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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 4 gennaio 2012

LA CHIESA DEL MEDIO EVO? PROTESSE GLI EBREI!


Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo dell'UCCR (Unione Cristiani Cattolici e Razionali), il cui titolo è Nel Medioevo la Chiesa cattolica si oppose al razzismo verso gli ebrei".
Ringrazio l'amica Alessandra Spanò che ha messo l'articolo su Facebook.
Effettivamente, l'articolo dice il vero.
Nel XIV secolo, durante la pestilenza, ci furono delle forti persecuzioni contro gli ebrei.
Anzi, essi venivano uccisi nei modi peggiori perché accusati di essere agenti di Satana, avvelenatori dei pozzi d'acqua ed untori.
Gli episodi di violenza verso gli ebrei, però, non furono causati dalla Chiesa cattolica.
Furono causati da alcuni predicatori fanatici, i flagellanti.
In quel periodo, la Chiesa visse una crisi profonda.
Il Papato viveva un momento di crisi, una crisi iniziata nel 1303, con lo scontro tra Papa Bonifacio VIII ed il re di Francia Filippo IV il Bello.
Questa crisi si protrasse negli anni successivi, con la "Cattività avignonese" (fino al 1377) e con lo Scisma d'Occidente (1378-1417).
Inoltre, a causa della peste, molti preti iniziarono a non dire più Messa.
Così, si fece strada un movimento di fanatici religiosi, i "flagellanti".
Essi si frustavano pubblicamente e predicavano.
Ben presto, la loro predicazione iniziò ad istigare odio verso alcuni soggetti, come i nobili, gli ebrei, i lebbrosi e persino il clero regolare.
Verso gli ebrei, l'odio fu particolarmente accanito.
Essi erano accusati di essere alleati del demonio e di avere portato la peste.
L'odio fu così becero che portò a veri e propri delitti efferati.
La Chiesa non stette a guardare e cercò di limitare l'influenza dei "flagellanti".
Tanta parte del popolo, però, in alcune zone (come la Renania tedesca) ascoltò il "flagellanti", poiché fu colpita dalla pestilenza.
La Chiesa fu impotente, anche perché, molto spesso, anche i preti venivano attaccati.
Qualcuno di loro fu anche ucciso.
Di sicuro, questa condizione aprì la strada al protestantesimo, due secoli dopo.
Infatti, mentre la Chiesa si indeboliva, i re nazionali (specie quelli di Francia, Spagna ed Inghilterra) aumentavano il proprio potere.
La Chiesa iniziò a sentire la loro influenza ed i re volevano controllare le Chiese nei loro Paesi.
Da una parte, questi vedevano nella Chiesa un'autorità che si ingeriva nei loro affari politici e, dall'altra, essi volevano avere le ricchezze della Chiesa per fare le guerre.
Le predicazioni di Martin Luther (che iniziarono 1517) furono un pretesto per fare ciò.
Martin Luther non avrebbe avuto successo se non ci fossero stati dei re e dei nobili che l'appoggiarono.
Luther pubblico dei veri e propri "pamphlet" antisemiti.
Uno di questi è intitolato "Degli ebrei e delle loro menzogne", con cui bollava come Anticristo la Chiesa cattolica e gli ebrei come servi del demonio.
Le sue parole testuali li definirono "disperati, cattivi, velenosi e diabolici".
Inoltre, Luther incitò la gente a distruggere le sinagoghe e le case degli ebrei.
Per quanto riguarda l'ambito cattolico, ricordo che l'Inquisizione (che colpì anche gli ebrei) non fu legata tanto alla Chiesa ma al potere politico secolare.
L'Inquisizione fu usata dai re per avere delle ricchezze.
Ricordo, comunque, che, secondo le statistiche, il maggior numero di roghi e di persecuzioni avvenne nei Paesi protestanti.
La cosa si ripeté nel XX secolo.
Qui si affermarono delle ideologie che definire sataniche è poco.
Sto parlando del nazismo e del comunismo.
Esse sono figlie di quella mentalità che emerse nella Rivoluzione francese del 1789, una mentalità materialista, ateizzante e relativista.
Leggete questa parte dell'articolo che ho sopra citato:

