Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 8 giugno 2012

Perché non si parla del Mantovano?

Cari amici ed amiche.

Che l'Emilia abbia subito un grave danno dal terremoto è certamente lapalissiano.
Lì ci sono stati anche dei morti.
Peccato, però, che l'attenzione mediatica sia rivolta solo lì.
Infatti, l'Emilia non è l'unica zona che è stata colpita dal sisma.
Com'è noto, anche la Provincia di Mantova è stata pesantemente colpita.
Ancora ora si sentono le scosse.
Eppure, dei danni nel Mantovano non si parla.
Nella nostra provincia, ci sono circa 2.400 sfollati e 150.000.000 di danni.
Ad oggi, 107 chiese (tra cui quella del mio paese, Roncoferraro)  risultano seriamente danneggiate e ben 14 di queste sono a rischio di demolizione.
Se si tiene conto del fatto che la città di Mantova sia stata riconosciuta Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO, il quadro è completo.
Di tutto ciò non si parla.
Va bene parlare dell'Emilia.
Ci mancherebbe altro, il mio non è un discorso di campanilismo.
Però, c'è una situazione seria anche qui e nessuno ne parla.
Ieri, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è andato in Emilia.
Forse, avrebbe fatto una bella cosa se si fosse recato anche nel Mantovano.
Mi ricordo che il 6 dicembre 2011, il presidente era venuto a Mantova ed era stato accolto con gli onori che gli erano dovuti.
Avrebbe fatto una bella cosa, se si fosse recato a Moglia, a Poggio Rusco o a Gonzaga.
Questo terremoto ha danneggiato tutti.
Cordiali saluti.




giovedì 7 giugno 2012

Gli antisemiti hanno attaccato questo blog!

Cari amici ed amiche.

Purtroppo, è successa una cosa spiacevole.
Gli antisemiti hanno attaccato questo blog.
Leggete i commenti al mio articolo intitolato "Beppe Grillo, antisemita, vergognati!".
Il commento (il cui autore è stato così "coraggioso" da non mettere il proprio nome) recita:

"Beppe Grillo è un grandissimo rivoluzionario e fa proprio bene ad inasprire i toni a proposito di israele che NON è affatto uno stato legittimo perché i cari amici ebrei che tu difendi tanto sono sempre stati nomadi fino a quando hanno deciso comodamente di occupare la terra dei palestinesi!!! Da un certo punto di vista Israele a noi fa molto comodo per evitare di trovarci gli estremisti musulmani dietro la porta di casa ma per favore non diciamo fesserie che Israele è legittimo! IL VERO NOME DI ISRAELE è PALESTINA!! Gli i ebrei sono dai viscidi avari sfruttatori lo sono sempre stati fin dai tempi della Shoah, proprio una brutta razza...io ne ho conosciuti nella mia vita sono BUGIARDI GRETTI SPILORCI FRAUDOLENTI, BRUTTI E FALSI COME GIUDA! Apri gli occhi!! sono SUBDOLI!!! Se non ne avessero eliminati così tanti adesso saremmo tutti alle loro incombenze! Che razza schifosa! Che animo gretto e falso! CHE L'ANTISEMITISMO SI RIANIMI!
CI SPUNTO IN FACCIA ALL'EBREO SPORCO E LERCIO!
".

La mia risposta è stata:

" Oltre ad essere antisemita, lei è anche vigliacco ed ignorante!
Visto che si è preso la briga di scrivere queste cose, metta la faccia in quello che scrive!
Si assuma le sue responsabilità, codardo che non è altro.
Inoltre, lei non sa nemmeno scrivere!
Se le dessi dell'asino, mi prenderei una denuncia...dagli asini.
Allora, stando al suo "colto pensiero" si dovrebbe sputare anche sul crocifisso!
Nostro Signore Gesù Cristo era un ebreo e morì sulla croce per salvare l'umanità.
Le persone come lei mi fanno venire il voltastomaco!
Se questo blog non le piace, usi uno strumento utile, la tastiera, e se ne torni nella fogna da cui lei è venuto!
".

