Sono tante le cose da cambiare in Italia, e nell'articolo del nostro Antonio Fucilone ne vengono indicate solo alcune: ma oltre a tutto questo, "bisogna creare una cultura meritocratica. Se farà così il nostro Paese potrà mostrare il suo alto potenziale, altrimenti il declino sarà inarrestabile"
Vi siete mai chiesti come mai Gengis Khan riuscì a creare un impero che fu più vasto di quello romano e di quello napoleonico? La risposta è molto semplice: Gengis Khan premiava i soldati più meritevoli e che in battaglia dimostravano il maggiore valore.
Anche nella Roma repubblicana e nei primi anni di quella imperiale si usò questo principio, così come nell'Impero Ottomano ai tempi del sultano Solimano il Magnifico. Questo principio si chiama MERITOCRAZIA.
Forse, da tutto ciò potremmo capire anche il fenomeno del declino italiano. Nei Paesi in cui c'è una maggiore meritocrazia l'economia è più forte e c'è una maggiore competitività. E' proprio la meritocrazia uno dei punti di forza di questi Paesi. Infatti, in una logica meritocratica, vengono premiati coloro che mostrano maggiori competenze, bravura ed impegno. Ciò motiva le persone che così riescono a rendere di più. Non a caso ho citato Gengis Khan.
In Italia non c'è una logica meritocratica, ma molto spesso ci si basa sulle conoscenze importanti o sull'appartenenza politica delle persone in un determinato contesto, la classica RACCOMANDAZIONE. Questa situazione penalizza soprattutto i giovani. E così molti diplomati, diplomati specializzati e laureati con un ottimo livello di preparazione vengono scavalcati nella ricerca di posti di lavoro o di posti da ricercatori universitari da altre persone che spesso sono di dubbia formazione ma che hanno la fortuna (loro) di essere legati alla "baronia" dell'università o al congiunto importante di turno.
Molti giovani validi si vedono così costretti a fare un lavoro "di ripiego" (che non li soddisfa) o a rimanere disoccupati oppure ad emigrare, facendo successo in un altro Paese. Ecco perché l'Italia "non è un Paese per giovani".
Questo però inficia la qualità della produzione e dei servizi. In Italia c'è uno sfacelo, nella pubblica amministrazione, nelle scuole, nelle università, negli ospedali e nelle aziende private.
Anche nell'azienda privata ci sono situazioni analoghe, in cui il rapporto di lavoro è basato sul rapporto personale con il titolare o sulla segnalazione dell'amico o del parente.
E l'università? La situazione è identica, in quanto lì vi sono delle vere e proprie "baronie" di rettori ed insegnanti. Ad esempio, nell'Università di Bari c'è stato uno scandalo di questo tipo. Infatti, c' erano professori, ricercatori e studenti che erano tutti imparentati tra loro. Anche i sindacati (in particolare quelli grossi come la CGIL) sono delle vere e proprie "baronie" nel mondo del lavoro.
Per dirla breve, in un mondo globalizzato ed in cui c'è una forte competizione, l'Italia non può avere questa mentalità. Deve cambiare cultura ed incominciare a premiare le eccellenze. Il quadro della situazione non rosea del nostro Paese può essere letto meglio se si tiene conto anche del fatto che ci siano delle istituzioni obsolete e da riformare, che ci sia un' eccessiva burocrazia, che ci siano un fisco esoso, una scarsa politica per la famiglia, una scarsa ricerca, una carenza d'infrastrutture efficienti, un' eccessiva immigrazione generica (che crea anche altri problemi) ed una scarsissima immigrazione specializzata. Infatti, possiamo dire che oggi noi importiamo tante braccia ma nessun cervello. Negli altri Paesi vanno molti ricercatori, professori e dottori (anche italiani) mentre da noi vengono solo i muratori, i braccianti, gli operai o peggio i clandestini, che diventano dei potenziali criminali.
La situazione deve cambiare. Si devono fare le riforme ( a cominciare dal federalismo) e realizzare delle nuove infrastrutture, vanno applicate delle nuove politiche energetiche (comprese quelle del nucleare), si deve tagliare la burocrazia, ridurre il fisco e si deve ridurre l'immigrazione "generica" ( con un giro di vite contro la clandestinità) e favorire l'ingresso di ricercatori, professori e dottori stranieri, che oggi in Italia non vengono, o - meglio ancora - recuperare i nostri cervelli che sono emigrati. Vanno fatte anche delle politiche più serie per la famiglia. Ma, insieme a tutto questo, bisogna creare una cultura meritocratica. Se farà così il nostro Paese potrà mostrare il suo alto potenziale, altrimenti il declino sarà inarrestabile.
Antonio Gabriele Fucilone - Italia chiama Italia
Cari amici ed amiche.
Questo è un articolo che avevo scritto il 01 luglio 2008 su "Italia chiama Italia". L'ho dovuto tagliare in alcuni punti perché è troppo lungo. Se volete vedere l'originale, andate su sito "Italia chiama Italia" e leggete l'articolo intitolato "
La meritocrazia? Una cura per evitare il declino-Antonio Gabriele Fucilone". Voglio parlare della meritocrazia, senza volere additare questa o quell'altra persona per accusarla ed offenderla. Ora, io credo che il concetto oggi sia più valido che mai. Questa mattina, su "Canale Italia", avevo sentito parlare Bruno Cesaro, esponente della "Fiamma Tricolore" (
http://www.brunocesaro.it).
Ora, Cesaro aveva fatto un peana sulla cultura del nostro Paese e ha sminuito quella che è la cultura anglosassone.
Sono d'accordo con Cesaro, quando dice che noi italiani dobbiamo essere orgogliosi del nostro patrimonio culturale.
Noi abbiamo un patrimonio artistico che tutti ci invidiano, come anche la letteratura, le tradizioni religiose e le conoscenze scientifiche.
Quando si parla di Italia, vengono in mente grandi personaggi come Pitagora, Caio Mario, Lucio Cornelio Silla, Marco Tullio Cicerone Giulio Cesare, San Tommaso d'Aquino, San Francesco d'Assisi, Santa Chiara d'Assisi, Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio, Leon Battista Alberti, Cristoforo Colombo, Niccolò Machiavelli, Michelangelo Buonarroti, Raffaello Sanzio, San Gabriele dell'Addolorata, San Pio da Pietrelcina, Italo Svevo, Federigo Tozzi, Primo Levi ed Enrico Fermi. Forse, anche William Shakespeare potrebbe essere stato italiano, come avevo scritto nell'articolo intitolato "
L'enigma di Shakespeare".
Questi sono solo alcuni dei grandi personaggi che portarono la nostra cultura ed i nostri grandi valori nel mondo.
Dobbiamo valorizzare questo enorme patrimonio.
Non sono d'accordo con Cesaro quando ha affermato che nel periodo in cui Dante Alighieri scrisse la bellissima Divina Commedia, in Inghilterra si mangiava ancora carne cruda.
Certo, Cesaro volle fare capire che noi non abbiamo nulla da invidiare agli Inglesi ma ha sbagliato nel definire così la cultura anglosassone.
In realtà, quando Dante scrisse la Divina Commedia, l'Inghilterra era un Paese unito, a differenza del nostro, ed aveva una costituzione.
Inoltre, nei secoli successivi, l'Inghilterra divenne una potenza mondiale mentre l'Italia, nonostante avesse un patrimonio culturale superiore, andò in declino.
Perché avvenne questo?
Fu fortuna dell'Inghilterra e sfortuna nostra?
Io penso di no. Uno dei punti di forza della cultura inglese fu la
meritocrazia!
Infatti, premiare il merito fu il punto di forza di civiltà che lasciarono il loro marchio nella storia dell'umanità.
Fu così nell'Impero Romano e altrettanto fu nell'Impero Britannico.
Anche oggi è così.
Uno dei mali del nostro Paese è la scarsa meritocrazia.
Per troppo tempo, sono state premiate delle persone non in base alle competenze, ai meriti e alle conoscenze culturali ma in base ad "altre conoscenze", ossia ad amicizie più o meno particolari o ai soldi.
Questo ha generato un grosso problema che colpisce ogni settore della nostra società, dalle imprese alla politica.
Perché vi è questo?
Questa situazione è stata causata da molti fattori.
Vi sono delle cause storiche.
Prendiamo, ad esempio, quello che successe durante il Rinascimento.
Un caso su tutti fu quello di Olimpia Maidalchini (detta anche Donna Olimpia o Pimpaccia, 1592-1657) che, di fatto, comandava la corte papale e cooptava e sfavoriva le persone a seconda del proprio gradimento. Di sicuro, Donna Olimpia fece gravi danni alla reputazione della Chiesa.
Un altro di questi fu una certa "cultura dell'ugualianza" instillata dalla sinistra e dai sindacati.
Essa si è radicata nelle scuole (specialmente pubbliche).
In pratica, ogni selezione è stata tolta ed hanno iniziato ad essere promosse anche persone che non meritavano di essere promosse.
Questa situazione si è propagata anche nell'università, con le "baronie".
Questo ha generato una "reazione e catena".
Con una scuola ed un'università meno selettive anche il mondo del lavoro, il pubblico impiego e la politica sono poco selezionati.
Oggi, ci troviamo di fronte a questa cattiva situazione, in cui anziché favorire chi veramente merita, viene favorito chi ha maggiori possibilità sul piano economico o chi ha "conoscenze" (di certo non culturali) presso gli ambienti che contano.
Questo è un male perché tutta la società italiana ne risente.
Molto spesso, quando si attacca il mondo politico, mi metto a ridere.
