Sul blog "A Conservative mind" ho trovato questo articolo molto interessante:
Chiese usate come stalle o discariche, monasteri cristiani distrutti o trasformati in caserme, affreschi sacri medioevali rovinati irrimediabilmente o asportati e rivenduti all'estero. A questi e ad altri scempi compiuti dai turchi nei confronti dei luoghi di culto cristiani si riferiva Benedetto XVI nel suo colloquio del 10 novembre con il presidente di Cipro Tassos Papadopoulos, esprimendo la sua preoccupazione per la "cristianità cancellata" nell'area settentrionale dell'isola, sotto occupazione turca dal 1974.
In quest'area esistono circa 540 chiese cristiane. Cinquanta di queste oggi sono all’interno di basi militari turche. Tra i monumenti distrutti dai turchi rientrano chiese cristiane cattoliche, protestanti, maronite, armene, ortodosse e un cimitero ebraico. Una recente risoluzione del parlamento europeo riassume così, con stime prudenziali, questi danni: «Oltre 133 chiese, cappelle e monasteri situati nella parte settentrionale di Cipro, finita sotto il controllo dell'esercito turco dal 1974, sono stati sconsacrati; 78 chiese sono state convertite in moschee; 28 sono usate come depositi militari e ospedali e 13 sono usate come magazzini, mentre resta sconosciuto il luogo in cui si trovino oggi i loro oggetti religiosi, incluse oltre 15.000 icone, che sono stati trafugati».
Per capire meglio cosa è accaduto a Cipro, pubblico, in versione quasi integrale, il dossier fotografico distribuito nei giorni scorsi dall'ambasciata di Cipro ad alcuni giornalisti. Mi limito a sottolineare che gli edifici di culto islamici nella parte cristiana dell'isola sono custoditi nel migliore dei modi, e invito il lettore a intuire, osservando le foto di quanto accaduto agli edifici cristiani dal 1974 a oggi, quale sarebbe stata la probabile reazione islamica nel caso in cui simile trattamento fosse stato riservato a edifici di culto musulmani.
Monastero di Antiphonitis, nel paese di St. Ambrosios
Le icone sono state rubate e molti degli affreschi rimossi e venduti in Olanda. L'arcangelo Michele, rappresentato in affreschi del XII secolo, è stato privato della testa. Gli affreschi del XV secolo che rappresentavano il Giudizio Universale sono stati distrutti. Alcuni affreschi (ultima foto del gruppo) sono stati rintracciati in Germania, nelle mani dei trafficanti d'arte.
Monastero di Panagia Apsinthiotissa, nel paese di Synchari
Fotografie di alcuni degli affreschi della fine del XII secolo deturpati dai turchi dopo l'invasione del 1974. La testa di un affresco di Sant'Ignazio è stata ritrovata in Germania.
Monastero armeno a Lefkosia
O meglio, ciò che ne resta.
Monastero di Avgasida, nel paese di Milia
La chiesa medievale era decorata con affreschi risalenti al XIV e XV secolo. I turchi l'hanno completamente distrutta.
Chiesa di St. Artemon, nel villaggio di Aphaneia
La chiesa è attualmente usata come magazzino per il grano e centro di raccolta rifiuti.
St. Nicolaos nel paese di Koma tou Gialou, Karpasia
La chiesa è decorata con affreschi medievali. I saccheggiatori hanno tagliato in piccoli pezzi le teste dei santi e le hanno rivendute all’estero.
St. Solomoni nel paese di Koma tou Gialou, Karpasia
Gli affreschi, risalenti al X secolo, sono stati distrutti.
Monastero di St. Anastasia, Lapethos, Kyrenia
Il monastero è utilizzato oggi come albergo.
Chiesa di SS. Euphemianos in Lysi
I turchi hanno “staccato” gli affreschi della cupola e dell’abside (ultime due foto del gruppo) risalenti al XIII secolo e rivenduti alla fondazione americana de Menil di Houston, Texas, dove sono conservati tuttora.
Il monastero maronita del profeta Elias a Skylloura
Il monastero maronita più importante dell’isola è stato distrutto. Oggi è utilizzato come riparo per gli animali.
Monasteri trasformati in basi militari
Due foto di monasteri ben noti utilizzati come basi militari dall’esercito turco. Il primo, di Acheiropoietos a Karabas, fu costruito nel periodo paleocristiano. Il secondo monastero, del profeta Elias, si trova nel villaggio di Marathobounos.
La chiesa di Chrysosotiros a Chrysiliou, Morphou
E' utilizzata come obitorio, per lavare i morti.
Chiesa di Panagia Chrysotrimithiotissa, Trimithi
La chiesa del XII secolo è stata venduta dai turchi ai cittadini inglesi, che l’hanno trasformata in una galleria d’arte.
Altri scempi
Diverse foto di chiese situate nella parte di Cipro occupata dai turchi, trasformate in magazzini, granai, stalle, insieme alla foto di un cimitero cristiano distrutto.
Sul blog potrete vedere altre foto.
Ringrazio l'amico Angelo Fazio che ha messo l'articolo su Facebook.
Purtroppo, nessuno parla della situazione delle chiese di Cipro nord, la parte dell'isola che nel 1974 fu occupata dall'esercito turco e in cui si è formata la Repubblica di Cipro Nord.
I cristiani non possono celebrare il proprio culto senza restrizioni (e lo stesso discorso vale per gli ebrei) e tanti monumenti religiosi sono andati in rovina.
Allo scempio storico ed artistico si aggiunge quello religioso.
Infatti, a Cipro sbarcò San Paolo e nacque San Barnaba.
A Salamina (vicino a Famagosta) il monastero dedicato a San Barnaba è ridotto ad un museo.
A Kormakiti vi è una comunità cattolica maronita che vive con forti restrizioni.
Di fatto, questo è genocidio.
Qui è rischio un pezzo della nostra storia.
Cordiali saluti.