Io non ho parole.
Quando il buon Dio diede l'intelligenza agli uomini, molti di loro dormivano o giocavano a bridge.
Prima di tutto, mi scuso con i lettori di questo blog, per la mia risposta.
Io non tollero queste cose.
Non le tollero da cittadino italiano e da cattolico.
Ricordo che Papa Pio XI condannò l'antisemitismo dicendo che esso era incompatibile con la tradizione cattolica perché, in fondo, noi cattolici siamo spiritualmente semiti. 
Ora, posso toccare con mano la situazione attuale.
Sono solidale con i nostri fratelli ebrei.
Vale il detto che recita: "Le mamme degli idioti sono sempre incinte!".
Gente come quel "signore" non merita di essere ascoltata. 
Cordiali saluti. 






SCOPERTI NUOVI REPERTI DEL TEMPO DI RE DAVIDE, RAFFORZATA STORICITA' BIBLICA

Cari amici ed amiche.

Dal sito dell'UCCR, ho preso questo testo.
Leggetelo:

"11 maggio, 2012
Mentre si succedono gli studiosi che avanzano dubbi sull’esistenza storica di Maometto, fondatore e profeta dell’Islam («il Maometto della tradizione islamica non è esistito, o se è esistito, era sostanzialmente diverso da come la tradizione lo dipinge»), contemporaneamente l’archeologia continua a confermare la storicità e l’attendibilità dei Vangeli e dell’Antico Testamento.

Il caso recente è quello del team di archeologi guidati dal prof. Yosef Garfinkel, docente presso l’Istituto di Archeologia dell’Università ebraica di Gerusalemme, i quali durante scavi archeologici a Khirbet Qeiyafa, una città a ovest di Gerusalemme adiacente alla valle di Elah, hanno scoperto assemblaggi ricchi di ceramica, pietra, utensili in metallo e oggetti di culto. Sono venute alla luce, inoltre, tre grandi stanze che servivano da santuari di culto. La scoperta, si legge sul sito del governo israeliano, è «straordinaria».

La descrizione di questi luoghi corrisponde a quelle presenti nella Bibbia, durante il tempo di re Davide. I reperti, si legge, rafforzano la storicità della tradizione biblica. La città, secondo le misure radiometriche effettuate dall’Università di Oxford, è esistita per un breve periodo tra il 1020-980 aC, per poi essere violentemente distrutta. «Questa è la prima volta che gli archeologi scoprono una città fortificata in Giudea al tempo di re Davide», ha commentato il prof. Garfinkel. «Le ipotesi di chi nega la tradizione biblica per quanto riguarda Davide e sostiene che egli era una figura mitologica, o un semplice capo di una piccola tribù, vengono ora dimostrate essere errate». E’ anche la prima volta che vengono scoperti santuari dei primi re biblici, il che permette di anticipare la costruzione del tempio di Salomone a Gerusalemme di 30 o 40 anni, fornendo la prima evidenza fisica di un culto al tempo di re Davide. Un culto monoteistico, profondamente differente da tutte le altre nazioni del Vicino Oriente Antico.

Spiega l’archeologo: «Nel corso degli anni, migliaia di ossa di animali sono stati trovati, tra ovini, caprini e bovini, ma non di maiale. Ora abbiamo scoperto tre sale di culto, ma senza nessuna figura umana o animale. Questo suggerisce che la popolazione di Khirbet Qeiyafa osservava i due divieti biblici – di carne di maiale e delle immagini scolpite -. Quindi praticava un culto diverso da quello dei Cananei e dei Filistei». I reperti di Khirbet Qeiyafa indicano inoltre che uno stile architettonico elaborato si era sviluppato fin dal tempo del re David, indicando la formazione di uno stato, la creazione di una élite, con un certo livello sociale e urbanistico
.".

