Cari amici ed amiche.
Su richiesta di alcuni amici di Facebook, vi parlo di Raimondo di Sangro, il principe di Sansevero (1710-1771), un nobile napoletano di adozione (ma pugliese di nascita e di origini) molto dalla storia molto particolare.
Vorrei farlo, però, parlando del suo momumento più significativo, la Cappella di Sansevero (nelle foto), una chiesa che si trova a Napoli.
Raimondo fu un uomo di cultura. Nacque e visse nella Napoli di re Carlo III.
Fu un chimico, un letterato, un anatomista, un accademico, un militare ed anche un esoterista.
Fu anche un massone. Conosceva il greco, il latino e l'ebraico.
Di questo nobile erudito si dissero molte cose.
Si disse che fosse riuscito a "metallizzare" il sangue di due persone, grazie ad un liquido di sua invenzione.
Da lì creò le "macchine anatomiche", due modelli del corpo umano (uno maschile ed uno femminile, con tanto di feto in grembo) che si trovano proprio nella cavea della Cappella di Sansevero.
Effettivamente, questo monumento ha qualcosa di molto particolare.
Raimondo, iniziò a restaurare questa chiesa che fu una cappella gentilizia dedicata a Santa Maria della Pietà.
Ogni cosa in questo edificio non sembra essere stata messa lì per caso ma, al contrario, sembra che vi sia in codice.
Ad esempio, la statua del "Cristo velato" (fatta con grande maestria ed attribuita a Giuseppe Sanmartino) è molto particolare.
In origine, essa era posta nella cavea ed ora è al centro della navata.
Questa statua doveva indicare l'uomo vecchio che moriva.
La cavea era quindi paragonabile al sepolcro di Cristo, del Messia che moriva prima di risorgere.
Anche le altre dodici statue (poste su altrettanti altari) hanno dei significati.
Ad esempio, nelle sculture monumento a Cecco di Sangro (antenato di Raimondo) vi è una figura di un guerriero.
Analizzandola bene, in essa si vede il simbolo alchemico del piombo, detto anche Saturno.
Inoltre, le statue sono dodici, come gli apostoli ed i segni zodiacali.
Anche i due angeli ai lati dell'altare, la statua della "Pudicizia velata" e quella del "Disinganno" sembrano a dire molto di più e a dare l'idea che la chiesa possa essere stata anche un tempio massonico.
Infatti, i due angeli possono essere sovrapposti al "Fratello orante" e allo "Scriba" mentre la "Pudicizia velata", rappresenterebbe la "Luna" (come principio femminile) mentre il "Disinganno" rappresenterebbe il "Sole" , che sono tipici di un tempio massonico.
Certo, ad onore del vero va detto che Raimondo era anche un cattolico osservante.
Anche negli affreschi, ci sono cose fuori dall'ordinario.
Ad esempio, vi è raffigurato un angelo con due piedi sinistri.
Vi sono anche riferimenti cristiani. Ad esempio, come nella maggior parte delle chiese, l'altare maggiore è rivolto ad oriente, da ove sorge il sole
Detto questo, da chimico (se pur attualmente in cerca di lavoro a Raimondo di Sangro.
Certamente, le sue ricerche contribuirono a fare conoscere la chimica.
Certo, Raimondo di Sangro rappresentava il tipico uomo del '700, più razionale di quello dei secoli passati ma ancora legato a certe credenze e con tutte le sue contraddizioni.
Si disse che egli fosse stato massone ma fu anche un cattolico devoto.
Forse, conoscere lui, vuole dire anche conoscere un po' la napoletanità.
Il popolo napoletano è un popolo di emozioni forti e che forse mostra la più grande umanità, con tutti i suoi pregi e difetti.
Anche questo, significa conoscere una città.
Alla Cappella di Sansevero dedicai anche una poesia che pubblicai su "Italia chiama Italia".
E' anche una dedica alla mia materia, la chimica.
Nella poesia, vi sono pezzi di un testo di una lapide della cappella.
Cordiali saluti e buona lettura.