"
Nel Novecento, chiude Agnoli, le regioni in cui il nazionalsocialismo antisemita ed anticristiano avrebbe raggiunto l’apice, furono quelle storicamente protestanti (quelle un tempo più eretiche), e non quelle a maggioranza cattolica. Vari storici, parlando delle eresie millenariste medievali, hanno infatti notato la somiglianza con ideologie moderne, anch’esse millenariste, come il nazismo ed il comunismo. E’ infatti vero che i nazisti dichiararono in più occasioni la loro ammirazione per gli eretici medievali, per i flagellanti tedeschi, e che condivisero con costoro la mentalità millenarista, e quindi immanentista. Alcuni di loro, come Julius Streicher, si rifecero esplicitamente a Martin Lutero, mentre non mancarono i pastori protestanti che si compiacquero che la notte dei cristalli era caduta nell’anniversario della nascita del fondatore del protestantesimo. Bisogna anche dire che i teorici nazionalsocialisti erano figli, più ancora che del loro lontano passato, del passato più recente: dell’illuminismo materialista, del darwinismo sociale, del razzismo “scientifico” creato dagli antropologi, dai seguaci delle pseudoscienze atee ottocentesche (frenologia, antropometria, criminologia lombrosiana…), dai biologi darwiniani; erano figli del superomismo nicciano, della statolatria hegeliana, del nazionalismo ateo; della secolarizzazione e della “morte di Dio” che aveva sganciato il concetto di uomo da quello di creatura, eliminando così, come notava Leon Poliakov, l’idea biblica secondo cui l’uomo, ogni uomo è “creato a immagine e somiglianza di Dio”. Molto probabilmente, si può aggiungere, se Inquisizione (laica e religiosa) fosse esistita nel Novecento, Hitler, Lenin e Stalin non sarebbero mai saliti al potere.".

Concludo, dicendo che quando Dio venne allontanato dalle menti e dai cuori degli uomini, i mostri vennero fuori.
Ricordiamoci dei lager nazisti e dell'holodomor sovietico.
Certi fatti furono il prodotto dell'ignoranza e dell'arroganza umana.
Noi dobbiamo ricordarci di ciò.
Cordiali saluti.




VOTO AGLI IMMIGRATI, PARLA MARCO STELLA SU "NO REPORTER"


Cari amici ed amiche.

Leggete questo editoriale scritto da Marco Stella sul sito "No Reporter":

"Strangers in the right

Di Marco Stella

Una trovata elettorale e buonista su di un diritto già esistente

La richiesta dell’estensione del diritto di voto agli stranieri residenti in Italia è un argomento che ogni tanto viene alla ribalta, sfoderato da politici (l’ultimo è stato lo stesso Presidente della Repubblica nel discorso di fine anno), associazioni e sindacati che pensano in questo modo di garantirsi una nuova fetta di elettorato. Dal punto di vista pratico molti stranieri residenti in Italia godono già di tale diritto: si tratta dei cittadini dell’Unione Europea regolarmente residenti in Italia da 4 anni; dei coniugi stranieri di cittadini italiani una volta ottenuta la cittadinanza (che la si può richiedere dopo due o tre anni di matrimonio); dei figli o nipoti in linea retta di cittadini italiani per nascita residenti legalmente in Italia da almeno 3 anni; degli apolidi o rifugiati che risiedono in Italia da 5 anni ed hanno ottenuto la cittadinanza; di qualunque straniero che, risiedendo in Italia da 10 anni, abbia ottenuto la cittadinanza.

Insomma, il diritto di voto agli stranieri in Italia esiste già. È strettamente connesso alla cittadinanza, e giustamente non può essere da questa scorporato. Il diritto di voto e dunque la partecipazione attiva e passiva alla vita politica del paese, non è gelosamente riservata agli Italiani di sangue, ma è garantita democraticamente a tutti i cittadini italiani, dunque a tutti coloro che, stando a quanto previsto dalla nostre leggi, ottengono la cittadinanza. (...) leggi articolo intero su www.noreporter.org".