Infatti, i detrattori della nostra politica parlano di "caste".
Ora, va detto che la nostra politica rispecchia esattamente quella che è la nostra società.
Se la nostra società fosse meritocratica, lo sarebbe anche la nostra politica.
Per questo, trovo che sia molto positivo il discorso fatto dall'onorevole
Angelino Alfano, segretario del Popolo della Libertà, che ha affermato che il partito dovrà affermare il principio della meritocrazia e che per questo non sarà più un partito di tessere.
Infatti, prendere la tessera significa spendere dei soldi e si rischia di avere un partito in cui a contare non sia chi ha le capacità ma chi ha più soldi.
Se escludiamo il punto che riguarda il voto degli italiani all'estero, che francamente non condivido e che trovo infelice, la bozza di riforma proposta dal ministro Calderoli va in questa direzione. Infatti, le retribuzioni date ai parlamentari saranno erogate in base alla partecipazione ai lavori in Parlamento.
E allora, credo che valga un detto della regina
Elisabetta I d'Inghilterra (1533-1603) che recita:
"
In Europa la tradizione anglosassone sta alla latina come l'olio sta all'aceto. Ci vogliono entrambi per fare la salsa, altrimenti l'insalata è poco condita.".
Se unissimo il nostro patrimonio culturale alla meritiocrazia anglosassone potremmo fare molto.
Cordiali saluti.
Se chi ha fondato l’uaar è un tipo del genere allora si capiscono tante cose
questo se non mette il naso ovunque non è contento..chissà che vita infelice che deve fare..!
Albertin potrebbe benissimo essere paragonato a Newdown negli USA, quello che da 10 anni tenta di rendere incostituzionale il Pledge o i vari motti religiosi americani: http://www.uccronline.it/2011/03/21/usa-la-corte-suprema-respinge-ricorso-contro-il-motto-%C2%ABin-god-we-trust%C2%BB/
va bhè dai, ma guardatelo in faccia… non c’è bisogno di essere degli psicologi per capire che ha seri problemi…. ahahahhaha
E’ proprio il tipico militante arrabbiato su cui fare facili ironie…
lo credo bene..è difficile accettare una sconfitta di tali dimensioni!
Massimo Albertin, dai miei atti risulta interlocutore privilegiato n. 152 di 333, dove risulta, al mio cospetto (= uomo ‘stolto’ di DIO), persona totalmente “handicappata psichica” di grado 100%, non per colpa ma per sua natura, figuriamoci come risulta al cospetto di DIO! Il documento, allegato alla XIII Epistola della mia opera profetica LA DIVINA COMMEDIA BIS(una “sfida ineffabile” intitolata: Dichiarazione di Responsabilità), è pubblicato all’indirizzo: http://tinyurl.com/3qncn2g
Serena Domenica!
Accidenti!
Grazie di avermi spiegato chi è Maxalber che compare spesso sul loro forum.
Leggete cosa pensa di mè, mi ritiene fiancheggiatore del terrorismo cattolico. Devo vergognarmi?
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:5kQbiSXgQk4J:www.uaar.it/news/2011/01/31/quattro-decenni-fa-ratzinger-era-favorevole-al-matrimonio-dei-preti/+Maxalber+Enrico+site:.uaar.it&cd=5&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.it
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:BYomxVLNE9EJ:www.uaar.it/news/2011/01/31/studio-predice-che-gene-della-religiosita-dominera-societa/+Maxalber+fiancheggiatore+Enrico+site:.uaar.it&cd=2&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.it
Dovrebbero vergognarsi di avere un fondatore dell’uaar che esprime il loro pensiero cosi chiaramente:).
caro Enrico,
hai la mia piena solidarietà.
Partecipare a una discussione sul sito Uaar è una esperienza che tutti dovremmo fare.
Perchè difendere la verità e contrastare la menzogna è preciso dovere di tutti i cristiani, e non soltanto dei preti.
E’ il lavoro principale che faceva nostro Signore Gesù Cristo.
E’ quello che voleva Don Milani facessero i suoi alunni: il suo lavoro era dargli la padronanza della lingua che rende un operaio libero e pari al padrone, la capacità critica e propositiva per cambiare la realtà.
La tecnica usata contro di te è l’attacco del branco, con Albertini in funzione di probabile capobranco. Tu non vieni posto in moderazione, il che è il segnale di via libera all’attacco concentrico.
Questa tecnica a volte è stata usata contro di me.
Quando diventerai più forte, più sicuro, più capace di mettere in luce le loro evidenti contraddizioni ti metteranno “in attesa di moderazione”, che è il segnale dato al branco delle solite dieci persone di “ignorare” il tuo commento.
Che però resta lì anche per molte ore senza che alcuno sia capace di controbattere. Il che blocca la discussione. Pertanto viene eliminato.
Il commento conviene scriverlo su word e poi riversarlo. In questo modo dopo qualche tempo si può pubblicare di nuovo, ritoccando il nome e mutando indirizzo di posta. Così si permette alla verità qualche ora di visibilità in più.
Se può interessare ho alcuni screenshot abbastanza istruttivi.
un saluto.
Ciao a-ateo,
volevo correggerti su un punto, se ho capito bene..
I commenti in attesa di approvazione non li vede nessuno (quindi il branco di caproni non può leggere e rispondere). Li vede solo chi li ha postati (oltre al moderatore) in quanto sono nella cache del browser. Infatti, se provi ad aprire la pagina da un browser diverso da quello usato per postare, vedrai che il commento che riporta non sarà visibile.
Ciau
Giusto.
caro mazzzinga,
mi hai tolto una illusione,ma ti ringrazio del chiarimento.
Mi resta solo la consolazione di avere lo screenshot per poter dimostrare il loro modo di procedere, e nella speranza che anche altri lo facciano.
Guarda degli attacchi alla mia persona me ne posso non curare. Quello che irritante sono gli attacchi alle persone morte e sopratutto ai martiri o persone che potrebbero esserlo.
Sedicente Luigi Tosti su Yara
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:IymyxwHfUtwJ:www.uaar.it/news/2011/03/04/don-conti-condannato-quindici-anni/+Yara+Tosti+site:.uaar.it&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.it
Oppure questo commento di Florasol che non voglio citare tanto è orrendo.
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:yuQPLoHbcZwJ:www.uaar.it/news/2011/03/01/antonio-socci-yara-come-maria-goretti/+Florasol+Yara+site:.uaar.it&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.it
Oppre definire gli africani tutti analfabeti perchè li le vocazioni aumentano.
Se sono post in cui intervengo li riporto non per gloriarmi delle mie idee che possono essere sbagliate ma perchè mi ricordo cosa li è scritto.
orribili!
enrico mi sa che devi ripassare Matteo 7,6
Sapete chi è Luigi Tosti? E’ il giudice anti crocifisso, quello che è stato sbattuto fuori dall’ordine: http://www.uccronline.it/2011/03/14/il-csm-rimuove-il-giudice-anti-crocifisso-luigi-tosti/
è proprio lui??
è finito nel posto giusto, ora non rimane che tirare lo sciacquone XD
* a ateo
Grazie delle informazioni, quando mi bloccavano un post io non sapevo cosa fare. Sei iscritto al forum UAAR?
@enrico,
No,non sono iscritto al forum uaar.
Se tusei iscritto, mi spieghi come si fa?
Pagina iniziale http://www.uaar.it
In alto a dx c’è la scritta forum
Clicca sopra forum quindi cominci la solita procedura d’oscrizione ad un forum, poi loro mandano la mail di conferma con la password e poi si è iscritti.
Li ci si può mandare poi messaggi privati.
Questo è il forum interno dove parlano dei loro soliti argomenti di cosa stanno facendo ed altro.
Il commento conviene scriverlo su word
su Word????? O_o
basta e avanza un banalissimo file di testo…
Ah, questi gggggggiovani…
sono uno che ha raccolto la ripetuta provocazione di Albertini-Lautsi nella discussione e ho voluto postare il seguente commento in risposta.
Il mio commento è stato debitamente CANCELLATO dal sito Uaar come prova suprema di democrazia atea….
Giudicate voi se è onesto prima chiedere ripetutamente commenti cattolici… e poi eliminarli…
5. anti-ateo scrive: (Nota: il tuo commento è in attesa di essere approvato)
9 luglio 2011 alle 23:27
@ maxalber,
Caro Massimo Albertini-Lautsi,
Mi pare di capire che il giorno del suo invito Uaar era ancora ”confessione religiosa” per auto-confessione su documenti legali e quindi lei e chi lo invitava ritenevate di poter partecipare a una iniziativa cattolica di dialogo interreligioso. Dopo il recente auto-pronunciamento di Carcano che Uaar NON è confessione religiosa, ammettendo la menzogna scritta su documenti legali, probabilmente, l’invito da parte cattolica è stato correttamente ritirato. Spero che lei si renda conto che si tratta di comportamenti uaarini infantili e folkloristici, che concorrono a tenervi fuori dal dialogo nel Cortile dei Gentili….
Non vedo perché lei si debba meravigliare …. E se resta comunque meravigliato, può sempre spiegarne il motivo, non crede?
Nel suo intervento lei ha definito l’iniziativa cattolica come intro-religiosa, nonostante la evidente presenza del Rabbino, mentre il Sacerdote ha ricordato e descritto un suo precedente incontro con un ateo con altrettanta franchezza.
Insomma, un franco scambio di opinioni, e non voglio neanche dire chi è stato, a mio parere, più rude dei due, se il Sacerdote o lei.
