Cari amici ed amiche.
Io trovo che sia un insulto a Mantova e e alla sua Provincia il fatto che siano stati dati ad esse solo il 4% dei fondi destinati ai terremotati.
Ciò è inaccettabile, imperdonabile ed inverecondo!
Le città di Mantova e di Sabbioneta sono state riconosciute come Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO.
Questo non conta niente?
Inoltre, nella Provincia di Mantova ci sono aziende pesantemente danneggiate dal terremoto.
Pensiamo ai caseifici.
Eppure, il governo ha avuto la poca accortezza di dare solo il 4% dei fondi ai terremotati.
Io ho un sospetto.
Non è che qualcuno stia cercando di fare passare la Provincia di Mantova all'Emilia-Romagna?
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha fatto tanti appelli alle istituzioni e si è impegnato a fare in modo che la provincia virgiliana non sia lasciata a sé.
Tuttavia, la sua voce è inascoltata.
Secondo me, qualcuno sta cercando di mettere il presidente Formigoni e le istituzioni lombarde in cattiva luce agli occhi dei mantovani.
Spero che sia solo una congettura.
Certo, una cosa del genere sarebbe vergognosa perché l'autore di essa userebbe una tragedia per fini politici.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
mercoledì 4 luglio 2012
Dopo la notte, il libro di Alessandra Boga
Cari amici ed amiche.
L'amica Alessandra Boga ha scritto un libro intitolato "Dopo la notte".
Esso parla della condizione delle donne musulmane costrette a subire pesanti restrizioni anche in Occidente.
Esso parla di tre ragazze, una tunisina e due egiziane.
Il filo conduttore è il diario di Leila, chiamata Notte, una ragazza di 18 anni che voleva diventare una stilista e vivere all'occidentale.
I genitori di lei erano islamici e fondamentalisti e le furono contro.
Essi volevano maritarla ad un cugino sconosciuto.
Notte, allora, affidò il suo diario ad una cugina, Reem.
Questa capì il tormento poiché ebbe una relazione con un ragazzo italiano, Andrea, ed i genitori di lei erano contrari.
La madre di Notte era succube del marito e delle sue tradizioni non entrò in sintonia con lei, come le sue sorelle che erano "felicemente sposate", nonostante le nozze fossero combinate.
Il fratello di lei la controlla di continuo.
Una malintesa tolleranza religiosa impedì alle amiche italiane di Leila e Reem di vederle.
Ad un certo punto entrò in scena una delle sorelle di Leila, Raja che divise il marito con Siham, un'estetista tunisina.
Vedendosi imposta un'altra donna, Raja cercò l'amore altrove.
Tuttavia, strinse amicizia con Siham e consegnò il diario di Leila alle autorità, per darle giustizia.
In questo romanzo vengono raccontate le storie di tante donne islamiche che subiscono il tribalismo del loro Paese anche in Italia.
Ciò portò a maltrattamenti e, in qualche caso, anche alla morte, come nel caso di Hina Saleem, la ragazza pakistana che fu uccisa dal padre nel 2006, perché volle vivere all'occidentale ed ebbe una relazione con un italiano.
Io penso che valga la pena leggere questo libro.
Cordiali saluti.
L'amica Alessandra Boga ha scritto un libro intitolato "Dopo la notte".
Esso parla della condizione delle donne musulmane costrette a subire pesanti restrizioni anche in Occidente.
Esso parla di tre ragazze, una tunisina e due egiziane.
Il filo conduttore è il diario di Leila, chiamata Notte, una ragazza di 18 anni che voleva diventare una stilista e vivere all'occidentale.
I genitori di lei erano islamici e fondamentalisti e le furono contro.
Essi volevano maritarla ad un cugino sconosciuto.
Notte, allora, affidò il suo diario ad una cugina, Reem.
Questa capì il tormento poiché ebbe una relazione con un ragazzo italiano, Andrea, ed i genitori di lei erano contrari.
La madre di Notte era succube del marito e delle sue tradizioni non entrò in sintonia con lei, come le sue sorelle che erano "felicemente sposate", nonostante le nozze fossero combinate.
Il fratello di lei la controlla di continuo.
Una malintesa tolleranza religiosa impedì alle amiche italiane di Leila e Reem di vederle.
