Cari amici ed amiche.
Leggete questo brano:
"2nd June 1953: Queen Elizabeth II of the United Kingdom, Canada, Australia, New Zealand, South Africa, Ceylon, and Pakistan, as well as Head of the Commonwealth, was crowned by the The Most Reverend and Right Honorable The Lord Fisher of Lambeth, Archbishop of Canterbury, with St. Edward's Crown at Westminster Abbey.".
Così, siamo arrivati a sessanta!
Gli anni di regno della regina d'Inghilterra Elisabetta II Windsor sono sessanta.
Il suo è un regno caratterizzato da viaggi ed incontri importanti.
Ella incontrò capi di Stato e di Governo, Papi ed esponenti politici e religiosi.
La corona inglese è portatrice di una tradizione vecchia di secoli, anche se questa cambiò nei secoli.
I Britannici sono attaccati alla corona per questo motivo.
Questo è lo spirito di una monarchia.
Alla regina Elisabetta II auguriamo tutti un felice Giubileo.
Ringrazio Francesco De Morandé che ha messo questa foto su Facebook.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
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Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
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Il mio libro
sabato 2 giugno 2012
Presidenzialismo, parla Andrea Verde
Cari amici ed amiche.
Sul sito della Fondazione "Libertiamo", l'amico Andrea Verde ha scritto un articolo intitolato "La grande riforma, ultima chiamata. Solo il sistema francese può arginare le forze antisistema" e ha inoltrato questo testo su Facebook, sfidandomi (bonariamente) a commentarlo.
Il testo recita:
"Oggi sul tema del Presidenzialismo é intervenuta un'icona della cultura italiana, ospite fissa dei talk-show televisivi, bandiera del "politicamente corretto", relatrice di importanti convegni, editorialista dell'Espresso; la professoressa Sofia Ventura di Bologna. Il suo intervento é stato salutato da un coro di consensi, di applausi a scena aperta, di tappeti rossi e, statene certi, di imminenti inviti a convegni e trasmissioni televisive. Sono pronto a scommettere che anche Montezemolo non potrà resistere al fascino della professoressa per la quale prevedo un radioso avvenire politico. Ovviamente sono molto contento che la professoressa Ventura abbia parlato del modello francese, del doppio turno ed abbia fatto un cenno storico sul passaggio dalla IV° alla V° République. Io credo molto in questa battaglia e sarei certamente molto contento se l'intervento dell'illustre studiosa servisse a sensibilizzare i tartufi della politica italiana. Tuttavia vorrei fare una piccola precisazione. Del presidenzialismo e del modello francese me ne occupo anch' io da diversi anni! Come i miei amici sanno, vivo in Francia da vent'anni e seguo da vicino la politica francese. Ho intervistato i principali leader politici, ho scritto oltre trecento articoli sulla politica francese, sul modello istituzionale francese, sul suo modello di integrazione ma non ho mai avuto l'onore di essere invitato in una di quelle trasmissioni televisive dove di solito gli ospiti vanno con uno specchietto per parlarsi addosso. Penso di non essere presuntuoso se dico di essere uno dei principali esperti di politica francese e non solo perché parlo il francese,vivo in Francia e seguo quotidianamente la politica francese, ma anche perché partecipo regolarmente ai grandi eventi dove spesso e volentieri sono l'unico giornalista italiano presente. Un esempio? Il grande dibattito sulla laicità organizzato a Parigi da Jean-François Copé un anno fa. C'erano oltre cinquecento giornalisti provenienti da ogni parte d'Europa ma io ero l'unico giornalista italiano presente! E potrei fare altri esempi. Ma torniamo al Presidenzialismo. Ci tengo a ristabilire la verità in un Paese in cui prevale la menzogna e l'ipocrisia. Sapete chi aveva ripreso questa battaglia ultimamente dopo che fu la bandiera dei missini per una vita? Scommetto che non lo sapete e che resterete basiti nell'apprenderlo. Da un portale inviso all'intellighenzia rossa, un portale che secondo Flavia Perina utilizzava un linguaggio da "osteria numero 5" (che detto da una che quando dirigeva il Secolo non vendeva neanche una copia é un complimento), un portale guardato con diffidenza anche dal Pdl; sto parlando del "Predellino" di Giorgio Stracquadanio di cui ero collaboratore. Cosa osammo fare? Nell'ottobre 2010, nel quarantennale della morte di De Gaulle, osammo celebrare il Generale, rilanciando la battaglia per il presidenzialismo. Io scrissi diversi articoli, intervenne anche Angela Piscitelli e Giorgio si reco', in compagnia della deputata Michaela Biancofiore, all'ambasciata di Francia a Roma per deporre simbolicamente un mazzo di fiori sulla tomba del Generale De Gaulle. Ovviamente la stampa di regime non scrisse una riga, i talk-show si guardarono bene dall'invitarci, gli esperti (quelli che parlano di tutto e non ne azzeccano una) non ci degnarono di alcuna attenzione. A Saronno recentemente, ai seminari di Libertiamo, venne Gianfranco Fini. Fece un'intervista molto addomesticata e molto soporifera. Furono ammesse poche domande da parte dei partecipanti. Ovviamente sotto il rigido controllo di Benedetto Della Vedova (lo spindoctor finiano che nell’ultimo anno non ne ha azzeccata una riducendo a Fli ai minimi termini). Io volevo fare una domanda sul tema del Presidenzialismo ma mi fu impedito. Poi, finito l'incontro (presenti cinquanta persone in un teatro desolatamente vuoto con un pubblico annoiato) Fini scappo' a cena con i big di Libertiamo e i partecipanti (paganti) del convegno furono lasciati soli, soletti in albergo. Si parla tanto di riavvicinarsi all’opinione pubblica, della necessità di ascoltare le voci dal basso, ma un conto sono i proclami, un conto é la realtà delle cose. Io penso che sarebbe stato utile, soprattutto per Fini, ascoltare quello che avevano da dire quei ragazzi...Morale della favola; questo é un paese di tartufi. Non lasciamoci ingannare. Questi non vogliono fare né il Presidenzialismo e neanche rinnovare la classe politica. Vogliono solo salvare i loro posti di potere, utilizzando qualche specchietto per allodole. Per questo bisogna incalzarli ogni giorno, senza tregua !".