Io non capisco tutta questa solerzia di alcuni nostri politici (come il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e quello della Camera, Gianfranco Fini) nel volere a tutti i costi il voto degli immigrati.
Una legge che regolamenta la cosa c'è già.
Non servono altre facilitazioni.
Un cittadino italiano deve essere una persona integrata nella società italiana.
Ora, sembra che qui si voglia dare la cittadinanza italiana a chiunque, a prescindere dal fatto che la persona in questione parli la nostra lingua, conosca la nostra cultura e rispetti le nostre leggi.
Così non va!
E' chiaro che chi vuole dare la cittadinanza italiana sine conditio lo stia facendo per fini elettorali.
Questo rischia di fare un grosso danno.
Cordiali saluti.

MASSONERIA, UNA CONSIDERAZIONE




Cari amici ed amiche.

Il video della trasmissione "Le Iene" mostra un'intervista fatta ad dei massoni del Grand'Oriente d'Italia che hanno partecipato ad un convegno a Rimini.
Ringrazio l'amico Andrea Marini che ha messo il video su Facebook.
Ora, è vero che la massoneria accoglie tanta gente di diversa estrazione religiosa, culturale e politica.
Pensiamo, ad esempio, alla massoneria francese del XVIII secolo.
Essa accoglieva coloro che in seguito fecero la Rivoluzione del 1789 AD, come Maximilien de Robespierre, Jean Paul Marat o Georges Jacques Danton e sia coloro che si schierarono contro di essa, come lo scrittore Jacques Cazotte.
La regina Maria Antonietta affermava che tutti i nobili ne fecero parte.
Addirittura, pare che anche lo stesso re Luigi XVI avesse fatto parte della libera muratoria.
Ora, il problema della massoneria sta proprio nel relativismo che in essa alberga.
E' vero che la massoneria non agisce come organizzazione ma fino a che punto un massone può secondo il suo pensiero e non secondo il principio della loggia a cui fa riferimento?
Inoltre, la religione cattolica pone delle condizioni precise.
Per esempio, essere cattolici significa essere contro l'aborto, per la vita e per la famiglia.
Nella massoneria, questi valori non negoziabili, non sono visti come imprescindibili.
Inoltre, molti massoni dicono di rifarsi ai cavalieri dell'Ordine Teutonico o a quelli dell'Ordine Templare.
Vorrei ricordare che gli ordini cavallereschi si fondarono su una tradizione, quella cristiana.
Pensiamo alla regola di San Bernardo di Chiaravalle, a cui si rifacevano i Cavalieri Templari.
La natura della massoneria è ben diversa.
La cavalleria fu funzionale alle Crociate che, ricordo, almeno in origine non furono fatte per uccidere delle persone innocenti ma per togliere la Terra Santa ai Turchi Selgiuchidi, che perseguitavano i cristiani, per ricostruire l'unità della Chiesa che da 1054 AD era separata in Chiesa cattolica romana e in Chiesa greco-ortodossa e per aiutare l'Impero Bizantino, le cui forze, nel 1071 AD, furono sconfitte (a Manzicerta) dai Turchi che gli tolsero l'Anatolia (che divenne Sultanato di Rum) e minacciarono Costantinopoli.
Inoltre, i cavalieri assistevano i pellegrini.
Quindi, essi erano funzionali alla religione cristiana e alla Chiesa.
Ora, non sembra che i massoni vadano in questa direzione.
Anzi, vanno verso la direzione opposta.
Ricordo che, specie nei secoli passati, qui in Italia, la massoneria era legata agli ambienti anticlericali.
Basti leggere la storia del Risorgimento.
Termino, invitandovi a leggere questi articoli de "La Bussola Quotidiana" che sono intitolati " Massoneria e Risorgimento un rapporto da riscrivere " e "La verità relativa della massoneria".
A me sembra che la massoneria offra un universo confuso in cui non si conoscono i valori di fondo.
Cordiali saluti.

Da "L'Occidentale", Romney punta tutto su meno tasse e meno spesa. Una lezione per Monti


Cari amici ed amiche.

