Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 30 maggio 2011

ESCHERICHIA COLI E CETRIOLI



Cari amici ed amiche.

In Germania è scoppiato il caso di alcuni cetrioli contaminati da un batterio che ha causato la morte di dieci persone. Questo batterio l'Escherichia coli (nella foto) ed è un bacillo Gram-, catalasi +, ossidasi-, fermenta il lattosio, è areobio-anaerobio facoltativo e produttore di indolo, poiché metabolizza un amminoacido, il triptofano..
Esso fa parte della famiglia delle enterobacteriaceae. La sua sede naturale è l'intestino umano. Precisamente, essi si trovano nell'ultima parte dell'intestino crasso e costituiscono la flora batterica intestinale.
Generalmente, non sono patogeni ma opportunisti.
Finché si trovano nell'intestino, questi batteri non creano problemi.
Anzi sono utili. Ad esempio, aiutano il nostro organismo a digerire il lattosio.
Tuttavia, l'Escherichia coli può diventare patogeno qualora lasci la sua sede naturale ed infetti altre parti dell'organismo, come l'apparato respiratorio, quello uro-genitale, il sistema circolatorio ed il peritoneo. Esso può causare anche le meningiti.
Vi è anche degli degli E. coli enteropatogeni ed enterotossinogeni che possono causare delle enteriti, come la "diarrea del viaggiatore", che colpisce i soggetti particolarmente defedati.
La pericolosità di questi batteri è data da alcune tossine come le endotossine, che si trovano nelle loro pareti che sono, in quanto batteri Gram-, sono costituite da lipidi come il Lipide A.
Questo lipide è tossico per l'organismo e viene liberato quando il batterio muore e si lisa.
Vi sono anche altre tossine emolitiche e le tossine Shiga (dal nome del loro scopritore) che è quella del caso tedesco.
Gli E. coli enterotossinogeni non sono in grado di invadere la mucosa intestinale ma liberano una tossina che si diffonde alle membrane delle cellule epiteliali e stimolano le attività dell'adelinico-ciclasi, il cui aumento determina la fuoriuscita di elettroliti, con la diarrea.
Ora, il caso dei cetrioli contaminati può essere determinato o da una scarsa igiene di chi li ha maneggiati in precedenza o, peggio ancora, dall'innaffiatura delle piante con acque contaminate, presumibilmente da feci. Quindi, le acque con cui sono stati innaffiati i cetrioli potrebbero essere inquinate da feci.
L'E. coli proviene da lì.
Se questa ipotesi dovesse essere vera sarebbe molto grave.
Oltretutto, i cetrioli vengono mangiati crudi.
Servono molti controlli e bisogna porsi il problema dell'inquinamento delle acque. Se in quelle acque c'è l'Escherichia coli significa che possono esserci altri batteri che hanno a che fare con l'intestino e che sono più pericolosi, come la Salmonella typhi, la Shigella, la Yersiniaenteroclitica o il Vibrio cholerae.
Forse, anziché fare appunti sulla lunghezza di una zucchina o sulla grandezza di un pisello, l'Unione Europea farebbe bene a curare di più l'aspetto sanitario.
Cordiali saluti.

domenica 29 maggio 2011

FIRENZE, IL CONCILIO, L'UMANESIMO ED IL PENSIERO ATTUALE


Cari amici ed amiche.