Sul sito della Fondazione "Libertiamo", l'amico Andrea Verde ha scritto un articolo intitolato "La grande riforma, ultima chiamata. Solo il sistema francese può arginare le forze antisistema" e ha inoltrato questo testo su Facebook, sfidandomi (bonariamente) a commentarlo.
Il testo recita:
"Oggi sul tema del Presidenzialismo é intervenuta un'icona della cultura italiana, ospite fissa dei talk-show televisivi, bandiera del "politicamente corretto", relatrice di importanti convegni, editorialista dell'Espresso; la professoressa Sofia Ventura di Bologna. Il suo intervento é stato salutato da un coro di consensi, di applausi a scena aperta, di tappeti rossi e, statene certi, di imminenti inviti a convegni e trasmissioni televisive. Sono pronto a scommettere che anche Montezemolo non potrà resistere al fascino della professoressa per la quale prevedo un radioso avvenire politico. Ovviamente sono molto contento che la professoressa Ventura abbia parlato del modello francese, del doppio turno ed abbia fatto un cenno storico sul passaggio dalla IV° alla V° République. Io credo molto in questa battaglia e sarei certamente molto contento se l'intervento dell'illustre studiosa servisse a sensibilizzare i tartufi della politica italiana. Tuttavia vorrei fare una piccola precisazione. Del presidenzialismo e del modello francese me ne occupo anch' io da diversi anni! Come i miei amici sanno, vivo in Francia da vent'anni e seguo da vicino la politica francese. Ho intervistato i principali leader politici, ho scritto oltre trecento articoli sulla politica francese, sul modello istituzionale francese, sul suo modello di integrazione ma non ho mai avuto l'onore di essere invitato in una di quelle trasmissioni televisive dove di solito gli ospiti vanno con uno specchietto per parlarsi addosso. Penso di non essere presuntuoso se dico di essere uno dei principali esperti di politica francese e non solo perché parlo il francese,vivo in Francia e seguo quotidianamente la politica francese, ma anche perché partecipo regolarmente ai grandi eventi dove spesso e volentieri sono l'unico giornalista italiano presente. Un esempio? Il grande dibattito sulla laicità organizzato a Parigi da Jean-François Copé un anno fa. C'erano oltre cinquecento giornalisti provenienti da ogni parte d'Europa ma io ero l'unico giornalista italiano presente! E potrei fare altri esempi. Ma torniamo al Presidenzialismo. Ci tengo a ristabilire la verità in un Paese in cui prevale la menzogna e l'ipocrisia. Sapete chi aveva ripreso questa battaglia ultimamente dopo che fu la bandiera dei missini per una vita? Scommetto che non lo sapete e che resterete basiti nell'apprenderlo. Da un portale inviso all'intellighenzia rossa, un portale che secondo Flavia Perina utilizzava un linguaggio da "osteria numero 5" (che detto da una che quando dirigeva il Secolo non vendeva neanche una copia é un complimento), un portale guardato con diffidenza anche dal Pdl; sto parlando del "Predellino" di Giorgio Stracquadanio di cui ero collaboratore. Cosa osammo fare? Nell'ottobre 2010, nel quarantennale della morte di De Gaulle, osammo celebrare il Generale, rilanciando la battaglia per il presidenzialismo. Io scrissi diversi articoli, intervenne anche Angela Piscitelli e Giorgio si reco', in compagnia della deputata Michaela Biancofiore, all'ambasciata di Francia a Roma per deporre simbolicamente un mazzo di fiori sulla tomba del Generale De Gaulle. Ovviamente la stampa di regime non scrisse una riga, i talk-show si guardarono bene dall'invitarci, gli esperti (quelli che parlano di tutto e non ne azzeccano una) non ci degnarono di alcuna attenzione. A Saronno recentemente, ai seminari di Libertiamo, venne Gianfranco Fini. Fece un'intervista molto addomesticata e molto soporifera. Furono ammesse poche domande da parte dei partecipanti. Ovviamente sotto il rigido controllo di Benedetto Della Vedova (lo spindoctor finiano che nell’ultimo anno non ne ha azzeccata una riducendo a Fli ai minimi termini). Io volevo fare una domanda sul tema del Presidenzialismo ma mi fu impedito. Poi, finito l'incontro (presenti cinquanta persone in un teatro desolatamente vuoto con un pubblico annoiato) Fini scappo' a cena con i big di Libertiamo e i partecipanti (paganti) del convegno furono lasciati soli, soletti in albergo. Si parla tanto di riavvicinarsi all’opinione pubblica, della necessità di ascoltare le voci dal basso, ma un conto sono i proclami, un conto é la realtà delle cose. Io penso che sarebbe stato utile, soprattutto per Fini, ascoltare quello che avevano da dire quei ragazzi...Morale della favola; questo é un paese di tartufi. Non lasciamoci ingannare. Questi non vogliono fare né il Presidenzialismo e neanche rinnovare la classe politica. Vogliono solo salvare i loro posti di potere, utilizzando qualche specchietto per allodole. Per questo bisogna incalzarli ogni giorno, senza tregua !".
Sempre attento ed acuto, Andrea Verde porta all'attenzione di tutti dei temi importanti.
Pur nelle nostre differenze di vedute in politica (Verde, infatti, è di Futuro e Libertà per l'Italia, io sono del Popolo della Libertà) riconosco ciò.
In futuro, vorrei parlare anche della questione delle corti islamiche in Inghilterra, questione da lui sollevata.
Ora, parlo del tema delle riforme.
Insieme al federalismo, il presidenzialismo è (e deve essere) uno dei cardini di un serio processo di riforma del Paese.
Da noi c'è un problema molto preoccupante.
Questo problema è il distacco dei cittadini dalla politica.
Questo distacco è causato anche dagli stessi politici che spesso e volentieri hanno fatto cose che i cittadini non hanno potuto capire né accettare, come, per esempio, i cambi di schieramento dei deputati e dei senatori che, altrettanto spesso e volentieri, hanno determinato le cadute dei governi eletti e la nascita di altri esecutivi non eletti.