Ad un certo punto entrò in scena una delle sorelle di Leila, Raja che divise il marito con Siham, un'estetista tunisina.
Vedendosi imposta un'altra donna, Raja cercò l'amore altrove.
Tuttavia, strinse amicizia con Siham e consegnò il diario di Leila alle autorità, per darle giustizia.
In questo romanzo vengono raccontate le storie di tante donne islamiche che subiscono il tribalismo del loro Paese anche in Italia.
Ciò portò a maltrattamenti e, in qualche caso, anche alla morte, come nel caso di Hina Saleem, la ragazza pakistana che fu uccisa dal padre nel 2006, perché volle vivere all'occidentale ed ebbe una relazione con un italiano.
Io penso che valga la pena leggere questo libro.
Cordiali saluti.
Happy 4th of July...USA!
Oggi è il 4 luglio, giorno dell'Indipendenza americana.
Visto che molti mi leggono dagli States, voglio fare loro un omaggio.
Gli Stati Uniti d'America, un Paese di profonde radici cristiane, pur nella sua laicità.
Qui molti dei nostri connazionali trovarono opportunità di dare un buon futuro ai loro figli e nipoti.
Gli Stati Uniti d'America furono il Paese che combatté contro il nazismo ed il comunismo e che oggi combatte in prima linea contro il fondamentalismo islamico.
God bless America.
Cordiali saluti.
Da "Il Giornale", "Israele dà case agli sfollati e riceve insulti"
Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Israele dà case agli sfollati e riceve insulti".
Com'è noto, lo Stato di Israele ha aiutato i terremotati di Mirandola ed i soliti idioti anti-sionisti hanno scritto cose indegne contro di esso.
Sul profilo di Facebook della città di Pico sono comparsi commenti contro Israele.
Alcuni di questi recitavano: "Case da guerrafondai? Mai!" o "Io le rifiuterei".
Io trovo che ciò sia vergognoso!
Israele ha voluto fare un bel gesto ed i soliti cretini lo hanno insultato.
Questi ultimi, meriterebbero di restare senza casa e di morire sotto i ponti.
Cordiali saluti.
Leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Israele dà case agli sfollati e riceve insulti".
Com'è noto, lo Stato di Israele ha aiutato i terremotati di Mirandola ed i soliti idioti anti-sionisti hanno scritto cose indegne contro di esso.
Sul profilo di Facebook della città di Pico sono comparsi commenti contro Israele.
Alcuni di questi recitavano: "Case da guerrafondai? Mai!" o "Io le rifiuterei".
Io trovo che ciò sia vergognoso!
Israele ha voluto fare un bel gesto ed i soliti cretini lo hanno insultato.
Questi ultimi, meriterebbero di restare senza casa e di morire sotto i ponti.
Cordiali saluti.
La trappola dell'occulto: Divisione e schiavitù, gli effetti nefasti delle sette In aumento i gruppi estremi Don A. Buonaiuto
Cari amici ed amiche.
L'amico Angelo Fazio ha condiviso su Facebook questa nota di Alessandra Viola:
"La trappola dell'occulto: Divisione e schiavitù, gli effetti nefasti delle sette
In aumento i gruppi estremi che adorano Satana, soprattutto nel mondo dei giovani, complice Internet. Le psicosette i gruppi più diffusi. Necessario l’aiuto di istituzioni e associazioni di Aldo Buonaiuto
L’etimologia della parola “setta” ha una doppia derivazione latina: il sostantivo sectam (“parte, frazione”) e il verbo sequi (“seguire”). Tutto ciò che è riconducibile a questo termine ha come effetto la divisione, cioè il separare l’uomo dalle relazioni interpersonali e in genere dalla società, procurando anche uno stato di schiavitù, negando la libertà di scelta della persona sino a poterla trasformare in un oggetto. Si tratta sovente di forme associative che, con promesse ingannevoli di pace e amore, hanno, invece, soltanto lo scopo di acquisire potere e trarre vantaggi di ogni genere a partire da forti interessi economici.
Le psicosette, i gruppi settari più diffusi, assoggettano menti fragili attraverso delle vere e proprie tecniche di manipolazione mentale, annullando la personalità mediante violenze psicologiche fino ad arrivare alle torture più inaudite.