Il Sacerdote si è rivolto parlando “a lei che si dichiara ateo”, e pare che lei senta la definizione sopradetta come una offesa. Da quale delle cinque parole, in particolare, lei si ritiene offeso?
Io non vedrei offesa alcuna… spieghi lei a me dove sta l’offesa…a me spesso cancellato e sempre in moderazione su questo sito…
Infine colgo l’occasione per ringraziarla per l’azione giudiziaria intrapresa utilizzando il nome di sua moglie contro la presenza del Crocifisso (sua moglie non era neanche presente alla totalmente deserta conferenza di commento alla sentenza, tenuta da lei e da Carcano).
Infatti la sua iniziativa, così rovinosamente conclusa (per lei), ha contribuito a chiarire le idee a molti nostri concittadini, credenti e non credenti, e per questo le devo un sincero grazie.
Un suggerimento: sempre utilizzando la propria moglie, perché lei non fa causa allo stato finlandese allo scopo di togliere il simbolo della Croce dalla bandiera nazionale finlandese?
Quella Croce non le pare una patente discriminazione contro gli atei, o i musulmani ?
Se sei bannato non puoi più pubblicare sul loro sito, puoi però entrare nel forum interno.
la verità si appura nel contrasto dialettico di due differenti posizioni,non dondolandosi ritmicamente recitando sempre lo stesso versetto più o meno “satanico”…
Uaar ha bannato il metodo democratico, non tanto me…
Sulla censura dell’uaar si era già espresso il loro filosofo Guarenzi (o come diavolo si chiama) su questo sito. Ricordate?
Mattia…questo qui? http://www.uccronline.it/2011/05/06/luaar-e-ossessionata-dalla-religione-e-dai-pontefici/#comment-7680
Concordo se vuoi spiego in privato come fregare i loro filtri.
Alfredino, ti resterei grato perchè sono discretamente ignorante in materia.
Un numero di telefonino può bastare?
Devo fare alcune precisazioni in merito alla questione del crocifisso, prima di tutto una correzione all’articolo di cui sopra, dove si dice che la Corte di Strasburgo non è un’istituzione europea, non mi sembra così. La Corte di Strasburgo fu istituita dalla Convezione di Roma nel novembre del 1950, la parte finale del trattato all’art.59, comma 1 dice: “La presente Convezione è aperta alla firma dei Membri del Consiglio d’Europa. Essa sarà ratificata. Le ratifiche saranno depositate presso il Segratario Generale del Consiglio d’Europa.”
Ora il Consiglio d’Europa, come dice la parola stessa, è un’istituzione europea, fondato a Londra nel 1949. E’ la prima organizzazione internazionale in ambito europeo, per la salvaguardia dei diritti umani. Quindi, il tribunale operando in tal contesto, mi sembra che possa essere considerato organo europeo.
Veniamo ora alla questione del crocifisso, io favorevole alla prima sentenza ( quella del 3 novembre del 2009 ),ma non per fare un favore all’UAAR, di cui come agnostico non faccio parte, ma perchè penso che in uno stato laico come l’Italia in luogi pubblici( intendo quelli della Pubblica Amministrazione) non devono esserci simboli di nessuna appartenenza religiosa. In quell’occasione ci fu parere favorevole per esempio della FCEI, Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane, mi sembrano cristiani, non di atei e pericolosi laicisti. Per non parlare di Don Milani, che un giorno entrò nell’aula della scuola dove insegnava e tolse lui stesso il crocifisso dalla parete. Insomma, la questione del crocifisso è stata molto strumentalizzata, si poteva affrontare meglio il dibattito, mettendo da parte preconcetti di tipo religioso o ideologico.
A proposito di Don Milani, spesso ci si dimentica che disse anche “meno croci e più Vangelo”.
“Non dite che il Vangelo tocca ai preti. Anche levando il problema religioso resta il libro da studiare in ogni scuola e in ogni classe” ["Lettere ad una professoressa" pagine 120-122]
Quindi prima di mettere in bocca nomi che possono far comodo, informiamoci
Sinceramente non ho voglia di tornare a parlare del crocifisso ancora una volta. Se vai in questo sito dove c’è scritto in alto “attualità” e trovi il dossier sulla questione crocifisso. Leggerai di Barroso dove dice che la Corte di Strasburgo non c.entra nulla con l’ue. Sono sul cel quindi non posso metterti il link.
Infatti non c’entra nulla con L’UE, ma è un’istituzione europea in quanto è stato istituito all’interno del Consiglio d’Europa che è un’organizzazione diversa dall’UE che è sorta nel 1993.
Pierpaolo la tua precisazione è completamente falsa. Ecco perché…
Il Commissario alla Giustizia dell’Europa, Jacques Barrot, ha dichiarato: «in merito alla presenza dei simboli religiosi negli edifici pubblici, vige il principio di sussidiarietà, e dunque ricade interamente nelle competenze degli Stati membri. La Corte Europea per i diritti dell’uomo non è un’istituzione europea. Inoltre non vi è alcuna normativa Ue che regoli la materia e anche le norme comunitarie contro la discriminazione escludono il riferimento ai simboli religiosi attribuendone la competenza agli Stati membri»…http://www.uccronline.it/2010/12/12/la-sentenza-della-corte-europea-che-vieta-lesposizione-dei-crocifissi-nelle-aule-scolastiche/
Fino a quando continuerai a sostenere il contrario? Vuoi saperne più di Barrot? E’ razionalista questo comportamento?
Flavio, io non ho detto che la Corte Europea sia un’istituzione della UE; infatti non lo è. Ma è comunque un’organizzazione europea perchè è sorta nell’ambito europeo ( Consiglio d’Europa nato nel 1949 con il Trattato di Londra . Se è per questo anche il Consiglio Nordico è un’organizzazione europea, visto che ne fanno parte i paesi scandinavi che sono tutti Paesi europei ).
Veniamo ora alla competenza: la Corte Europea di Strasburgo è un’istituzione creata affinchè i cittadino dei paesi membri del Consiglio d’Europa (NON della UE, lo ripeto )possono rivolgersi, dopo aver esaurito l’iter giudiziario nel proprio Stato, se hanno il sospetto che il loro Paese abbia violato, con una legge, una norma o un sentenza di tribunale inferiore, un diritto fondamentale. La Convezione di Roma all’art. 10 dice: ” Per assicurare il rispetto degli impegni derivanti alle Alte Parti Contraenti della presente Convenzione e dei suoi protocolli, è istituita una Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, di seguito denominata “la Corte”. Essa funziona in maniera permanente.”
L’Italia ha ratificato tale Convenzione e i suoi protocolli ( entrata in vigore per il nostro paese il 26 ottobre 1955 ).Il sito del Consiglio d’Europa è : http://www.coe.int/lportal/web/coe-portal, così potrai constatare che non si tratta di un’organizzazione fasulla o inesistente. Come puoi ben vedere ne fanno parte 47 Paesi, più estesa della UE, alcuni come osservatori come Vaticano, Stati Uniti ecc.
C’è qualcosa che non va in questo modo di usare la razionalità…
1) L’articolo sostiene che la Corte di Strasburgo non è un’istituzione europea
2) Pierpaolo interviene volendo correggere l’articolo perché sostiene che la Corte di Strasburgo “è un’istituzione europea”.
3) Gli faccio notare che il Commissario alla Giustizia dell’Europa, Jacques Barrot, dichiara ufficialmente che “La Corte Europea per i diritti dell’uomo non è un’istituzione europea”, quindi l’articolo è perfetto.
4) Pierpaolo risponde dicendo che “la Corte Europea non è un’istituzione della UE ma è comunque un’organizzazione europea”..si nota il cambiamento da istituzione a organizzazione.
Hai voglia di scrivere queste tue riflessioni direttamente a Barrot? Vuoi che ti dia il suo indirizzo di posta elettronica? A questo punto è lui che deve rettificare e non il redattore dell’articolo qui sopra, ti pare?
Rileggendo il primo commento di Pierpaolo noto che dice di non appartenere all’UAAR (lo si capiva già dalla mancanza di insulti e da un discorso portato avanti serenamente), anche se poi dice che come agnostico non potrebbe farne parte. Ma, ricordo al nostro amico, l’UAAR pretende di rappresentare anche gli agnostici razionalisti. Tu, non facendone parte, sei condannato da loro ad essere un agnostico irrazionalista, come gli atei non iscritti all’UAAR sono atei non razionalisti. Cosa ne pensi?
Nofex, hai frainteso quello che ho detto nel mio primo intervento. Io non ho detto che in quanto agnostico NON POSSO fare parte dell’UAAR, io ho detto semplicemente che NON NE FACCIO PARTE, volendo POTREI; MA NON VOGLIO, in quanto come agnostico non mi sento rappresentato da loro. Sono perfettamente in grado di ragionare con la mia testa. D’altronde, la maggior parte degli atei e degli agnostici italiani NON ne fanno parte, visto che i loro iscritti sono poco più di 4000, i non credenti nel nostro Paese sono molto di più. Non ho niente contro l’UAAR in sè, la libertà di associazione è garantita dalla nostra Costituzione ( art. 18 ). Della “condanna” che gli esponenti dell’UAAR potrebbero darmi non m’interessa granchè ( come del giudizio ch epotrebbe darmi qualsiasi altra associazione ), che pensino pure quello che vogliono. Il termine “razionalista” poi va usato con cautela, dipende dal significato che si vuole dare a questo termine.
