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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 14 novembre 2011

COSA FARA' LA LEGA NORD?

Cari amici ed amiche.

Com'è noto, la Lega Nord si opporrà al governo di Mario Monti.
E' una scelta rispettabile e che va compresa, se non altro per garantire un'opposizione a questo nuovo governo che nasce tra molte luci e moltissime ombre.
Purtroppo, però, qui c'è anche un'incognita che riguarda proprio il "Carroccio".
Com'è noto, la Lega Nord nacque come movimento di protesta verso un sistema che effettivamente era malato.
Con l'avvento del presidente Berlusconi e la nascita di Forza Italia prima e del Popolo della Libertà poi, la Lega Nord divenne un partito istituzionale, una seria forza di governo.
Inoltre, seppe creare negli anni una classe politica di altissimo livello.
Cito, come esempi, il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, l'onorevole Gianni Fava o il sindaco di Verona, Flavio Tosi.
Sia nella sua "fase di protesta" e sia in quella di governo, la Lega Nord seppe canalizzare ogni contestazione evitando situazioni ben peggiori.
Ciò non è sostenuto da un "militante sfegatato" del Popolo della Libertà, qual è il sottoscritto, o da un leghista.
Ciò, infatti, fu sostenuto da Riccardo Illy, esponente del Partito Democratico ed ex-presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia.
In pratica, la Lega Nord impedì la nascita di organizzazioni come l'ETA, le Brigate rivoluzionarie corse, l'Armata di liberazione corsa, la Barbagia rossa, lo Scottish National Liberation Army, l'Ulster Defence Association, l'IRA o Sentiero Luminoso.
Ora, però, qui in Italia c'è un clima di forte anti-politica, anti-politica che, a dispetto di quello che scrivono certi giornali, è più forte di quanto si possa immaginare.
Io, ad esempio, sento molti che contestano l'attuale situazione politica.
Qualcuno dice anche che non andrà a votare perché, secondo il mio interlocutore che afferma ciò, "il voto sarebbe inutile, visto che i governi vengono scelti da altri".
Temo che questa ondata di anti-politica possa avere travolto anche la Lega Nord, che nel frattempo si è trasformata in un partito istituzionale.
Quindi, la Lega Nord potrebbe non essere più in grado di canalizzare questa contestazione e di fungere da "valvola di sfogo".
Per questo, l'alleanza tra PdL e Lega Nord deve rimanere, almeno a livello "sotterraneo" (nella politica nazionale) ed in modo esplicito, in quella locale.
Anzi, PdL e Lega Nord dovranno continuare a parlarsi, per trattare i progetti futuri, quando si arriverà al voto.
Lasciare solo il partito di Bossi in questo momento potrebbe essere rischioso, per i motivi che ho espresso prima.
Cordiali saluti.

SINISTRA ITALIANA? E' INCOMPATIBILE CON IL CATTOLICESIMO!



Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo del sito "Pontifexroma.it" che è intitolato "Sinistra italiana incompatibile con la tradizione cattolica". Ringrazio l'amico Angelo Fazio che ha portato alla mia attenzione l'articolo.
In questo articolo, don Pierino Gelmini è stato intervistato da Bruno Volpe e ha affermato di essere rammaricato per il fatto che vi siano cattolici vadano a sinistra, con quell'insieme di ideologie che, per loro natura, sono contro il cattolicesimo.
In nome dell'odio (spesso becero) verso il presidente Berlusconi e verso il centro destra, certi cattolici hanno fatto un patto quasi faustiano.
La sinistra italiana è di estrazione comunista e si presenta sotto varie forme, da quella movimentista, libertaria e terzomondista di Nichi Vendola a quella dogmatica e stalinista di Ferrero e Cossutta, passando per quella pseudo-riformista del Partito Democratico.
Il comunismo, per sua natura, è incompatibile con il cattolicesimo.
In primo luogo, il cattolicesimo non ha mai predicato l'odio di classe.
Nel pensiero cattolico non conta che ci siano i ricchi e poveri.
Nel pensiero cattolico conta che ogni uomo viva la vita avendo Dio e ciò che egli rappresenta al centro della sua vita.
Quindi, se uno è ricco o povero non conta perché di fronte a Dio gli uomini sono eguali.
Nel pensiero cattolico chi ha un talento non lo deve nascondere perché Dio gliel'ha dato per renderlo capace di compiere il bene e ciò che è nel suo progetto.
Certo, l'uomo può anche non seguire Dio e non usare il talento per fare il bene, peccando.
Nel comunismo, invece, tutto questo è disconosciuto.
E' disconosciuto Dio com'è disconosciuta la facoltà che ogni uomo ha di emergere con il proprio talento perché chi emerge viene visto come "pericoloso" per la società ideale del comunismo.
Quindi, l'uomo non può usare il proprio talento nemmeno per compiere il bene e (di conseguenza) è costretto a peccare.
Il comunismo punta sempre alla rivoluzione.
La rivoluzione è, come tale, figlia della gnosi e la gnosi è il volto presentabile del satanismo.
Nella rivoluzione vi è la brama di potere di alcuni uomini senza ideali nobili che pur di diventare potenti sono disposti a danneggiare (se non ad uccidere) chi si frappone tra loro ed il loro obiettivo.
In nome della "modernità", ossia di tutto ciò che è contro il valore tradizionale, il comunista è disposto anche a seminare.
Mi viene in mente una frase di Domenico Giuliotti che mi è stata portata all'attenzione da Filippo Giorgianni che recita:

" Io sono un dichiarato, un aperto, un irriducibile nemico della civiltà moderna. Questa sozza baldracca turpiloquente, vestita d'oro e ripiena di vermi, dov'ha toccato ha appestato. Essa ha innalzato i meccanici al di sopra dei poeti, i BANCHIERI al di sopra dei santi, il diavolo al di sopra di Dio.".

Nel comunismo vi è la sintesi di tutto ciò. Vi sono la negazione di Dio, il concetto dell'uomo che può fare quello che vuole senza rispettare gli altri, la negazione di quei valori come la famiglia e la vita ed il moralismo.
Possiamo dire che forse, i famoso libro di Giuseppe Barbaglio, "I 33 pensieri di Lucifero", abbia la migliore espressione nel comunismo.
Il comunismo è ribellismo ed è anche brama di potere, arroganza, le due cose che mossero l'angelo ribelle Lucifero contro Dio.
Ringrazio l'amico Marco Stella che mi ha segnalato il succitato libro.
Il cattolico che si allea con il comunismo fa un patto con il diavolo.
Rimane cattolico solo formalmente ma di fatto rifiuta il cattolicesimo.
Ad esempio, da cattolico, ho il voltastomaco quando si parla della prigionia del cardinale ungherese Mindszenty o di quanto accadde in Ungheria il 4 novembre 1956.
Come può un cattolico che sta a sinistra provare la stessa sensazione, essendo alleato con chi in passato sostenne queste orrori?
Cito un passo libro di Fedor Dostevskij in cui il principe Myskin discusse con Ivan Petrovic sul cattolicesimo.
Petrovic disse che il cattolicesimo favorì l'ateismo.
Ora, questa affermazione è in parte vera e, forse, Dostoevskij potrebbe essere stato un buon profeta.
Infatti, proprio il cattolicesimo di sinistra favorisce l'ateismo poiché, al di fuori della pratica religiosa, il cattolico di sinistra non ha nulla.
Infatti, di fronte all'aborto, il cattolico di sinistra tace.
Di fronte all'eutanasia, fa la stessa cosa.
Di fronte al matrimonio gay, il cattolico di sinistra non protesta.
Questo può indurre l'uomo comune a domandarsi se serva o meno essere cattolici.
Di diverso dall'ateo, un cattolico di sinistra ha di diverso il fatto che vada in chiesa e che, anzi, si mostri spesso bigotto.
Ciò induce all'ateismo.
Bisogna fare capire alla gente che il cattolicesimo non sta a sinistra.
Gesù non è Che Guevara.
Cordiali saluti.

IL VIDEOMESSAGGIO DEL PRESIDENTE BERLUSCONI

Cari amici ed amiche.


Guardate il videomessaggio del presidente Berlusconi.
Quanto successo sabato è stato vergognoso.
Una parte del popolo italiano non sa cosa sia la democrazia.
Quando si arriva agli insulti verso quella persona che fino a due secondi prima prima era il Presidente del Consiglio significa solo che la democrazia è morta.
Quando si arriva fare una "Piazzale Loreto" o una "Notte di San Bartolomeo" contro i propri avversari politici significa che ogni presupposto di convivenza civile è venuto meno.
Il presidente Berlusconi ha la mia solidarietà,
Rispondo a Gianmattia Gherardi che ha commentato in questo modo l'articolo intitolato "E questo sarebbe un Paese unito? Assolutamente no...è una schifezza!":

"http://www.youtube.com/watch?v=QFRsHpei9kc
Guardati questo video e rifletti. L'italia non è mai stata unita, neanche in parlamento. E se non pubblichi questo commento, sei un censuratore, un fascista. Quindi faccio appello al tuo senso di libertà, dimostrami che non è così.".