Ora, se tutte le ricerche fatte dal professor Garfinkel dovessero essere confermate, si avrebbe la certezza del'esistenza di tutti i personaggi del Vecchio Testamento.
Quindi, se ci sono prove certe che tutte le vicende raccontato dal Vecchio Testamento siano vere, vi sarebbe la prova inconfutabile della anche dell'autenticità del Nuovo Testamento.
Del resto, le vicende raccontate dal Vecchio Testamento possono essere confermate anche attraverso la scienza, senza mettere in discussione l'esistenza di Dio.
Per esempio, Sodoma e Gomorra potrebbero essere state distrutte da fulmini globulari.
Inoltre, il sito archeologico di Khirbet Qeiyafa era noto per essere stato una vera e propria città del settore metallurgico.
La presenza di forti tracce di metalli, come il cadmio, nel suolo lo dimostra.
Le ricerche del professor Garfinkel fanno il paio con ciò e dimostrano che la popolazione di quella città non era solo brava a forgiare i metalli ma professava anche il credo ebraico.
Tutto ciò potrebbe dimostrare che quanto detto su re Davide e sul Popolo eletto possa essere vero.
Quindi, la Bibbia non sarebbe più solo un libro sacro ma anche un vero e proprio documento storico di un popolo e di due religioni strettamente legate, il Giudaismo ed il Cristianesimo.
Cordiali saluti.



Commento alla lettera dell'onorevole Massimo Enrico Corsaro


Cari amici ed amiche.

Ieri mi è arrivata un'e-mail con una lettera che l'onorevole Massimo Enrico Corsaro (Popolo della Libertà) aveva inviato al giornalista Marcello Veneziani  che aveva lanciato un appello sul "Secolo d'Italia"  (che potete leggere facendo un click qui).
Il testo della lettera è il seguente:

"Caro Veneziani, non chiudiamoci a riccio: sarebbe un grosso errore


Caro Marcello Veneziani, provo a rispondere al tuo appello. Perché anch’io mi sento di destra, anzi lo sono, senza suffissi né trattini. Sono di destra perché penso che nascere italiani sia un motivo sufficiente per stare al mondo; parlare la lingua di Dante, mangiare la pasta, vestire con gusto, amare le belle cose, sentire la responsabilità di rappresentare l’oggi di un popolo che ieri ha bagnato il naso al mondo. Considerare l’Italia una Nazione e non un Paese e la cittadinanza un diritto che viene dal sangue. Sono di destra perché mi fa schifo l’egualitarismo, e penso che ciascuno debba orgogliosamente rivendicare la propria originalità; perché penso che chi più si impegna e chi è più bravo debba andare più lontano dell’incapace e del fannullone; perché credo che ognuno è responsabile delle proprie scelte e che sia da vigliacchi dare le colpe di quello che non funziona a una impersonale società. Sono di destra perché credo che i sindacati, nessuno escluso, abbiano una gran fetta di colpe nell’Italia che non va; perché trovo che certo capitalismo italiano che usa lo scudo per riportare a casa gli utili in nero e non li reinveste nelle aziende sia meglio perderlo che trovarlo; perché credo che non basti avere le labbra e le tette di gomma per diventare consiglieri regionali e che per fare i sindaci, assessori o ministri non sia obbligatorio ricevere intrallazzatori ed affaristi; e che il bisogno dell’immunità (che peraltro non esiste nemmeno più) non sia sufficiente per ambire al Parlamento. Sono di destra perché credo che uno Stato giusto sia quello in cui un Ministro degli Esteri che va in India non torni a casa se non a fianco dei suoi (e nostri) soldati; perché mi imbarazza vedere quanta gente cade nel giochino della sinistra e della Lega che con la scusa del terremoto attaccano, con la celebrazione del 2 giugno, l’unico simbolo riconosciuto dell’unità nazionale. Sono di destra, perché penso che il peggior governo eletto dal popolo per realizzare un programma, sia meglio di un’accozzaglia di banchieri e burocrati che non deve render conto a nessuno. Sono di destra, perché penso che far politica sia impegnarsi per tradurre questi principi nella società, e che per fare questo si possa anche mettere in conto qualche sconfitta, rinunciando a camuffarsi per mettersi assieme a chiunque con il solo fine di restare nella stanza dei bottoni.
Un nostro comune amico lo definiva “il rifiuto del compromesso sistematico”, e quello era un uomo che sapeva emozionare. D’altra parte, una vita non merita di essere vissuta se non è il susseguirsi di emozioni. Lì dobbiamo tornare, a partire dalla nobiltà della Politica. E sono convinto, soprattutto, che questo possa essere realizzato senza ricorrere a toni sbraitanti, senza cadere nello stereotipo del-della populista che schiuma rabbia in televisione e che ha letto poco più dell’Intrepido e del Corriere dello Sport, che pensa che Pound sia la frazione di una sterlina e Gentile un terzino della Nazionale. Tutto ciò, condivido la tua analisi, passa per una necessaria ricostruzione. Ma se è vero che il tempo di Berlusconi e di quell’altro (che non cito per il fastidio che mi provoca pensare alle sue colpe) è passato, rifiuto di credere che il nuovo corso debba o possa essere circoscritto a chi ha fatto il cursus honorum nella destra. Ci sono tanti amici, che magari mai hanno pensato di collocarsi nella nostra area, che sono certo condividano sentimenti, programmi e priorità. Molte analisi sociali di Sacconi, programmi economici di Crosetto, sensibilità popolari di Fitto e potrei citarne a decine stanno bene con noi, e noi con loro.
Il vero tema non è rifare la destra, tornando di fatto ad isolarla nell’ignoranza di una comunicazione egemonizzante che non ha mai provato a capirla. La scommessa per tutti è accettare che un ciclo si è chiuso, e che nessuna cosmesi superficiale restituirà agli italiani il diritto di sognare.
".

Prima di incominciare a commentare, voglio esprimere la mia solidarietà al dottor Gilberto Sogliani (esponente del Popolo della Libertà qui in Provincia di Mantova) che ieri è stato rapinato mentre era a Milano.
Commento, rifacendomi a quanto detto dal Presidente del Senato, Renato Schifani, che ha detto che il Popolo della Libertà deve scegliere tra Beppe Grillo e Mario Monti. 
Io penso che non debba scegliere tra nessuno dei due.
Beppe Grillo rappresenta la peggiore specie del populismo.
Mario Monti rappresenta la tecnocrazia.
Tutti e due sono antipolitica.
Io penso che il Popolo della Libertà debba tornare a fare la politica secondo i suoi valori e quello che si è sempre proposto di fare.
Il PdL è il partito che difende il diritto di proprietà e la sussidiarietà e la riforma presidenziale ed il federalismo.
Il partito deve ricominciare a parlare di queste cose.
Il partito ricominci a parlare di taglio delle tasse, riduzione della burocrazia e di riforma presidenzialista e federalista. e metta al centro la questione dei giovani e della loro disoccupazione, tema che riguarda anche me.
Inoltre, il partito deve radicarsi sul territorio e, possibilmente, allontanare chi sul territorio non ha operato bene.
Per esempio, qui a Roncoferraro, in Provincia di Mantova, il gruppo del PdL in Consiglio comunale non sta operando bene.
Anzi, spesso e volentieri vota con la maggioranza di centrosinistra, anche i provvedimenti che contrastano con la linea ed i valori del centrodestra e del Popolo della Libertà, come la questione dell'IMU.
Vi consiglio di dare un'occhiata al verbale della riunione del Consiglio comunale che si è tenuta il 4 giugno scorso.
Qui a Roncoferraro, il partito è diventato impopolare.
Quindi, il PdL si deve radicare sul territorio e deve tornare a parlare con il proprio elettorato e di prendere, se è necessario, anche il consenso degli elettori di altri partiti moderati, come l'Unione di Centro.
Il PdL deve ritrovare la sua identità.
Cordiali saluti. 

