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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 5 giugno 2012

L'ARTE DI PRENDER MARITO, PAOLO MANTEGAZZA

Cari amici ed amiche.

Su Facebook, l'amica Stefania Ragaglia mi ha fatto leggere questo testo di Paolo Mantegazza:

"Ecco qui, un piccolo riassunto di quello che è un bel manuale per donne nubili e non solo. L'autore ci spiega quali sono le categorie di uomini da evitare e quali, invece quelle di essere degne del nostro amore. A puntate, farò in modo di riassuntare le suddette categorie. La nota, magari risulterà un po' lunga, ma è molto godibile come il libro, che potete trovare come e-book o direttamente su internet, ecco qui il link: http://www.blia.it/libriweb/prender_marito.htmI mariti si dividono tutti quanti in due grandi categorie, i buoni e i cattivi. I buoni son tutti compagni. Amano la moglie sopra ogni altra creatura, l'amano più di sè stessi e il loro primo pensiero è quello di farla felice.

Cercano la ricchezza, l'onore, fors'anche la gloria; ma sempre per intrecciarne una corona intorno al capo della donna amata. Nè comandano, nè ubbidiscono, perchè non si sentono nè superiori nè inferiori alla loro moglie; ma eguali. Discutono insieme a lei i grandi e i piccoli problemi della vita, e finiscono sempre per venire alla stessa conclusione.

Hanno sempre sullo scrittoio, in tasca, da per tutto un unico suggello per chiudere i loro segreti, per raffermare le loro decisioni. Questo suggello è un bacio. Questi mariti ridono sempre, quando senton parlare di luna di miele. Nel cielo del loro matrimonio non hanno mai veduto luna, nè di miele, nè di fiele. Sul loro capo brilla sempre il sole, un sole che non scotta, ma riscalda; che non brucia, ma illumina; un sole che non tramonta mai. I mariti buoni sono quelli, che fanno felici le loro mogli, facendo felici sè stessi.I mariti cattivi sono i più e sono di molte e diverse specie.

Eccoti le principali:

Mariti tiranni.

Mariti deboli.

Mariti gelosi.

Mariti brontoloni.

Mariti avari.

Mariti libertini.

Mariti stupidi.

Mariti fannulloni, ecc.; ecc., ecc. IL MARITO TIRANNO.[...] Si nasce tiranni, come si nasce biondi o bruni; e chi ha questa sventura deve esercitare la tirannide, in qualunque strato sociale egli nasca; qualunque sia l'educazione ch'egli riceve.

Soldato, sarà tiranno come caporale e come colonnello, e la disciplina militare sarà la patente ufficiale, con cui eserciterà la sua tirannia. La dimenticanza di un saluto o la poca lucentezza d'un bottone, l'accento un po' vibrato d'una risposta saranno sufficienti e facili occasioni per soddisfare questo vizio dell'anima.

La tirannia più comune però, quella che si può esercitare da tutti i bipedi implumi di questa terra; che si può soddisfare impunemente, quotidianamente, in tutte le dodici ore del giorno e in tutte le dodici ore della notte; è quella del marito sulla moglie.Tirannia vigliacca, perchè si esercita dal forte sulla creatura debole; tirannia sudicia, perchè non esige coraggio, nè intelligenza, nè coltura; tirannia stupida, perchè è punita non dalle leggi, ma dalla natura. Chi semina tirannia in casa, raccoglie corna in casa e fuori: cambia il miele in fiele e non merita nè compassione, nè perdono, e neppure le attenuanti, che pur si sanno trovare dagli avvocati per le maggiori iniquità, pei delitti più atroci.

Eppure vi son molti mariti, che sono tiranni anche amando la propria moglie, che sono fuori di questo perfetti galantuomini, cittadini perfetti, padri esemplari. Essi sentono imperioso, incessante, inevitabile il bisogno di far sentire alla loro compagna (vorrei dire schiava), che essi soli sono i padroni di casa, che a loro soli spetta ogni autorità, ogni diritto di comando, ogni arbitrio del bene e del male. [...]IL MARITO DEBOLE.[...] Il marito debole è un uomo di sesso incerto, in cui il corpo è maschio e l'anima è femmina. Uno dei tanti errori che commette la natura, quando sbaglia il posto alle cose; un errore di stampa, per cui non vi è correttore di bozze che basti.