Accanto alle psicosette vi sono realtà ancora più estreme, che praticano culti come il satanismo, la stregoneria, lo spiritismo, la negromanzia, il vampirismo, la magia nera e l’esoterismo. Le sette adescano giovani e adulti; il ceto sociale più interessato è quello medio-alto.
I gruppi pseudo-religiosi, invece, si presentano come movimenti di rinnovamento spirituale approfittando di persone prostrate da uno stato di disagio, di disperazione o afflitte da malattie non sempre curabili. Spesso la promessa di un’immediata guarigione spinge il soggetto ad affidarsi, assecondando i comportamenti illogici dei gurufino a compromettere ancor più gravemente il proprio stato di salute.
Le vittime delle sette più facilmente adescabili sono coloro che, in particolari momenti della vita, si trovano ad avere una qualche difficoltà: un problema affettivo, la perdita di un proprio caro, traversie economiche o il bisogno di potenziare il proprio “status” personale o sociale.
Le sette spesso utilizzano la terminologia del mondo sacrale, ma nulla hanno a che fare con esso. Per tale ragione è necessario distinguere nettamente le religioni che hanno un proprio culto riconosciuto, civilmente legittimato e pubblicamente accolto, dai gruppi settari. Questa differenziazione non può essere sottaciuta né banalizzata; molti sedicenti esperti, infatti, vorrebbero includere nella definizione di “religione”, incredibilmente, anche queste realtà vergognose e scellerate.
Nuove streghe e stregoni ritornano spudoratamente alla ribalta costituendo appositi gruppi e realizzando una promozione mediatica senza precedenti. Dalla cinematografia alla letteratura, dai giochi ad internet, i guru delle sette adescano sempre più “adepti accessori” (vittime che servono soltanto per il raggiungimento dei propri scopi) e “adepti affiliati” (reclute plagiate che si votano agli stessi comportamenti dei “maestri”).
I gruppi estremi, che adorano Satana esplicitamente, sono in forte aumento, soprattutto nel mondo dei giovani ed in modo preoccupante in quello pre-adolescenziale e adolescenziale. Internet è la prima causa di tale involuzione, permettendo a chiunque, e quindi anche al minore, di accedere ai siti e ai circuiti che iniziano alla conoscenza dell’occultismo.
Ragazzine di 14 anni aprono blog di stregoneria autoeleggendosi streghe e assumendone i linguaggi e i comportamenti caratteristici; gruppi giovanili sotto i 18 anni si dedicano alla preoccupante sottocultura del vampirismo; altri si riuniscono in gruppi ingerendo sostanze stupefacenti, compiendo atti autolesionistici, simulando il suicidio e l’omicidio, istigando alla violenza in ogni sua forma, imponendosi ferree diete alimentari, privandosi del sonno, contrattando segreti che non dovranno mai essere rivelati, impostando simbologie e codici che permettano soltanto al proprio circolo ristretto l’interazione e il riconoscimento.
Le sette sono un fenomeno odioso e distruttivo che mina la società alla base disgregando la famiglia, allontanando i padri e le madri dai figli, compromettendo l’equilibrio psico-fisico del singolo. Nonostante spesso si mascherino dietro una parvenza di rispettabilità e solidarietà, è fondamentale non cadere nelle loro trappole dalle quali è sempre molto difficile uscire.
I ricatti psicologici e l’investimento emotivo non permettono infatti alla vittima di poter esprimere un giudizio oggettivo. È per questo che si rende necessario un aiuto esterno, da parte di istituzioni ed associazioni, al fine di recidere quei legami nefasti e riportare alla libertà coloro che si erano persi.
6 giugno 2012
http://www.romasette.it/".
L'amico Angelo Fazio ha condiviso su Facebook questa nota di Alessandra Viola:
"La trappola dell'occulto: Divisione e schiavitù, gli effetti nefasti delle sette
In aumento i gruppi estremi che adorano Satana, soprattutto nel mondo dei giovani, complice Internet. Le psicosette i gruppi più diffusi. Necessario l’aiuto di istituzioni e associazioni di Aldo Buonaiuto
L’etimologia della parola “setta” ha una doppia derivazione latina: il sostantivo sectam (“parte, frazione”) e il verbo sequi (“seguire”). Tutto ciò che è riconducibile a questo termine ha come effetto la divisione, cioè il separare l’uomo dalle relazioni interpersonali e in genere dalla società, procurando anche uno stato di schiavitù, negando la libertà di scelta della persona sino a poterla trasformare in un oggetto. Si tratta sovente di forme associative che, con promesse ingannevoli di pace e amore, hanno, invece, soltanto lo scopo di acquisire potere e trarre vantaggi di ogni genere a partire da forti interessi economici.