Flavio, non ho voglia di proseguire oltre questa discussione. Jacues Barrot ha ragione quando dice che la Corte Europea di Strasburgo non è un’istituzione europea se per “europea” intendiamo facente parte della UE ( Unione Europea ), invece a mio parere ha torto quando nega che sia europea tout court; infatti non a caso si chiama “Corte Europea”. Se io dico che l’Albania è un paese europeo in quanto facente parte alla UE, mi sbaglio, se io dico che l’Albania è un paese europeo in quanto fa parte del continente Europa, allora dico una cosa vera. Tutto dipende da cosa si intende per “europeo”. E’ chiaro? Mi correggo dicendo che tale Corte è un’istituzione, non un’organizzazione come invece lo sono la UE e il Consiglio d’Europa.
Ma Don Milani non e’ mica San Francesco!
E non e’ mica l’unico prete al mondo.
Matteo, guarda a me va bene la lettura del Vangelo nelle scuole, purchè sia accompagnata dalla lettura dei testi delle altre religioni, in un contesto in cui la religione si insegna nella sua complessità e non con un’ottica confessionale: si parla da tempo, anche da parte cattolica, di un’ora delle Religioni o di Storia delle religioni. Perchè se parlo con dei catechisti che negano che i protestanti siano Cristiani, un problema di informazione religiosa ci sarà, o no?
Sì ma il tuo ragionamento rimane in disaccordo con quello di don Milani.
Faresti come quelli de la Repubblica che incitavano i cattolici a togliere i crocifissi seguendo l’esempio di don Milani, guardandosi bene dal dire cosa intendesse veramente il presbitero con quel gesto e soprattutto con quella frase.
Sarebbe molto peggio per gli invasatei e molto coraggioso per i credenti avere meno croci ma più Vangelo, perché i primi sposterebbero il loro astio da un pezzo di legno ad una vita umana.
Il cristianesimo è alla base della cultura italiana. Merita un approfondimento singolarmente. Facciamo un referendum e vediamo cosa dice il popolo. Ti va?
Don Milani è stato sempre un ottimo prete che ha condotto una battaglia culturalmente cristiana in quel periodo fondamentale.
Disciplinatissimo e innamorato della Chiesa.
Propugnatore di un modo di essere cristiani fortemente critico,
il conformismo uaarino lo avrebbe fatto sorridere di commiserazione.
Sulla sua tomba nel piccolissimo cimitero di Barbiana la lapide recita spartanamente: Don Lorenzo Milani, Priore di Barbiana.
Il suo messaggio è profondo, di solito si tenta di utilizzarlo malamente e concitazioni parziali su un uditorio che non lo conosce.Io ricordo Veltroni che ne citava nome e messaggio come di sinistra…Si vedeva da ciò che non aveva mai letto le “Esperienze pastorali” di Don Lorenzo Milani…
ma se secondo voi il crocifisso è un simbolo universale, perchè non andate dagli arabi a mettere i crocifissi nelle aule dell’arabia saudita? vi cagate sotto, siete vigliacchi, ve la prendete con gli atei perchè è gente per bene che si fa fare di tutto, e vi calate le braghe di fronte gli islamici
Caro Nicola, secondo me è il contrario.
Ancora non ho sentito un ateo lamentarsi seriamente della cultura islamica o fare vignette satiriche su Allah.
E conoscono persone di religione musulmana a cui non interessa che ci sia o non ci sia il crocifisso in aula.
Come nella mia Università ho visto ragazze mussulmane girare con il capo coperto senza che nessuno si lamentasse.
Forse solo agli atei da fastidio che la cultura del nostro Paese si fortemente Cattolica.
Non andremmo mai dagli arabi perché la cultura cristiana non ha contribuito allo sviluppo della loro società (e si vede). La nostra stessa esistenza in terra araba è considerata un’offesa e per questo i cristiani sono il popolo più discriminato del mondo.
AHAHAHAAHHH, che forza!!!!
quindi, per Massimo Albertin se un prete cattolico si rivolge a un ateo chiamandolo “Ateo” allora e “AteoFobia”, è “discriminatorio verso gli atei”??? ma qui siamo alla follia!!!
e cosa c’entrano la scienza e le “prove scientifiche” solo perchè il prete non ha citato gli atei come gruppo religioso,e poi gli atei, non negavano di essere una religione??? non affermavano di NON essere una religione??? ora di colpo gli atei si considerano una religione?
ma questo Albertin e proprio un incorregibile, non è mai contento di niente, se a un incontro inter-religioso il prete non parla degli atei allora parlano di “Emarginazione discriminatoria” degli atei di “atei trattati come non-persone” ma se il prete parla degli atei o dell’ateismo,no, lui non è contento, allora e “AteoFobia” e “discrimazione”, quindi per albertin se un prete non parla oppure parla di atei non cambia niente, rimane “discriminazione”
e il bello e che gli atei accusano sempre i cattolici di “vittimismo”, ma poi nella realtà sono gli Atei a praticare sempre il vittimismo.
P.S. dopotutto sono un ex-Ateo pentito, che ha abbandonato l’UAAR perchè schifato da alcune loro posizioni di aperta discriminazione…
però non ero nè membro nè socio dell’UAAR, ma solo un simpattizante, che pultroppo caduto negli inganni e false promesse degli atei dell’UAAR, e che ha deciso di chiudere con l’ateismo…
Perchè non ci racconti la tua storia nell’UAAR (vista da dentro), e la tua conversione (se sei un convertito)?
Georges Bernanos: “I convertiti sono ingombranti”.
interessante! Anche io ti invito a rendere più nota questa tua esperienza. Magari scrivi all’uccr
ma guarda che non ero nell’UAAR, non sono mai stato nell’UAAR, ero semplicimente un ex ateo che sosteneva e tifava per l’UAAR, e l’unica cosa che frequentavo dell’UAAR era il loro sito Web, e leggevo molto le “Ultimissime”, quello che avevo verso l’UAAR era un semplice “sostegno” indiretto, più che UAARINO, ero(per l’appunto ERO) ateo e basta…
vista da dentro, l’UAAR e un qualcosa di bizzaro, prima si dichiarano atei, poi sostengono il paganesimo politeista,( nei commenti lodano il paganesimo greco-romano affermando che “i pagani erano illuminati ed evoluti”), poi sono tutti nostalgici dell’Illuminismo…
vi posso dire che all’UAAR promettono mare e monti, parlano in maniera trionfalistica e autocelebrativa, dicono sempre che la vittoria della secolarizzazione e dell’Laicismo sulle religioni e vicino, sempre a dire che le regioni scompariranno, ma alla fine, non ho mai visto niente di tutto questo, mi sono reso conto che mentre l’UAAR parlava tanto di “fine delle religioni”, sempre a dire che “il vaticano crollerà” e invece il vaticano e sempre rimasto lì, parlano tanto di “liberare l’italia dalla chiesa”, ma poi non fanno NIENTE!!! il poco che hanno fatto è mettere Slogan atei sui Bus, e fare campagne contro i crocefissi,
per finire, all’UAAR, sono TUTTI di Sinistra, di destra non c’e NESSUNO, e un minestrone pieno di
Ex-Comunisti
Radicali
Liberali
OMossesuali
Femministe
Animalisti\Vegani\Vegetariani
Ecologisti
Nostalgici dell’Illuminismo
Gente di Sinistra\Sinistroidi
Atei\Agnostici
AntiClericali e ANtiReligiosi
lo sapevate che all’UAAR si trova pure un Catechismo Ateo chiamato “Il piccolo Ateo – anticatechismo per ragazzi”??? il bello e che Negano pubblicamente di essere una religione!!!
il catechismo ateo si trova qui…
http://www.uaar.it/ateismo/contributi/11.html
@nikon,
concordo in parte, perchè faccio una analisi politica a partire dalle recenti, provvidenziali per il centro-destra, posizioni della Hack, tendenti a difendere il nucleare dopo Fukushima, in un momento in cui il nucleare è indifendibile, ora meno che mai,dopo il referendum con il quale gli italiani lo hanno bocciato, insieme alle posizioni della Hack.
La Hack -ricordate?- era candidata in Rifondazione Comunista,prima che scomparisse l’intero partito insieme alla Hack stessa.
Domanda: conoscete qualcuno di quell’area politica favorevole al nucleare?
Insomma la mia idea, tratta dal pensiero di don Lorenzo Milano, è che un conto è essere a capo del popolo, lavorando per gli interessi più biechi
Sarebbe il catechismo ateo dei bambini? A me sembra che rispecchi in tutto e per tutto la superficialità di molti adulti.
Il catechismo ateo! Mi sembra veramente una cosa atroce e senza senso!
Stanno cercando in tutto e per tutto di diventare una setta religiosa. Clonando la religione Cattolica e questo la dice lunga sulla fantasia di queste persone.
Io conosco genitori credenti e non che hanno lasciato libera scelta ai figli di credere o meno. Che senso ha un catechismo ateo? Se sei ateo che ti interessa di parlare di Dio a tuo figlio, perchè dirgli che non esiste?
L’ateismo moderno mi sembra più un’adorazione del vitello d’oro, che un vivere senza Dio.
Finalmente un vero scettico, dall’una e dall’altra parte.
Scusate, ma non posso non commentare l’introduzione:
“Essere ateo significa pensare che Dio non esiste”
hanno le idee confuse su cosa significhi essere ateo…
Nikon, magari la domanda potrebbe essere un po’ personale, quindi se non vuoi rispondere, non farlo.
La domanda è: Come ti sei convertito?
Cioè, qual’è stata la scintilla che ti ha fatto cambiare punto di vista sul mondo?
So bene che certe cose non si possono spiegare a parole, ma mi piacerebbe molto saperlo.
Fermo restando che loro sono contro l’indrottinamento religioso dei bambini e poi editano un catechismo del piccolo ateo.