Il caso dell'attuale governo di Mario Monti è lampante.
Il presidenzialismo è una di quelle riforme che ritengo ineludibili.
Con il presidenzialismo si potrebbe separare il Governo dal Parlamento. Quest'ultimo conserverebbe il potere legislativo senza però mettere il Governo alla mercé dei piccoli gruppi parlamentari che nel sistema attuale minacciano di farlo cadere, se non dà loro qualcosa in cambio per il proprio interesse.
Questa cosa non accadrebbe più, se ci fosse il presidenzialismo.
Personalmente, io sono più favorevole al sistema americano, come l'onorevole Giorgio Stracquadanio.
Il sistema francese ha un aspetto che potrebbe essere un limite, il doppio turno.
In Italia, sistematicamente, quando ci sono i ballottaggi c'è un maggiore astensionismo.
Ora, l'astensionismo premia di più la sinistra che non il centrodestra.
L'elettore di sinistra (che è di scuola comunista) è più militarizzato e vota sempre.
Egli voterebbe anche Satana in persona, se questi si candidasse.
L'elettore di centrodestra, invece, è più selettivo ed è più libero nelle sue opinioni.
Il caso del "grillino" Federico Pizzarotti che è diventato sindaco di Parma è stato un esempio di ciò.
Pizzarotti ha vinto grazie ai voti degli elettori di centrodestra che al primo turno si sono astenuti, facendo perdere il centrodestra.
Lo stesso discorso vale per il mio Comune, Roncoferraro, in Provincia di Mantova.
Alle elezioni comunali del 2009, il centrodestra perse perché al suo interno non riuscì a trovare la quadra ed ebbe problemi a formare la lista dei candidati e alcuni dei candidati (tra cui il candidato sindaco), a mio modesto parere, non furono all'altezza della situazione.
Lo dico con il massimo rispetto per le persone (che è cosa dovuta), Filippo Poltronieri (candidato sindaco di quella lista), per esempio, non fu capace di attrarre i consensi di larga parte dell'elettorato di centrodestra.
L'elettorato non lo percepiva come il "suo" candidato sindaco.
Lo sentiva distante. Io che ho studiato tecniche relazionali, posso dire che molto spesso il linguaggio non verbale pesa molto di più di quello verbale.
Ora, con tutto il rispetto, Poltronieri avrebbe dovuto non dare questa percezione di distanza e presentarsi in un altro modo. Ad esempio, avrebbe dovuto mostrare più empatia verso gli elettori a cui si rivolgeva.
Lo stesso discorso vale per altri e per altri motivi.
Sarebbero servite altre persone.
L'elettorato non lo percepiva come il "suo" candidato sindaco.
Lo sentiva distante. Io che ho studiato tecniche relazionali, posso dire che molto spesso il linguaggio non verbale pesa molto di più di quello verbale.
Ora, con tutto il rispetto, Poltronieri avrebbe dovuto non dare questa percezione di distanza e presentarsi in un altro modo. Ad esempio, avrebbe dovuto mostrare più empatia verso gli elettori a cui si rivolgeva.
Lo stesso discorso vale per altri e per altri motivi.
Sarebbero servite altre persone.
Se vede un candidato che non piace o se la sua compagine politica ha delle divisioni interne, l'elettore di centrodestra si astiene.
Quindi, il rischio è che si faccia vincere la sinistra e che questa vinca pur essendo in minoranza.
Comunque, il problema è ancora più profondo.
Per i motivi che prima ho elencato la politica è impopolare.
Tuttavia, la "domanda di politica" dei cittadini è ancora presente.
Con la contingente crisi economica, ecco che questa "domanda di politica" viene intercettata dai movimenti "antisistema", come il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo o i partiti neonazisti o i partiti comunisti di stampo guevarista o maoista.
Per questo, il tema del presidenzialismo è ineludibile.
Qui c'è il rischio di una deriva verso l'antipolitica, con conseguenze molto gravi.
Cordiali saluti.
Terremoto, il Mantovano rischia!
Guardate il video qui sopra che mostra il crollo del cupolino del campanile della Basilica palatina di Santa Barbara, a Mantova.
L'incubo del terremoto che sta funestando le vite di molte persone in Emilia e nella Provincia di Mantova non finisce.
Anche adesso, mentre sto scrivendo, si sentono delle scosse.
Su questo evento girano notizie.
Una di queste dice che l'epicentro del terremoto si stia spostando verso nord, Mantova e la sua provincia.
Se una notizia del genere dovesse essere vera, sarebbe molto grave.
Ora, il Mantovano è una zona molto complessa.
In essa vi sono stabilimenti petrolchimici (come Enichem) ed altre industrie.
Inoltre, la zona è anche molto antropizzata.
Quindi, sono a rischio le vite di molte persone.
Il Mantovano è anche noto per i suoi prodotti tipici, come il pomodoro, la zucca, il vino Lambrusco, il riso "Vialone nano", gli allevamenti di suini, il Grana Padano ed il Parmigiano-Reggiano.
Inoltre, la Provincia di Mantova è ricca di monumenti architettonici importanti.
Mantova, con il Palazzo Ducale, il Duomo, la Rotonda di San Lorenzo, la Basilica di Sant'Andrea, la Sinagoga Norsa-Torrazzo, la Torre della Gabbia e Palazzo Tè, ed il centro abitato di Sabbioneta (con la sua cittadella fortificata, il teatro, le chiese e la sinagoga) sono stati riconosciuti Patrimonio mondiale dall'umanità dall'UNESCO.
Nel Comune di Curtatone, in località Grazie, vi è il Santuario della Beata Vergine Maria Assunta.
Nel Comune di Roncoferraro, in località Barbassolo, vi è la Pieve dei Santi Cosma e Damiano.
Nel Comune di Castel d'Ario, vi sono l' ex-convento della località di Susano, il castello e la Chiesa di Santa Maria Assunta.
Nel Comune di Villimpenta vi è il Castello scaligero.
A San Benedetto Po vi è l'Abbazia Polironiana.