Le psicosette, i gruppi settari più diffusi, assoggettano menti fragili attraverso delle vere e proprie tecniche di manipolazione mentale, annullando la personalità mediante violenze psicologiche fino ad arrivare alle torture più inaudite.
Accanto alle psicosette vi sono realtà ancora più estreme, che praticano culti come il satanismo, la stregoneria, lo spiritismo, la negromanzia, il vampirismo, la magia nera e l’esoterismo. Le sette adescano giovani e adulti; il ceto sociale più interessato è quello medio-alto.
I gruppi pseudo-religiosi, invece, si presentano come movimenti di rinnovamento spirituale approfittando di persone prostrate da uno stato di disagio, di disperazione o afflitte da malattie non sempre curabili. Spesso la promessa di un’immediata guarigione spinge il soggetto ad affidarsi, assecondando i comportamenti illogici dei gurufino a compromettere ancor più gravemente il proprio stato di salute.
Le vittime delle sette più facilmente adescabili sono coloro che, in particolari momenti della vita, si trovano ad avere una qualche difficoltà: un problema affettivo, la perdita di un proprio caro, traversie economiche o il bisogno di potenziare il proprio “status” personale o sociale.
Le sette spesso utilizzano la terminologia del mondo sacrale, ma nulla hanno a che fare con esso. Per tale ragione è necessario distinguere nettamente le religioni che hanno un proprio culto riconosciuto, civilmente legittimato e pubblicamente accolto, dai gruppi settari. Questa differenziazione non può essere sottaciuta né banalizzata; molti sedicenti esperti, infatti, vorrebbero includere nella definizione di “religione”, incredibilmente, anche queste realtà vergognose e scellerate.
Nuove streghe e stregoni ritornano spudoratamente alla ribalta costituendo appositi gruppi e realizzando una promozione mediatica senza precedenti. Dalla cinematografia alla letteratura, dai giochi ad internet, i guru delle sette adescano sempre più “adepti accessori” (vittime che servono soltanto per il raggiungimento dei propri scopi) e “adepti affiliati” (reclute plagiate che si votano agli stessi comportamenti dei “maestri”).
I gruppi estremi, che adorano Satana esplicitamente, sono in forte aumento, soprattutto nel mondo dei giovani ed in modo preoccupante in quello pre-adolescenziale e adolescenziale. Internet è la prima causa di tale involuzione, permettendo a chiunque, e quindi anche al minore, di accedere ai siti e ai circuiti che iniziano alla conoscenza dell’occultismo.
Ragazzine di 14 anni aprono blog di stregoneria autoeleggendosi streghe e assumendone i linguaggi e i comportamenti caratteristici; gruppi giovanili sotto i 18 anni si dedicano alla preoccupante sottocultura del vampirismo; altri si riuniscono in gruppi ingerendo sostanze stupefacenti, compiendo atti autolesionistici, simulando il suicidio e l’omicidio, istigando alla violenza in ogni sua forma, imponendosi ferree diete alimentari, privandosi del sonno, contrattando segreti che non dovranno mai essere rivelati, impostando simbologie e codici che permettano soltanto al proprio circolo ristretto l’interazione e il riconoscimento.
Le sette sono un fenomeno odioso e distruttivo che mina la società alla base disgregando la famiglia, allontanando i padri e le madri dai figli, compromettendo l’equilibrio psico-fisico del singolo. Nonostante spesso si mascherino dietro una parvenza di rispettabilità e solidarietà, è fondamentale non cadere nelle loro trappole dalle quali è sempre molto difficile uscire.
I ricatti psicologici e l’investimento emotivo non permettono infatti alla vittima di poter esprimere un giudizio oggettivo. È per questo che si rende necessario un aiuto esterno, da parte di istituzioni ed associazioni, al fine di recidere quei legami nefasti e riportare alla libertà coloro che si erano persi.
6 giugno 2012
http://www.romasette.it/".