Andiamo indietro di secoli, all'"Autunno del Medio Evo".
Siamo tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XV. Quello fu un periodo di grande confusione.
Ci fu una grave pestilenza. Ci fu il declino delle due grandi potenze, il Sacro Romano Impero ed il Papato.
Il Sacro Romano Impero entrò in un periodo di frammentazione dell'area tedesca, che però assunse un peso enorme.
Con il tramonto degli Svevi, nessun imperatore fu più in grado di tenere unite l'area tedesca e quella italiana.
Con la "Bolla d'Oro" del 1356, il Sacro Romano Impero non fu più universale ma tedesco.
Di ciò parlai nell'articolo intitolato "Bolla d'Oro, l'inizio del cammino verso il baratro!".
Per quanto riguarda il Papato, Dal 1309 al 1377, esso fu trasferito ad Avignone per volere del re di Francia Filippo il Bello. Nel 1377, il Papato tornò a Roma ma i cardinali francesi ne rifiutarono l'autorità ed elessero un loro Papa ad Avignone.
La Chiesa cattolica andò in frantumi. Fu un pasticcio!
Fu lo "Scisma d'Occidente" che durò dal 1378 al 1417. In pratica, la Chiesa cattolica si trovò con due Papi e dal 1409 al 1417 i Papi furono tre. Infatti, vi era il Papa di Roma, eletto dai cardinali romani, il Papa di Avignone, eletto dai cardinali francesi e quello di Pisa, che era al servizio dell'Impero. Gli ultimi due erano Antipapi.
Esso fu risolto da un concilio convocato dall'imperatore Sigismondo di Lussemburgo nel 1414.
Questo concilio portò alla deposizione degli Antipapi Benedetto XIII e Giovanni XXIII. Papa Gregorio XII si dimise e venne fatto un conclave che nel 1417 portò all'elezione di Papa Martino V.
Ripristinata l'unità della Chiesa cattolica, Papa Martino V iniziò a viaggiare per l'Europa (per ripristinare l'ordine nelle diocesi) e si impegnò a ricomporre l'altro scisma, quell'd'Oriente, che ancora oggi resiste e che dal 1054 vede la Chiesa cattolica latina e quella greco-ortodossa separate.
Nel 1431, convocò un concilio a Basilea. Nello stesso anno Papa Martino V morì ed il suo successore fu un veneziano Eugenio IV (al secolo Gabriele Condulmer 1387-1443).
Nel 1438, questi trasferì il concilio a Ferrara. Qui arrivò la delegazione bizantina composta dal basileus in persona e da ecclesiastici, uomini di cultura e teologi, tra i queli spiccarono figure come Giorgio Gemisto detto Pletone, il cardinale Basilio Bessarione, Marco Efesio, Balsamon, Giovanni Agiropulo ed Isidoro di Kiev.
Nel 1439 il concilio fu trasferito a Firenze, su pressione del suo signore Cosimo de' Medici detto "il Vecchio".
Il capostipite dei Medici presiedette all'accordo che ci fu tra Papa Eugenio IV, da parte latina, e dal basileus Giovanni VIII ed il Patriarca di Costantinopoli Giuseppe, da parte greca.
L'accordo prevedeva la riunficazione delle Chiese che però mantenevano riti diversi.
Ciò nacque anche da un'esigenza.
L'Impero bizantino ero sotto la minaccia dei Turchi. In quel periodo, l'Impero era ridotto a parte della Tracia, con Costantinopoli, e alla Morea.
In realtà, l'accordo fu effimero poiché non fu sottoscritto dalla maggioranza dei vescovi orientali.
Addirittura, a Costantinopoli ci fu un partito anti-latino che fu rappresentato da Demetrio Paleologo, fratello del basileus, e dal Mega Dux Loucas Notaras.
In alcune regioni slave e dell'attuale Romania, vi furono delle eccezioni che diedero origine alle Chiese uniate, ossia a quelle Chiese in comunione con Roma ma di rito bizantino.
Ora, se a livello religioso i risultati furono, purtroppo, insoddisfacenti, a livello culturale furono ottimi.
La cultura greco-bizantina incontrò quella latina e, soprattutto grazie all'influenza di uomini di cultura bizantini come Pletone ed il cardinale Basilio Bessarione, Firenze divenne una "nuova Atene".