Nel Comune di Villimpenta vi è il Castello scaligero.
A San Benedetto Po vi è l'Abbazia Polironiana.
Già, molti monumenti sono stati danneggiati dai precedenti eventi sismici.
Prendiamo, ad esempio, la Chiesa parrocchiale di Moglia o il campanile della Chiesa dei Santi Erasmo ed Agostino che si trova a Governolo, una frazione del Comune di Roncoferraro.
Quest'ultimo è il campanile "gemello" di quello della Basilica di Sant'Andrea (che si trova a Mantova) aveva già avuto problemi di staticità.
Anche l'Abbazia Polironiana di San Benedetto Po, luogo in cui fu sepolta Matilde di Canossa, ha subito danni.
Già il sisma del 20 maggio scorso aveva fatto danni.
Domenica scorsa, prima del sisma del 29 maggio, io l'avevo visitata ed alcuni locali (come l'ex biblioteca dei monaci) erano stati chiusi perché presentavano lesioni ed anche la basilica presentava una brutta crepa sulla volta della navata sinistra. Ero tentato di chiedere alla guida se quella crepa fosse stata pericolosa o meno. Non avevo fatto nessuna domanda perché nella comitiva presso cui mi trovavo c'erano persone che venivano anche da Revere e Poggio Rusco, due zone colpite in modo più duro dal sisma e non volevo creare allarmismo.
Ora, ci si può rendere conto dei rischi che correrebbe la Provincia di Mantova, nel caso che ci fosse un terremoto di forte entità.
Ci sarebbero rischi per gli abitanti, per le aziende e per i monumenti.
Visto e considerato, io credo che sia arrivato il momento di pensare a serie misure preventive e di iniziare i restauri conservativi per i monumenti che già sono stati danneggiati.
Serviranno anche delle politiche nuove.
Ora, ci si può rendere conto dei rischi che correrebbe la Provincia di Mantova, nel caso che ci fosse un terremoto di forte entità.
Ci sarebbero rischi per gli abitanti, per le aziende e per i monumenti.
Visto e considerato, io credo che sia arrivato il momento di pensare a serie misure preventive e di iniziare i restauri conservativi per i monumenti che già sono stati danneggiati.
Serviranno anche delle politiche nuove.
Per esempio, si dovranno rivedere i criteri urbanistici con cui verranno costruiti i capannoni industriali e le case.
Oggi, è il 2 giugno ed è la "Festa della Repubblica". Io, però, penso che non ci sia nulla da festeggiare. Trovo che la parata militare di oggi sia inopportuna.
Cordiali saluti.
Oggi, è il 2 giugno ed è la "Festa della Repubblica". Io, però, penso che non ci sia nulla da festeggiare. Trovo che la parata militare di oggi sia inopportuna.
Cordiali saluti.
venerdì 1 giugno 2012
La missione dei discepoli
Cari amici ed amiche.
Durante le Messe di questa sera e di domani, saranno letti i seguenti brani:
"[32] Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità dei cieli all'altra, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa?
[33] Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l'hai udita tu, e che rimanesse vivo?
[34] O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un'altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore vostro Dio in Egitto, sotto i vostri occhi?
[39] Sappi dunque oggi e conserva bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; e non ve n'è altro.
[40] Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti dò, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore tuo Dio ti dà per sempre". (Deuteronomio, capitolo 4, versetti 32-34, 39-40)",
"[1] Esultate, giusti, nel Signore;
ai retti si addice la lode.
[2] Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
[3] Cantate al Signore un canto nuovo,
suonate la cetra con arte e acclamate.
[4] Poiché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
[5] Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra.
[6] Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
[7] Come in un otre raccoglie le acque del mare,
chiude in riserve gli abissi.
[8] Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
[9] perché egli parla e tutto è fatto,
comanda e tutto esiste.
[10] Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
[11] Ma il piano del Signore sussiste per sempre,
i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni. (Salmo 32 (33))",
" [14] Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio.
[15] E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!".
[16] Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio.
[17] E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. (Lettera di San Paolo ai Romani, capitolo 8, versetti 14-17)",
[15] E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!".
[16] Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio.
[17] E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria. (Lettera di San Paolo ai Romani, capitolo 8, versetti 14-17)",
"[16] Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato.
[17] Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.
[18] E Gesù, avvicinatosi, disse loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra.
[19] Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo,
[20] insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo". (Vangelo secondo Matteo, capitolo 28, versetti 16-20)".
[17] Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.
[18] E Gesù, avvicinatosi, disse loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra.
[19] Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo,
[20] insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo". (Vangelo secondo Matteo, capitolo 28, versetti 16-20)".
I brani sono stati presi dal sito della Santa Sede.
Gesù disse ai suoi discepoli: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.".
Dunque, egli costituì la Chiesa, che assunse la denominazione "cattolica", di cui il Papa, i vescovi, i sacerdoti ed i diaconi sono successori.
Il termine "cattolico" non deve essere interpretato come "romano" o legato allo Stato di Città del Vaticano.
Il termine "cattolico", infatti, significa "universale".
Anche i cristiani ortodossi, ad esempio, si definiscono "cattolici" e lo stesso fanno alcuni protestanti, gli anglicani ed i vetero-cattolici.
Gesù, infatti, parlò dell'universalità del suo rapporto con gli uomini.
Certo, la Chiesa di Roma fu (ed è tuttora) quella che seppe (e che sa) tramandare la tradizione apostolica che Gesù lasciò agli apostoli ed il Papa, i vescovi, i sacerdoti ed i diaconi sono i loro successori.
Per questo, la Chiesa romana viene definita "cattolica".
La missione che Gesù Cristo lasciò alla sua sequela fu obbedienza al Vangelo, l'osservanza dei comandi di Gesù, l'adesione battesimale nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo ed il distacco dalla vita incredula, chiedendo la remissione dei peccati.
Questa fu la missione che Gesù Cristo lasciò ai suoi discepoli.
A portare avanti questa missione sono chiamati il Papa, i vescovi, i sacerdoti ed i diaconi ma anche noi fedeli laici abbiamo delle responsabilità in ciò, cercando di comportarci bene e in piena adesione alla Parola del Signore, poiché anche noi facciamo parte della Chiesa.
