e della Lega Nord dei Comuni di Castel d'Ario, Villimpenta, Roncoferraro, Mantova e vicini. Ovviamente, io ero lì.
Tra gli ospiti politici più illustri vi erano l'Assessore regionale alla semplificazione Carlo Maccari, il consigliere regionale della Lega Nord Claudio Bottari, il segretario della Lega Nord di Roncoferraro Franco Carreri ed il gruppo di centro-destra (di minoranza) in Consiglio comunale di Roncoferraro.
Vorrei portare all'attenzione alcuni temi toccati dai discorsi degli ospiti politici.
Bottari, ha portato ovviamente all'attenzione l'esigenza di un federalismo vero e la questione di una regione che, come la Lombardia, crea tanta ricchezza e riesce ad avere un bilancio virtuoso ma che nel contempo si trova con la zavorra di uno Stato costoso.
Inoltre, ha anche parlato delle elezioni provinciali che si terranno il prossimo anno, dicendo che con una buona alleanza tra PdL e Lega, nella provincia virgiliana si può effettivamente vincere.
Il tema dell'alleanza è stato toccato anche da Carreri che ha sottolineato (giustamente) il fatto che per essere forte, in essa deve esserci una reciproca lealtà tra le forze politiche che la compongono.
Questo tema è stato il punto focale anche del discorso di Maccari.
L'assessore, infatti, ha parlato di come deve muoversi la compagine di centro-destra.
Maccari trova auspicabile che nella compagine di centro-destra deve esserci armonia sia tra PdL e Lega Nord e sia nel PdL. In pratica, nel PdL si deve lavorare ANCHE CON QUELLE PERSONE CON CUI NON SI E' ANDATI D'ACCORDO IN PRECEDENZA.
Secondo Maccari, il centro-destra non deve dimostrare solo di essere bravo a vincere ma anche di avere la pace interna e la conseguente capacità di governare.
Come "contraltare", ha citato il centro-sinistra, che vinse le elezioni politiche nel 2006 e che finì nel modo che noi conosciamo, proprio perché non seppe fare vincere la pace al suo interno.
Personalmente, ritengo che questo punto sia da sottolineare e che Maccari abbia PIENAMENTE RAGIONE.
I fenomeni personalistici e correntizi non fanno bene al PdL.
Inoltre, l'assessore ha toccato anche il tema delle riforme, parlando del presidenzialismo che deve affiancare il federalismo.
Anche qui, a mio modo di vedere, Maccari ha totalmente ragione.
Con delle autonomie forti (come le Regioni in uno Stato federale) deve esserci un potere centrale altrettanto forte e capace di governare e di prendere decisioni.
Ha citato, ad esempio, gli USA guidati dal presidente Bill Clinton che scacciò il Governatore della California perché fece un buco nei bilanci e fece il paragone con qualche caso italiano.
Ha parlato anche della Manovra finanziaria del Governo, dicendo che essa deve essere selettiva e non deve fare tagli trasversali che possono creare difficoltà alla Regione e che si sta discutendo per migliorarla.
Trovo che tutti e tre i discorsi siano molto positivi.
Io penso che la vittoria del centro-destra in Provincia di Mantova dipenda dalla capacità di fare lavoro di squadra e da una buona organizzazione.