Su "L'Occidentale" è comparsa questa notizia intitolata "Romney punta tutto su meno tasse. Una lezione per Monti".
Ringrazio l'amico Angelo Fazio che l'ha messa su Facebook.
Com'è noto, il mormone Mitt Romney, il candidato alle elezioni primarie del Partito Repubblicano per la presidenza della Repubblica americana, ha vinto il caucus in Iowa.
Romney ha detto delle cose che sono perfettamente in linea con una vera politica di centro destra.
La sinistra è il partito dello statalismo. Negli USA, l'amministrazione del presidente Barack Hussein Obama l'ha dimostrato, con la sua riforma sanitaria che costerà parecchio ai suoi cittadini.
Quanto proposto da Romney deve servire di lezione per noi del centro destra.
Deve servire di lezione anche a Monti e al suo Governo.
Non si può puntare sullo statalismo, aumentando così le tasse.
Noi abbiamo il problema della disoccupazione giovanile (problema che conosco bene, essendo attualmente in cerca di lavoro) e delle aziende oberate dalle tasse.
Il Governo cosa fa?
Il Governo aumenta gli estimi catastali, introduce l'Imposta Municipale Unica, aumenta le accise sulla benzina ed introduce altre tasse e non riforma il sistema.
Così non si favorisce l'occupazione né la crescita.
In tutti i Paesi civili vi è una minore burocrazia e, di conseguenza, lo Stato pesa meno sui cittadini.
Il professor Monti impari dai repubblicani americani.
Cordiali saluti.

martedì 3 gennaio 2012

LA LEGA NORD? MERITA RISPETTO!

Cari amici ed amiche.

Vedendo una delle ultime sedute del Parlamento in cui era presente anche il Governo ho notato un piccolo particolare.
Quando la Lega Nord iniziava a manifestare il proprio disappunto verso le scelte politiche del Governo, il premier Monti guardava tutto ciò con una certa supponenza.
Almeno, questa è la mia impressione.
Io penso che la Lega Nord abbia, ora, un compito molto importante.
Per farvi capire, cito (come ho fatto altre volte) le parole dell'ex-presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia ed esponente del Partito Democratico, Riccardo Illy, che ha scritto su un suo libro che negli anni '90 la Lega Nord evitò rischi di movimenti terroristici (come l'ETA in Spagna) proprio con queste sue manifestazioni che in apparenza furono folkloristiche mentre in realtà funsero da "valvola di sfogo" per tutte le quelle tensioni, che c'erano.
Inoltre, la Lega Nord sdoganò una nuova idea di Stato, il federalismo, che è l'unica forma di Stato che possa mantenere realmente unita l'Italia.
Oggi, queste tensioni ci sono ancora.
Gli ordigni contro le sedi di Equitalia lo dimostrano.
Intendiamoci, non approvo quanto sta succedendo, pur non avendo una buona opinione sul fisco attuale e sull'operato di Equitalia.
Non non mi piacciono nemmeno le parole di chi, come Beppe Grillo, minimizza o giustifica certi episodi.
La violenza non è mai una bella cosa.
La Lega Nord, invece, cerca di smorzare queste tensioni, canalizzandole e cercando di interloquire con le istituzioni, per trassformarle in idee costruttive, pur mantenendo il legame con il territorio.
Per questi motivi, il partito di Umberto Bossi merita rispetto.
Molti sottovalutano certe situazioni.
Per fare capire meglio la situazione, mi permetto di citare questa leggenda bizantina:
un monaco di Costantinopoli che si trovava presso la fonte di Zodochus Pege (che tuttora esiste) parlò con un'altra persona.
Il monaco disse: "E' più facile che avvenga la resurrezione di un morto che non la conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi".
Appena il monaco disse questo, i pesci che erano nella fonte iniziarono a saltare fuori dall'acqua e finirono nella padella.
Sappiamo tutti come la storia andò a finire. Il 29 maggio 1453, il sultano dei Turchi Ottomani Mehmet II entrò in Costantinopoli e questa divenne Istanbul, la capitale dell'Impero Ottomano.
La morale della storia è: non si deve dare nulla per scontato.
Chi oggi attacca la Lega Nord, accusandola di populismo o di volere attentare all'unità d'Italia, e dice che il popolo italiano accetterà di buon grado le politiche dell'attuale Governo, rischia di fare la figura di quel monaco bizantino.
C'è un forte malcontento che spesso si esprime anche con atti estremi, come i ben noti suicidi.
La disoccupazione giovanile è elevata ed il Governo ha aumentato la pressione fiscale, rischiando di frenare la crescita.
La politica deve tornare a parlare con la gente.
Cordiali saluti.