Si diffuse, in particolare, il pensiero neoplatonico. In special modo, fu rivalutato Plotino (203/205AD-270AD).
Per il pensiero neoplatonico, tutto viene dallo spirito di Dio e l'uomo si trova tra Dio ed il resto del mondo.
Questo cambiò di molto il modo di pensare degli uomini, in particolare.
L'uomo tornò al centro. Nacque l'Umanesimo, l'anticamera del Rinascimento.
L'uomo assunse una nuova dignità ma, nel contempo, non abbandonò il concetto della trascendenza di Dio e della visione cristiana.
Si tornò al gusto classico greco e romano e si rivalutarono le scienze. Anche l'arte subì un vero e proprio cambiamento.
Il gotico venne superato e si tornò al gusto classico delle costruzioni greche e romane.
Un esempio fu l'arte di Leon Battista Alberti (1404-1472) che trasformò radicalmente l'arte.
Gli archi a sesto acuto e le colonne (spesso con mascheroni) del periodo gotico furono sostituiti da archi a tutto sesto, da lesene e colonne rigate e da capitelli corinzi, come quelli delle costruzioni greche e romane.
Inoltre, ci fu una ricerca sulla lingua latina e su quella greca.
Nonostante questo, la visione cristiana non fu abbandonata ma, anzi, essa arricchì il pensiero neoplatonico.
Ci fu un processo di conciliazione simile a quello che venne fatto da San Tommaso d'Aquino che, qualche secolo prima, conciliò il pensiero aristotelico con la dottrina cristiana.
In fondo, gli umanisti del XV secolo riproposero quello che fecero i Padri cappadoci, i filosofi cristiani del IV secolo AD tra i quali vanno ricordati San Basilio Magno, San Gregorio di Nissa e San Gregorio Nazianzeno.
Firenze divenne quindi l'epicentro di questo nuovo pensiero culturale e di questa nuova visione del mondo.
Chi oggi vuole proporre l'Umanesimo ed il Rinascimento in chiave anticattolica o anticristiana, è pericoloso per sé stesso e per gli altri perché diffonde l'ignoranza.
L'Umanesimo ed il Rinascimento non portarono ad una visione nichilistica, visione che invece fu portata avanti da filosofi delle epoche successive come Karl Marx.
Ad esempio, nel periodo del Rinascimento, il valore della famiglia era difeso.
Nel Rinascimento, tutto quello che c'era di buono nel Medio Evo era comunque rivalutato.
Pensate alle opere classiche che la Chiesa salvò e conservò durante il Medio Evo.
Gli umanisti ebbero questo prezioso materiale di studio grazie all'opera della Chiesa.
Ora, qualcuno mi dirà che nel Rinascimento nacque il protestantesimo.
E' vero ma faccio anche notare che il protestantesimo fu generato anche dal nazionalismo e, soprattutto, fu una risposta con dei limiti e degli errori ad una situazione sbagliata.
Possiamo dire, infatti, che Martin Lutero commise due errori fondamentali.
Il primo fu quello di non avere seguito la Tradizione della Chiesa.
Il secondo è quello di avere toccato la corda del nazionalismo tedesco.
E' altrettanto vero, però, che nella Chiesa di allora ci fossero dei problemi come la simonia, il concubinato di certi preti, la latitanza dei vescovi e la corruzione.
Inoltre, le dottrine di Lutero furono usate da principi e re per controllare ed incamerare i beni ecclesiastici e non per un sentimento di rinnovamento religioso.
Va detto anche che nel Rinascimento il Papato era meno forte di quanto lo era nel Medio Evo.
Infatti, le Chiese dei vari Stati europei furono sempre più controllate dai sovrani.
Nell'Umanesimo e nel Rinascimento ci furono delle cose buone ed altre meno buone.
Però, questo periodo non può essere usato da alcuni "intellettuali" dei nostri giorni per diffondere un'idea nichilista ed anticristiana.
L'Umanesimo ed il Rinascimento furono tutto meno che nichilisti e "marxisti".
Cordiali saluti.