Inoltre, esso dovrà parlare molto con la gente.
Io credo che questa volta il centro-destra abbia l'occasione d'oro di portare a casa un risultato buono alle elezioni provinciali.
Il centro-sinistra, oggi all'amministrazione provinciale, non lavora bene.
La Provincia ha bisogno di infrastrutture efficienti, di essere moderna e dinamica (anche grazie all'EXPO che si terrà a Milano nel 2015) e di avere maggiori rapporti con il Governo regionale, che oggi non ci sono. E poi, c'è da mettere a posto la questione dell'immigrazione clandestina e della sicurezza. Su questo tema, anche la Provincia ha il suo peso.
Sintetizzo il tutto, dicendo che la vittoria di Nicola Sodano alle recenti elezioni comunali di Mantova (di cui parlerò in un'altra nota) non deve essere presa come il punto di arrivo ma come un punto di partenza per cambiare la storia della nostra Provincia, una terra ricca di risorse e potenzialità ma su cui oggi regna l'immobilismo.
I presupposti ci sono ma il centro-destra dovrà giocarsi bene le proprie carte, se non vorrà fare la figura dell'Italia in questi Mondiali del Sudafrica.
Pertanto si dovrà partire con il motto "Pdl e Lega, insieme per una nuova provincia!".
Si è parlato anche dei giovani che vogliono impegnarsi in politica.
In questo senso, vorrei citare un discorso fatto dal presidente Roberto Formigoni nel 2005, durante una puntata della trasmissione "Iceberg" , allora condotta dal giornalista David Parenzo.
Formigoni disse che i giovani che vogliono fare politica devono fare "gavetta", consumandosi i tacchi e le suole delle scarpe, girando sul territorio e non solo.
La vera politica si fa parlando con la gente e con le istituzioni.
Infatti, la parola "politica" deriva dal greco "polis" , ossia "città".
Una città va percorsa, conosciuta e "vissuta in prima persona".
Questo discorso del Governatore della Lombardia mi piacque molto e lo tengo tuttora in mente.
Inoltre, oggi vi è anche uno strumento che garantisce la capillarità e la celerità nella comunicazione, internet.
A tal proposito, voglio segnalare, un sito interessante, che è fatto da giovani.
E' interessante.
Vorrei ringraziare, inoltre, i vari siti e gruppi di Facebook, come il Minzolini Fan Club, con cui ho il piacere di interloquire.
Ringrazio gli amici Francesca Padovese (titolare del blog http://mamagrizzlies.blogspot.com/), Riccardo Di Giuseppe (titolare del blog http://riccardodigiuseppe.blogspot.com/), Sveva Orlandini (del Minzolini Fan Club di Facebook), Giuseppe Sagliocco (titolare del blog "Liberalmind", http://giuseppesagliocco.blogspot.com/), Vito Schepisi (titolare del blog http://vitoschepisi.blogspot.com/), Ricky Filosa (direttore del giornale "Italia chiama Italia", http://www.italiachiamaitalia.net/), Alessandra Boga (titolare del blog http://milleeunadonna.blogspot.com), Morris Sonnino, Antonio Gomes e tanti altri.
Con queste persone ho tutti i giorni dei confronti seri, confronti che fanno crescere.
In fondo, è anche un po' merito loro, se riesco a confrontarmi spesso in modo proficuo con la realtà.
Cordiali saluti.