CHI ERA RE EDOARDO VI?

Cari amici ed amiche.

La dinastia Tudor mise ben cinque sovrani sul trono d'Inghilterra.
Il primo fu re Enrico VII (28 gennaio 1447-21 aprile 1509).
Il secondo fu re Enrico VIII (28 giugno 1491-28 gennaio 1547).
Il terzo fu re Edoardo VI (12 ottobre 1537-6 luglio 1553).
La quarta sovrana fu Maria I (18 febbraio 1516-17 novembre 1558).
L'ultima fu la regina Elisabetta I (7 settembre 1533-23-marzo 1603).
Vi sarebbe stata anche la regina Jane Grey, cugina di re Edoardo VI, ma regnò solo nove giorni, dal 10 luglio 1553 al 19 luglio dello stesso anno.
Infatti, ella fu contestata.
Ora, i sovrani della dinastia Tudor ci sono noti, tranne uno.
Quel sovrano "ignoto" è proprio re Edoardo VI.
Edoardo nacque ad Hempton Court (Londra) il 12 ottobre 1537.
Egli fu il figlio nato dal terzo matrimonio di re Enrico VIII.
Sua madre fu Jane Seymour (1509-24 ottobre 1537), una cattolica molto zelante, e fu una dama di compagnia delle due mogli precedenti del re, Caterina d'Aragona ed Anna Bolena.
Jane morì dodici giorni dopo la nascita di Edoardo, a causa di una febbre puerperale.
Quindi, il principe dovette vivere senza una madre e ciò sarà stato molto triste.
Edoardo imparò a parlare il francese, il latino ed il greco.
Egli visse per un lungo periodo a Windsor, lontano dalla corte, a causa delle epidemie di peste e vaiolo che infettavano la città e la zona di Westminster.
La sua salute fu sempre cagionevole.
intanto, suo padre re Enrico VIII decise la successione.
Se, dopo la sua incoronazione, Edoardo fosse venuto a mancare, le sarebbe succeduta Maria, la sua sorellastra, nata dal primo matrimonio tra re Enrico VIII e Caterina d'Aragona.
Intanto, anche la salute di re Enrico VIII si deteriorò.
La cattiva alimentazione (a base di vino e di carne) gli fece venire la gotta.
Inoltre, pare che il re si fosse ammalato di sifilide.
Questo fu più che possibile, vista la sua promiscuità sessuale.
Inoltre, cadendo da cavallo, re Enrico VIII si ferì ad una gamba e, forse perché curata male, la ferita generò una cancrena.
Anche a livello psicologico, re Enrico VIII ebbe dei problemi. Infatti, divenne sempre più paranoico e crudele.
Il 28 gennaio 1547, re Enrico VIII morì.
La corona passò ad Edoardo che fu incoronato il 20 febbraio dello stesso anno.
Egli aveva solo nove anni e pertanto ebbe bisogno di un tutore, un Lord Protettore.
Suo padre designò come tutore Edoardo Seymour, il duca di Somerset e zio materno del re.
Questi fu il reggente, il Lord Protettore.
Ora, l'elemento più peculiare del regno di Edoardo VI fu la Riforma protestante.
Com'è noto, dal 1534, la Chiesa d'Inghilterra era separata da Roma.
Re Enrico VIII assoggettò il clero e soppresse i monasteri.
Tuttavia, sul piano dogmatico, la Chiesa anglicana rimase cattolica nel dogma.
Con re Edoardo VI, le cose cambiarono.
La Riforma fu implementata dallo zio Edoardo Seymour e dall'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer.