In primo luogo, quando Prodi cadde nel 24 gennaio 2008 non ci furono insulti contro di lui. A parte qualche manifestazione esagitata di qualche senatore, nessuno di noi elettori ed eletti del centrodestra si accampò di fronte a Palazzo Chigi e al Quirinale, intonò inni, urlò slogan volgari ed insultò Prodi.
Anzi, noi riconoscemmo a Prodi l'"onore delle armi" perché volle verificare la maggioranza in Senato e alla Camera, prima di dimettersi, e quando vide che i numeri non ci furono e che si trovò sfiduciato dal Parlamento si dimise.
Il presidente Berlusconi, invece, non fu sfiduciato e si dimise per senso di responsabilità.
Lui avrebbe potuto continuare e, visto il clima di tensione, ci sarebbero potuti essere grossi problemi.
Quindi, finiamola!
Cordiali saluti.

domenica 13 novembre 2011

IL MISTERO DELLA MENORAH DEL TEMPIO DI GERUSALEMME


Cari amici ed amiche.

Voglio parlarvi di un altro mistero, quello della Menorah del Tempio di Gerusalemme.
Per farlo, mi avvalgo della ricerca fatta sull'ebraismo dall'amico Morris Sonnino:

"La Menorah (ebraico: מנורה ) è un candelabro a sette braccia che nell'antichità veniva acceso all'interno del Tempio di Gerusalemme attraverso combustione di olio consacrato.
Il progetto originale, la forma, le misure, i materiali e le altre specifiche tecniche si trovano per la prima volta nella Torah, nel libro dell'Esodo, in corrispondenza delle regole inerenti al Tabernacolo. Le stesse regole adottate poi per il Santuario di Gerusalemme.
Rappresentazione artistica della Menorah, tratta dal soffitto affrescato della sinagoga di Saluzzo, Piemonte.
La Menorah è uno dei simboli più antichi della religione ebraica. Secondo alcune
tradizioni la Menorah simboleggia il rovo ardente in cui si manifestò a Mosè la voce di Dio sul monte Horeb, secondo altre rappresenta il sabato (al centro) e i sei giorni della creazione. Evidenze dimostrano la sua derivazione da antichissime tradizioni indoeuropee mediate dagli Ariani invasori nel nord della Mesopotamia nella prima metà del II millennio a.C., in particolare, vi è la corrispondenza con la divinità vedica Agni che era rappresentato appunto con un fuoco con sette fiamme. Ovviamente questo scenario è in completa contraddizione con la tradizione della Religione ebraica, che è rigidamente monoteista.
Con la distruzione del Santuario di Gerusalemme molte tradizioni sono state
riadattate ma non la Menorah che non ha collocazione liturgica mantenendo quindi
solo funzioni ornamentali oppure come candelabro di illuminazione (non solo
elettrica) in luoghi di riunione e di preghiera. Ancor oggi, la Menorah è un simbolo
universale della religione ebraica.
(Lo stemma ufficiale dello Stato di Israele: la Menorah
fiancheggiata da due rametti d'olivo. Sotto la Menorah la scritta "Israele") .
Il destino della Menorah originale è tuttora oscuro: fatta interamente d'oro, d'un sol
blocco, venne con molta probabilità portata a Roma quando Tito conquistò la terra di Israele nel 70, come testimoniato da una raffigurazione sullo stesso Arco di Tito.
Secondo alcune testimonianze non confermate, è rimasta a Roma fino al Sacco di
Roma del 455 finendo poi, dopo alterne vicissitudini, a Costantinopoli. Da qui in poi se ne perdono le tracce. La tradizione ebraica sostiene invece che la Menorah
trafugata da Tito fosse una copia (come provato dalle incongruenze fra il bassorilievo raffigurato sull'arco di Tito e la forma conosciuta della Menorah biblica). Quella vera sarebbe stata nascosta in previsione della distruzione del secondo Tempio di Gerusalemme."