FATIMA ED I GIORNI NOSTRI

Cari amici ed amiche.

Ieri, guardando la puntata della trasmissione "Top Secret" che è andata in onda su Rete 4, mi è venuto in mente di fare questo post. Mi è venuto in mente ciò anche alla luce di quanto da me scritto ieri nel post http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/mentre-qui-si-fanno-le-moschee.html.
Effettivamente, oggi torna di attualità la questione del famoso "III segreto di Fatima", ossia una delle tre rivelazioni fatte dalla Madonna ai tre pastorelli portoghesi Lucia dos Santos e Francisco e Jacinta Marto.
Su questa rivelazione vi è ancora un grosso enigma che piano piano si sta svelando.
Si è parlato anche di persecuzioni contro la Chiesa e di una "Grande Apostasia".
Effettivamente, quanto da me scritto nel succitato post di ieri, deve fare riflettere.
Nel mondo vi è una Chiesa perseguitata. Dai Paesi islamici a quelli comunisti vi sono uccisioni, deportazioni di preti, stupri, conversioni forzate alla religione dominante ed altre vessazioni.
Quanto alla "Grande Apostasia", si può dire che essa si sia annidata dentro la Chiesa.
Anche lo stesso Papa Benedetto XVI, proprio durante il viaggio a Fatima, rirprese le parole del suo predecessore Papa Paolo VI che parlò di "fumo di Satana" dentro la Chiesa.
Certo, Papa Paolo VI si riferì alla rottura dei lefebvriani da una parte e alle posizioni troppo eterodosse delle "Chiese di base" dall'altra. Oggi ci sono altre problematiche.
La grave questione dei preti pedofili è certamente un segnale preoccupante.
Oltre a questa grave questione, vi è anche quella dei preti che latitano nella realtà parrocchiale ad essi assegnata e di quelli che, anziché essere strumenti di pace sempre al servizio di Dio e del prossimo, vanno in certe manifestazioni politiche molto discutibili.
Anzi, qualcuno di questi ultimi arriva anche prendere posizioni distanti da quelle della Chiesa, in nome di certe ideologie politiche.
I preti pedofili e quelli degli altri che ho citato NON RAPPRESENTANO LA MAGGIORANZA DEL CLERO ma la loro questione ha dato uno spunto agli ambienti laicisti ed anticristiani per attaccare la Chiesa e per gettare fango su di essa.
La maggioranza del clero, con il Papa in testa, vuole essere al servizio di Dio e del prossimo.
La posizione presa dal Santo Padre sul caso dei preti pedofili è ENCOMIABILE come lo è anche quella sul sacerdozio.
Il sacerdozio è un servizio verso Dio e verso il prossimo e non un mezzo per avere potere.
Questo è un periodo molto difficile.
Non solo nei Paesi in cui la Chiesa è perseguitata ma anche qui in Occidente, ove ci sono Paesi di tradizione cristiana. Qui l'istituzione ecclesiastica e la sua dottrina sono attaccate e si sta diffondendo una mentalità di secolarizzazione.
Questo, da un lato toglie ogni rispetto per valori fondamentali dell'umanità, come la sacralità della vita e quella della famiglia, e dall'altro, indirizza le persone verso falsi ideali, spesso molto pericolosi.
Uno di questi è il "culto di mammona" di cui parla il Vangelo. In sé il denaro non è cattivo ma può esserlo il rapporto che l'uomo ha con esso, quando lo pone come fine e non come mezzo. Oltre al "culto di mammona" esistono questioni non meno pericoloso come i fenomeni settari.
Infatti, la secolarizzazione non abbatte la "domanda di sacro" delle persone.
Purtroppo, però, valgono le parole dette dal poeta inglese e cattolico Chesterton che disse:
"Quando non si crede più in Dio si crede a tutto".
Per "tutto" si intende tutto ciò che Dio non è e certa gente senza scrupoli ha quindi gioco facile nel proporre alle persone le sue perverse dottrine come risposte ai loro problemi.
La truffa è il minimo che può capitare a quegli sventurati che si imbattono in simili soggetti.
Il peggio che può capitare è che essi vengano traviati nelle loro coscienze e nelle loro anime.
Il mondo cattolico (da noi che stiamo qui nel laicato al clero) deve stringerci intorno al Santo Padre e cercare di confrontarsi con questa società senza paure ma sempre in modo sobrio e senza eccessi.
Quando si toglie Dio dalla vita pubblica, il rischio è che l'uomo si lasci prendere dalle peggiori pulsioni.
Già successe ciò, nel secolo scorso.
La posta in gioco è altissima!
Cordiali saluti.

mercoledì 23 giugno 2010

ENERGIA NUCLEARE, LA CONSULTA DA' RAGIONE AL GOVERNO


Cari amici ed amiche.