Il marito debole ha magari il pugno robusto e il pensiero forte, ma quando si tratta di adoperare queste due forze, non rispondono all'appello e fanno cilecca. Si pigia, si pigia sul bottone elettrico della volontà, ma il campanello non suona.

l'uomo debole, che finisce a furia di sconfitte a perdere la propria stima e a farsi compatire da tutti e specialmente dalle donne, che, pur dicendosi eguali a noi nei diritti (non nei doveri però), vogliono pur sempre trovare nell'uomo un albero robusto a cui possano appoggiarsi fidenti e sicure. Nulla è per le donne più spregevole nell'uomo che la debolezza. Possono perdonare quella del corpo, non mai quella dell'animo; tanto è vero che i briganti più feroci ebbero sempre amanti appassionate; gli uomini di genio, anche vecchi, ebbero donne innamorate; ma i vigliacchi e i tentennini furono sempre disprezzati o compatiti. Quando in un matrimonio si invertiscono le parti e la donna è più forte dell'uomo, essa se ne serve come di uno strumento comodo e buono a tutto; ma in cuor suo lo compatisce e lo disprezza, e intanto cerca altrove l'uomo uomo, a cui possa dare il corpo e l'anima; del cui amore possa sentirsi fiera e superba.

La donna superiore si sente umiliata di trovar l'uomo inferiore a sè stessa e lo tratta, anche nei casi migliori, come si trattano i bambini, con pietà, con tutti i riguardi, come creatura che ha bisogno di protezione e di indulgenza. [...] IL MARITO GELOSO.[...] Alcune donne nei loro falsi giudizii giungono a tanto da misurare l'intensità dell'amore dal grado di gelosia. Uomo non geloso vuol dire uomo indifferente; uomo geloso, uomo amoroso; uomo gelosissimo, uomo innamoratissimo.

In quasi tutte le svariate forme di gelosia entra l'amor proprio più che l'amore. La gelosia di puro amore non è che un dolore; forte, fortissimo, ma dolore. La gelosia d'amor proprio è dolore, ma è più ancora ira, dispetto; reazione dell'orgoglio virile offeso in tutto ciò che ha di più delicato e di più irritabile. La gelosia d'amore piange e implora, si umilia e prega. La gelosia d'amor proprio schiamazza e maledice; percuote e uccide. Gli assassini delle donne infedeli son quasi sempre assolti dalla vox asinorum del giurì; perchè ogni giurato si sente offeso e minacciato dall'amante fortunato; ma io li condannerei, se avessi la sventura di esser giurato. L'uomo geloso per temperamento, lo è così fatalmente, così necessariamente, che non può nascondere in nessun modo la propria debolezza, che non vorrei chiamare passione; perchè se di questa ha le violenze e gl'impeti irragionevoli, non ne ha però nè i simpatici ardori, nè gli scatti generosi.

Egli è in uno stato di diffidenza cronica, che ne avvelena il sangue, che ne contorce i gesti, che ne deforma la parola e l'accento. Ogni parola di simpatia innocente o di lode diretta dalla propria moglie ad un altro è un amore che incomincia, è una violazione di domicilio. Ogni amicizia è un adulterio, un sacrilegio; un delitto che si trama o è già compiuto. [...]
".

Ringrazio l'amica Stefania (che stimo) del testo.
Non saprei proprio che tipo di marito sarei, se io fossi sposato. 
Comunque, una cosa è certa.
La famiglia è in crisi e questa crisi è dovuta ad un maggiore edonismo che sta portando ad un visione egoistica della vita.
Dal "noi" siamo passati all'"io".
Da qui nasce la fragilità dei matrimoni che comporta la precarietà della famiglia e l'insicurezza delle generazioni future.
Ad aggravare ciò, ci si mette la politica che, in qualche modo, punta a volere scardinare la famiglia, in nome dell'"eguaglianza dei diritti".
Così, c'è chi vorrebbe istituire il matrimonio gay e c'è chi vorrebbe istituire il divorzio breve.
Vi invito a leggere l'articolo del sito dell'Anti-UAAR che è intitolato "Pediatri italiani (SIPO e SIPPS): «fortemente contrari ad adozioni omosessuali»" .
Questo mina la famiglia.
Questa cultura nichilista mina la famiglia.
Riflettiamo.
Cordiali saluti. 