sabato 28 maggio 2011

IN MEMORY OF BYZANTINE EMPIRE - [476 AD - 1453 AD]





Cari amici ed amiche.

Oggi è la VI domenica di Pasqua e si celebra lo Spirito Santo.
Nelle nostre chiese verranno letti i brani del libro degli Atti degli Apostoli (capitolo 8, versetti 5-8, 14-17), del Salmo 65 (66), della lettera di San Pietro (capitolo 3, versetti 15-18) e del Vangelo secondo Giovanni (capitolo 14, versetti 15-21).
Qui Gesù annunciò agli apostoli che, una volta salito al cielo, non li lascerà soli ma manderà lo Spirito Santo, lo Spirito che suscita nel credente nuova fede che gli permette di fare conoscere meglio Dio nel mondo.
In ebraico, il nome "spirito" viene tradotto con il termine "ruah".
Egli ha funzione creante, ossia prende parte nella Creazione, rigenerante, poiché è il soffio vitale di Dio che agisce nel creato e lo rigenera, e conducente, poiché guida il popolo, i re ed i profeti nelle grandi svolte.
Lo Spirito Santo è lo Spirito della sapienza, dell'intelletto, del consiglio, della fortezza, della scienza, della pietà e del timore di Dio, i Suoi sette doni.
Questo è perfettamente riconosciuto nel Vecchio Testamento, che è comune alla tradizione ebraica e cristiana.
Gesù lo annunciò agli apostoli perché lo Spirito Santo è l'amore del Padre e del Figlio che suscita nel credente nuova fede.
Nella nostra dottrina, secondo il Credo niceno-costantinopolitano, lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio poiché questa figura della Santissima Trinità è l'amore del Padre e del Figlio.
Infatti, il Padre amò gli uomini a tal punto da mandare il Suo unico Figlio sulla Terra ed il Figlio amò gli uomini a tal punto da morire sulla croce.
Durante la Messa, quando recitate il Credo, pensate a ciò.
Gesù lo annunciò come Paràclito, ossia come "avvocato".
Qui lo Spirito Santo ha un altro ruolo. Egli è lo spirito che istruisce il credente di fronte a chi non crede.
Lo Spirito Santo è colui che fa sì che il credente possa rispondere della sua fede e trasmettere agli altri motivo del suo credere in Dio.
Molto spesso, infatti, il credente è solo di fronte a questo mondo che, in particolare oggi, è lontano da Dio.
Da solo, un credente non sa spiegare le ragioni della sua fede, con le parole giuste.
Lo Spirito Santo, proprio perché ha funzione conducente, guida il credente.
In questo mondo sempre più secolarizzato è difficile ascoltare la voce di Dio e, di conseguenza, lo Spirito Santo.
Però, se la Chiesa ha ancora una voce nel mondo, il merito è dello Spirito Santo che agisce in essa.
Se noi lo ascoltassimo di più le cose andrebbero meglio.
Saremmo più uniti.
Purtroppo, quando noi cristiani siamo divisi paghiamo un prezzo altissimo di queste nostre divisioni.
L'esempio?
Proprio il 29 maggio 1453 cadde l'Impero Bizantino.
I Turchi Ottomani del sultano Mehmet II Fatih conquistarono Costantinopoli, proprio una delle due città che ospitarono il concilio in cui venne trattata la processione dello Spirito Santo dal Padre e dal Figlio (filioque) che è citata nel nostro Credo.
Un pezzo della nostra storia religiosa cadde così nelle mani musulmane e la colpa fu anche nostra.
Anziché aiutare i Bizantini a difendersi dai Turchi noi cristiani europei li lasciammo soli.
Questa cosa fu peggiore anche della IV Crociata, evento che fu drammatico poiché, anziché liberare la Terra Santa dai Turchi, i crociati ed i Veneziani depredarono Costantinopoli, facendo sì che l'Impero Bizantino, l'erede diretto dell'Impero Romano, iniziasse il proprio declino.
Quindi, non solo noi Latini procurammo un danno incalcolabile all'Impero Bizantino ma lo lasciammo alla mercé dei Turchi.
Il Beato Giovanni Paolo II fece bene a scusarsi con gli ortodossi, quando andò in Grecia il 04 maggio 2001.
Il sultano Mehmet II temeva una riconciliazione tra Roma e Costantinopoli.
L'ultimo imperatore bizantino, il basileus Costantino XI Paleologo, sottoscrisse la riconciliazione tra la Chiesa greco-ortodossa e quella cattolica.
Quindi, possiamo dire che San Costantino XI morì in comunione con Roma. Sarebbe giusto che anche la Santa Sede riconoscesse la canonizzazione (già fatta dalla Chiesa ortodossa) di questo personaggio.
Morì cattolico come noi.
Eppure, nemmeno questo bastò!
Gli Stati europei erano divisi tra loro e non seppero dare una risposta univoca agli appelli del basileus.
Anzi, qualcuno di loro fece già degli accordi con i Turchi, prevedendo vantaggi economici.
Alcuni tedeschi, fornirono all'esercito turco i "bashi-bazouk", i cannoni che furono usati contro le mura di Costantinopoli.
Il risultato?
Il 29 maggio 1453 Costantinopoli, la "Seconda Roma" finì in mani turche.
Allora, oggi, quando si reciterà il Credo durante la Messa ricordiamoci anche di questo.
La nostra ingordigia e la nostra pavidità consegnarono ai Turchi quella città in cui il nostro Credo venne scritto.
Forse, qualche "cattolico adulto" di oggi si dovrebbe ricordare di tutto ciò anche al momento di fare scelte importanti per la sua comunità.
Chi è capace di intendere INTENDA!
Non ci si può dire cattolici e poi favorire certe idee favorevoli all'aborto e contrarie alla famiglia, come anche alla costruzione di moschee senza alcuna condizione.
Mentre riflettete, guardatevi questo video preso da Youtube.
Cordiali saluti.

CASO YARA, DUE PAROLE


Cari amici ed amiche.

Oggi è stato dato l'ultimo saluto a Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate Sopra (in provincia di Bergamo) che è scomparsa il 26 novembre scorso e che è stata trovata morta il 26 febbraio di quest'anno. E' stata barbaramente uccisa dai suoi rapitori.
Durante le esequie, il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, ha chiesto ad alta voce che coloro che hanno fatto questo scempio escano allo scoperto e che Yara non è semplicemente morta ma contro di lei si è scagliato tutto il male.
Anch'io, come tutte le persone che vogliono avere un minimo di umanità, mi unisco al cordoglio e spero che venga fatta giustizia.
Spero che coloro che si sono macchiati di quel crimine orrendo vengano fuori e si costituiscano.
Sono vicino ai familiari di quella povera ragazza.
Stasera, a Messa, pregherò anche per loro e per Yara stessa.
Comunque, credo che serva una riflessione. Bisogna riflettere sul cammino che ha preso questo mondo. Ci sono sempre più atti di follia pura.
Cordiali saluti.

venerdì 27 maggio 2011

RONCOFERRARO, GLI EBREI ED I CATARI





Cari amici ed amiche.