Nel 1549, fu pubblicato il Book of Common Prayer che cambiò radicalmente la Chiesa inglese.
Il Book of Common Prayer fu accompagnato da una legge che aboliva il celibato ecclesiastico e toglieva ai preti ogni carattere sacrale.
Inoltre, furono rimosse le immagini sacre che si ispiravano al cattolicesimo e gli altari furono sostituiti da tavole per la Comunione, che veniva celebrata sotto le due specie liturgiche e senza la transustanziazione.
Furono ridotti a due i Sacramenti (Battesimo e Comunione) e furono abolite alcune ricorrenze (come il Mercoledì delle Ceneri e la Quaresima) come il culto della Vergine Maria e dei Santi.
Ci fu uno scempio iconoclasta nelle chiese.
La Messa fu celebrata in inglese e non più in latino.
La Riforma incontrò delle resistenze in alcune zone (come la Cornovaglia) e in alcuni membri del clero. Tra questi vanno citati i vescovi Stephen Gardiner e Edmund Bonner che in precedenza appoggiarono lo scisma di re Enrico VIII ma che poi tornarono a riconoscere la supremazia papale.
La Riforma non piacque a molti.
Essa fu voluta dal duca di Somerset e da Cranmer.
Pare, invece, che il re avesse fatto più da "prestanome".
In fondo, Edoardo Seymour fece parte di quella nobiltà Tudor che ebbe molta fortuna dallo scisma anglicano e dalla dissoluzione dei monasteri.
Fu logico, quindi, che tornare alla Chiesa di Roma sarebbe significato per Seymour e gli altri nobili dell'epoca Tudor perdere le fortune accumulate.
Si può tranquillamente dire che quella dei Tudor fosse stata un'epoca di arrivisti.
Purtroppo, con un re debole come Edoardo VI questi abbondarono.
Tuttavia, il duca di Somerset si fece molti nemici e fu accusato di tradimento e decapitato nel 1552.
Al suo posto, come reggente (e Lord Protettore), andò John Dudley, duca di Northumberland, che iniziò a tramare per garantire la successione a Jane Grey e favorire le pretese dinastiche dei Suffolk.
Qui emergono le caratteristiche psicologiche di re Edoardo VI.
Questi, però, si ammalò di tubercolosi e morì nel 1553.
Re Edoardo VI fu debole di fronte ai vari nobili, Edoardo Seymour in testa.
Egli fu di caratteri ingenuo e sensibile.
Fu anche un cristiano sincero.
Ad esempio, nonostante la Riforma, egli concesse alla sua sorellastra cattolica Maria di avere la Messa secondo il rito di Santa Romana Chiesa.
La sua bontà d'animo emerse in un fatto del 1552.
Egli andò nella zona dell'ex-monastero francescano della Greyfriars Church, a Londra, insieme al vescovo Nicholas Ridley.
Vedendo gli edifici in disuso, egli decise di usarli per fare il Christ's Hospital, una scuola per bambini poveri.
Ancora oggi, questa scuola esiste. Il link del suo sito sarà tra i "Link preferiti" di questo blog.
Forse, in tutto quel marasma, Edoardo potrebbe essere stato il personaggio più buono.
Quel bambino potrebbe avere dato una lezione a tutti.
Forse, da qui potrebbe essere nata il romanzo di Mark Twain "Il principe e il povero".
Ora, vi faccio leggere la mia poesia che ho dedicato a re Edoardo VI.