Termino, invitandovi a pregare per i terremotati dell'Emilia e della Provincia di Mantova e per tutti coloro che non potranno celebrare le Sante Messe nelle loro chiese.
Tra questi, forse, ci siamo anche noi di Roncoferraro.
Cordiali saluti.
Holy Father, welcome to Milan!
Cari amici ed amiche.
Oggi, il Sua Santità, Papa Benedetto XVI, è arrivato a Milano, ove si terrà il "Family Day 2012".
Questo evento è dedicato alla famiglia.
La famiglia è la base di tutto.
In essa il genere umano progredisce.
Nella famiglia si formano le nuove generazioni.
Ora, mi viene da fare un a riflessione.
Forse, questa crisi è ben più profonda di quanto si possa immaginare.
Non è solo una crisi economica ma di valori e la famiglia è tra le cose più colpite.
Questa è la crisi dell'uomo.
L'uomo è tale perché sa amare e sa donarsi agli altri.
Oggi, troppo spesso, prevalgono gli egoismi ed il senso di non responsabilità verso gli altri.
Questo ha fatto sì, ad esempio, che dilagasse il ricorso al divorzio
Con il divorzio, i figli sono disorientati e possono diventare delle persone fragili o delle persone egoiste.
Bisogna ritrovare quel senso dell'aprirsi verso l'altro.
Forse, dovremmo riflettere e pregare.
Da single, debbo dire un po' invidio coloro che hanno una compagna con cui svegliarsi alla mattina ed addormentarsi alla sera e dei figli, anche se io non so sarei un buon marito ed un buon padre.
La famiglia è il primo luogo in cui si forma la persona.
Termino, segnalandovi che la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha stanziato una cifra pari ad 1.000.000.000 di Euro per i terremotati dell'Emilia e del Mantovano.
Questo dimostra la vicinanza del Santo Padre a noi che (chi più e chi meno) siamo stati coinvolti in questa tragedia.
Cordiali saluti.
Oggi, il Sua Santità, Papa Benedetto XVI, è arrivato a Milano, ove si terrà il "Family Day 2012".
Questo evento è dedicato alla famiglia.
La famiglia è la base di tutto.
In essa il genere umano progredisce.
Nella famiglia si formano le nuove generazioni.
Ora, mi viene da fare un a riflessione.
Forse, questa crisi è ben più profonda di quanto si possa immaginare.
Non è solo una crisi economica ma di valori e la famiglia è tra le cose più colpite.
Questa è la crisi dell'uomo.
L'uomo è tale perché sa amare e sa donarsi agli altri.
Oggi, troppo spesso, prevalgono gli egoismi ed il senso di non responsabilità verso gli altri.
Questo ha fatto sì, ad esempio, che dilagasse il ricorso al divorzio
Con il divorzio, i figli sono disorientati e possono diventare delle persone fragili o delle persone egoiste.
Bisogna ritrovare quel senso dell'aprirsi verso l'altro.
Forse, dovremmo riflettere e pregare.
Da single, debbo dire un po' invidio coloro che hanno una compagna con cui svegliarsi alla mattina ed addormentarsi alla sera e dei figli, anche se io non so sarei un buon marito ed un buon padre.
La famiglia è il primo luogo in cui si forma la persona.
Termino, segnalandovi che la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha stanziato una cifra pari ad 1.000.000.000 di Euro per i terremotati dell'Emilia e del Mantovano.
Questo dimostra la vicinanza del Santo Padre a noi che (chi più e chi meno) siamo stati coinvolti in questa tragedia.
Cordiali saluti.
Andrea Verde: "Altro che terzo Polo! Presidenzialismo subito, basta inciuci e tutti a casa!"
Cari amici ed amiche.
Leggete questa nota scritta da Andrea Verde su Facebook:
"La politica italiana riesce sempre a sorprendermi. Io, come sapete, vivo da vent’anni in Francia, una Repubblica Presidenziale che ama eleggere dei monarchi per poterli poi ghigliottinare. In Italia siamo abituati diversamente. I nostri deputati sono nominati dalle segreterie dei partiti e il Presidente della Repubblica, che non ha gli stessi poteri di quello francese, lo elegge il Parlamento. Nella Prima Repubblica siamo stati abituati al consociativismo; governava la Dc con i partitini satelliti a cui venivano concesse un po’ di briciole, ma le grandi decisioni si prendevano in accordo con il Pci. Il solo che tentò di invertire questo stato di cose fu Bettino Craxi che, sulla scala mobile, osò sfidare il Pci e la Cgil; il conto gli venne presentato qualche anno dopo…. Un altro esempio di ribellione a quel sistema fu la splendida marcia dei 40 mila di Torino che si ribellarono al blocco della Fiat imposto dalla Cgil, spalleggiata dal Pci. Vennero accusati di essere pericolosi reazionari.
Nella seconda Repubblica si pensava che finalmente l’Italia potesse diventare un Paese maturo, liberato infine dalla logica consociativa, pronto ad un vero bipolarismo. Niente di più falso.
Leggete questa nota scritta da Andrea Verde su Facebook:
"La politica italiana riesce sempre a sorprendermi. Io, come sapete, vivo da vent’anni in Francia, una Repubblica Presidenziale che ama eleggere dei monarchi per poterli poi ghigliottinare. In Italia siamo abituati diversamente. I nostri deputati sono nominati dalle segreterie dei partiti e il Presidente della Repubblica, che non ha gli stessi poteri di quello francese, lo elegge il Parlamento. Nella Prima Repubblica siamo stati abituati al consociativismo; governava la Dc con i partitini satelliti a cui venivano concesse un po’ di briciole, ma le grandi decisioni si prendevano in accordo con il Pci. Il solo che tentò di invertire questo stato di cose fu Bettino Craxi che, sulla scala mobile, osò sfidare il Pci e la Cgil; il conto gli venne presentato qualche anno dopo…. Un altro esempio di ribellione a quel sistema fu la splendida marcia dei 40 mila di Torino che si ribellarono al blocco della Fiat imposto dalla Cgil, spalleggiata dal Pci. Vennero accusati di essere pericolosi reazionari.
