Cari amici ed amiche.
Da una stimolante discussione su Facebook ho preso gli spunti per fare una riflessione sul tema dell'antisemitismo.
Oggi, la cristianità, grazie a Dio, ha superato la questione. Con il Concilio Vaticano II si iniziò un cammino nuovo.
In quell'occasione, sugli ebrei, fu detto che la colpa della morte di Cristo non può essere addebitata a tutto il popolo ebraico del suo tempo e né, tanto meno, agli ebrei di oggi.
In pratica, il popolo ebraico non fu più visto come un popolo deicida.
Con il pontificato del Venerabile Giovanni Paolo II, con gli ebrei iniziò un'amicizia profonda, fraterna, come quella che legò il Grande Pontefice polacco al rabbino Elio Toaff.
Inoltre, le ideologie come quella di Julius Streicher (nella foto) e di Adolf Hitler (che tanto male facero nel XX secolo, con la Shoah) sono state sconfitte.
Il Nazismo fu un insieme di dottrine marcionite e neopagane con un forte indirizzo nazionalista.
Questo coacervo di ideologie portò a certe abomini come la Shoah.
Allora, l'antisemitismo esiste ancora?
Purtroppo sì!
Esso è ancora radicato nei gruppi estremi, sia di destra che di sinistra.
Proprio così. Qui entriamo nel vero argomento del testo. L'antisemitismo non è radicato solo in quelle ideologie che si rifanno al Nazi-Fascismo ma anche a quelle che si rifanno al Comunismo.
Infatti, preso come ideologia, anche il Comunismo è intrinsecamente antisemita.
Ora, qualcuno può obiettare e dire che Karl Marx era ebreo.
Io gli rispondo dicendo che è vero ma gli ricordo che Marx si convertì al Protestantesimo.
Stando così le cose, secondo il ragionamento prima citato, il Marxismo sarebbe di derivazione protestante.
La realtà non è questa.
Certamente, il marxismo non ha nulla a che vedere con l'Ebraismo e né con il Protestantesimo.
Infatti, come l'ebraismo, il Protestantesimo riconosce la presenza di Dio (ed una nobile etica ad Egli legata) mentre il Marxismo no.
Ideologicamente parlando, il Marxismo è ateo, anzi ATEISTICO.
Esso non solo rifiuta la religione poiché in essa individua una forma di alienazione, un pensiero artificiale che distrae l'uomo dai problemi reali e proietta in una sorta di mondo immaginario al di fuori di sé tutti i desideri repressi come la vita eterna, la giustizia e la felicità.
Questo, secondo il pensiero di Marx, la religione è lo strumento di chi sfrutta i più deboli.
E così, nei Paesi sovietici i comunisti imposero l'ateismo di Stato.
A farne le spese furono le Chiese cristiane (tanto la Chiesa cattolica quanto quelle protestante ed ortodossa).
Le chiese vennero demolite o chiuse e usate per altre attività, i preti vennero incarcerati e vennero scoraggiate le manifestazioni religiose pubbliche.
Anche per gli ebrei le cose non andarono bene.
Al tempo della Russia zarista si parlò tanto dei "Protocolli dei Savi di Sion" (un'opera diffamatoria contro gli ebrei che vennero accusati di fare un complotto giudaico-massonico, come illustra la locandina) mentre in seguito agli ebrei fu attribuita la Rivoluzione d'Ottobre.
Effettivamente, molti di quelli che fecero parte di quella Rivoluzione furono di origini ebraiche.
Pensiamo a Trotsky o a Bucharin.
Però, le cose cambiarono con Stalin.
Stalin mostrò quella che fu la vera natura del Comunismo, una natura che odia Dio. A questo unì anche il nazionalismo russo.
E così, oltre a fare quello che fece ai cristiani colpì gli ebrei, anche quelli che parteciparono alla Rivoluzione.
Egli usò le stesse accuse di complotto che furono usate dallo zar.
Fece sue le istanze dei "Protocolli dei Savi di Sion" .
Perché questo?
Il motivo è semplice.
Com'è stato detto, il Marxismo (preso come ideologia e filosofia) è antireligioso.
Ora, nei secoli l'elemento caratteristico delle comunità ebraiche fu proprio il loro attaccamento alla religione.
Era logico che per Stalin ciò turbava l'ordine.
Inoltre, egli vedeva negli ebrei delle spie dell'Occidente capitalista.
Da qui nacque l'antisemitismo "rosso".
Oggi, vi sono gruppi di estrema sinistra che tendono a tradurre la loro avversione verso l'America ed Israele in antisemitismo.
Fanno un po' come fecero i rivoluzionari francesi con la Chiesa, dopo la condanna della Costituzione civile del clero da parte del Papa.
Essi, infatti, tradussero l'anticlericalismo in odio verso il "clero refrattario" e in una politica scristianizzante.
Un percorso analogo lo stanno facendo questi gruppi di sinistra estrema con gli ebrei.
Dal bruciare la bandiera israeliana all'antisemitismo il salto può essere breve.
Tra l'altro, questo avvicina tali gruppi ad altri che si rifanno al panarabismo e al fondamentalismo islamico.
Guarda caso, vi sono molte manifestazioni in cui i gruppi di tutte queste componenti ideologiche manifestano insieme sotto la bandiera dell'antiamericanismo.
Cordiali saluti.