Terremoti, cosa sta succedendo in Pianura Padana?

Cari amici ed amiche.

Il sito "Meteoterremoti" continua a segnalare scosse di terremoto, qui in Val Padana.
Anche ora, ne ho sentita una questa notte ed anche ora ne sento qualcuna.
Qui la gente si sta sbizzarrendo in teoremi vari.
C'è chi dice che il sisma sia stato causato da alcune trivellazioni fatte in Emilia per lo stoccaggio del gas.
Secondo questo teorema, coloro che hanno fatto queste trivellazioni hanno immesso nel sottosuolo dell'azoto liquido.
Questo azoto liquido (che è a bassissima temperatura) avrebbe rotto la roccia sottostante, generando di fatto un terremoto di crollo.
Secondo altri, invece, pare che c'entri il "progetto HAARP" , un progetto americano con cui si vorrebbe modificare il clima e generare terremoti.
Io, però, penso che questo terremoto sia un fenomeno tettonico.
L'Italia è un Paese sismico.
Esso si trova tra delle faglie, ossia tra punti di congiunzione tra le placche in cui è divisa la crosta terrestre.
Questo spiega i terremoti ed i vulcani.
La placca africana e quella euroasiatica si scontrano.
La placca africana sta salendo.
Questo generò la nascita degli Appennini.
Ora, la placca africana sta spingendo ancora verso nord.
Gli Appennini si stanno spingendo verso nord.
Questo genera una subduzione.
La placca africana si infila sotto quella euroasiatica, generando il terremoto.
Pensate che pare che nostra zona si sia alzata di 15 cm.
Chissà cosa succederà in seguito?
Chi vivrà...vedrà!
Cordiali saluti.

mercoledì 6 giugno 2012

Analogie inquietanti


Cari amici ed amiche.

Ieri ho visto una puntata della trasmissione "Apocalypse", un documentario che tratta la storia e che va in onda su Rete 4.
In questa puntata è stata mostrata l'ascesa del feroce dittatore tedesco Adolf Hitler.
Di questo orribile personaggio hanno mostrato alcuni discorsi sottotitolati in lingua italiana.
In uno di questi Hitler terminò un discorso dicendo: "I partiti non ci saranno, noi aboliremo i partiti!".
Era il 1932.
Ora, questo discorso presenta numerose analogie con quelli di un personaggio molto più recente, Beppe Grillo.
Anche Grillo afferma di volere abolire i partiti.
Inoltre, egli incita all'odio contro il sistema (proprio come faceva Hitler) ed ha attaccato anche gli ebrei ed Israele.
Se poi, aggiungiamo il contesto di crisi economica e politica del nostro Paese, l'imbarbarimento del clima (che porta ad episodi gravi, come i suicidi e l'attentato di Brindisi, di cui pare che oggi sia stato preso l'autore) e l'avanzare di una certa sinistra estrema , noteremo che ci sono delle analogie molto inquietanti.
Cordiali saluti.

Pazza idea, uscire dall'Euro e legarsi alla Dollar zone

Cari amici ed amiche.
Sul "Minzolini Fan Club" di Facebook, ho trovato questo testo:

"Un articolo di Libero lancia una "pazza idea" che potrebbe essere una soluzione ai nostri problemi: uscire dall'Euro Zone e legarsi al Dollaro, come poi era prima di entrare nel girone infernale dell'Euro, sia sempre benedetto chi ci ha portato a questo suicidio e poi a quali condizioni capestro!
La premessa è che gli USA sgancino un finanziamento nell'ordine del trilioni, cosa che obiettivamente non pare possibile, visto che combattono con il secondo debito pubblico al mondo! I vantaggi per noi sarebbero immensi, pagheremo sempre lo scotto della svalutazione ma l'economia si riprenderebbe velocemente.
Problema insormontabile: vedete un Uomo, con attributi d'acciaio, lucidamente folle tanto da portarci in questa direzione? E se esistesse, cosa della quale mi permetto di dubitare, avrebbe i poteri per farlo o dovrebbe scontrarsi con una pletora di partitini nemici del nuovo ed amici delle banche?