Visto che ci sono ragazzi che aprono blog e siti inneggianti all'occultismo e al satanismo, io spero di potere fare da contraltare.
Questo mio blog è contro il satanismo, così com'è contro il comunismo ed il nazismo.
Sono ideologie e dottrine del Male (quello con la "M" maiuscola) e come tali vanno odiate.
Odiare il Male non è reato e non è nemmeno peccato.
Ora, bisogna chiedersi il perché di questo aumento dei fenomeni settari e di occultismo.
La colpa è anche di una parte del mondo cattolico, quel mondo cattolico "adulto", ossia quel mondo cattolico che fa tanta sociologia e si occupa di politica (spesso di sinistra) e che, spesso e volentieri, non prende posizione su certi temi (come ad esempio l'aborto) per "non offendere chi la pensa diversamente".
Questo "mondo cattolico adulto" ha abdicato di fronte alla secolarizzazione.
Dunque, si crede meno in Dio.
Come disse il poeta Gilbert Keith Chesterton, quando non si crede più in Dio si inizia a credere in tutto.
La domanda di spiritualità e di soprannaturale non viene sopita ma viene intercettata da gruppi e sette.
Oltre a ciò, va fatta anche un'altra constatazione.
Il fatto che i giovani siano esposti a questo fenomeno deve essere discusso.
Il motivo è molto semplice.
Del mondo cattolico ho parlato prima.
Parliamo anche della crisi della scuola e della famiglia.
La famiglia, infatti, è in crisi.
Questa crisi non è solo rappresentata dal divorzio ma anche dal fatto che, per esempio, vi siano entrambi i genitori che lavorano.
In sé, ciò non è negativo ma dopo avere lavorato, spesso i genitori non parlano con i figli.
Questi ultimi vengono lasciati a loro stessi.
Anche la scuola non trasmette più valori.
Di quest'ultima ha parlato su "Italia chiama Italia", nell'articolo intitolato "Riforma della scuola? Un ottimo punto di partenza!" e in quello intitolato "Bullismo nelle scuole, una piaga sociale!".
La scuola ha perso ogni carattere di meritocrazia e, in pratica, il giovane sente di potere fare ciò che vuole.
Questo è terreno fertile per il satanismo.
Bisogna tornare alle basi.
La famiglia si deve ricomporre, la scuola deve trasmettere anche dei valori, meritocrazia in primis e la Chiesa deve riprendere il suo magistero.
Se non si facesse così, il futuro potrebbe diventare fosco.
Cordiali saluti.
martedì 3 luglio 2012
Caro presidente Monti, l'unico modo per contenere la spesa è il federalismo!
Cari amici ed amiche.
Il governo Monti vuole fare la "spending review" facendo tagli a destra e a manca.
Peccato, però, che non abbia capito una cosa.
L'Italia è un Paese che spreca molto perché il suo sistema lo consente.
Noi abbiamo un sistema centralista e fondato sull'assistenzialismo.
In pratica, gli Enti locali (Regioni, Province e Comuni) non hanno responsabilità, poiché il potere è concentrato nelle mani del governo centrale.
Quindi, questi possono spendere i soldi pubblici a destra e a manca, poiché lo Stato ripiana i loro debiti.
Dobbiamo passare da questo sistema centralista ed assistenzialista ad uno fondato sul federalismo e sulla sussidiarietà.
Con il sistema federale, gli Enti locali dovranno stare attenti ai loro bilanci.
Quindi, non potranno più spendere i soldi a destra e a manca ma dovranno sostenere solo i progetti utili.
Per esempio, sapete che il 51% delle case popolari viene dato a famiglie di immigrati che spesso lavorano in nero, facendo figurare di non avere nulla, ed i cui affitti vengono pagati dai Comuni?
Se ci fosse il federalismo, una cosa del genere non si verificherebbe.
Quindi, una vera "spending review" si può fare solo adottando il federalismo e non facendo tagli a scuole ed ospedali.
Cordiali saluti.
Il governo Monti vuole fare la "spending review" facendo tagli a destra e a manca.
Peccato, però, che non abbia capito una cosa.
L'Italia è un Paese che spreca molto perché il suo sistema lo consente.
Noi abbiamo un sistema centralista e fondato sull'assistenzialismo.
