Cari amici ed amiche.
Voglio prendere spunto dalla nota inviatami dall'onorevole Antonio Palmieri (responsabile della comunicazione internet del Popolo della Libertà) tramite il sito "Forzasilvio.it", http://www.forzasilvio.it/.
La nota dice:
"Dietro il federalismo si combatte una dura battaglia politica, come dimostrano le parole rilasciate da Enrico Letta del Partito Democratico e indirizzate alla Lega: Il federalismo interessa anche a noi, ma se resta Berlusconi la riforma è a rischio.
Parole che dimostrano come nel PD l'obiettivo di eliminare Berlusconi dalla scena politica prevalga sugli interessi del Paese.".
Ringrazio l'onorevole Palmieri per questa nota che mi dà lo spunto per fare le mie considerazioni.
L'interesse della sinistra è proprio quello di eliminare il presidente Berlusconi dalla scena politica.
Il Partito Democratico non ha idee ed è sempre più in balia delle forze massimaliste (Sinistra Ecologia e Libertà e FIOM) e di quelle giustizialiste (Italia dei Valori e Movimento "5 Stelle" di Beppe Grillo e liste "civiche varie").
Il fatto che anche un esponente politico che è sempre stato reputato come "moderato" (o presunto tale) e cattolico come l'onorevole Enrico Letta faccia certe affermazioni più tipiche di "maoista" o di un "castrista" che non di un esponente di una sinistra europea e moderata dimostra che il Partito Democratico è appiattito sulle posizioni estreme.
Il Partito Democratico non è più un partito moderato!
Inoltre, come cattolico, non mi riconosco nelle idee dei vari Enrico Letta, Rosy Bindi,m Dario Franceschini e nei vari ex democristiani del Partito Democratico.
Il cattolicesimo è l'idea che porta anche la moderazione ed il dialogo costruttivo.
Vista la situazione, si può dire che nel PD non vi è più nulla di cattolico.
Inoltre, mi rifiuto di credere che il Partito Democratico abbia ora questa "vocazione federalista".
Per sua storia politica e per le sue connotazioni, il Partito Democratico è sempre stato centralista.
Esso è sempre stato favorevole all'assistenzialismo che è un principio che contrasta con una logica di uno Stato federale.
Basti pensare che tanta parte delle sue figure che lo compongono è legata a quel vecchio modello fallimentare della I Repubblica.
Inoltre, chi lo dirige è legato a quel vecchio sistema.
Per sua connotazione, il Partito Democratico non ha una "vocazione federalista".
Del resto, fece di tutto per fare bocciare la riforma federale nel referendum 2006.
Serve un sistema nuovo, un sistema federale!
Del resto ne parlai in più occasioni. Ne parlai nell'articolo intitolato "Federalismo, perché sì?", http://italiaemondo.blogspot.com/2011/01/federalismo-perche-si.html.
Se il federalismo non dovesse farsi, potrebbero esserci dei grossi problemi che possono portare anche al collasso del Paese.
Questo sistema, infatti, favorisce l'assistenzialismo.
Nel Sud Italia, le politiche assistenzialiste non portarono lo sviluppo di questa parte del Paese ma favorirono solo alcuni ceti privilegiati, politici e non.
Questi ceti, di fatto agirono quasi da "parassiti" sul sistema Paese.
Per troppi anni, ci furono queste politiche!
La ricchezza prodotta dal Nord finiva in buona parte in queste pessime politiche assistenizialiste!
Il Nord ebbe questa "zavorra" e non poté crescere!
E così, la I Repubblica fece esattamente questo ed oggi ne paghiamo le conseguenze.
Oggi, non è più possibile sostenere questo sistema.
Qui si rischia davvero il collasso del sistema.
Il federalismo avrebbe la funzione di controllare l'evasione fiscale, di abolire l'assistenzialismo, di favorire la sussidiarietà, di responsabilizzare i ceti politici locali, di controllare meglio il territorio e di stimolare anche il Sud a produrre!
Il federalismo è una riforma da cui non si può prescindere!
Del resto, già altri politici della storia passata videro nel federalismo una cosa positiva.
Pensiamo a Cola di Rienzo (1313-1354), che vide la possibilità di creare una "confederazione" con Roma capitale, o a Carlo Cattaneo (1801-1869).
Inoltre, l'Italia è stata divisa per circa tredici secoli.
Quindi, le varie parti del Paese ebbero storie diverse.
Oltre il federalismo, servono altre riforme, in tutti i settori.
Porto alla vostra attenzione un sito che mi è stato segnalato da Riccardo Di Giuseppe, http://riccardodigiuseppe.blogspot.com/. E' un sito dei libertari.
Il link del sito è http://www.libreriadelponte.com/. Il link sarà nella voce "Link preferiti" di questo blog.
Non condivido il pensiero dei libertari (io sono cattolico e di destra) ma alcune loro idee sono valide.
Dobbiamo liberarci da questo compromesso che tanti anni fa venne fatto con idee che non portarono la crescita né a livello culturale e né a quello economico.
Una di queste idee fu il comunismo!
Il comunismo fece sempre del male! La storia lo dice!
Serve una grande riforma in senso liberale e federale, unita ai valori della tradizione giudaico-cristiana!
Solo così l'Italia potrà andare avanti!
Io sono convinto che questo Governo possa fare ciò!
Pertanto, io sostengo convintamente il presidente Silvio Berlusconi!
Cordiali saluti.