L'amico Andrea Verde mi ha inoltrato questo suo articolo scritto su "Il Futurista" ed intitolato "Come funziona l'UMP?":
"L’Ump si prepara al dopo Sarkozy. A novembre i militanti saranno chiamati a votare per eleggere il nuovo Presidente che prenderà il posto dell’ex Presidente della Repubblica. Il numero di firme necessarie per presentare una candidatura è di 7924 pari al 3% degli iscritti in regola con il pagamento delle quote al 30 giugno 2012. Le adesioni devono raccogliersi in almeno dieci federazioni diverse. Ogni iscritto può firmare per un solo candidato; il servizio adesione è a disposizione tutti i giorni per rispondere alle domande degli iscritti.
La partita, con ogni probabilità, si giocherà tra l’attuale segretario generale Jean-François Copè che vorrebbe accentuare la svolta a destra impressa da Sarkozy in campagna elettorale, avvalendosi dei consigli del politologo Patrick Buisson, e l’ex Primo Ministro François Fillon che vorrebbe invece ritornare ai valori propri del gollismo sociale, riportando il partito su posizioni più centriste.
Resta da vedere come si posizioneranno i «tenori» come Xavier Bertrand, Jean Pierre Raffarin, Alain Juppè (che potrebbe essere l’outsider), Bruno Le Maire, Christian Estrosi, Valerie Pecresse. Nel frattempo Fillon, reduce da un piccolo incidente a Capri, dove era ospite di Luca di Montezemolo, e Copè hanno iniziato il loro tour nelle federazioni francesi.".
A me andrebbe già molto bene che nel Popolo della Libertà (il partito di cui faccio parte) si facciano i congressi comunali, quelli regionali e quello nazionale.
Un partito, come il Popolo della Libertà o l'Union pour un mouviment populaire, deve avere dei contatti con la base, la parte che vota.
Deve fare ciò, mantenendo un carattere istituzione e senza populismi di vario tipo.
Un caso di populismo è quello del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.
Grillo ha creato un movimento di protesta, una protesta fine a sé stessa.
Per esempio, Grillo ed i suoi dicono no alla TAV Lione-Torino ma non propongono niente di alternativo oppure dicono no ai termovalorizzatori ma non propongono nulla di alternativo.
Inoltre, Grillo dice che il suo movimento sia popolare e non abbia gerarchie interne.
Però, il simbolo è suo e se una persona non gli va a genio la può espellere o, in caso di elezioni, può non dare il simbolo ad una lista e non sostenerla economicamente.
Grillo ed i suoi parlano di democrazia ma non sono democratici. Sono populisti.
Al contrario, i partiti devono essere democratici e non populisti.
Devono avere gerarchie interne e fare in modo che i migliori emergano.
Da qui dipende il futuro della classe dirigente di un Paese.
Cordiali saluti.
Grillo ha creato un movimento di protesta, una protesta fine a sé stessa.
Per esempio, Grillo ed i suoi dicono no alla TAV Lione-Torino ma non propongono niente di alternativo oppure dicono no ai termovalorizzatori ma non propongono nulla di alternativo.
Inoltre, Grillo dice che il suo movimento sia popolare e non abbia gerarchie interne.
Però, il simbolo è suo e se una persona non gli va a genio la può espellere o, in caso di elezioni, può non dare il simbolo ad una lista e non sostenerla economicamente.
Grillo ed i suoi parlano di democrazia ma non sono democratici. Sono populisti.
Al contrario, i partiti devono essere democratici e non populisti.
Devono avere gerarchie interne e fare in modo che i migliori emergano.
Da qui dipende il futuro della classe dirigente di un Paese.
Cordiali saluti.