M. Rizzi
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Si fa sempre più incandescente lo scontro sulla crisi finanziaria. E' sempre più determinato Barack Obama in pressing sull'Europa si fa sentire e parla non più solo a Berlino ma anche a Bruxelles: Bce e Comissione europea vengono ritenute corresponsabili del disastro.

"I mercati rimangono scettici ha detto il portavoce di Obama - Jay Carney - che le misure prese finora siano sufficienti a garantire una ripresa in Europa e ad allontanare il rischio peggioramento della crisi. Bisogna fare altro. Comunque siamo pronti a compiere tutti i passi necessari per isolare l'economia americana dall'impatto negativo della crisi in Europa. La linea di Obama è che l'austerity dell'eurozona è un suicidio, crea recessione e disoccupazione, peggiora gli squilibri di finanza che vorrebbe sanare. 



M. Rizzi
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Si fa sempre più incandescente lo scontro sulla crisi finanziaria. E' sempre più determinato Barack Obama in pressing sull'Europa si fa sentire e parla non più solo a Berlino ma anche a Bruxelles: Bce e Comissione europea vengono ritenute corresponsabili del disastro.


I mercati rimangono scettici ha detto il portavoce di Obama - Jay Carney - che le misure prese finora siano sufficienti a garantire una ripresa in Europa e ad allontanare il rischio peggioramento della crisi. Bisogna fare altro. Comunque siamo pronti a compiere tutti i passi necessari per isolare l'economia americana dall'impatto negativo della crisi in Europa. La linea di Obama è che l'austerity dell'eurozona è un suicidio, rea recessione e disoccupazione, peggiora gli squilibri di finanza che vorrebbe sanare. 


 Tale prospettiva porterebbe i risparmiatori a spostare i loro soldi dalle banche, prima. Inoltre il debito sovrano italiano sarebbe classificato come parzialmente in insolvenza. Le due cose comporterebbero la crisi bancaria e del credito.

Se si riuscisse a superare senza morti questo impatto, poi il minor peso della spesa per interessi (oggi tra gli 80 e 90 miliardi annui) e la competitività del cambio permetterebbe all’Italia una crescita del Pil tendenziale attorno al 5 per cento. Quindi il problema si concentra su come superare il biennio di ritorno alla lira evitando la distruzione totale del sistema.


In teoria un modo ci sarebbe. Agganciare la nuova lira al dollaro e ottenere dall’America una linea di credito speciale di 1,5 trilioni di dollari. Se fosse possibile, la svalutazione della nuova lira sarebbe contenuta, sufficiente per dare impulso alla crescita, ma non troppa per costringere il mercato europeo al ritorno dei dazi.
".



Oggi, in Europa vi è una guerra.
Questa guerra non si combatte con le bombe ma con la finanza.
Fondamentalmente, questa guerra è tra l'area franco-tedesca (che vuole predominare), quella anglo-scandinava e quella mediterranea.
Ora, l'Euro non è controllato da nessuna istituzione politica ma dalle banche.
Queste hanno saldato i loro interessi con quelli franco-tedeschi (o meglio tedeschi), distruggendo la concorrenza dell'area mediterranea e scontrandosi con quella anglo-scandinava.
Io penso che, se uscisse dall'Euro e si legasse al Dollaro (con una nuova Lira), l'Italia avrebbe molto da guadagnare.
L'Euro (così com'è) è destinato a fallire,
Il problema è che (con sé) trascinerebbe a fondo anche noi.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.