Nella seconda Repubblica si pensava che finalmente l’Italia potesse diventare un Paese maturo, liberato infine dalla logica consociativa, pronto ad un vero bipolarismo. Niente di più falso.
L’errore fu principalmente del centro-destra; aveva i numeri per riformare il Paese, ma si é perso tra polemiche, indecisioni e complessi di inferiorità. Il centro-destra italiano doveva puntare sul Presidenzialismo ricordandosi di quanto accadde in Francia negli anni cinquanta. Il Generale De Gaulle, stanco dei maneggi e degli intrallazzi dei partiti, assolutamente incompatibili con l’interesse generale della Nazione, propose la riforma presidenziale, osteggiata dalla sinistra ma plebiscitata dai francesi con un referendum. Il Generale ebbe la grande intuizione che non ebbero i politici italiani; una Nazione é forte se ha istituzioni forti e credibili, legittimate dal voto popolare e, davanti a situazioni di immobilismo create da corpi intermedi che rallentano l’approvazione di riforme vitali, ci si rivolge direttamente al Popolo sovrano tramite il referendum. Fu così che la Francia uscì dall’impasse e diventò una grande Nazione. Fu sempre il Generale ad avviare quel programma nucleare che ha permesso alla Francia di avere la propria autonomia energetica, di pagare l’energia meno cara e di avere meno emissioni di Co2 rispetto all’Italia!
In Italia abbiamo avuto sempre istituzioni deboli, facilmente ricattabili. Il centro-destra poteva cambiare lo stato delle cose, scelse la via suicida della Bicamerale. Fu il più grosso errore di Berlusconi. Non hanno voluto fare il presidenzialismo perché la sinistra si sarebbe messa di traverso (come in Francia), non ebbero il coraggio di rivolgersi al Popolo sovrano ma scelsero di modificare la legge elettorale ad ogni tornata. Come se in presenza di un edificio pericolante, anzichà rinforzarne le deboli fondamenta, si scegliesse di ripitturarne la facciata.
La terribile crisi finanziaria che ha colpito il mondo intero e l’Europa in particolare, ha messo a nudo le debolezze dell’Italia: istituzioni deboli, poco credibili, una classe dirigente completamente inadeguata e moralmente priva di ogni scrupolo.
Incompetenti e ladri! Si é pensato allora di far abdicare la politica e di chiamare dei tecnici a fare il «lavoro sporco», come se il Generale De Gaulle, alla fine degli anni cinquanta anziché avviare la grande riforma costituzionale che diede vita alla V° Repubblica, avesse chiamato al capezzale della Francia i migliori tecnici del momento! Che pia illusione! Potevano dei tecnici, sia pur dal curriculum invidiabile, sopperire alle carenze dei politici e per giunta trattando i cittadini come degli scolaretti o peggio come dei sudditi? No di certo. Infatti l’altro giorno Piero Ostellino ha di fatto redatto l’atto di morte dell’attuale governo con un memorabile editoriale sul «Corriere della Sera».
Il problema é che questi partiti, questi politici non hanno visto arrivare lo tsunami che li sta per travolgere; l’astensionismo di massa e l’incedere di Grillo.
Certo penso anch’io che Grillo non sia la soluzione ma mi metto nei panni di quella maggioranza silenziosa che nel 2008 votò per il centro-destra. Quella maggioranza silenziosa oggi é orfana ed é scandalizzata dalla condotta dei partiti che che dovevano rappresentarla.
Il Pdl non c’é più, non ha neanche la forza di difendere l’unica proposta sensata che sia stata fatta in questi ultimi mesi; introdurre il Presidenzialismo anche in Italia! La Lega, travolta dagli scandali, é troppo impegnata nel regolamento di conti interni per potersi occupare dei guai del Paese.
E veniamo al Terzo Polo, quello che era stato affossato da Casini con un tweet e che ora forse potrebbe rinascere come un’alleanza estesa a Montezemolo. Ovviamente non c’é lo straccio né di un programma, né di un’idea per l’Italia e del Presidenzialismo neanche a parlarne. Dei parvenu che cercano di darsi un tono, di sembrare credibili per portare a casa qualche deputato e qualche senatore in modo da salvare la carriera e mantenere un briciolo di potere. Una vera indecenza! Sembranoavvoltoi che danzano sul cadavere dell’Italia. Non meritiamo di essere presi in giro fino a questo punto, non siamo merce di scambio, non siamo sudditi, siamo cittadini!. Come uscirne? Con una rivolta di «peones» che abbiano a cuore le sorti dell’Italia, che vogliano ascoltare la maggioranza silenziosa che é stufa di prendere ogni giorno lezioni di morale dalla sinistra e che non si rassegna al declino dell’Italia. La battaglia per il presidenzialismo deve essere la grande battaglia, quella che permetterà al popolo italiano di rialzarsi e di diventare padrone del proprio destino e di liberarsi di questi tartufi, di questa classe politica incapace e corrotta."
In Italia abbiamo avuto sempre istituzioni deboli, facilmente ricattabili. Il centro-destra poteva cambiare lo stato delle cose, scelse la via suicida della Bicamerale. Fu il più grosso errore di Berlusconi. Non hanno voluto fare il presidenzialismo perché la sinistra si sarebbe messa di traverso (come in Francia), non ebbero il coraggio di rivolgersi al Popolo sovrano ma scelsero di modificare la legge elettorale ad ogni tornata. Come se in presenza di un edificio pericolante, anzichà rinforzarne le deboli fondamenta, si scegliesse di ripitturarne la facciata.
La terribile crisi finanziaria che ha colpito il mondo intero e l’Europa in particolare, ha messo a nudo le debolezze dell’Italia: istituzioni deboli, poco credibili, una classe dirigente completamente inadeguata e moralmente priva di ogni scrupolo.