In pratica, gli Enti locali (Regioni, Province e Comuni) non hanno responsabilità, poiché il potere è concentrato nelle mani del governo centrale.
Quindi, questi possono spendere i soldi pubblici a destra e a manca, poiché lo Stato ripiana i loro debiti.
Dobbiamo passare da questo sistema centralista ed assistenzialista ad uno fondato sul federalismo e sulla sussidiarietà.
Con il sistema federale, gli Enti locali dovranno stare attenti ai loro bilanci.
Quindi, non potranno più spendere i soldi a destra e a manca ma dovranno sostenere solo i progetti utili.
Per esempio, sapete che il 51% delle case popolari viene dato a famiglie di immigrati che spesso lavorano in nero, facendo figurare di non avere nulla, ed i cui affitti vengono pagati dai Comuni?
Se ci fosse il federalismo, una cosa del genere non si verificherebbe.
Quindi, una vera "spending review" si può fare solo adottando il federalismo e non facendo tagli a scuole ed ospedali.
Cordiali saluti.
VATICANO: "BANDIERE ARCOBALENO VIA DALLE CHIESE!"
Cri amici ed amiche.
Leggete questo articolo della pagina di Facebook dei "Guardiani della fede cattolica":
"L’agenzia vaticana Fides spiega le origini del vessillo del movimento pacifista: "È legato alla teosofia e al relativismo. Tornate alla croce" e consiglia di eliminarlo dai luoghi sacri: "Usate la croce"
Roma - Perché preti e laici cattolici usano la bandiera arcobaleno come simbolo di pace invece della croce? Non sanno che quella bandiera è collegata alla teosofia e al New Age? È netto e documentato il giudizio contenuto in un articolo pubblicato da «Fides», l’agenzia della Congregazione vaticana per l’evangelizzazione dei popoli diretta da Luca De Mata, nei confronti del vessillo, simbolo del movimento pacifista, appeso anche nelle chiese e da qualche prete pure sull’altare.
«Come mai uomini di Chiesa, laici o chierici che siano - si chiede “Fides” - hanno per tutti questi anni ostentato la bandiera arcobaleno e non la croce, come simbolo di pace? Sarebbe interessante interrogare uno per uno coloro che hanno affisso sugli altari, ingressi e campanili delle chiese lo stendardo arcobaleno». L’agenzia vaticana ipotizza qualche risposta in proposito, vale a dire «la lunga litania degli eventi in cui la Chiesa avrebbe brandito la croce come simbolo di sopraffazione», dalle Crociate alla caccia alle streghe ai roghi di eretici. «Fides» a questo proposito ricorda però che non è il simbolo della croce in quanto tale «ad aver bisogno di essere emendato», quanto piuttosto «gli atteggiamenti degli uomini che, guardando a tale segno, possono ritrovare motivo di conversione». Poi rilancia: «Questi uomini e donne di chiesa sanno qual è l’origine della bandiera della pace? Molti probabilmente no. Altri, pur sapendo, non se ne preoccupano più di tanto».
Le origini della bandiera della pace vanno ricercate, spiega l’agenzia, «nelle teorie teosofiche nate alla fine dell’800. La teosofia (letteralmente “Conoscenza di Dio”) è quel sistema di pensiero che tende alla conoscenza intuitiva del divino». Da sempre presente nella cultura indiana, ha preso la sua moderna versione dalla Società Teosofica, «un movimento mistico, esoterico, spirituale e gnostico fondato nel 1875 da Helena Petrovna Blavatsky, più nota come Madame Blavatsky». Il pensiero della corrente rappresentata dalla bandiera arcobaleno si basa sullo «gnosticismo», sulla «reincarnazione e trasmigrazione dell’anima», sull’esistenza di «maestri segreti» e riconduce al New Age, mentalità che predica la libertà più assoluta e il relativismo, l’idea dell’«uomo divino», il rifiuto della nozione di peccato.