La Consulta ha bocciato il ricorso delle Regioni contro la decisione del Governo di tornare al nucleare.
Questa decisione è stata motivata dal fatto che questa materia non fa parte delle competenze regionali, ai sensi del Titolo V della Costituzione.
Infatti, l'energia non è interesse di una singola realtà locale o di una Regione ma di tutto il Paese.
Questo concetto varrà anche per il federalismo.
Riguardo il merito, io credo che sia arrivato il momento di tornare al discorso dell'energia nucleare.
Noi, oggi, abbiamo due esigenze.
Una è di tipo ambientale e riguarda l'abbattimento dell'effetto serra.
L'altra è di tipo economico e riguarda la questione delle bollette della luce che sono troppo alte.
Riguardo l'economia, noi viviamo in un paradosso.
Noi, infatti, abbiamo bocciato il nucleare, con quel referendum (che definisco assurdo) del 1987.
Lo definisco assurdo perché quel referendum non fu dettato dalla ragione ma dalla paura, che fu cavalcata da certi demagoghi.
In questa situazione, l'Italia iniziò ad importare energia dell'estero, dalla Francia in primis.
Senza questa energia estera, noi non avremmo corrente a sufficienza per coprire il fabbisogno energetico. La quantità di energia importata varia tra il 10 ed il 25%. Secondo certe statistiche essa corrisponde circa al 18% del nostro fabbisogno.
Se poi, noi aggiungiamo il fatto che dall'estero importiamo anche i combustibili fossili (come petrolio e gas) si può calcolare che circa l'81% della nostra produzione di energia dipenda dall'estero.
Questo ci aumenta le bollette.
Oltre a questo, vi è il fattore ambientale.
Oggi, noi dobbiamo abbattere le emissioni di CO2, anidride carbonica.
E' chiaro che anche le centrali termoelettriche contribuiscano a mettere gas serra nell'aria.
Quindi, serve davvero un ripensamento sul nucleare.
Io credo che il nucleare possa sostituire almeno in parte le centrali termoelettriche.
Insieme all'uso di fonti rinnovabili, il nucleare potrebbe contribuire ad abbassare le emissioni di CO2.
Quanto alle scorie, la soluzione sta nella riprocessazione, ossia nel loro riutilizzo in un nuovo processo che ne abbatterebbe gran parte della radioattività.
Tra l'altro, il nucleare potrebbe contribuire anche a migliorare un 'altra situazione, quella dei giovani.
Ci sono tanti giovani che fanno ricerche sul campo (come quello della fissione nucleare, nella foto) ma che sono costretti ad emigrare.
Con un piano energetico che contempli anche il nucleare si potrebbe ridurre anche la "fuga dei cervelli".
I talenti sono un tesoro che noi non possiamo permetterci di scialacquare.
Quindi, tutti si mettano una mano sulla coscienza e non si lascino prendere da livori ideologici e da vecchie questioni e paure.
Chi cavalca certe paure (infondate) per dire no ad una tecnologia che può migliorare la vita di tutti (come il nucleare) non ama il nostro Paese.
Faccio questo invito anche all'amministrazione comunale di Roncoferraro, che si dice contraria all'energia nucleare.
Dovrà esserci dialogo tra Governo centrale ed amministrazioni locali ma non si può negare una possibile soluzione di parecchi problemi.
Cordiali saluti.

MENTRE QUI SI FANNO LE MOSCHEE...


Cari amici ed amiche.