Un aiuto per i terremotati di Mirandola e Concordia

"Chiedo a tutti i miei contatti di fare copia e incolla di questo messaggio. A CONCORDIA vicino MIRANDOLA, hanno URGENTE BISOGNO DI : RICOVERI DI QUALSIASI TIPO perchè il tempo promette pioggia e in molti non sono riusciti a trovare più tende o protezioni e sono fuori di casa perchè è inagibile, hanno bisogno di: ... ... BENI DI PRIMA NECESSITA', sopratutto ALIMENTARI ... ... non riescono a trovare più benzina per potersi spostare. Ringrazio di cuore a tutti, quelli che posteranno questo messaggio sulle proprie bacheche. Aggiungo anche che a Concordia NON c'è la protezione civile ma solo i VV.FF. e tanti ragazzi volontari."GRAZIE




NOI

C'è bisogno anche di medici (anche neolaurati, purchè medici) per le tendopoli della zona del ferrarese, in particolare Cento e dintorni poiche' sono inagibili tutti gli ambulatori dei MMG.

Chi fosse disponibile per volontariato ci contatti:
... TIEGHI ROBERTO: cell. 347 4580977 - mail: info@snamife.it

NUMERO DELLA PROTEZIONE CIVILE: 059 2000200

Riforme? Solo con chi ci starà-commento all'articolo di Giuseppe Sagliocco

Cari amici ed amiche.

Sul suo blog, l'amico Giuseppe Sagliocco ha scritto questo articolo:

"Deformare la realtà a proprio vantaggio è un classico della sinistra. Lo sappiamo, basterebbe non farci caso. Il dramma è che a prendere sul serio le panzane e le minacce dei quotidiani di sinistra sono soprattutto i leader del centrodestra, vittime inguaribili di un complesso di inferiorità culturale per cui se non esisti su quei giornali non esisti in assoluto.


Così, come poveri allocchi, vengono usati per seminare zizzania in campo avversario e poi al momento giusto accoltellati. Per mesi, quando si trattava di indebolire Berlusconi, Formigoni era trattato dai suoi attuali carnefici di Repubblica come una musa ispiratrice, quel genio di Cicchitto adesso va a braccetto con quelli de Il Fatto, che nella migliore delle ipotesi lo considerano un piduista e che alla prima occasione gli faranno ovviamente un servizietto barba e capelli. I nostri eroi vanno oltre.



Il Pdl andrà avanti col presidenzialismo anche senza i democrat. Un modo per stanarli sulla modifica del Porcellum.


Non è un bluff, e infatti il Pdl continua a rilanciare con forza il presidenzialismo e a tessere la tela di una proposta di riforma sulla quale vuole a tutti i costi ottenere un voto e un’espressione del Parlamento.
«Avanti tutta sul presidenzialismo. Bisogna andare fino in fondo. Chi ci sta, ci sta». È questa la linea tracciata.


L’intenzione è fare un investimento vero sulla grande riforma costituzionale per riportare la barra dalla parte della democrazia diretta e del cittadino. «La legge elettorale a doppio turno proposta dal Pd» spiega Alfano «da sola non è in grado di garantire un esecutivo stabile e una maggioranza scongiurando il rischio della frammentazione. Solo l’abbinamento all’elezione diretta del presidente della Repubblica garantisce un esito certamente bipolare e insieme la certezza di non produrre, in nessun caso, il blocco delle istituzioni».


Un voto, dunque, per fotografare le intenzioni dei partiti e far uscire allo scoperto la reale volontà di mettere mano al Porcellum. E se il Pd dovesse dire no, allora massimo sforzo per ottenerne una «approvazione simbolica» con la maggioranza uscita dalle urne. Insieme con la Lega, quindi, e se possibile con l’Udc. Se poi il Parlamento dovesse respingere la proposta, allora la subordinata per recuperare il massimo rapporto con l’elettorato potrebbe essere il sistema attuale con collegi più piccoli o magari la reintroduzione delle preferenze. I segnali, più o meno tattici, lanciati al Pd, continuano.


Il Pd ribadisce che «non ci sono tabù» ma resta nel vago. Il Pdl promette battaglia. Presidenzialismo a parte, al Senato sono in corso le votazioni con l’accordo «ABC» che, per ora, prevede la diminuzione dei parlamentari. E settimana scorsa è stato abbreviato l’iter di approvazione delle leggi, rendendolo possibile con una sola lettura parlamentare.


Insomma, sul tavolo della politica c'è la riforma proposta dal Pdl che potrebbe cambiare il corso del Paese, ma i giornali preferiscono occuparsi d'altro…
".