Io frequento il loro sito ed affermo che le categorie sopra citate rappresentano a grandi linee chi frequenta il loro sito quindi vi è una prevalenza dei più giovani.Il problema che le categorie citate possono rappresentare anche persone serie e con un codice morale invece appare che loro siano sopratutto persone che sentendosi libere di fare ciò che vogliono sfociano in quello che definisco ateismo amorale, quell’ateismo che rimpiange l’impero romano col suo carico di nefandezze.
del centro-destra in momenti cruciali, ,come credo faccia la Hack oggi, o come faceva ieri Flores d’Arcais schierandosi contro il proprio partito a favore dell’intervento Amerikano in Irak, o come faceva il partito radicale a favore della ricerca scientifica libera sulle staminali embrionali, o come fa Uaar,sotto,sotto,ospitando deliranti post atei a favore del nucleare (pochi giorni fa), cancellando la mia replica sintetizzata in questo concetto: Ma allora gli Usa perchè da TRENTA anni non costruiscono una sola centrale negli Usa?
Domanda rimasta senza risposta, perchè il post è stato debitamente “estirpato”.
…ma adesso ho imparato a ricavare gli screenshot, in modo da documentare il tutto. Fatelo anche voi,se avete problemi simili ai miei.
mi scuso per l’intervento in due pezzi…mi è scappato il tasto senza volerlo.
Ma cosa ne fai degli screen? Cioè li rendi pubblici in qualche modo?
Ti basta questo?
http://imageshack.us/photo/my-images/268/provauccr2.jpg/
presto o tardi serviranno.
ne sono sicuro.
http://avalon451.blogspot.com/2011/07/il-riso-fa-buon-sangue.html
Sono sconcertata dai discorsi di certa gente!
Francamente questo attacco personale contro Albertin mi e’ sembrato molto poco cristiano…
Attacco? Quindi è vietata ogni ironia sull’ateismo come sotto l’ateismo di stato?
Caro Norddel,
provi solo sensazioni, oppure sei in grado di spiegare il perchè, oppure non hai argomenti da portare…
Da quando in qua una legittima critica all’operato di una persona sarebbe da considerarsi poco cristiana?
Attacco personale? Si sta solo facendo un po’ di ironia. Cosa dovrebbe fare un cristiano in questo caso, caro norddel?
E’ stato attaccato? A me sembra che si scherzi molto…oppure ai cristiani è vietato pure questo?
Ah, grazie per ritenere il comportamento cristiano ad un livello così alto di etica nei rapporti. Ovviamente non sentirai mai dire “il tuo è un comportamento poco ateo”…
@norddel…strano…non ti ho sentito sbraitare così quando gli atei insultano i credenti sostenendo che siano pazzi visionari, quando Odifreddi chiama cretini tutti i cristiani, quando sul sito dell’UAAR si sostiene che Benedetto XVI sia un gay frustrato, quando si insulta Madre Teresa di Calcutta, quando si dice che San Francesco era un “deficiente che parlava con gli animali”, quando su ogni gruppo FB cristiano arrivano quotidianamente utenti che bestemmiano, quando esistono 100 mila gruppi e pagine anticristiane che irridono tutti noi e insultano Gesù e i Santi…come mai tutto questo non ti fa effetto (e magari sei anche uno dei promotori) e invece ti scandalizzi per un pò di ironia verso un soggetto che a sua volta insulta i cattolici?
Caro Nicola, le tue frasi sulla presunta vigliaccheria dei cristiani, anche per la volgarità con cui sono espresse, non fanno che mettere in rilievo ancora una volta come l’intolleranza sia una caratteristica molto più dei non cristiani che dei cristiani. L’elenco dei cristiani, sacerdoti, religiosi e laici che nel mondo, anche di recente, probabilmente anche oggi, nel momento in cui scrivo, sono stati e sono discriminati, incarcerati, lapidati, uccisi a causa del loro coraggio (altro che vigliacchi!) di testimoniare la propria fede in Dio è ahimè molto lungo, troppo lungo e purtroppo destinato ad allungarsi. Ma come sempre, chi in una discussione alza la voce e lo fa offendendo, dimostra semplicemente la nullità, l’inconsistenza delle proprie idee e anche la propria paura di quelle altrui. Peccato che alcune persone non sappiano confrontarsi sul piano delle idee e debbano ricorrere all’insolenza!
Ottima risposta. Ancora migliore della mia!
Giusto per suffragare l’ottimo giudizio di Stefano, riporto quanto ha sostenuto Bernard-henry levi sul Corriere della sera (è un filosofo non credente): http://www.oasiscenter.eu/it/node/6414
L’imporre (e per legge) il proprio simbolo a tutti dimostra che ciò che simbolizza non soddisfa più. Ad esempio se un tifoso romanista si dipinge la stanza giallorossa sarà ancora un tifoso, se ci dipinge l’auto pure, se ci veste tutta la famiglia vengono dei sospetti, ma se comincia a pretendere di dipingere di giallorosso i luoghi pubblici dimostrerà con certezza (lui, senza che nessuno glie lo ha chiesto !) che a lui il tifo, il calcio, la Roma, non gli danno più nulla. Come si fa a pensare di pretendere che in tutti i luoghi ci sia il suo simbolo ?
Questo atteggiamento impositivo (da frustrazione) si accorda bene col tono dell’attacco fatto col testo sopra ad uno dipinto come perdente (accettiamo che lo sia), con sarcasmo e continui attacchi anche al figlio: segno che nemmeno la vittoria all’UE soddisfa più (integralismo). E questo lo si mostra senza che nessuno lo abbia chiesto.
L’argomento mostra evidenti intolleranze e anche parecchie contraddizioni. Non si capisce la questione dell’auto o del “ci veste tutta la famiglia”….gradirei una spiegazione anche se dubito che possa dare al discorso qualche valore in più.
Una citazione di una grande scrittrice e filosofa atea, dunque non credente, dunque una che non vede nella croce il suo simbolo, smonta completamente questo contorto ragionamento:
“Il crocifisso non genera alcuna discriminazione perché tace! Tace e non discrimina perché è il simbolo della rivoluzione cristiana che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini fino allora assente. Gesù è morto sulla croce per amore di Dio e del prossimo. Chi è ateo, cancella l’idea di Dio ma conserva l’idea del prossimo, prima di Cristo nessuno aveva mai detto che gli uomini sono uguali e fratelli tutti, ricchi e poveri, credenti e non credenti, ebrei e non ebrei, neri e bianchi, e nessuno prima di lui aveva detto che nel centro della nostra esistenza dobbiamo situare la solidarietà fra gli uomini. Gesù ha portato la croce. A tutti noi è accaduto o accade di portare sulle spalle il peso di una grande sventura. A questa sventura diamo il nome di croce, anche se non siamo cattolici, perché troppo forte e da troppi secoli è impressa l’idea della croce nel nostro pensiero. Ama il prossimo come te stesso” è per me il contrario di tutte le guerre. Il contrario degli aerei che gettano le bombe sulla gente indifesa. Il contrario degli stupri e dell’indifferenza che tanto spesso circonda le donne violentate nelle strade. Il crocifisso fa parte della storia del mondo»..
Natalia Ginzburg su “L’Unità” del 22 marzo 1988, “Quella croce rappresenta tutti”. Qui il testo integrale: http://www.parrocchiagesuoperaio.it/cms/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=435
Prima di controbattere ai cattolici, pensate a controbattere prima agli atei.
La Ginzburg non può vedere l’uso che forze politiche come la Lega sta facendo del crocifisso, simbolo religioso ridotto a strumento di discriminazione di chi viene da lontano, mezzo per marcare il territorio di fronte agli immigrati. Lei non può reagire perché non è più con noi; ma sono certo che lo farebbe. Purtroppo, non vedo cattolici che lo fanno.
forze politiche come la Lega sta facendo del crocifisso,.
Mi sembra che anche le ALTRE forze politiche lo usino in modo improprio, peraltro quelle che proprio PIU’ LO ODIANO il crocifisso (basta vendere il riflesso pavloviano quando vengono richiamati i “valori non negoziabili”): per esempio quello di alterare la base elettorale con immissione di forze a loro favorevoli per poter riconquistare il potere.
Tattica gia’ sbagliata di per se’ e poi fallimentare, vedi Inghilterra e Olanda su tutte.
Senza contare tutto il resto.
Qui, caro DR, non si tratta di imporre un proprio simbolo, ma di imporre che venga tolto tramite sentenza di un tribunale.
La frustrazione non è di chi è contento di vedere un simbolo nel quale il nostro paese si può riconoscere senza discriminare nessuno, ma in chi si rivolge ad una Corte dei diritti umani (sic!!!) per imporre a tutto un paese la sua incapacità di tollerare che qualcuno non la pensi come lui (ateo ed anticlericale). Un po’ di astio forse negli interventi può esserci, ma a me viene il sangue alla testa quando si parla di rispetto dei diritti umani su queste cose, solo per attaccare i cristiani. Il rispetto dei diritti umani è ben altra cosa!!!
@DR,
la parola simbolo (religioso, nazionale, culturale,ecc.)viene dal greco sun bollein (tenere insieme),come la parola diavolo viene sempre dal greco dia bellein (separare).
Ora tu hai poche idee,ma,in compenso, moltissimo frullate e confuse: lo dimostra il peregrino accostamento fra i colori giallorossi e la fede romanista.
Sono simboli nazionali attorno i quali i popoli si riconoscono le bandiere, gli inni nazionali, stemmi, emblemi, feste.