Incompetenti e ladri! Si é pensato allora di far abdicare la politica e di chiamare dei tecnici a fare il «lavoro sporco», come se il Generale De Gaulle, alla fine degli anni cinquanta anziché avviare la grande riforma costituzionale che diede vita alla V° Repubblica, avesse chiamato al capezzale della Francia i migliori tecnici del momento! Che pia illusione! Potevano dei tecnici, sia pur dal curriculum invidiabile, sopperire alle carenze dei politici e per giunta trattando i cittadini come degli scolaretti o peggio come dei sudditi? No di certo. Infatti l’altro giorno Piero Ostellino ha di fatto redatto l’atto di morte dell’attuale governo con un memorabile editoriale sul «Corriere della Sera».
Il problema é che questi partiti, questi politici non hanno visto arrivare lo tsunami che li sta per travolgere; l’astensionismo di massa e l’incedere di Grillo.
Certo penso anch’io che Grillo non sia la soluzione ma mi metto nei panni di quella maggioranza silenziosa che nel 2008 votò per il centro-destra. Quella maggioranza silenziosa oggi é orfana ed é scandalizzata dalla condotta dei partiti che che dovevano rappresentarla.
Il Pdl non c’é più, non ha neanche la forza di difendere l’unica proposta sensata che sia stata fatta in questi ultimi mesi; introdurre il Presidenzialismo anche in Italia! La Lega, travolta dagli scandali, é troppo impegnata nel regolamento di conti interni per potersi occupare dei guai del Paese.
E veniamo al Terzo Polo, quello che era stato affossato da Casini con un tweet e che ora forse potrebbe rinascere come un’alleanza estesa a Montezemolo. Ovviamente non c’é lo straccio né di un programma, né di un’idea per l’Italia e del Presidenzialismo neanche a parlarne. Dei parvenu che cercano di darsi un tono, di sembrare credibili per portare a casa qualche deputato e qualche senatore in modo da salvare la carriera e mantenere un briciolo di potere. Una vera indecenza! Sembranoavvoltoi che danzano sul cadavere dell’Italia. Non meritiamo di essere presi in giro fino a questo punto, non siamo merce di scambio, non siamo sudditi, siamo cittadini!. Come uscirne? Con una rivolta di «peones» che abbiano a cuore le sorti dell’Italia, che vogliano ascoltare la maggioranza silenziosa che é stufa di prendere ogni giorno lezioni di morale dalla sinistra e che non si rassegna al declino dell’Italia. La battaglia per il presidenzialismo deve essere la grande battaglia, quella che permetterà al popolo italiano di rialzarsi e di diventare padrone del proprio destino e di liberarsi di questi tartufi, di questa classe politica incapace e corrotta."
All'amico Andrea Verde, vorrei dire che il Terzo Polo non è stato affossato da Pierferdinando Casini (con un un "tweet") ma non è mai esistito.
Il Terzo Polo altro non fu che un escamotage di Pierferdinando Casini per allargare la sua area di influenza.
Il giochino di Casini fu molto semplice.
Lui fece in modo che i due grossi partiti delle due grosse coalizioni perdessero pezzi (Fini del Popolo della Libertà e Rutelli del Partito Democratico), così da fare sì che poi egli creasse una forza politica di centro che diventasse l'ago della bilancia alle elezioni.
Così, questa forza di centro avrebbe potuto spostare gli equilibri a favore del centrosinistra o del centrodestra, a seconda delle proprie convenienze, con una predilezione per la sinistra forze non sinistra.
Il giochino di Casini fu tipico della politica democristiana della I Repubblica, ossia portare a sinistra.
I cittadini, però, capirono ciò anzitempo.
Il risultato delle recenti elezioni lo dimostra.
Cordiali saluti.
Lui fece in modo che i due grossi partiti delle due grosse coalizioni perdessero pezzi (Fini del Popolo della Libertà e Rutelli del Partito Democratico), così da fare sì che poi egli creasse una forza politica di centro che diventasse l'ago della bilancia alle elezioni.
Così, questa forza di centro avrebbe potuto spostare gli equilibri a favore del centrosinistra o del centrodestra, a seconda delle proprie convenienze, con una predilezione per la sinistra forze non sinistra.
Il giochino di Casini fu tipico della politica democristiana della I Repubblica, ossia portare a sinistra.
I cittadini, però, capirono ciò anzitempo.
Il risultato delle recenti elezioni lo dimostra.
Cordiali saluti.
Terremoto, alcune iniziative
Cari amici ed amiche.
Questa mattina, mi sono recato presso il municipio di Roncoferraro (Mantova) e ho fatto protocollare questa istanza da me scritta:
" UN AIUTO PER I TERREMOTATI
Alla cortese attenzione del signor Sindaco, Candido Roveda, dei signori membri della Giunta e del Consiglio comunale di Roncoferrraro (Mantova).
Oggetto: Proposta di aiuto per le popolazioni terremotate dell'Emilia e della nostra provincia.
ISTANZA
Egregio signor Sindaco, egregi signori Assessori e Consiglieri comunali di Roncoferraro.
Vista la tragedia del terremoto che ha colpito l'Emilia e la nostra provincia e che tuttora sta funestando le nostre giornate, vorrei fare una proposta.
Propongo di donare il cibo non venduto e almeno parte del ricavato della festa “Riso in Corte”, festa che si terrà dal 09 al 12 giugno, presso la Corte Facchina Piccola, a Roncoferraro, in località Nosedole.
Sarebbe un bel gesto di amicizia verso queste persone sfortunate.
Io credo che voi possiate fare qualcosa, visto che la festa è organizzata dalla Pro Loco del Comune di Roncoferraro.
Si potrebbe fare ciò, contattando i Carabineri di Mirandola, al numero di telefono 0535-91067, o i Vigili Urbani di Finale Emilia, chiamando al numero di telefono 0535-611039.
Si potrebbe fare qualcosa anche per Moglia, il paese in cui opera una persona che tanto bene aveva fatto alla nostra comunità, don Alberto Ferrari.
Si potrebbe dare qualcosa anche alla parrocchia di Moglia, che si trova in Piazza don Sesto Ghidini 10 ed il cui numero di telefono è 0376 598062.
Mettiamoci una mano sulla coscienza.
Cordiali saluti.
Roncoferraro (MN) 01/06/2012
Antonio Gabriele Fucilone".
Questa mia proposta è già stata inoltrata al sindaco.