I dati della ricerca storica fatta da Sonnino sono giusti.
Nel 70 AD, il Tempio di Gerusalemme fu distrutto da Tito, il figlio dell'imperatore romano Tito Flavio Vespasiano che a sua volta divenne imperatore nel 79 AD.
Nel 455 AD, mentre Roma venne saccheggiata dai Vandali ed nell'Impero Romano d'Occidente iniziò l'era di Ricimero, la Menorah fu portata a Costantinopoli.
Ora, sorgono alcune domande:


  1. Quale fu il luogo della capitale dell'Impero Romano d'Oriente in cui fu portata la Menorah? Un possibile luogo fu la chiesa dei Santi Apostoli. Questa chiesa non esiste più. Infatti, quando Costantinopoli cadde in mano ai Turchi Ottomani (29 maggio 1453 AD) la basilica di Santa Sofia fu trasformata una moschea e la chiesa dei Santi Apostoli divenne il centro della Chiesa greco-ortodossa, retta dal Patriarca Ghennadios Scolario, un anti-unionista. Tuttavia, il quartiere in cui la chiesa si trovava fu colonizzato dai Turchi che iniziarono a creare dei problemi. Così, la chiesa fu abbandonata. Il sultano Mehmet II Fatih la fece demolire e sostituire da una moschea, la Fatih Camii. Questa chiesa fu molto importante in epoca bizantina. Essa fu realizzata dalll'imperatore Costantino I, colui che fondò Costantinopoli nel 324 AD, e fu dedicata agli apostoli di Gesù. Con dodici cenotafi e le reliquie di Sant'Andrea, San Luca Evangelista di San Timoteo, di San Giovanni Crisostomo e di altri, come la Colonna della flagellazione, la colonna a cui pare potrebbe essere stato legato Gesù Cristo durante la sua flagellazione, questa chiesa potrebbe essere stata il luogo ideale per ospitare la Menorah del Tempio di Gerusalemme. Infatti, non va dimenticato che, in quanto ebreo, Gesù frequentò il Tempio di Gerusalemme e che i primi cristiani (tra i quali gli apostoli di Gesù) continuarono a frequentare quel luogo. Quindi, una chiesa dedicata agli apostoli sarebbe stata il luogo ideale ad ospitare quella preziosa reliquia.

  2. Dal 455 AD in poi si persero le tracce della Menorah. Dove potrebbe essere finita? L'ipotesi formulata da Sonnino (che si rifà alla tradizione ebraica) è plausibile ma ce ne sono altre non meno plausibili. Il 16 maggio 1204 AD, Costantinopoli fu saccheggiata nella IV Crociata, evento che, di fatto, distrusse l'Impero Romano d'Oriente, portandolo alla rovina. Fu un evento infame anche perché creò lo scontro definitivo tra noi, cristiani cattolici, e gli ortodossi. Anche lo stesso Papa rimase disgustato da ciò. La città fu saccheggiata e la stessa sorte toccò alle sue chiese. Quindi, anche la Menorah potrebbe essere stata trafugata, nuovamente. In pratica, potrebbe esserci stato un secondo trafugamento di questa reliquia. Molte reliquie costantinopolitane finirono in varie città europee. La Sacra Sindone, ad esempio, finì in Francia (e poi a Torino) e le reliquie di San Timoteo si trovano oggi a Termoli, in Molise. Quindi, può darsi che un viaggio analogo potesse essere stato fatto anche dalla Menorah. Magari, potrebbe avere viaggiato con il Santo Graal. Tra i crociati ci furono anche i Cavalieri Templari. Va detto anche che, quando questi ultimi furono a Gerusalemme durante la I Crociata (1096 AD-1099 AD) si stabilirono presso la moschea della Cupola della Roccia (Qubbat al Shakhra), la moschea che fu costruita in luogo del Tempio di re Salomone. La moschea venne trasformata in chiesa, Templum Domini, ed i Cavalieri Templari iniziarono a fare delle ricerche sulle reliquie importanti, come il Santo Graal, l'Arca dell'Alleanza e, per l'appunto, la Menorah.
    Se quanto espresso da Sonnino dovesse essere esatto e, quindi, se la vera Menorah dovesse essere stata nascosta e sostituita con una sua copia ed il Templari l'avessero trovata, la tesi del viaggio in altri luoghi, insieme ad altre reliquie come il Santo Graal, potrebbe essere veritiera. Qui ci riallacciamo a quel mio articolo che ho scritto su questo blog il 06 novembre 2011.
Le ipotesi sul destino della Menorah del Tempio di Gerusalemme sono tante. Basta indagare. Se si dovesse trovare, sarebbe un grande passo per gli ebrei e per noi cristiani, poiché la storia raccontata dalla Bibbia avrebbe un ulteriore riscontro nella realtà.
Cordiali saluti.

CRISI DI GOVERNO, LA PAROLA DAGLI U.S.A.


Cari amici ed amiche.

Su Facebook, l'amico Carlos Echevarria mi ha lasciato questo commento:

"Dear Italian Friends,

It is with a heavy heart that I have followed, in the last couple of days, the events in your beloved country of Italia.

I have been a staunch Silvio supporter since 1993, when I first read about him, even before he became PM for the first time in '94.