Giuseppe ha perfettamente ragione.
Il nostro Paese va riformato da cima a fondo.
Come Giuseppe, anch'io penso che troppo spesso il centrodestra senta un complesso di inferiorità verso il centrosinistra.
Lo deve superare,  mettendosi in testa il fatto che proprio questo centrosinistra (con il suo conservatorismo smodato di un contesto che l'ha sempre privilegiato) sia una delle cause di questa situazione.
Con i suoi veti verso provvedimenti giusti (come l'abolizione dei privilegi fiscali verso le cooperative) e verso le riforme più radicali ma necessarie (come il presidenzialismo ed il federalismo) il centrosinistra ha mantenuto questo Paese nel più totale immobilismo.
Appena il governo del presidente Berlusconi toccava il mercato del lavoro, subito arrivavano i sindacati a protestare.
Appena il governo del presidente Berlusconi parlava di riforma in senso federale dello Stato, la sinistra mobilitava i suoi senatori (come Oscar Luigi Scalfaro) per fare in modo che essa non passasse.
La colpa di questo empasse è di questo centrosinistra.
Noi del centrodestra dobbiamo metterci in testa ciò e dare battaglia (in senso politico, ovviamente) per cambiare questo Paese.
Il centrosinistra non è maggioranza nel nostro Paese.
Sa fare confusione (perché i suoi elettori sono molto più militarizzati) ma è una minoranza.
Noi dobbiamo fare in modo che questa minoranza non si atteggi più a maggioranza.
Il Popolo della Libertà deve fare le riforme con chi ci sta.
Di certo, esso dovrà operare con la Lega Nord.
Riguardo all'Unione di Centro, tutto dipenderà dall'atteggiamento di quest'ultima.
Fino ad ora, il partito di Pier Ferdinando Casini è sempre stato ambiguo nelle sue posizioni.
Quindi, starei bene attento.
Cordiali saluti.


Terremoti, dobbiamo reagire!

Cari amici ed amiche.

Io credo che sia arrivato reagire di fronte a quanto sta accadendo con il terremoto.
Questo non è un momento facile.
Lo so bene anch'io, che,  purtroppo, vivo in una zona terremotata, anche se colpita meno rispetto a Comuni come Gonzaga, Moglia, Novi,  Mirandola Finale Emilia.
Ancora adesso ci sono piccole scosse e si deve stare in stato di allerta.
Ancora adesso sento la terra che trema.
Questo terremoto ci ha resi consapevoli dei nostri limiti.
Tuttavia, ora ci dobbiamo rialzare.
Ora che sappiamo che anche la nostra Pianura Padana è a rischio, dobbiamo incominciare a pensare che si deve andare avanti.
Noi mantovani, come i nostri dirimpettai emiliani, siamo gente tenace.
Lo so che è dura.
Molte delle nostre case sono state danneggiate e tanti nostri monumenti sono stati distrutti.
Sono morte anche delle persone e sono crollati anche svariati edifici in cui c'erano attività produttive.
Tuttavia, questo è il momento di rialzarci.
Certo, lo dovremo fare con la consapevolezza del fatto che la natura possa giocarci un brutto tiro ma dobbiamo andare avanti, per il bene nostro e di chi verrà dopo di noi.
Segnalo a tutti un blog che si chiama "Meteoterremoti" .
Esso mostra i terremoti in tempo reale.
Cordiali saluti.

lunedì 4 giugno 2012

Maria Farsetti e le profezie.



 Cari amici ed amiche.

Leggete questo testo che mostra una profezia della pia Maria Farsetti.
Esso è una nota di Facebook in cui è stato citato l'amico Filippo Giorgianni.
Mi è capitato di leggerlo e mi è piaciuto.
Esso recita:

"P. Pellegrino Ernetti, benedettino, conosceva la pia donna Maria Farsetti (9/5/1983), donna mistica legata anche alla storia di Cornacchiola.  La incontrò tra l' altro il 28 ottobre 1948 assieme al confratello p. Luca Giacomini alle h. 16. Così scrive p. Ernetti:
"Parlammo della necessità della devozione al S. Cuore di Gesù. Ad un certo momento Mamma Maria tacque. Fissò i suoi profondi occhi lontano, come vedendo qualcosa(...). Rimase in tale atteggiamento circa una mezz' ora, col volto illuminato, trasfigurato. (...) Quando Mamma Maria rinvenne, si rivolse a me (p. Pellegrino), e, con parole precise ed inequivocabili, mi disse come scandendo le sillabe : "Fra 10 anni esatti ci sarà un Papa che tu conoscerai a Venezia, perché sarà Patriarca di quella città. Egli ti vorrà bene e ti aiuterà nel tuo lavoro. Da papa convocherà un concilio che, nelle sue intenzioni, dovrebbe rinnovare la Chiesa, ma... ( e qui incominciò a singhiozzare e a piangere  dirottamente) ma... sarà un vero segno di contraddizione: troppi sacerdoti, troppi religiosi, troppe religiose abbandoneranno la Chiesa e rinnoveranno la passione di Gesù, trafiggendo ancora una volta il suo S. Cuore, perdendo la vocazione... Molti errori penetreranno nella Chiesa a causa di falsi profeti anche ecclesiastici... E i papi che seguiranno dovranno soffrire atrocemente... Il diavolo farà strage di tante anime.. Diminuirà la fede e la pratica religiosa per colpa di tanti sacerdoti... E le vocazioni alla vita sacerdotale quasi scompariranno del tutto in molti ambienti e regioni... Occorre pregare molto il Cuore di Gesù... Occorre recitare tanti Rosari alla Madonna: sono le armi che maggiormente il diavolo e con le quali sarà sconfitto... Ma finché non ci sarà una vera da parte delle anime chiamate alla vita religiosa e sacerdotale, la Chiesa soffrirà..."".

Purtroppo, sembra che la profezia sia si stia rivelando  autentica.
Sono crollate le vocazioni sacerdotali, la vita religiosa non attira le persone, molta gente ha smesso di credere e c'è una secolarizzazione sempre più marcata che si sta prepotentemente affermando.
A ciò, si unisce la pessima dottrina portata da certi sacerdoti che hanno trasformato le chiese in "Case del popolo" o in circoli ARCI.
Per certi versi, il Concilio Vaticano II è stato un fallimento.
Per esempio, perché il Concilio Vaticano II non ha condannato il comunismo, come il Concilio di Trento condannò il protestantesimo?
Per certi versi, il comunismo è più pericoloso del protestantesimo. 
Stiamo pagando errori come questi.
Per avvicinare chi non credeva, la dottrina cattolica era stata annacquata.
Mi viene in mente quanto scritto dal professor Plinio Correa de Oliveira nel suo libro "Rivoluzione e Controrivoluzione" degli anticomunisti che si vergognano di attaccare il comunismo o dei controrivoluzionari che addolciscono la loro polemica contro la Rivoluzione, per non allontanare il rivoluzionari.
Questo è il problema.
Noi stiamo pagando il prezzo di ciò.
Quindi, la profezia è veritiera.
Ora, il senso vero della profezia non è il prevedere le cose ma l'insegnare alla gente a non commettere certi errori. 
Lo stesso discorso vale anche per la pia Maria Farsetti.
Cordiali saluti.


Francia, aggressione antisemita

Cari amici ed amiche.

A Lione, in Francia, è successo un fatto gravissimo.
L'ha riportato il sito "RAI Giornale Radio", con un suo articolo intitolato "Lione, ebrei presi a martellate".
Tre ragazzi di religione ebraica sono stati picchiati con spranghe e martelli.
Ciò è inaudito e vergognoso.
Sono solidale con queste tre persone.
Gli aggressori sono una decina di persone con le teste rasate.
Forse, i capelli rasati hanno raffreddato i loro neuroni.
Io trovo che quanto successo sia molto grave.
Ad aggravare ulteriormente è il brutto clima che stanno creando certi predicatori di odio, coloro che (ad esempio)  addebitano questa crisi agli ebrei, parlando di "complotti giudaico massonici" ed altro.
Addirittura, ci sono certi cretini (scusatemi il termine) che dicono che il terremoto che ha colpito l'Emilia e la mia terra, il Mantovano al "complotto giudaico-massonico".
Quando il buon Dio diede l'intelligenza alle persone, molti dormivano.
L'antisemitismo è feccia!
La società civile, quella sana, deve ripudiare queste cose.
Cordiali saluti.


Dal blog "Campari e De Maistre: "Non puoi essere etero. Lo dice lo Stato".

Cari amici ed amiche.