Dei catari si è detto molto.
I catari furono una setta ereticale che si sviluppò in Provenza e che derivò dalla Chiesa bogomila, un'altra setta ereticale che nacque nella Pensola Balcanica.
Quest'ultima setta fu creata da un monaco bulgaro vissuto nel IX secolo, Bogomil, e a sua volta prese molti aspetti dal manicheismo.
Uno di questi, fu il credere che il mondo materiale fosse creato dal diavolo mentre Dio avesse creato solo gli spiriti.
Nella tradizione bogomila, Dio ebbe due figli, Satanel e San Michele.
Satanel, il primogenito, si ribellò a Dio e creò il mondo materiale, uomo compreso.
Dio, però, ebbe pietà dell'uomo e mandò San Michele, il secondogenito, a salvarlo.
San Michele entrò così in Maria, attraverso l'orecchio destro e si incarnò in Gesù.
Ora, nel XII secolo, si sviluppò un'altra setta sul modello della Chiesa bogomila, la Chiesa dei catari.
Il termine "cataro" fu presente già da molto prima. Infatti, nel III secolo AD, vi erano i seguaci di un presbitero di nome Novaziano che si elesse antipapa e come gli adepti del ben noto movimento provenzale del Medio Evo, rifiutavano il matrimonio.
Ora, potrebbe essere successo che esponenti del bogomilismo si fossero stabiliti in Provenza, ove vi era una forte tolleranza religiosa, e che potessero avere dato il via alla nascita del catarismo, o che alcuni provezali si fossero recati in Bosnia, ove il principe Kulin proclamò il bogomilismo religione di Stato. Gli attuali musulmani bosniaci sono i discendenti di quei bogomili che, con l'arrivo dei Turchi si convertirono all'Islam.
I punti salienti della dottrina catara sono:
  1. La concezione che vede il mondo materiale creato dal diavolo e di quello spirituale come opera di Dio.
  2. La divisione degli adepti in "credenti" e "perfetti" . Questi ultimi rifiutavano il matrimonio perché esso avrebbe comportato il concepimento di figli e quindi la continuazione dell'opera demoniaca.
  3. La totale astinenza dalle carni, poiché per il cataro ogni essere vivente ha un'anima. Inoltre, il "perfetto" non mangiava nemmeno le uova e né beveva il latte.
  4. La concezione che vede la caduta e la redenzione di ogni uomo nei secoli. Quindi, secondo il catarismo, si può parlare di "reincarnazione" o di "trasmisgrazione da un corpo ad un altro o da un universo ad un altro".
  5. La concezione che vede Gesù come un angelo (o meglio un eone) che fu inviato da Dio per insegnare che il Regno non è di questo mondo. In pratica, secondo il pensiero cataro, Gesù non ebbe alcun ruolo centrale nella Redenzione del mondo.
  6. La rinuncia ad ogni proprietà.
Un sacramento cataro particolare era il "consolamentum", il Battesimo spirituale. Esso era una cerimonia religiosa in cui il postulante, per il cataro che voleva farsi "perfetto" si presentava di fronte all'assemblea dei credenti in un luogo in cui c'era una Bibbia su una tovaglia bianca e tra due ceri. Perché questo rito fosse valido, ci doveva essere una confessione pubblica. Poi l'officiante chiedeva : "Signore, avete voi la volontà di ricevere questo santo battesimo così come ve lo hanno rivelato, di conservarlo per tutto il tempo della voostra vita con purezza di cuore e di non mancare a questo impegno per tutto il resto della vita?" Il postulante rispondeva in modo affermativo