Moreover, I will NEVER forget how Silvio and Italy stood with America, in the aftermath of the vicious and diabolical, Islamo-Fascist, attack on 9/11.

I am still at a loss as to how a Communist President, Napolitano, a left-wing minority, in alliance with certain right of center traitors & 'Gucci' Marxist banking interests, and a bunch of job-less professional neo-Bolshevik agitators, have carried out this coup like maneuver ?????

Either way, Berlusconi, in my humble opinion, is the greatest Italian leader of the modern era...

May God bless Italy and all of you, in this trying hour of tribulations.

W Il Cavaliere
Silvio Forever Sara"

Concordo con quanto scritto.
Spero che l'augurio fatto all'Italia funzioni.
In questo momento (più che mai) l'Italia ha bisogno dell'aiuto di Dio.
Quanto successo è stato gravissimo ed il nostro Paese è sempre più in balia delle peggiori pulsioni.
Che Dio benedica il nostro Paese ed il presidente Berlusconi che, per evitare una stagione di tensioni, ha rinunciato al suo mandato.
Cordiali saluti.

E QUESTO SAREBBE UN PAESE UNITO? ASSOLUTAMENTE NO...E ' UNA SCHIFEZZA!




Cari amici ed amiche.

Trovo che siano stati di cattivi gusto certi "festeggiamenti" che ieri sono stati fatti dai sostenitori della sinistra, quando il presidente Berlusconi ha dato le dimissioni.
Ci sono stati insulti e contestazioni!
Per dimostrare ciò, ho preso un video del "Il Fatto Quotidiano" da Youtube.
Inoltre, durante la seduta alla Camera in cui è stato votata la Legge di stabilità, la sinistra ha avuto toni a dir poco faziosi.
Al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, vorrei porre la seguente domanda:
In quale Paese vive?
Infatti, lui parla di un "Paese coeso".
A me, questo sembra tutto meno che un Paese coeso.
E' un Paese in cui non c'è rispetto tra persone e in cui vi è chi bolla il proprio avversario con termini come "ignorante" e quant'altro.
Leggete il commento all'articolo intitolato "Grazie presidente Berlusconi!":

"Guarda che questo non è un motivo di vanto... anzi.... il senatore a vita, professor Mario Monti, ha il difficile compito di fare quello che Berlusconi non è riuscito a fare... cioè dare fiducia ai mercati... quindi se il pdL non appoggerà il governo Monti (e sai che ci sono almeno una trentina di deputati che appoggiano Monti senza se e senza ma) sarebbe davvero IRRESPONSABILE! cmq l'era berlusconi è finita... e ieri sera, davanti Palazzo Grazioni, e davanti al Quirinale, si è visto finalmente la considerazione che ha l'italia di Berlusconi... un fallimento totale!!".

Al solito "Ingegnere dei miei stivali", che si chiama Pasquale, vorrei dire un paio di cose.
In primo luogo, il palazzo in cui vive il presidente Berlusconi si chiama Palazzo Grazioli (e non Palazzo Grazioni).
Lo scrivo perché a quel "signore" piace insultare me (dandomi dell'ignorante) quando trova degli errori di battitura nei miei articolo.
Posso dire la stessa cosa su di lui ed il fatto che abbia una laurea (di cui si vanta tanto) aggrava la sua posizione.
Se i laureati italiani fossero tutti come lui (e grazie a Dio non lo sono) il nostro Paese diventerebbe la peggior fogna d'Europa.
Ad esempio, il "signore" non sa nemmeno che "qual è" si scrive senza l'apostrofo.
Leggete il commento all'articolo intitolato "Roncoferraro, proposta culturale" .
In secondo luogo, la posizione del PdL è giusta ed è un compromesso tra chi (come un certo numero di esponenti del partito, come anche il sottoscritto) vuole le elezioni e chi ha posizioni diverse.
Se il Governo Monti farà quanto proposto nella lettera del presidente Berlusconi nella sua lettera all'Unione Europea, avrà la fiducia.
In caso contrario, cadrà!
Non mi sembra un posizione irresponsabile.
Comunque, questa è la dimostrazione che l'Italia non è un Paese unito.
Quando è così diviso, un Paese merita solo una cosa...fallire!
Quello che scrivo sarà brutto ma la gente di un grande Paese non si comporta così.
Negli Stati Uniti d'America, quando Barack Hussein Obama vinse le elezioni, i suoi sostenitori non hanno insultato il presidente uscente George Walter Bush ed i repubblicani.
Lo stesso discorso vale per i laburisti, quando David Cameron divenne nuovo Premier del Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord.
I Britannici e gli Americani hanno molto da insegnarci!
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.