«Fides» spiega che esistono diverse versioni di questa bandiera, una delle quali è riconosciuta ad Aldo Capitini, fondatore del Movimento nonviolento, «che nel 1961 la usò per aprire la prima marcia per la pace Perugia-Assisi», mentre un’altra «segnala che la sua origine risale al racconto biblico dell’Arca di Noè» e dunque sarebbe un simbolo cristiano a tutti gli effetti. In realtà - scrive l’agenzia dopo aver ricordato che è anche il simbolo dei movimenti di liberazione omosessuali - la bandiera rappresenta un’idea secondo la quale «per esempio è possibile mettere sullo stesso piano partiti politici o gruppi culturali che rivendicano, legittimamente, la difesa della dignità della donna, e gruppi, come è accaduto recentemente in Europa, che rivendicano la depenalizzazione dei reati di pedofilia. Si tratta ovviamente di aberrazioni possibili, solo all’interno di una mentalità relativistica come quella che caratterizza le nostre società occidentali».
La bandiera, conclude «Fides», è un simbolo sincretistico, che propone l’unità New Age nella sintesi delle religioni. Introdurla nelle chiese e nelle celebrazioni è da considerarsi «un abuso».".
Ringrazio l'amico Angelo Fazio che ha messo l'articolo su Facebook.
Sono pienamente d'accordo con quanto scritto.
Aggiungo che Helena Petrovna Blavatskij (1831-1891) fu discendente di una famiglia di ugonotti francesi e di un'antica famiglia di ufficiali tedeschi.
Il tenente generale meclemburghese Alexis von Rottenberg era suo nonno paterno.
Il padre, il colonnello Peter Hahn serviva l'esercito dello zar.
Da parte di madre, la romanziera Helena Fadeiev , la figlia di un consigliere dello zar, la Blavatskij discendeva dalla principessa Dolgoruki, imparentata con la dinastia dei Romanov.
Ora, una famiglia del genere sarà stata, sicuramente, in circoli massonici, circoli in cui si formò anche Lev Tolstoj, il noto scrittore autore di "Guerra e pace" che, guarda caso, interpretò il "Discorso della Montagna" dei Vangeli in chiave anarchica e pacifista e fondò una corrente di pensiero, il tolstoismo.
I tolstoiani erano anche vegetariani o vegani.
In un certo senso, la Blavatskij si ispirò al tolstoismo.
Ora, Helena Petrovna Blavatskij fondò la Società Teosofica il cui motto era "Non vi è religione superiore alla verità" ed era una società gnostica in cui si fusero Giudaismo, Cristianesimo, Islam, Buddhismo, Induismo, culti egizi e persino tradizioni neopagane.
In pratica, ci fu un vero e proprio sincretismo.
Secondo il pensiero teosofico non esisteva più la religione e, di conseguenza non esisteva più il legamo con Dio.
In fondo, il termine "religione" deriva dal latino "religare" cioè "unire", ovviamente "unire a Dio".
Per questo, la bandiera dei pacifisti è incompatibile con la tradizione cristiana e non può stare in chiesa.
Cordiali saluti.
Leggete questo articolo della pagina di Facebook dei "Guardiani della fede cattolica":
"L’agenzia vaticana Fides spiega le origini del vessillo del movimento pacifista: "È legato alla teosofia e al relativismo. Tornate alla croce" e consiglia di eliminarlo dai luoghi sacri: "Usate la croce"
Roma - Perché preti e laici cattolici usano la bandiera arcobaleno come simbolo di pace invece della croce? Non sanno che quella bandiera è collegata alla teosofia e al New Age? È netto e documentato il giudizio contenuto in un articolo pubblicato da «Fides», l’agenzia della Congregazione vaticana per l’evangelizzazione dei popoli diretta da Luca De Mata, nei confronti del vessillo, simbolo del movimento pacifista, appeso anche nelle chiese e da qualche prete pure sull’altare.
«Come mai uomini di Chiesa, laici o chierici che siano - si chiede “Fides” - hanno per tutti questi anni ostentato la bandiera arcobaleno e non la croce, come simbolo di pace? Sarebbe interessante interrogare uno per uno coloro che hanno affisso sugli altari, ingressi e campanili delle chiese lo stendardo arcobaleno». L’agenzia vaticana ipotizza qualche risposta in proposito, vale a dire «la lunga litania degli eventi in cui la Chiesa avrebbe brandito la croce come simbolo di sopraffazione», dalle Crociate alla caccia alle streghe ai roghi di eretici. «Fides» a questo proposito ricorda però che non è il simbolo della croce in quanto tale «ad aver bisogno di essere emendato», quanto piuttosto «gli atteggiamenti degli uomini che, guardando a tale segno, possono ritrovare motivo di conversione». Poi rilancia: «Questi uomini e donne di chiesa sanno qual è l’origine della bandiera della pace? Molti probabilmente no. Altri, pur sapendo, non se ne preoccupano più di tanto».