ed il celebrante gli chiedeva di non mangiare carne, uova e latte e di non rinnegare la Chiesa catara. Il postulante rispondeva in modo affermativo ed il celebrante poneva il Vangelo secondo Giovanni sulla testa del postulante ed imponeva su lui la mano destra. Lo stesso facevano gli assistenti recitava questa formula: "Padre Santo, accogli il tuo servo (o la tua serva) nella tua giustizia e poni la tua grazia e il tuo santo spirito su di lui." Si leggevano poi versetti del Vangelo secondo Giovanni ed il nuovo "perfetto" ringraziava l'assemblea con questa formula: "Che il Signore Iddio vi dia buona ricompensa per il bene che mi avete fatto per amor suo.".
Questa setta si diffuse nel sud della Francia perché vi era una tolleranza religiosa e perché la Chiesa cattolica venne vista come una potenza feudale e, quindi, era osteggiata.
La setta catara si organizzò come una vera e propria Chiesa.
Essa ebbe propri vescovi, sacerdoti, presibiteri e diaconi. Nel 1167 i catari fecero un concilio a San Felix-de Caraman (oggi San Felix-Laugrais) ne fecero un altro a Pieusse, presse Carcassona, nel 1225.
La Chiesa cattolica reagì e ci fu un lungo periodo di lotte. Tra queste, segnalo, la Crociata del 1209 e la caduta della roccaforte catara di Montségur, il 16 marzo 1244.
Solo dalla seconda metà del XIV secolo, dei catari non si seppe più nulla.
Comunità catare fiorirono anche qui in Italia. Già nel 1144 si incominciò a sentire parlare dei catari in Lombardia. Nel 1241 fiorirono comunità catare a Concorezzo e a Cremona, con i loro vescovi. Le comunità più particolari, però, si svilupparono nel Mantovano, e forse furono quelle che nacquero nel 1144.
A Bagnolo San Vito ci fu una comunità catara ma ancora più significativa ma meno nota fu la comunità catara di Roncoferraro, il mio Comune.
Vicino alla frazione di Barbasso vi è un luogo chiamato la "Valle dei Signori" . Si disse che qui, infatti, fossero vissute delle persone molto ricche.
L'amico Franco Carreri, che di queste cose è cultore, mi ha detto che secondo il rabbino capo di Mantova, il dottor Fabio Norsa, il primo nucleo della comunità ebraica mantovana fu proprio la zona della "Valle dei Signori". Qui, infatti, si stabilirono degli ebrei sefarditi, ossia provenienti dalla Spagna. In ebraico la Spagna viene chiamata "Sefarad".
Ora, però, pare che non fossero solo gli ebrei gli unici abitanti della "Valle dei Signori" ma anche i catari.
In pratica, catari ed ebrei potrebbero avere convissuto nella stessa zona.
Ciò è molto particolare.
Quella zona che si trova ad est di Mantova sarebbe stata una "piccola Provenza"
Molto spesso, i catari vengono associati al Santo Graal.
Ora, pare che il termine "Graal" derivi di "gradalis", ossia "calice", ma secondo altri potrebbe derivare dal francese antico "Sang Real", ossia "Sangue Reale".
A Mantova vi è il Preziosissimo Sangue di Cristo, che si trova nella Basilica di Sant'Andrea.
Ora, può darsi che anche i catari si fossero interessati di tale reliquia che, insieme alla Sindone di Torino e al Sudario di Oviedo, potrebbero essere le uniche "reliquie" di Gesù Cristo.
Sarebbe interessante fare una ricerca. Il perché il Comune di Roncoferraro non si sia mosso, non l'ho ancora capito.
Ora, termino facendo il "trovatore" con una mia poesia.