Per cambiare i simboli ci vuole una legge votata da una maggioranza qualificata, dopo un ampio dibattito democratico. Non si possono intaccare i simboli fidando nelle mafiette massoniche europee, sai,quelle che non riconoscono le radici cristiane della nostra Europa. E raccontando la fola del bambino terrorizzato dal crocifisso…bambino che poi ha la taglia di un giocatore di rugby, scopriamo dalla foto.
Infine,per brevità, il Crocifisso è anche un simbolo culturale che si è imposto durante millenni. Chi lo vuole togliere per sostituirlo con il proprio simbolo ateo-laico del nulla (guarda un pò…) con mezzucci mafio-massonici, l’unica cosa che dimostra veramente è la propria,immensa,incommensurabile, spaventosa ignoranza storica. Per dimostrare l’assurdità della richiesta di Albertin-Lautsi io suggerivo ironicamente di fare una identica causa alla Finlandia(la moglie è Finlandese) perchè la bandiera Finlandese ha in campo una croce,e secondo il pensiero laico ciò potrebbe disturbare il fragile (a loro dire…) equilibrio psicologico del proprio figlio,oltre,ovviamente ai Musulmani, e ci sarà anche un solo finlandese musulmano in Finlandia…
Svegliati,caro DR, prima che ti trovi “avvitato” a contorti ragionamenti per togliere la parola “Dio” dall’inno di Mameli (la parola “Dio”ricorre persino nella Marsigliese…), oppure la dizione “avanti Cristo” e “dopo Cristo” dalle datazioni storiche, persino il contare gli anni da Cristo…non ti sembra questa, infatti, una pesante “discriminazione” sempre contro laici-atei e Musulmani?
A chi, poi, pensasse che io stia esagerando…il consiglio di consultare nel sito Uaar la datazione degli “atei famosi” nati prima di Cristo…
oppure la dizione “avanti Cristo” e “dopo Cristo” dalle datazioni storiche,
Certo che voi cattolici siete sempre arretrati, eh?
C’e’ chi ti ha preceduto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Era_Volgare
dal quale cito:
“(…)per non specificare il riferimento a Cristo (…)e da altri che desiderano essere sensibili ai non-cristiani”
Sono d’accordo con Stefano.
Aggiungo solo una cosa: Nicola, hai detto che siamo vigliacchi?
Ma lo sai che muore un cristiano ogni 5 minuti nel mondo, a causa della sua fede?
E cosa credi che abbiano fatto per meritare la morte, questi poveretti, giocare a ping-pong?
No, hanno testimoniato con la vita la loro fede, per difendere e diffondere il Vangelo.
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-cristiani-uccisi-uno-ogni-5-minuti-2095.htm
Caro DR, forse sono troppo semplice per capire a fondo il tuo pensiero e quindi posso essermi sbagliato ad interpretare le tue righe. Mi permetto per questo motivo di giudicare soltanto quello che hai scritto e che a me sembra quantomeno un po’ contorto se non addirittura un boomerang. Già, un boomerang, strumento che com’è noto serve ad “offendere” ma che, non dobbiamo dimenticarlo, ha la caratteristica di tornare indietro a chi l’ha lanciato.
Prima riflessione. Tu dici che “imporre per legge un simbolo dimostra che ciò che simbolizza non soddisfa più”. Ma a pensarci bene, imporre per legge che questo stesso simbolo sia eliminato non significa forse che questo simbolo fa paura? Perchè se non fa paura allora perchè imporne l’eliminazione? E perchè fa paura? Forse perchè pone degli interrogativi cui non siamo disposti a rispondere?
Seconda riflessione. Ti ricordo che l’articolo si riferisce ad una reazione (quella dei cristiani che hanno fatto ricorso) ad una azione (quella degli anti-cristiani, se vogliamo chiamarli col loro nome) precedentemente intrapresa da altri. Perchè mistificare sempre? Sono i cristiani che hanno voluto imporre il crocifisso o altri che hanno voluto imporne l’eliminazione?
Domani potrei decidere che le strisce che indicano l’attraversamento pedonale, tradizionalmente bianche e nere, non mi vanno bene perchè non sono un tifoso della Juventus (per seguirti sulla tua similitudine) e dunque quel simbolo offende la mia sensibilità. Potrei quindi ricorrere affinchè vengano imposte a tutti delle strisce rosso-blu, più consone alla mia simpatia calcistica (ahimè, ognuno si sceglie la propria pena!) o addirittura nessuna striscia. Chi sono gli intolleranti: tutti gli altri che mi avevano imposto le strisce bianco-nere o io che voglio imporre le mie strisce rosso-blu a tutti?
Terza riflessione. Alla maggior parte della gente non importa nulla se ci sia o non ci sia il crocifisso nelle aule scolastiche, nei tribunali, negli ospedali (vogliamo chiamarli agnostici o più semplicemente “tolleranti”?). A molti (i cristiani) fa piacere perchè vi riconoscono le origini della propria fede che è una fede che impone un’unica cosa: l’amore per Dio e per gli altri. A pochi ciò crea disturbo. Che democrazia è quella in cui il volere di pochi dev’essere imposto a quello dei più?
Stiamo parlando di qualcosa di nocivo per la salute? Forse che il crocifisso provoca danni biologici, malformazioni fetali, invecchiamento precoce? Capisco che la sentenza della corte europea (quella sì, non il crocifisso) abbia provocato in alcuni qualche dolore addominale, ma poi tutti i mal di pancia passano.
Quarta riflessione. Ora, francamente, il flusso logico da te proposto mi sembra davvero poco verosimile: il mio simbolo non mi soddisfa più (il crocifisso, nel mio caso, i colori giallo e rosso nel tuo) dunque sono frustrato dunque lo impongo per legge al mondo intero. Scusa, ma che senso ha?! La gente normalmente fa esattamente il contrario di ciò che dici (a parte forse il tifoso romanista tuo amico). Quando qualcosa o qualcuno mi delude lo cancello dalla mia vita, magari lo osteggio con violenza ma certamente non lo impongo al mondo intero col risultato di trovarmelo continuamente tra i piedi nel mio vivere quotidiano. Se Dio non mi soddisfa più lo abiuro, non lo testimonio certamente.
Quinta riflessione. Perchè se un cristiano gioisce (non mi sembra di trovare un attacco nell’articolo che stiamo commentando) perchè vede riconosciuto il diritto a mantenere un simbolo cui tiene molto (altro che non soddisfarlo più) è un integralista mentre chi si dice disturbato da quello stesso simbolo e vuole imporne l’eliminazione (anche questo attraverso una legge, caro DR) è un eroe della libertà? Non credi che un po’ più di coerenza e tolleranza reciproca non guasterebbe?
Ho concluso e mi scuso per la lunghezza. Permettimi, per chiudere, di consigliare al tuo amico romanista (non me ne vogliano gli altri romanisti) di consultare uno psicologo; perchè se va in giro dipingendo il mondo di giallo e rosso (che non sono i miei colori preferiti ma che non per questo chiederei all’Unione Europea o alla Corte di Strasburgo di eliminare con sentenza dall’intero territorio Europeo) senza più che ciò abbia per lui alcun senso, allora vuole dire che è uno fortemente disturbato!
E se ti sembra che io sia stato un po’ sarcastico te ne chiedo scusa perchè la cosa non era casuale ma assolutamente voluta.
Ringrazio Stefano, lorenz, Giorgio P ed Eleonora per le loro risposte intelligenti e acute.
Per chiarirsi le idee suggerisco ai nostri detrattori di rileggere ancora una volta l’intervento del giurista dell’Università di New York, l’ebreo Weiler, che ha tenuto alla Grande Camera in difesa del crocifisso (rappresentando ufficialmente circa 15 stati europei): http://www.uccronline.it/2010/07/08/lebreo-weiler-ha-difeso-cosi-il-crocifisso-alla-grande-camera/
A me piacerebbe che questa tolleranza richiesta alla presenza del crocifisso nei luoghi dell’amministrazione dello stato venisse estesa anche ai simboli non cristiani, per chi ne facesse richiesta. Cosa che, purtroppo, non è. In una situazione di vera tolleranza, l’alternativa al “muro spoglio” sarebbe il “muro barocco”, dove ognuno può mettere i simboli delle sue convinzioni (musulmano, ebreo, induista e, perché no, ateo od agnostico). E’ questo che disturba sulla questione del crocifisso: quella che viene definita libertà del cattolico si attua come discriminazione di chi cattolico non è.
Ma il crocifisso appeso nei luoghi pubblici NON E’ espressione di una religione (nella fattispecie della religione cristiana). E’ il FONDAMENTO della nostra civilta’, occidentale, europea e italiana in particolare.
Potremmo mettere il crocifisso in un paese del medio Oriente? No, e non solo perche’ un attimo dopo ci avrebbero tagliato la gola, ma perche’ (ironicamente, seppure il Cristianesimo e’ nato in quei luoghi, e’ stato quasi completamente distrutto ben prima delle Crociate) non e’ a fondamento di quella civilta’.
Lo ha detto pure la Corte di Cassazione (mi sembra), che e’ nei luoghi pubblici non in quanto espressione di una confessione religiosa, ma in quanto fondamento della civilta’ occidentale e italiana in particolare.
Anticipo l’obiezione che mi verrebbe fatta sul perche’ non mettiamo qualche simbolo della civilta’ romana o greca visto che anche loro hanno contribuito al fondamento: perche’ prima di tutto non ci divertiamo piu’ a fare sbranare i condannati dalle belve al circo, consideriamo i bambini delle persone e non cose (tanto che l’uccisione di un bambino viene definito “omicidio” e non “danneggiamento di cose”), si mettono in carcere i colpevoli (anche se e’ una novita’ in Italia) perche’ si redimano, e tante altre belle cose.