Mentre qui si fanno le moschee...i cristiani nel mondo soffrono!
L'amica Sveva Orlandini (Minzolini Fan Club di Facebook) mi ha segnalato questo link che vale la pena di leggere . E' molto interessante. Il link è http://www.parrocchie.it/correggio/ascensione/cristiani_difficoltà_egitto.htm.
Questo link parla del dramma dei cristiani copti che subiscono ogni vessazione per ottenere la loro conversione forzata all'Islam.
Si registrno stupri, pestaggi ed uccisioni e spesso le autorità non possono (o non vogliono) intervenire.
Purtroppo, in tante parti del mondo la cristianità soffre.
Prendiamo, ad esempio, la Libia.
Vi consiglio di leggere il link http://www.paolocason.it/Libia/Pagine/Luoghi%20di%20Culto.html.
A Tripoli vi era una bella cattedrale neoromanica che fu costruita negli anni 20.
Era dedicata al Sacro Cuore.
Di recente, la chiesa è stata sconsacrata e trasformata in moschea, come dimostra la foto.
Altre chiese di Tripoli, come quelle di Santa Maria degli Angeli all'Hara e della Madonna della Guardia, sono state riconvertite ad altro uso.
La chiesa della Madonna della Guardia è oggi una palestra di judo. Anche la Sinagoga è stata trasformata in moschea.
A Bengasi, la cattedrale è stata trasformata in moschea.
Ci sono altre situazioni molto gravi.
Un esempio è Cipro Nord.
Dal 1974, l'esercito turco ha occupato la parte nord di Cipro ed ha instaurato una repubblica riconosciuta solo dalla Turchia.
Lì le chiese sono state trasformate in moschee o riconvertite in altro uso, se non distrutte.
Inoltre, tutti i monumenti sono trascurati e in rovina.
Anche la cattedrale di Famagosta, oggi moschea, non versa in buone condizioni.
A Cipro Nord vi è la comunità cristiano-cattolica di rito maronita di Kormakiti.
Essa rischia di scomparire.
In Arabia Saudita vi sono comunità cristiane ma non vi sono chiese.
Inoltre, lì si rischia di morire se si viene visti con una Bibbia in mano. In Somalia, è oggi proibita ogni forma di culto cristiano.
Nel 1989 il vescovo di Mogadiscio Pietro Salvatore Colombo fu ucciso e la cattedrale fu rasa al suolo dai fondamentalisti islamici.
Oggi, la diocesi di Mogadiscio è vacante. Non ha il vescovo. Inoltre, nelle scuole non si fanno più suonare le campanelle perché ricordano le campane delle chiese.
Nel nord della Nigeria (a prevalenza musulmana) vi sono attacchi contro i cristiani e si bruciano le chiese.
In Turchia, vi sono forti restrizioni verso i cristiani, come quella che contempla il divieto di fare le chiese affacciate sulla pubblica via, ai sensi di un'antica legge dell'Impero ottomano. Il recente caso del monsignor Luigi Padovese dimostra che oggi in Turchia vi è un fondamentalismo islamico sempre più aggressivo.
Anche in zone come il Kosovo vi sono situazioni allarmanti.
I monasteri serbo-ortodossi che si trovano in quella zona sono oggetto di atti vandalici da parte della popolazione albanese e di religione islamica.
Anche i Serbi del Kosovo subiscono vessazioni.
Inoltre, sorgono moschee, spesso finanziate da gruppi sospetti.
I kosovari albanesi subirono tante gravi vessazioni ad opera dei Serbi ma questa violenza di oggi è inqualificabile!
Non dimentichiamoci di chi LIBERAMENTE sceglie di passare dall'Islam al Cristianesimo.
Queste persone rischiano la vita ogni giorno.
Se poi aggiungiamo anche la situazione in Corea del Nord (leggete il link http://italiaemondo.blogspot.com/2010/05/corea-del-nord-un-dramma-per-i.html), quella in Cina, in cui i cristiani sono costretti a stare nell' "Associazione patriottica dei cattolici cinesi" (una sorta di "Chiesa" controllata dallo Stato comunista) e quella in India, ove i cristiani vengono uccisi o subiscono vessazioni, il quadro è allarmante.
Anche qui in Europa ci sono situazioni allarmanti e questo link ne cita qualcuna.
Tutti noi (ed in particolare noi cristiani) non possiamo restare con le mani in mano e né tacere!
Cordiali saluti.

martedì 22 giugno 2010

TERRITORIO, UNA GESTIONE SICURA!

Cari amici ed amiche.