LU GIUDIZZIU SU RONCOFERRARO

"Seingnors, per le nostres peccatz."

Cù di Gavaudan chista vuci eiu dicu:

"A mia, sì a mia...
certu diavulu mi ficiru...ibi 'n Roncoferraro...
comu di periculu omu et di resìa...
com'omu di mali...chì faci tantu et duluri...
di la mio ghjenti...li farisei mi ficiru 'n largasìa...
comu si certu si dissiru di lu Signuri...
ma comu socu eiu piccaturi...accusì sò iddi!
Et forse di quella resìa possunu li figghi essiri!
Sì...figghi di la Provenza essiri possunu...et fari com'a chiddi!"

Cordiali saluti.





PRETI IN "LIBERA USCITA", UN PROBLEMA! COMMENTO ALL'ARTICOLO DE "LA BUSSOLA QUOTIDIANA"

Cari amici ed amiche.

Vi invito a leggere questo articolo de "La Bussola Quotidiana" che è intitolato "C'è un'altra emergenza preti".
Effettivamente, questo articolo denuncia un grosso problema.
Comincio a pensare che Papa Paolo VI ebbe ragione quando parlò di "fumo di Satana" nella Chiesa.
Dentro la Chiesa stessa stanno emergendo sempre più figure che devono lasciano perplessi coloro che, come me, credono.
Mi riferisco a quei prelati che frequentano i salotti in TV e che riempiono le pagine dei giornali con teoremi assurdi che vengono spacciati per fine teologia cristiana.
Un esempio di questi prelati è citato nell'articolo ed è don Farinella.
Questo prete scrive delle scempiaggini. Ad esempio, ha definito la beatificazione del Venerabile Papa Giovanni Paolo II come un'"operazione di marketing", ha detto che la pedofilia praticata da certi sacerdoti è dovuta al celibato e si è definito "un relativista", poiché ha negato l'essere assoluto di Dio.
Martin Luther e Thomas Cranmer furono senza dubbio migliori di questo "signore", che, tra l'altro, non indossa neppure l'abito talare o il clergyman.
Se non vuole più fare il prete, si riduca allo stato laicale.
Inoltre, citando l'enciclica di Papa Paolo VI "Populorum progressio" , ha invitato ad insorgere contro il presidente Berlusconi.
Purtroppo, non è il solo.
A Milano, vi sono alcuni prelati che si dicono favorevoli al candidato sindaco di centrosinistra Giuliano Pisapia.
Ora, come ho scritto ieri, Pisapia propone una politica che nulla ha di cristiano.
Vi invito a rileggere l'articolo di ieri che è intitolato "Una Giunta di Pisapia? Dio ce ne scansi e liberi!".
Nella lista di centrosinistra vi sono figure che sono anticattoliche.
Inoltre, vi è anche la questione della moschea.
Riguardo a ciò, qui c'è un video preso da Youtube in cui il giornalista Magdi Cristiano Allam parla della questione e dell'atteggiamento sbagliato da parte di certi prelati milanesi. Ringrazio la signora Anna Maria Pacchiotti che ha condiviso questo video su Facebook. Seguite il link http://youtu.be/52Y64YSjbEY.
Allam ha vissuto certe cose e sa quello che dice.
Vi sono anche preti che partecipano a certe manifestazioni e con certi gruppi e, magari, con indosso una kefiah ed attaccano la Chiesa.
Inoltre, vi sono preti mettono nelle chiese le bandiere della "Pace", quelle a strisce.
Ora quelle bandiere non rappresentano nulla di cristiano.
E' il caos più totale!
Vi invito a leggere questa che è stata scritta su Facebook dall'amica Stefania Ragaglia.
Il suo link è http://www.facebook.com/notes/stefania-ragaglia/lordine-dato-da-dio-e-la-bellezza-juan-donoso-cortés/10150647702445721.
E' evidente che nella Chiesa vi sia un grave disordine.
Il disordine è causato da tutto ciò che Dio non è.
Ecco perché ho parlato di "fumo di Satana".
Come può un prete parlare di Dio, della Chiesa e della vita, quando appoggia chi, proponendo l'aborto e l'eutanasia, è contro la vita ed attacca la Chiesa?
Mi unisco a Magdi Cristiano Allam nell'appellarmi al Santo Padre perché ponga rimedio a questo problema.
Cordiali saluti.

giovedì 26 maggio 2011

DA MILANO A CAPO D'ORLANDO, UN VOTO PER IL RINNOVAMENTO E LA BUONA AMMINISTRAZIONE



Cari amici ed amiche.

