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martedì 29 settembre 2009

Basilica di Hagia Sophia, miracolo o bravura architettonica?

Cari amici e care amiche.

Chi va ad Istanbul (in Turchia) non può non conoscere e non visitare la celebre basilica di Santa Sofia (o Hagia Sophia).
Questo edificio (nella foto su questo blog) rappresenta una delle più grandi opere della gloriosa civilità bizantina e del suo grande impero, l'Impero romano d'Oriente o Impero bizantino.
Eppure, la storia di questo edificio è ricca e nel contempo molto travagliata e bagnata dal sangue di molte persone.
Infatti, essa venne fatta erigere dall'imperatore Giustiniano I (483-565) dopo la repressione della celebre "Rivolta di Nika" nel 532.
Durante la rivolta, venne distrutta la cattedrale di epoca teodosiana che si trovava vicino all'Ippodromo.
L'imperatore promosse allora la realizzazione di un nuovo luogo di culto, la Basilica di Santa Sofia, per l'appunto.
La direzione dei lavori venne affidata ad Antemio di Tralle e Isidoro di Mileto.
Essi furono due otttimo matematici ma non ebbero alcuna esperienza di architettura. I lavori cominciarono nel 532 e dovettero durare cinque anni, secondo quanto esigeva l'imperatore che pretese una chiesa molto grande e con una cupola immensa.
Qui incominciarono i problemi.
La cupola che aveva un diametro di 31 metri creava grosse spinte sui pilastri e sulle colonne, che deboli, vennero dotate di "ammortizzatori" di piombo, come si vede ancora oggi. Se oggi noi guardiamo bene le colonne della chiesa, notiamo che esse non sono di eguale lunghezza.
Si dovette allargare la chiesa, aggiungendo due semi-cupole ai lati. Questo compensò in parte la spinta.
Infatti, con la realizzazione della cupola, il problema si ripresentò e si dovettero aggiungere due strutture laterali con scale interne, logge e gallerie, per fermare ulteriormente la spinta orizzontale, che avrebbe fatto cadere l'edificio. Venne modificata la pianta che da quadrata diventò rettangolare. Gli archi si deformarono. Basta entrare nella galleria per vedere ciò. Nel 534 Antemio di Tralle morì.
L'edificio, venne consacrato il 27 dicembre 537 e Giustiniano arrivò a dire: "Gloria a Dio che mi ha fatto degno di questo! Ti ho superato oh Salomone!"
Purtroppo l'imperatore dovette fare i conti con la realtà.
I pilastri non erano sufficientemente forti per sostenere la cupola e nel 553 e nel 557 ci furono due terremoti.
Il 07 maggio 558 la cupola crollò. La chiesa venne riaperta nel 563 e la cupola fu rifatta da Isidoro il Giovane, figlio di Isidoro di Mileto. La cupola venne ricostruita senza il "tamburo" e più leggera e rialzata.
Nei secoli X e XIV ci furono altri due crolli ed altrettante ricostruzioni della cupola.
All'esterno, vennero fatti ai lati anche quattro contrafforti.
Con la Quarta Crociata (1204) e la presa di Costantinopoli, la chiesa venne saccheggiata e le numerose reliquie (tra le quali vanno ricordate la Sindone, una pietra della Tomba di Cristo ed il latte della Vergine Maria) furono rubate.
La chiesa venne convertita al culto cattolico-romano e quando tornarono al potere i Bizantini (con l'imperatore Michele VIII Paleologo 1261) essa era in rovina e fu restaurata dagli architetti Astras e Peralta.
Il 29 maggio 1453, i Turchi Ottomani conquistarono Costantinopoli che venne ribattezzata Istanbul e diventò la capitale del nuovo Impero ottomano.
Il glorioso e millenario Inpero bizantino, cessò di esistere.
La Basilica di Hagia Sophia fu teatro di uno dei fatti più violenti.
I giannizzeri turchi presero ad asciate le porte della chiesa, che erano state chiuse dai preti all'interno.
Sfondati i battenti, essi entrarono e sgozzarono i preti che dicevano messa, uccisero le donne in preghiera e stuprarono i bambini sugli altari.
E così, la grande chiesa di Hagia Sophia, che la sera prima fu luogo di riconciliazione tra cristiani greco-ortodossi e cattolico-latini ed in cui l'eroico San Costantino XI Paleologo (l'ultimo imperatore, nella foto) prese la comunione, divenne teatro di un crimine così efferato.
Alla sera del 29 maggio 1453 i Turchi ottomani trasformarono la chiesa in moschea.
L'edificio venne spogliato di tutte le immagini sacre ed i preziosi mosaici raffiguranti Gesù Cristo, la Vergine Maria, i santi e gli imperatori bizantini (come Zoe e Leone VI) vennero ricoperti di intonaco.
All'esterno vennero eretti anche quattro minareti mentre all'interno vennero aggiunti anche un mihrab e un minbar.
Nel 1847, il sultano Abdul Mejid fece restaurare l'edificio all'architetto italo-svizzero Gaspare Fossati.
Vennero così riportati alla luce le immagini della galleria e del timpano.
Nel 1934, con il primo Presidente della Repubblica Turca Mustafà Kemal Ataturk, l'edificio diventò un museo.
Gli scavi del 1935 riportarono alla luce un portico fatto costruire dall'imperatore Teodosio II con un fregio interessante che tra le suie raffigurazioni ha un agnello con la terminazione della coda ingrossata, elemento decorativo tipico della cristianità occidentale.
Sempre durante quei lavori di recupero, vennero portati alla luce i pavimenti in marmo, che erano coperti da tappeti.
Certamente, la storia di questo edificio fu travagliata.
Nella sua costruzione ci furono errori che furono risolti con l'ingegno umano.
Questo fece della basilica di Hagia Sophia un modello. Secondo alcuni, essa fu il prototipo della Basilica di San Marco a Venezia.
Effettivamente, nelle sue decorazioni interne l'edificio di culto della città laguanare ha delle affinità con la Basilica di Hagia Sophia.
Anche i musulmani presero a modello questo edificio, quando costruirono delle importanti moschee, come le famosa (e vicina) Moschea Blu.
Questo dimostra la grandezza di un popolo, quello bizantino.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".