Leggete il link http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/17188/2009-09-03.html.
Vorrei parlare della gestione del territorio e di tutto ciò che concerne la sua sicurezza.
Di fronte a situazioni difficili servono politiche adeguate per la sicurezza di persone e cose.
Nel link prima citato, si parla della questione di Venezia, una città alle prese con fenomeni di acqua alta e che, per la sua sicurezza, ha bisogno di opere importanti, come ad esempio il MOSE.
Certamente, vi sono altre situazioni di criticità. Esempi sono la Calabria e la Sicilia.
Pensiamo, ad esempio, alle frane che in Calabria funestarono il gennaio 2009 e che provocarono la morte di due persone sull'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, sul tratto tra Cosenza nord-Rende e Falerna.
Di quelle frane parlai nel link http://www.italiachiamaitalia.net/news/121/ARTICLE/13310/2009-01-30.html.
Tra l'altro, io conoscevo abbastanza bene la situazione di quel tratto di quell'autostrada e vi sono stati fenomeni inquietanti come gli sgocciolii di acqua dalle volte delle gallerie.
Io stesso lo posso testimoniare, essendo stato fisicamente su quell'autostrada.
Dalla galleria "Pian di Moio" (che si trova poco dopo lo svincolo di Cosenza, andando verso sud) vi sono sgocciolii di acqua.
Ancora oggi, ci sono movimenti franosi su quell'autostrada. Pensiamo al tratto compreso tra la galleria "Torrefalco" e la galleria artificiale finestrata "Mancarelli" (sul tratto compreso tra gli svincoli di Cosenza e Rogliano-Grimaldi.
Lì, sta venendo giù la carreggiata nord, quella verso Salerno.
Sarebbe da tenere in considerazione la proposta dell'attuale Governatore della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, di cui parlai nel link http://www.italiachiamaitalia.net/news/124/ARTICLE/20682/2010-03-15.html.
Questa proposta prevede di bypassare quel tratto montagnoso compreso tra Cosenza nord-Rende e Falerna, con una variante.
Quindi, ben vengano i lavori di ammodernamento dell'A3.
Inoltre, pensiamo alla frana che il 01 ottobre 2009 colpì la Sicilia e fece un disastro a Giampilieri, in Provincia di Messina.
E' chiaro che per evitare certe situazioni servono politiche serie, come la realizzazione di opere sicure, una migliore regolamentazione delle edificazioni.
Insieme a tutto questo, servono opere di prevenzione.
Ad esempio, si potrebbe incominciare a vietare il disboscamento di certe aree (pena pesanti sanzioni) o fare delle opere nuove, ancora prima che ci siano dei problemi.
Un esempio?
E' vicino a casa mia ed è la famosa SP 33, sul tratto che collega Roncoferraro alla frazione di Nosedole e a Villimpenta, di cui parlai sul post http://thecandelabra.blogspot.com/2010/05/roncoferraro-mantova-la-strada-della.html.
Lì la situazione è peggiorata, dopo le recenti piogge.
L'asfalto è pieno di buche e, anche a causa delle piene dei due canali che la costeggiano, le banchine sono state messe a dura prova.
L'altro ieri, per curiosità, ero andato sul posto ed effettivamente ho riscontrato delle criticità.
All'imbocco dello stradello "Frassinara" vi è stato un parziale allagamento, a causa di un fosso tracimato.
Il canale "Dugale" era pieno fino all'orlo e addirittura un fosso da esso alimentato era così pieno che un tubo arancione che ci passa sopra (e che solitamente si trova a 30 cm dalla superficie dell'acqua) era quasi sommerso.
Anche il canale "Molinello" era gonfio e poco rassicurante.
E' chiaro che ciò possa avere ammalorato ancora di più la strada.
Quindi, qui servono opere preventive, anche radicali, anche modificando le opere idrauliche.
Penso che, come dice la pubblicità di un noto dentifricio, prevenire sia meglio che curare.
Il territorio ha degli equilibri e delle criticità che vanno gestite con attenzione.
Una buona politica deve fare anche questo.
Cordiali saluti.

COMMENTO AL BLOG DI ALEX NERI

Cari amici ed amiche.