LU BONU RE CARUSU

A nov'anni...s'ebbe accussì ad assittari...
su la gran seggia di Ngriterra...
et dominus fattu fù iddu, re Eduardu,
figghiu d'Arricu...accussì 'n chisti anni di guerra...
certu ntra Durovernum et Roma...et tantu fù chianciri...
ma tintu ùn fù iddu et certu essiri vulìa 'n razia di Diu...
chì unni funu li Grigi Frati...pì onne pauper carusu fici schola...
et forse nta corti fù iddu lu cchiù bonu...unu cristianu assai piu.

Cordiali saluti.

Il nome di Gesù se predicato illumina, se meditato nutre, se invocato allevia e fortifica (S.Bernardo)


Cari amici ed amiche.

Leggete questa nota di Enzo Gallo. Essa è un insieme di riflessione di San Bernardo di Chiaravalle.
Questo è il testo della nota:

"

Non senza ragione che lo Spirito Santo paragona il nome dello sposo all’olio e che ispira alla sposa di gridare allo sposo “ Il tuo nome è un’olio diffuso” (Cant. 1,3). Infatti l’olio illumina, nutre, serve ad ungere. Esso alimenta il fuoco, nutre il corpo, allieva il dolore; esso è una luce, un alimento, un rimedio. Considera ora se ciò non è lo stesso per il nome dello Sposo. Se predicato illumina, se meditato nutre, se invocato allevia e fortifica. Esaminiamo singolarmente ciascuna di queste qualità. Da dove pensate sia originata questa così grande e repentina luce della fede, se non dalla predicazione del nome di Gesù? Non è forse attraverso la luce di questo benedetto nome che Dio ci ha chiamati alla sua ammirabile Luce. Non è a quelli che sono illuminati dallo splendore di questo nome e che vedono in questa luce la Luce divina che san Paolo a buon titolo dice: “Eravate un tempo tenebre, ma ora siete luce nel Signore” (Ef. 5,8)

Infine lo stesso Apostolo ha ricevuto ordine di portare questo nome davanti ai re, ai gentili, ai figli di Israele. Ed egli portava questo nome come una fiaccola e ne illuminava la sua patria e dappertutto gridava: “ E’ gia notte inoltrata e il giorno si avvicina. Svestiamoci dunque delle opere che si compiono nelle tenebre e rivestiamoci delle armi della luce; camminiamo dignitosamente come in pieno giorno” (Rm.13,12-13). Egli mostrava a tutti la luce sul candelabro annunciando in ogni luogo Gesù e Gesù crocifisso. Come questa luce rifulse e offuscò col suo bagliore gli occhi di tutti gli astanti, quando, uscendo come un lampo dalla bocca di Pietro, essa consolidò le gambe e le piedi di uno storpio e rese la vista a molti ciechi spirituali? Forse che essa non sparse fiamme quando Pietro disse: “In nome di Gesù Cristo Nazareno, alzati e cammina” (At. 3,6).

Ora il nome di Gesù non è solo luce ma anche nutrimento. Non ti senti forse fortificato ogni qual volta lo richiami alla mente? Chi è chi nutre tanto lo spirito di colui che vi pensa? Chi è chi, parimenti, ristora gli animi affaticati, corrobora le virtù, sviluppa abitudini buone ed oneste, favorisce caste disposizioni? Ogni nutrimento dell’animo è secco, se non è infuso in questo olio, è insipido se non è condito da questo sale. Se scrivi, il tuo racconto non ha per me alcun sapore se non vi leggo il nome di Gesù. Una conferenza o un colloquio non hanno gusto per me se non vi sento risuonare il nome di Gesù. Gesù è miele per la bocca, melodia per l’udito, giubilo per il cuore. Ma questo nome è ancora un rimedio. Qualcuno di noi è triste? Che Gesù venga nel suo cuore, che da là passi alla sua bocca. Ed ecco appena questo divino nome è apparso come un astro che sorge e diffonde la sua luce, ogni nube si dilegua, ritorna il sereno. Qualcuno cade nel peccato? Di più, per la disperazione, corre verso i lacci della morte? Forse se invocherà questo nome di vita, non ricomincerà subito a respirare e vivere?

SANTISSIMO NOME DI GESU’

S.BERNARDO

Sermo 15 super Cantica circa medium".


Ringrazio l'amico Angelo Fazio che ha messo questa bota su Facebook.
Molto spesso compare l'acronimo IHS. Esso significa "Iesus Homini Salvator".
Lo stesso nome di Gesù significa "Dio che salva".
Gesù ebbe la missione di salvare l'umanità e lo fece mettendo in gioco la propria vita.
Gesù non fu il salvatore degli ebrei o dei pagani.
Gesù è il salvatore di tutti.
Per questo vi è l'acronimo "IHS".
Se non fosse stato così, l'acronimo sarebbe stato IIS, "Iesus Iudeorum Salvator", IGS, "Iesus Gentilorum Salvator".
In quest'ultimo caso, vi sarebbe stata una discrasia con la Bibbia.
Infatti, Gesù nacque dalla famiglia di re Davide e provenne da Giuda come disse Giacobbe quando parlò a suo figlio che ebbe quel nome e a cui diede la primogenitura.
Oggi, si festeggia iol Santissimo Nome di Gesù proprio per questo.
Dobbiamo ricordarci di ciò.
Cordiali saluti.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.