In piu’ il Cristianesimo contiene in se’ gia’ tutto quello di buono che c’era nelle civilta’ classiche, tanto che i monaci nel Medioevo trascrivevano i classici che rischiavano di andare perduti.
Ma riguardo alla civiltà greca, io una riproduzione della Scuola di Atene di Raffaello in tutte le aule, ce la metterei senza problemi. http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_di_Atene
Questa mi piace
Ma è un’ennesima opera artistica di un devoto cattolico….credo che sarebbe discriminante per la religione atea o musulmana vedere che la scuola preferisce un artista cattolico ad uno islamico o ateo…non credi?
Ti piace essere discriminato dunque?
Certo. E la litania ricomincierebbe!
certo sarebbe bellissima ogni scuola affrescata, ma temo costi un po’ troppo.
E poi trovallo, un altro Raffaello.
Evidentemente è poco chiara la differenza tra simbolo religioso e simbolo culturale. Perchè il Crocifisso è un simbolo religioso, certo, ma è anche un simbolo culturale, è segno cioè della tradizione, della storia, della cultura, di arte, finanche dei modi di essere e di pensare propri di un popolo, è simbolo cioè, come dice Piero, di un fondamento. E questo è un concetto che esula dalla sua valenza religiosa del Dio fatto carne e crocifisso, non c’entra nulla. E infatti la sentenza della Corte di Strasburgo lo abilita a simbolo culturale, Piero dice di civiltà, non a simbolo religioso. Sta lì quindi non xkè è il simbolo religioso della persona cristiana, ma xkè è il simbolo culturale della persona europea. E x tutti gli europei è un simbolo culturale, mentre simbolo religioso lo è solo x quelle persone credenti che pertanto anche come tale lo riconoscono. E in virtù di ciò non capisco proprio xkè se un cinese viene in Italia, dovrei mettere i simboli della cultura cinese. Sei in Europa, non in Cina, in Cina avrai i tuoi bellissimi rimandi della tua bellissima cultura. Se un italiano volesse andare in Arabia a mettere un crocifisso io sarei il primo ad oppormi, ma non x motivi religiosi, non xkè ti tagliano la testa, ma semplicemente xkè la loro cultura, storia, arte è diversa dalla nostra ed è giusto che ciò che osservo in Arabia sia espressione della loro cultura non della mia. Cosa c’entra un crocifisso fra i pur belli minareti arabi? E tra l’altro, volevo riprendere ciò che ha detto Piero a proposito dei simboli della civiltà greca e romana. In realtà noi siamo pieni anche di questi simboli, xkè in realtà anche questi fanno parte della nostra storia, della nostra cultura. uno che abita a Roma, vada a Fontana di Trevi e osserverà divinità pagane, quali Oceano, i Tritoni, vada a Palazzo Chigi ad ammirare Venere e Marte, si vada a Bologna e troveremo Nettuno, in qualsiasi parte ci sono rimandi, pitture, sculture a filosofi greci, a divinità romane, tutti simboli che stanno lì non xkè in Italia ci sono dei pagani che lo richiedono, ma solo xkè sono simbolo di una parte della nostra tradizione, della nostra cultura. E guai a chi li tocca!!! Io, che sono fiero del nostro passato classicista, amo essere circondato delle meraviglie rinascimentali, di quelle medievali, di splendide opere d’arte, e di simboli come tridenti, spume del mare. E amerei vedere la scuola di Atene ovunque, xkè vado fiero di Raffaello, emblema della mia cultura europea ed italiana. Ora se un cinese viene da me a dirmi di eliminare la statua di Nettuno a Bologna solo xkè essa è anche un simbolo religioso (oltre che culturale) che offende la sua religione, con tutto il rispetto, ma se vuole stare in un Paese a diversa tradizione da quella sua, è lui che deve adattarsi, non di certo noi. Altrimenti dovremmo importare x par condicio anche i simboli della cultura lappone o eschimese!!! E allora poi non capisco xkè il crocifisso andrebbe tolto e il David di Michelangelo a Firenze, palese simbolo biblico cioè religioso, oltre che della nostra cultura rinascimentale, invece no. Ma qui stiamo scherzando? È proprio questo il motivo x cui io personalmente, quando vedo cose egizie in Italia, come gli obelischi, un po’ inorridisco, xkè non sono il simbolo della mia cultura, ma di ratti. Come i francesi ci fregarono la Gioconda, noi fregammo agli egiziani gli obelischi che con noi e con la nostra cultura non c’entrano veramente nulla. La Corte di Strasburgo ha semplicemente ribadito questo e chi mette la questione sul punto di vista religioso è in malafede, xkè vuole solo sfruttare l’occasione come pretesto x allontanare la religione cattolica dal continente che da tale religione è stato segnato culturalmente sotto ogni punto di vista…dando tra l’altro un bel saggio di pura intolleranza e di astio, mascherati dietro le presunte violazioni del diritto all’istruzione e della libertà di pensiero, di coscienza, di religione, del principio di laicità e di imparzialità. Tutte puttanate, è solo intolleranza da mal digestione dei cattolici, a mio parere.
In realtà noi siamo pieni anche di questi simboli, xkè in realtà anche questi fanno parte della nostra storia, della nostra cultura.
Certamente. Per le strade, le piazze di tute le citta’. Pero’ sarebbe un po’ difficile appendere ai muri di un ufficio pubblico…
Per non parlare del diritto romano, ecc ecc… Ma come ho detto, il
Cristianesimo li riassume.
uno che abita a Roma, vada a Fontana di Trevi e osserverà divinità pagane, quali Oceano, i Tritoni, vada a Palazzo Chigi ad ammirare Venere e Marte
Tra l’altro ordinate da un Papa!
Come i francesi ci fregarono la Gioconda, noi fregammo agli egiziani gli obelischi che con noi e con la nostra cultura non c’entrano veramente nulla.
Ti correggo su un punto: la Giuconda fu regolarmente pagata a Leonardo dal Re di Francia, per metterla nel suo BAGNO! E’ una leggenda che Napoleone ce la rubo’. Rubo’ pero’ molte statue per esempio a Venezia.
All’epoca funzionava cosi’. Forse hai “notato” al centro di Piazza San Pietro cosa c’e'?
quando vedo cose egizie in Italia, come gli obelischi, un po’ inorridisco, xkè non sono il simbolo della mia cultura, ma di ratti.
Non capisco. Anche l’arte egizia e’ bella. Perche’ di ratti?
La Corte di Strasburgo ha semplicemente ribadito questo e chi mette la questione sul punto di vista religioso è in malafede, xkè vuole solo sfruttare l’occasione come pretesto x allontanare la religione cattolica dal continente
Ti devo correggere su un altro punto.
La Corte di Strasburgo ha detto purtroppo che e’ un simbolo che non da’ fastidio in quanto “inutile”, mi sembra sia stata la Corte italiana (non ricordo se costituzionale o di cassazione, in merito dalla vicenda del giudice che non voleva tenere udienza alla vista dell’ “orribile”) a dire che rappresenta la civilta’ italiana in quanto tale.
Tutte puttanate, è solo intolleranza da mal digestione dei cattolici, a mio parere.
Mi trovi completamente d’accordo, soprattutto sulla prima espressione.;)
Si certo Piero, hai ragione, sicuramente è difficile appendere questi simboli in un ufficio pubblico, però qualcosa c’è se ci fai caso. Io mi riferivo a qualcosa che trovi negli edifici pubblici, x es. a Palazzo Chigi il Parnaso dietro Berlusconi. Oppure x es. nel mio Liceo c’era nel corridoio una statuetta di Mercurio, antica, protetta da una teca di vetro…ed è un simbolo religioso in una scuola, quindi ugualissimo al Crocifisso. Ma si sa, i cattolici sono + antipatici dei pagani. Riguardo i ratti di obelischi mi riferivo proprio a quello di Piazza San Pietro. Fu rubato agli egizi da Caligola, era ad Alessandria d’Egitto. Sia chiaro, io impazzisco x la cultura egizia, è bellissima. Ma secondo me non c’entra nulla messa in Europa. E’ un mio parere ovviamente. Soprattutto tra le colonne del Bernini ci avrei visto meglio una colonna tipo quella di Marco Aurelio…semplicemente xkè, ma è un mio parere artistico, una colonna in stile classico si sposa meglio di una cosa egizia che è tutt’altra arte e cultura, secondo me non c’entrano nulla. Altri obelischi in Italia furono rubati agli egizi e portati in Italia, x es. l’obelisco di Montecitorio, l’obelisco di Boboli, quello di Urbino, ecc. Altri sono stati fatti in Italia, ma copiati dall’Egitto e, ti ripeto, preferisco ammirarli fra i loro templi, sfingi, citta d’origine, ecc. in un contesto a loro + consono
Condivido pienamente, ma ti faccio una piccola correzione: i francesi ci rubarono tante cose ma non la Gioconda, che invece è loro di diritto essendo stata venduta da Leonardo stesso direttamente al re di Francia.
ahah…ok. Scusa l’ignoranza, il concetto rimane
Mah, bisogna vedere quanto gli agnostici hanno contribuito alla civiltà europea e italiana, quanto lo abbiano fatto gli induisti ad esempio. Ancora non avete capito il perché c’è un crocifisso sopra ogni ospedale, sopra ogni ambulanza, nelle bandiere di decine e decine di Nazioni, sopra alle montagne, nei luoghi di cultura, nelle aule scolastiche…il tempo va avanti e voi andate indietro, come mai?
