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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 17 agosto 2011

KARL MARX ED ALEISTER CROWLEY? SONO AFFINI!







Ten things you will not find in a Catholic home


  1. Statues of heathen deities Ganesh, Buddha etc
  2. An Ouija board
  3. Poster of Che Guevara
  4. Contraception pills
  5. Abortifacients
  6. Taize CD
  7. The Tablet
  8. A crystal
  9. Astrology charts
  10. A wooden cross

And.......certainly not......




Cari amici ed amiche.


Questo articolo che ho riportato qui sopra è del blog inglese "Linen on the Hedgerow" e mostra alcune cose che non dovrebbero essere presenti in una casa cattolica. In quell'articolo sono nominati anche Che Guevara ed il satanista Aleister Crowley (1875-1947).
Proprio del legame tra comunismo e satanismo, io voglio parlare.
Infatti, da un punto di vista strettamente filosofico, le dottrine di Karl Marx non sono differenti da quelle del noto satanista. Tutte e due puntano a fare sì che l'uomo si sostituisca a Dio.
Intrisecamente, entrambe attaccano pilastri fondamentali della comunità cristiana e della società, come la famiglia. Il marxismo, vede nella famiglia un tentativo di prevaricazione dell'uomo sulla donna. Crowley fu più esplicito. Basti pensare a quello che fece nella sua "abbazia" a Cefalù. Favoriva rapporti promiscui ed orgiastici. Marx e Crowley odiavano il Cristianesimo e la Chiesa. L'uno, Marx, vedeva nella religione (specie quella cristiana) una sorta di alienazione che favoriva la prevaricazione del potente sul debole.
Infatti, per Marx, il povero veniva distratto dai problemi reali con la prospettiva di una salvezza futura. Questa visione contrastava anche con l'Ebraismo, la religione degli avi di Marx. Anche l'Ebraismo, con cui il Cristianesimo è strettamente imparentato, ha una tensione verso la salvezza.
Crowley non fu diverso. Per Crowley, l'uomo doveva fare quello che voleva sempre, anche mettendosi contro il proprio vicino e rinnegando ogni forma di rispetto per quest'ultimo.
In pratica, Crowley vedeva nel Cristianesimo un freno per l'uomo, esattamente come Marx.
Guarda caso, nel '68, le dottrine di Crowley andavano di moda nel mondo hippy che aveva per cemento ideologico proprio l'ideologia comunista, nelle forme leninista, maoista, marcusiana e guevarista.
Un ultima dimostrazione di ciò sta in un altro personaggio che cito in questa storia, Annie Besant (1847-1933). Ex-moglie di un pastore anglicano, Annie Besant fu la pioniera del femminismo. Abbracciò sia il socialismo marxista che la teosofia, una dottrina di quel mondo esoterico di cui fu parte integrante anche Crowley.
In nome dell'"emancipazione delle donne", ella concepì il sesso non come modo per procreare figli ma come pura licenza (abbracciando le idee malthusiane del controllo delle nascite) ed attaccò duramente la famiglia.
Da un punto di vista filosofico, Karl Marx ed Aleister Crowley puntavano a distruggere quei valori che costruiscono la società. Puntavano a distruggere la società stessa, se non l'uomo. Quando l'uomo punta a sostuirsi, si autodistrugge.
Cordiali saluti.





martedì 16 agosto 2011

COMPLIMENTI, ONOREVOLE ROMAGNOLI ED AUGURI!

Cari amici ed amiche.

Durante la mia villeggiatura in Sicilia (di cui ho ampiamente parlato nell'articolo intitolato "Il mio viaggio in Sicilia"), ho saputo che l'onorevole Massimo Romagnoli (Popolo della Libertà) è diventato presidente dell'Orlandina calcio, la società calcistica di Capo d'Orlando, la sua città, in provincia di Messina.
Il 07 agosto scorso, Romagnoli è diventato ufficialmente presidente della società di calcio che milita nel campionato di Eccellenza. Per l'Orlandina, questo è un ottimo acquisto. Infatti, per una società di calcio non conta che vi siano solo dei buoni giocatori ed un buon allenatore ma devono esservi anche dei buoni dirigenti ed un buon presidente. L'esempio è il Milan del presidente Berlusconi. Certo, il paragone potrà sembrare esagerato (visto che il Milan è la squadra più titolata al mondo mentre l'Orlandina milita in un campionato di Eccellenza) ma voglio solo fare capire che per fare andare avanti una società di calcio servono le giuste motivazioni sia nei giocatori e nello staff tecnico e sia nella dirigenza e nella proprietà, che devono avere anche un progetto credibile. Romagnoli ha tutto questo. Inoltre, da italiano all'estero, ha sicuramente visto varie realtà e forse avrà anche molte basi culturali con cui portare avanti un progetto credibile.
Al suo fianco vi sarà Sergio Brio, l'ex-stopper della Juventus degli anni '70, '80 e'90 (nella quale militò anche un certo Michel Platini), che opererà nel settore giovanile.
Sicuramente, Romagnoli saprà dare un buon contributo sia alla stessa Orlandina e sia alla città di Capo d'Orlando.
A mio modesto parere, questo suo contributo potrebbe essere quello di aiuto per i giovani di Capo d'Orlando.
L'Orlandina potrebbe fare sì che i giovani si avvicinino allo sport ed imparino tante cose utili.
Lo sport, quello vero, è portatore di valori.
Pensiamo alle società grandi, come il già citato Milan o l'Inter, che hanno fatto delle vere e proprie "scuole calcio".
Lo sport non aiuta le persone solo da un punto di visto fisico ma anche da quello valoriale.
Ad esempio, nelle scuole calcio di grandi società, come nei piccoli club (come per l'appunto l'Orlandina), i giovani imparano a stare insieme e a rispettarsi a vicenda.
Questo è molto importante.
Anzi, il fatto che l'Orlandina sia un piccolo club può essere un vantaggio perché non ha certe pressioni che sono tipiche delle società di Serie A e di quelle di Serie B. Quindi, la nuova dirigenza ha più tempo per portare avanti il proprio progetto.
Pertanto, auguro a Romagnoli che possa riuscire a portare avanti nel migliore dei modi questo suo progetto che può fare solo bene ad una realtà come quella di Capo d'Orlando.
Cordiali saluti.