Vorrei esprimere un commento al blog di Alex Neri, un giovane di 22 anni.
Io l'ho guardato e devo dire che è un bel blog.
Esprime dei concetti intelligenti, senza mai offendere ma con grande schiettezza.
Del resto, l'autore di questo blog è un romagnolo di Cesena, una persona di centro-destra che vive in una regione tipicamente rossa, come l'Emilia-Romagna.
Infatti, il suo compito è "dare voce a un popolo di centro-destra che, pur essendo numericamente superiore, vive all'ombra di una sinistra che si atteggia da protagonista".
Capisco perfettamente Alex.
Io che vivo nella Provincia di Mantova, la rossa Provincia di Mantova, so cosa vuole dire il ragazzo.
Forse, la sinistra ha tanto successo in queste zone più per una paura di cambiare un sistema consolidato che non per un vero consenso.
In pratica è una sorta di "conformismo" o di "docilità".
Forse, iniziative come quelle di Alex vanno sostenute per fare finire questo "conformismo".
Vi invito pertanto a visitare il blog http://alexneri87.blogspot.com.
Cordiali saluti.

LA POLITICA, I GIOVANI E LA COMUNICAZIONE


Cari amici ed amiche.


Tra il 1452 ed il 1455 ci fu una rivoluzione. Essa non si sviluppò con spade ed armi da fuoco ma con la parola.
Sto parlando della realizzazione della "Bibbia di Gutenberg", il primo libro che fu stampato dal Johann Gutenberg (1394-1468) e che fu il capostipite dei mass media, per come li conosciamo noi oggi.
Qui si vide il potere della parola che arrivava quasi in tempo reale alle masse.
Che fine avrebbero fatto, ad esempio, le dottrine di Martin Lutero e quelle della Riforma cattolica se non ci fosse stata la stampa?
Dopo questa nacquero il telegrafo, il telefono, la radio, la televisione ed internet.
Oggi, noi abbiamo internet, un mezzo potente che può portare varie nozioni da un capo all'altro della Terra.
Parlando dell'Italia e della sua politica, vale la pena di fare delle considerazioni.
Oggi, tra la società civile ed il mondo politico c'è troppa distanza.
Questo è deleterio perché, da un lato, non favorisce il ricambio della classe dirigente e, dall'altro, favorisce l' "anti-politica" ed il qualunquismo.
Quest'ultimi sono rappresentati dal "grillismo" , dal comico Beppe Grillo (nella foto), che propone un'idea sbagliata di una politica "tutta marcia e corrotta".
E' chiaro che ciò sia una visione sbagliata e per nulla costruttiva.
In politica, come negli altri ambiti della società, ci sono cose buone e cose cattive.
Però, al comico genovese va riconosciuto un merito.
Al Grillo, infatti, va riconosciuto il merito di avere saputo fare girare le informazioni grazie ad internet.
Entrando in queto modo nelle case degli italiani ha favorito la partecipazione della società civile nella vita pubblica.
Io credo che i partiti (e la politica in generale) debbano sfruttare la rete proprio per proporre progetti, favorire il confronto con i cittadini ed informare.
In pratica, devono affrontare e battere Grillo con le sue stesse armi.
In questo, i giovani possono avere un ruolo importante.
Essi, infatti, hanno una migliore conoscenza della rete e coome scrissi nel post dedicato a "Liberamente" (http://italiaemondo.blogspot.com/2010/06/liberamente.html) tra di loro ci sono energie fresche.
Già ci sono delle buone iniziative.
Pensiamo, per esempio, al "Minzolini Fans Club" su Facebook.
Pensiamo anche alla stessa fondazione "Liberamente" o all'"Anti-UAAR".
D'altra parte, vorrei rammentare le parole del Venerabile Giovanni Paolo II che disse queste parole:
"Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà e di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa!
Oggi così spesso, l'uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra.
E' invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione.
Permettete, quindi-vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia-permettete a Cristo di parlare all'uomo. Solo lui ha parole di vita, sì! Di vita eterna. (...)".
Credo che anche questa possa essere un'occasione di mettere in pratica questa parole e di "non avere paura".
La rete unita, ad una buona organizzazione sul territorio, può contribuire molto a fare circolare le idee ed i progetti.
Cordiali saluti.









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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.