Il ballottaggio che si terrà il 29 ed il 30 sarà molto importante.
Molte località, infatti, avranno l'occasione di scegliere se confermare buone amministrazioni o cambiarle.
Di sicuro, serviranno amministrazioni capaci e che possano portare avanti le realtà che esse rappresentano.
Di Milano, ho già detto molto.
Qui, la scelta è tra l'avvocato comunista Giuliano Pisapia e l'attuale sindaco Letizia Moratti.
Della questione milanese ho già detto molto.
Di sicuro, non sembra che Pisapia possa garantire un'amministrazione adeguata.
Vi basta leggere l'ultimo articolo a lui dedicato, quello intitolato "Una Giunta di Pisapia? Dio ce ne scansi liberi!".
Inoltre, tornando al discorso della moschea che Pisapia vorrebbe fare a Milano, vorrei dire un'altra cosa.
Nel 1984, quando fu fatta la moschea a Roma, ci fu un accordo con il governo marocchino per la sua gestione.
Ora, vista la situazione che c'è in Nord Africa, una situazione che vede il rischio di derive fondamentaliste, qualora dovesse essere eletto, con quale governo nordafricano o mediorientale Pisapia farebbe un simile accordo?
Inoltre, vi è anche la questione dell'EXPO che si terrà il 2015.
Ora, nolente o volente, Pisapia è legato ai centri sociali e a gruppi simili.
Questi gruppi sono contro l'EXPO.
Ora, qui vi è il rischio serio che essi possano manifestare (anche violentemente) contro un simile evento. Un'eventuale amministrazione di sinistra non sarebbe in grado di prendere le distanze da simili situazioni.
Inoltre, il Piano di Governo del Territorio proposto dall'attuale sindaco Moratti garantirà un grande ammodernamento della città ed la valorizzazione ed il riutilizzo delle aree dismesse.
Pisapia potrebbe gettare a mare questo P.G.T., con una grave perdita di posti di lavoro.
Per quanto riguarda la Provincia di Mantova, la mia provincia, la sfida sarà tra il candidato di centrosinistra Alessandro Pastacci e quello di centrodestra Gianni Fava che è sostenuto dal Popolo della Libertà, dalla Lega Nord, dai Popolari dell'Italia di domani e dalla lista civica "Benedini per Mantova".
Ora, la Provincia di Mantova vive in una situazione di grave immobilismo.
Le Giunte di centrosinistra non hanno garantito una buona amministrazione.
Le strade sono mal gestite. Un esempio è Roncoferraro. Vi invito a rileggere gli articoli intitolati "Roncoferraro, ancora il problema della SP33" e "Roncoferraro, le strade vanno a pezzi".
Nonostante si dica "ambientalista", l'attuale amministrazione di sinistra non ha curato l'ambiente.
Vi invito a leggere l'articolo intitolato "Salvaguardiamo il Mincio!"
Votare Pastacci significherebbe mantenere lo status quo, con i difetti che sono sotto gli occhi di tutti.
Tra l'altro, io stesso mi sto impegnando direttamente in questa campagna elettorale, a favore di Fava, tenendo conto anche del fatto che il candidato del Partito Democratico del mio collegio è proprio il sindaco di Roncoferraro, Candido Roveda, che nel 2006 fu eletto consigliere provinciale. Promise che avrebbe messo a posto le strade e non lo fece.
Vi invito a leggere gli articoli intitolati "Due parole sull'operato del sindaco Roveda in Provincia", scritto sul blog del Circolo "Nuove Prospettive per Roncoferraro, e "Roncoferraro, l'operato del sindaco Roveda? E' scadente!"
Passiamo, ora, a Roseto degli Abruzzi (in Provincia di Teramo), la città dell'amico Riccardo Di Giuseppe.
Ogni tanto, mi capita di andare in quella città sul Mare Adriatico.
Infatti, circa ad una trentina di chilometri da lì vi è Tossicia, il paese di mio padre.
Qui, la sfida sarà tra Teresa Ginobile (centrosinistra) ed Enio Pavone (centrodestra).
Con l'attuale Giunta comunale di centrosinistra Roseto degli Abruzzi non se la passa bene.
Vi basta leggere l'articolo scritto sul blog dell'Associazione Giovani di Roseto degli Abruzzi che è intitolato "Di Marco e Fornaciari (PdL): strade pericolose, piano asfalti insufficiente".
Non mi sembra una situazione molto diversa da quella che c'è qui a Roncoferraro.
Per Roseto degli Abruzzi non è una bella cosa, tenendo conto del fatto che tale centro abitato sia un luogo di villeggiatura e di turismo.
Non si può non parlare anche di Napoli.
Qui la sfida è tra Gianni Lettieri (centrodestra) e Luigi De Magistris (Italia dei Valori e sinistra).
Ora, i napoletani devono tenere in mente due cose.
La prima, Lettieri ha proposto un piano per la gestione dei rifiuti.
E' fattibile!
Infatti, ha proposto la realizzazione di un termovalorizzatore nella zona est della città e quella di un impianto di compostaggio, per i rifiuti organici.
De Magistris cosa propone?
In secondo luogo, va ricordato che l'Italia dei Valori (il partito di De Magistris) fa parte dell'attuale Giunta del sindaco Rosa Russo Iervolino, che ha delle responsabilità per quanto riguarda la questione dei rifiuti.
Termino parlando di Capo d'Orlando, in Provincia di Messina.
Non lontano da lì, vi è Galati Mamertino, il paese di mia madre.
Capo d'Orlando è un paese che ha grandi potenzialità, soprattutto nel turismo.
Qui, la sfida è tra Enzo Sindoni (lista civica "Lista Orlandina"), Salvatore Librizzi (centrosinistra), Massimo Carrello (lista civica "Insieme per cambiare") e Renato Mangano (centrodestra).
A differenza di quanto accadrà dalle altre parti, come in tutti gli altri Comuni siciliani, questo sarà il primo turno e non il ballottaggio.
Candidato nella lista di Mangano vi è l'onorevole Massimo Romagnoli.
Da anni residente in Grecia, già presidente del COMITES (Comitato degli Italiani all'estero) in Grecia e consigliere del CGIE (Comitato degli Italiani all'Estero) ed eletto alla Camera dei Deputati nelle circoscrizioni estere nel Popolo della Libertà, Romagnoli si è sempre battuto in prima linea per la costituzione di un Patronato ACAI Europa, Confederazione degli imprenditori italiani in Europa e di un Fondo di Credito in favore degli italiani all'estero per lo sviluppo del commercio e dell'artigianato. Ha, quindi, un curriculum di tutto rispetto.
Sicuramente, una personalità di simile caratura e di simile esperienza potrebbe fare bene alla realtà orlandina.
Tra l'altro, Romagnoli scrive anche su "Italia chiama Italia".
Se fossi orlandino, io voterei Mangano e darei la preferenza a Romagnoli. Per realtà come Capo d'Orlando servono persone capaci.
Detto questo, auguro a tutti buon voto.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.