LIBERTY OR EQUALITY, LA MIA RECENSIONE

Cari amici ed amiche.

Ho letto un libro scritto da Erik Ritter von Kuehnelt-Leddinh. Il titolo di questo libro è "Liberty or Equality". Questo libro tocca il tema dell'uguaglianza e della democrazia. In un certo senso, smentisce certe idee, come quelle che vennero fuori con la Rivoluzione francese. Qui sotto vi è la mia recensione, che potrete trovare accanto a questo libro su Google books.
Cordiali saluti e buona lettura.


Napoleone, un uomo che divenne monarca non per grazia di Dio e né per volontà del popolo ma per sua volontà. Quando ci fu la sua incoronazione imperiale (1804), egli tolse la corona dalle mani di Papa Pio VII e se la mise sul capo.

Figlio della Rivoluzione francese (14 luglio 1789), questo generale corso sfruttò il marasma portato da quell'evento che fu catastrofico.
La Rivoluzione francese fu un evento catastrofico. Essa distrusse un potere, quello di re Luigi XVI di Borbone, e ne instaurò un altro.
Questo nuovo potere, però, non portò la libertà ma divenne una vera e propria tirannia che si concretò con il Terrore giacobino (1793-1794) e, per l'appunto, con il regime napoleonico.
Inoltre, coloro che vollero questa rivoluzione puntarono a levare Dio dalla vita pubblica, dapprima "imbrigliando" la Chiesa cattolica francese con la "Costituzione civile del clero" del 1790 e poi con la scristianizzazione operata dagli hebertisti. Vennero attaccati i valori fondanti della società, come la famiglia.
Da quella rivoluzione provennero anche le basi di certe idee perniciose.
Pensiamo a Karl Marx, un altro fautore della "lotta contro Dio", che non sarebbe stato in grado di elaborare la sua teoria che fondò il il comunismo senza avvalersi di quelle del rivoluzionario francese Gracco Babeuf e del suo seguace italiano Filippo Buonarroti. Babeuf disse:
"Tutti gli stomachi sono eguali.".
Implicitamente, con questa affermazione, Babeuf puntava a creare quell'egualitarismo (tipico dell'attuale comunismo marxista) che mortifica ogni tentativo di emersione dell'ingegno del singolo, in nome del popolo. In pratica, usando la parola "uguaglianza" , egli puntava a ridurre i cittadini a gregge. Il comunismo sovietico fece questo.
Per questo, la Rivoluzione francese non portò la libertà.
Inoltre, la Rivoluzione francese creò un ceto poltico non meno corrotto di quello dell'Ancien Régime. Basti pensare a Paul Barras, il politico ed affarista corrotto che fece parte del Direttorio (1795-1799). Napoleone si servì di tutto ciò per fare la sua scalata al potere. Con il Concordato del 1801, sembrò risistemare la Chiesa cattolica ma, in realtà, volle solo la bendizione del Papa ed una Chiesa sottomessa ad uno Stato che rifiutava Dio. Proprio quando arrestò Papa Pio VII nel 1809, Napoleone dimostrò ciò.
La Rivoluzione francese portò tutti i mali che noi conosciamo, dal comunismo al giustizialismo, passando per la volgarizzazione della politica e del suo linguaggio, il nichilismo ed il pensiero che rifiuta la presenza di Dio nella vita pubblica. Di ciò per il contenuto implicito di questo libro. Questo libro ci mette in guardia da ogni velleità rivoluzionaria, velleità portatrice solo di caos e corruzione.
Antonio Gabriele Fucilone

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.