Leggete questo testo che ho preso dal blog "Campari e De Maistre" e che intitolato "Non puoi essere etero. Lo dice lo Stato":

"I campioni del “volemose bene” e del “ciascuno è libero di fare ciò che vuole” sono serviti: è al vaglio del Senato della California un disegno di legge che vieta alle persone omosessuali ego distoniche di accedere alle cure tese a correggerne l’orientamento sessuale. In pratica, se la norma verrà approvata i minori non potranno, neppure se lo desiderano, sottoporsi alle terapie “riparative” (inventate dal famoso psichiatra Joseph Nicolosi), mentre l’adulto che volesse avanzare una tale richiesta sarà costretto a presentare un consenso informato dove si afferma che “la terapia riparativa è sicuramente inefficace, se non pericolosa”. A presentare questo bello e soprattutto democratico disegnuccio di legge è stato il senatore Ted Lieu, appoggiato dall’Associazione Equality California, un gruppo di attivisti gay di San Francisco. L’unica terapia possibile per le persone omosessuali che vivono un disagio legato alla propria condizione sarà, a quel punto, quella “affermativa”, ossia quella che mira a fargli accettare, volente o nolente, il proprio orientamento sessuale.
In America, ad opporsi a questa norma sono anche coloro che si battono per l’autodeterminazione assoluta della persona. In effetti, essa si presenta come una incredibile ingerenza, degna di uno Stato totalitario (e qui non possono non venire alla mente le parole profetiche del beato Giovanni Paolo II che definì gli attuali Stati dei totalitarismi democratici), nella vita privata del paziente, di fatto obbligato ad accettare anche controvoglia la propria condizione.
Ciò che colpisce, ma non stupisce, è che dietro questa proposta di legge vi siano i fautori dei diritti per tutti, i paladini della non discriminazione, i gay appunto. Ma la contraddizione è solo apparente: il punto è stabilire se una condotta umana è buona o cattiva, lecita o illecita. Nel momento in cui si decide che essa è buona e lecita è logico e necessario agire di conseguenza incentivandola. Al contrario, se un comportamento è ritenuto cattivo e illecito si tenterà di reprimerlo (o quantomeno di racchiuderlo entro i confini della sfera privata) al fine di preservare la popolazione dal pericolo di una sua diffusione. La via di mezzo, ossia l’illusione di una pacifica convivenza tra due opposti sistemi di valori, non è logicamente possibile e prima o poi i nodi vengono al pettine. Ora, sono anni che nella nostra cultura si esalta il comportamento omosessuale e si decantano i gay come persone speciali, particolarmente intelligenti e sensibili: il mito del genio o dell’artista omosessuale al di là delle convenzioni sociali e superiore all’uomo medio è stato creato ad arte per traviare le menti di ragazzi e ragazze inevitabilmente attratti dai falsi modelli di libertà conditi in salsa politically correct. Gli Stati moderni hanno pedissequamente seguito il modello culturale egemone dapprima cancellando l’omosessualità dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, poi favorendo in ogni modo le unioni contro natura e perseguitando, anche penalmente, chi ad asse si oppone.
Il risultato? Se prima l’omosessualità era considerata - a torto o a ragione - una malattia, ora i malati da curare sono gli eterosessuali e con loro gli omosessuali che desiderano riappropriarsi della propria mascolinità. Il processo rivoluzionario non ha eliminato le disuguaglianze, semplicemente le ha invertite di segno.
".

Non ho nulla di personale contro gli omosessuali ma ritengo che certe cose non possano essere taciute.
Io penso che certe decisioni prese da certi governi siano lesive sotto tutti i punti di vista.
Mi riferisco, per esempio, alla decisione del governo scozzese di abolire i termini "papà" e "mamma", come alle decisioni prese in California e di cui parla l'articolo qui sopra.
In pratica, uno Stato vuole imporre ad un privato cittadino i termini con cui chiamare un proprio congiunto, per "non offendere" una minoranza, per l'appunto gli omosessuali.
Questa non è democrazia ma è una dittatura vera e propria.
In pratica, lo Stato vieta ad una persona di chiamare i propri genitori "padre" e "madre", eliminando queste denominazioni dai codici civili, perché una minoranza potrebbe non essere d'accordo.
In una sana democrazia conta la maggioranza.
Certo, i diritti delle minoranze vanno rispettati, come va rispettata la loro dignità.
Ma non si può imporre il loro pensiero sulla maggioranza.
Quanto sta succedendo altro non è che un danno alla democrazia.
In pratica, "per non offendere i gay", lo Stato espunge le diciture "padre",  "madre", "marito" e "moglie", negando (di fatto) il riconoscimento giuridico della famiglia.
Ciò è folle!
Questo è il degrado della società.
Cordiali saluti. 

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.