Le origini della bandiera della pace vanno ricercate, spiega l’agenzia, «nelle teorie teosofiche nate alla fine dell’800. La teosofia (letteralmente “Conoscenza di Dio”) è quel sistema di pensiero che tende alla conoscenza intuitiva del divino». Da sempre presente nella cultura indiana, ha preso la sua moderna versione dalla Società Teosofica, «un movimento mistico, esoterico, spirituale e gnostico fondato nel 1875 da Helena Petrovna Blavatsky, più nota come Madame Blavatsky». Il pensiero della corrente rappresentata dalla bandiera arcobaleno si basa sullo «gnosticismo», sulla «reincarnazione e trasmigrazione dell’anima», sull’esistenza di «maestri segreti» e riconduce al New Age, mentalità che predica la libertà più assoluta e il relativismo, l’idea dell’«uomo divino», il rifiuto della nozione di peccato.
«Fides» spiega che esistono diverse versioni di questa bandiera, una delle quali è riconosciuta ad Aldo Capitini, fondatore del Movimento nonviolento, «che nel 1961 la usò per aprire la prima marcia per la pace Perugia-Assisi», mentre un’altra «segnala che la sua origine risale al racconto biblico dell’Arca di Noè» e dunque sarebbe un simbolo cristiano a tutti gli effetti. In realtà - scrive l’agenzia dopo aver ricordato che è anche il simbolo dei movimenti di liberazione omosessuali - la bandiera rappresenta un’idea secondo la quale «per esempio è possibile mettere sullo stesso piano partiti politici o gruppi culturali che rivendicano, legittimamente, la difesa della dignità della donna, e gruppi, come è accaduto recentemente in Europa, che rivendicano la depenalizzazione dei reati di pedofilia. Si tratta ovviamente di aberrazioni possibili, solo all’interno di una mentalità relativistica come quella che caratterizza le nostre società occidentali».
La bandiera, conclude «Fides», è un simbolo sincretistico, che propone l’unità New Age nella sintesi delle religioni. Introdurla nelle chiese e nelle celebrazioni è da considerarsi «un abuso».".
Ringrazio l'amico Angelo Fazio che ha messo l'articolo su Facebook.
Sono pienamente d'accordo con quanto scritto.
Aggiungo che Helena Petrovna Blavatskij (1831-1891) fu discendente di una famiglia di ugonotti francesi e di un'antica famiglia di ufficiali tedeschi.
Il tenente generale meclemburghese Alexis von Rottenberg era suo nonno paterno.
Il padre, il colonnello Peter Hahn serviva l'esercito dello zar.
Da parte di madre, la romanziera Helena Fadeiev , la figlia di un consigliere dello zar, la Blavatskij discendeva dalla principessa Dolgoruki, imparentata con la dinastia dei Romanov.
Ora, una famiglia del genere sarà stata, sicuramente, in circoli massonici, circoli in cui si formò anche Lev Tolstoj, il noto scrittore autore di "Guerra e pace" che, guarda caso, interpretò il "Discorso della Montagna" dei Vangeli in chiave anarchica e pacifista e fondò una corrente di pensiero, il tolstoismo.
I tolstoiani erano anche vegetariani o vegani.
In un certo senso, la Blavatskij si ispirò al tolstoismo.
Ora, Helena Petrovna Blavatskij fondò la Società Teosofica il cui motto era "Non vi è religione superiore alla verità" ed era una società gnostica in cui si fusero Giudaismo, Cristianesimo, Islam, Buddhismo, Induismo, culti egizi e persino tradizioni neopagane.
In pratica, ci fu un vero e proprio sincretismo.
Secondo il pensiero teosofico non esisteva più la religione e, di conseguenza non esisteva più il legamo con Dio.
In fondo, il termine "religione" deriva dal latino "religare" cioè "unire", ovviamente "unire a Dio".
Per questo, la bandiera dei pacifisti è incompatibile con la tradizione cristiana e non può stare in chiesa.
Cordiali saluti.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.