Facendo mie le parole di un mio vecchio parroco, don Bruno, il compianto parroco di Villa Garibaldi di Roncoferraro, spero che il sindaco Roveda, i membri della Giunta ed i Consiglieri comunali di Roncoferraro mettano una mano sul cuore e l'altra nel portafogli.
Tra l'altro, il piano superiore del municipio è stato evacuato.
Tutti gli uffici sono stati trasferiti di sotto.
Ieri ero su Facebook e ero in chat con l'amica Elena Donadelli di Schio (Vicenza).
Elena ha proposto di "adottare un terremotato".
In pratica, ognuno di noi potrebbe dare ospitalità ad un terremotato.
Ovviamente, se qualcuno può dare ospitalità, lo faccia.
L'amico Marco Stella (giornalista del sito dei Lombardi nel mondo che mi ha contattato da Rio de Janeiro) ha segnalato i caseifici in cui si vendono le forme di Parmigiano Reggiano che sono state danneggiate dal sisma.
Leggete l'articolo intitolato "Terremoto in Emilia: Ecco come acquistare il Parmigiano Reggiano "terremotato", convenienza e solidarietà".
Il mio amico Alessandro Lavanna, del Circolo "Roncoferraro, Giovani e Futuro" , mi ha segnalato un'altra iniziativa importante.
Essa riguarda i commercianti che sono stati danneggiati dal sisma.
Seguite il link http://eurostep.mailing-report.com/external/showCampaign.cfmcid=89&uid=332&iid=1445&key=FB1AE20EB7D4D55E4BE16E4EE2C55E9C.
L'amico Michele Capaccioli, del sito Wemustact.org, un ragazzo italiano che abita a Londra, mi ha contattato e si è detto disponibile ad aiutare i terremotati e se qualcuno ha bisogno gli dia pure il suo numero di cellulare.
Sempre l'amica Elena Donadelli mi ha segnalato la pagina di Facebook "Informazione eventi sismici e meteo".
Questa pagina serve per tenersi aggiornati sul sisma.
Come potete vedere, la solidarietà non manca.
Cordiali saluti.
Questa mattina, mi sono recato presso il municipio di Roncoferraro (Mantova) e ho fatto protocollare questa istanza da me scritta:
" UN AIUTO PER I TERREMOTATI
Alla cortese attenzione del signor Sindaco, Candido Roveda, dei signori membri della Giunta e del Consiglio comunale di Roncoferrraro (Mantova).
Oggetto: Proposta di aiuto per le popolazioni terremotate dell'Emilia e della nostra provincia.
ISTANZA
Egregio signor Sindaco, egregi signori Assessori e Consiglieri comunali di Roncoferraro.
Vista la tragedia del terremoto che ha colpito l'Emilia e la nostra provincia e che tuttora sta funestando le nostre giornate, vorrei fare una proposta.
Propongo di donare il cibo non venduto e almeno parte del ricavato della festa “Riso in Corte”, festa che si terrà dal 09 al 12 giugno, presso la Corte Facchina Piccola, a Roncoferraro, in località Nosedole.
Sarebbe un bel gesto di amicizia verso queste persone sfortunate.
Io credo che voi possiate fare qualcosa, visto che la festa è organizzata dalla Pro Loco del Comune di Roncoferraro.
Si potrebbe fare ciò, contattando i Carabineri di Mirandola, al numero di telefono 0535-91067, o i Vigili Urbani di Finale Emilia, chiamando al numero di telefono 0535-611039.
Si potrebbe fare qualcosa anche per Moglia, il paese in cui opera una persona che tanto bene aveva fatto alla nostra comunità, don Alberto Ferrari.
Si potrebbe dare qualcosa anche alla parrocchia di Moglia, che si trova in Piazza don Sesto Ghidini 10 ed il cui numero di telefono è 0376 598062.
Mettiamoci una mano sulla coscienza.
Cordiali saluti.
Roncoferraro (MN) 01/06/2012
Antonio Gabriele Fucilone".
Questa mia proposta è già stata inoltrata al sindaco.
Facendo mie le parole di un mio vecchio parroco, don Bruno, il compianto parroco di Villa Garibaldi di Roncoferraro, spero che il sindaco Roveda, i membri della Giunta ed i Consiglieri comunali di Roncoferraro mettano una mano sul cuore e l'altra nel portafogli.
Tra l'altro, il piano superiore del municipio è stato evacuato.
Tutti gli uffici sono stati trasferiti di sotto.
Ieri ero su Facebook e ero in chat con l'amica Elena Donadelli di Schio (Vicenza).
Elena ha proposto di "adottare un terremotato".
In pratica, ognuno di noi potrebbe dare ospitalità ad un terremotato.
Ovviamente, se qualcuno può dare ospitalità, lo faccia.
L'amico Marco Stella (giornalista del sito dei Lombardi nel mondo che mi ha contattato da Rio de Janeiro) ha segnalato i caseifici in cui si vendono le forme di Parmigiano Reggiano che sono state danneggiate dal sisma.
Leggete l'articolo intitolato "Terremoto in Emilia: Ecco come acquistare il Parmigiano Reggiano "terremotato", convenienza e solidarietà".
Il mio amico Alessandro Lavanna, del Circolo "Roncoferraro, Giovani e Futuro" , mi ha segnalato un'altra iniziativa importante.
Essa riguarda i commercianti che sono stati danneggiati dal sisma.
Seguite il link http://eurostep.mailing-report.com/external/showCampaign.cfmcid=89&uid=332&iid=1445&key=FB1AE20EB7D4D55E4BE16E4EE2C55E9C.
L'amico Michele Capaccioli, del sito Wemustact.org, un ragazzo italiano che abita a Londra, mi ha contattato e si è detto disponibile ad aiutare i terremotati e se qualcuno ha bisogno gli dia pure il suo numero di cellulare.
Sempre l'amica Elena Donadelli mi ha segnalato la pagina di Facebook "Informazione eventi sismici e meteo".
Questa pagina serve per tenersi aggiornati sul sisma.
Come potete vedere, la solidarietà non manca.
Cordiali saluti.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.