Io proporrei di cancellare anche le croci rosse delle ambulanze (http://www.riviera24.it/userdata/immagini/foto/510/2008/11/ambulanza-croce-rossa-sanremo_109599.JPG), oltre a cambiare il nome stesso della corce rossa. Sai com’è, x essendo ospedali e sanità di origine cattolica, hanno comunque simboli che ad essa rimandano. Come tali dovremmo cancellarne l’origine…meraviglioso.
E Sgarbi giustamente propose di cambiare i nomi dei Licei…Liceo SS. Annunziata ad es. è alquanto discriminante. Poveri noi!!!
http://www.youtube.com/watch?v=MrlWHWGQz74
Io proporrei di cancellare anche le croci rosse delle ambulanze.
C’e’ chi ti ha preceduto.
E’ stato proposto il cambio del simbolo della Croce Rossa Internazionale (con un piu’ anonimo e modesto rombo rosso in campo bianco), indovina perche’?… ma naturalmente perche’ offende i mussulmani (in realta’ manco se ne fregavano gli islamici del simbolo, troppa foga anticattolica in europa).
P.S.: si , apposta, europa con la minuscola APPOSTA.
Qualcuno ha una teoria che spieghi la fregola laico-atea-massonica contro i simboli cristiani in Europa?
Spesso è volontà di essere moderni ed originali mista ad una mentalità che vuol negare qualsiasi ruolo alla religione.
Ragazzi, non c’entra niente ma questa non potevo non segnalarvela. Ho scoperto che è stata creata la parodia di questo sito: http://urcconline.wordpress.com/
ed è pure segnalata sul sito UAAR: http://www.uaar.it/ateismo/link/satira
“Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”.
E’ straordinario, onestamente parlando. E’ un sintomo, un gran bel sintomo: quando cominciano ad oltraggiarti senza nessun argomento vuol dire che non si sa rispondere in altro modo. La cosa migliore però sarebbe non dargli risonanza, il silenzio è la miglior risposta in questi casi.
Bello essere presi di mira dalla satira, siamo alla stregua dei potenti..che onore!!
Però fa più ridere il sito UAAR, non se ne abbiano a male gli ideatori del sito URCC.
Se andassimo avanti con la parodia della parodia della parodia della parodia?
Non sanno come passare l’estate et voilà, la parodia della parodia dell’UAAR.
Comunque credo che smetteranno presto. Non penso che avranno voglia di perdere tempo a lungo ad inventarsi stupidaggini da scrivere. Ad ogni modo questo dimostra che il vero sito UCCR, con i suoi contenuti, dà loro molto fastidio.
E’ quello che dico io, però se ci andiamo a cliccare i link, vedendo che gli utenti aumentano, ovviamente saranno invogliati a continuare. Secondo me ignorare è la migliore cosa.
Si, però precisiamo una cosa. L’UCCR è parodia dell’UAAR solo nel nome, poi x il resto non è che prende i link dell’UAAR e li ridicolizza così, tanto x fare 2 risate. L’UCCR, lo dice il sito stesso, ha acquistato una sua mission, che è quella di creare un portale di informazioni cattolica e di dibattito. Quindi l’obbiettivo non è quello di fare ironia sull’UAAR. Semmai, quando c’è qualcosa da confutare in generale all’ateismo o all’UAAR la si confuta, ma con argomenti, non con battute di riso. Meglio precisare, non vorrei che tra poco ci sentiamo dire che chi di parodia ferisce di parodia perisce. Qualcuno sarebbe capace di dirlo, a quante se ne sentono qui sopra!
Notare che i commenti sono tutti falsi e creati dal gestore del blog..
Se fanno la parodia di questo sito significa che gli crea molto molto fastidio, è sintomo che da questo sito partono colpi massicci contro di loro e quindi non posso che dire ai fondatori UCCR continuate così!!!!
Ma io non capisco. Veramente non capisco, perchè una persona atea, si debba prendere la briga di perdere così tanto tempo vicino ad un computer, per fare un sito che è una parodia, e che rispecchia la pochezza di argomenti che hanno, invece di andarsene a mare oppure uscire con un bella ragazza. Del resto la vita è breve, se la godano…
Ma che parodia è poi? E’ fatta malissimo e non si capisce nulla, sono seri o fanno per scherzo? Si vede che è una cosa fatta in preda ad un pò di rabbia…anche i commenti sono fintissimi…è uno che ha perso 20 ore di tempo e l’ha messo in piedi..arriverà a mangiare il panettone?
Caro Raffaele, sono un po’ perplesso: non esiste una via intermedia tra l’ignorare completamente ed il dare troppa risonanza alle porcherie pubblicate sul sito che Francesco ci ha segnalato? Non dimentichiamo che in rete navigano anche persone semplici che potrebbero essere confuse da quanto pubblicato in un sito che si presenta sotto mentite spoglie: stiamo parlando, è vero, di volgari e meschini mentitori che però subdolamente si presentano come cristiani cattolici. Le persone credono a tutto ciò che leggono in internet purtroppo. Molte hanno perso la capacità di mettersi dei dubbi, farsi delle domande. E sono pochi quelli che, come “Il Disinformatico” (un sito anti-bufala che immagino conosciate) si preoccupano (in taluni casi) di chiarire le disonestà reperite.
Siamo sicuri (la pongo davvero come una domanda di cui non conosco la risposta) che tacere, in casi come questo, sia meglio che prendere le distanze? Voglio dire: se le stesse cose fossero pubblicate sul sito dell’UAAR mi preoccuperei molto meno.
Secondo me è una pagina che non ha alcun valore. E’ vero che ci sono i boccaloni, ma se leggi Forza Foggia, ecc. non è difficile capire che sono puttanate. Poi tra l’altro la comicità del link non è manco nascosta, ma volutamente accentuata. Io non mi preoccuperei affatto. L’unico vero sito dell’UCCR è questo, un sito che in Italia ha raggiunto una media popolarità, avendo già un Page Rank di 4, il che significa che è oramai già abbastanza conosciuto. Dare rilievo alle comiche imitazioni secondo me vuol dire fare proprio il loro gioco: essi non cercano altro.
Una popolarità in circa 7 mesi…ricordiamolo!
E sono pochi quelli che, come “Il Disinformatico” (un sito anti-bufala che immagino conosciate) si preoccupano (in taluni casi) di chiarire le disonestà reperite.
Con tutto il rispetto per Attivissimo, ma i soli avvenimenti riguardanti la religione (e il cristianesimo in particolare)che tratta sono truffatori e impostori che si spacciano per santi o miracolati, credo con il solo fine di ridicolizzare i credenti. Mai una volta che affronti una guarigione miracolosa approvata dall’apposita Congregazione del Vaticano, con tutti i documenti medici. Si lo so, la scusa ce l’ha: non devo essere io a dirgli di cosa si deve occupare…
Correggo, le notizie non fanno ridere, ma i commenti sì..
Però il sito UAAR resta molto più avanti (mai però ai livelli di apocalisse laica o di cristianesimo.it)
I commenti sono finti..sono tutti uguali e scritti tutti allo stesso modo.
Non credo siano tutti finti, ci sono anche commenti seri e ragionati. A meno che il blogger si diverta a fare il doppio gioco.
Nota il modo di scrivere…sono tutti identici e non parlano mai del vero sito uccr…frequento da anni i blog e ti assicuro che è tutto opera di un solo utente….tant’è che spara fuori un articolo ogni 20 giorni…
Tutto finto dalla prima all’ultima parola? Allora sono proprio degli UAARini DOC!!:)
Che fallito che sono, non riesco nemmeno ad inserire una faccina! Dovrò farmi insegnare bene dai forumisti UAAR, visto che nei loro interventi ogni due parole scritte ne postano 2 mq!
@piero 19 luglio 2011,20,49
Tu scrivi, dandomi de cattolico arretrato….i
“oppure la dizione “avanti Cristo” e “dopo Cristo” dalle datazioni storiche,
Certo che voi cattolici siete sempre arretrati, eh?
C’e’ chi ti ha preceduto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Era_Volgare”
E hai tutto dimostrato…la falsità della mia tesi,e la scientificità storica della tua ateo-laica tesi.
Intanto ci vorrebbe una citazione del testo dove si possa evincere quanto tu affermi…
Perché l’articoletto su wikipedia può bastare a un ateo che ha una fede “razionalisticamente” fanatica nel proprio ateismo,mentre a noi cattolici razionali, peggio se cresciuti alla scuola di Don Lorenzo Milani, non basta proprio minga….
Se provi a cliccare sul link che tu stesso suggerisci, trovi:
“La locuzione, che è sinonimo di post Christum natum, deriva da Era Vulgaris, usata per la prima volta nel 1716 dal vescovo inglese John Prideaux, volendo indicare il concetto di “era popolare”.”
Questo può bastare all’ateo fanatico e conformista, purtroppo a un cattolico non basta.
Andiamo quindi a cercare questo vescovo John Prideaux…
Su wiki italiana non esiste,nonostante la supposta importanza linguistica….
Strano….
Cerchiamo su wiki inglese e troviamo a http://en.wikipedia.org/wiki/John_Prideaux
Basta fermarsi al rigo che riporto…
“John Prideaux (1578–1650) was an English academic and bishop of Worcester.”
ORA TI CHIEDO COME PUO’ UNA PERSONA MORTA NEL 1650 USARE PER LA PRIMA VOLTA NEL 1716, CIOE’ 66 (?) ANNI DOPO ESSERE MORTA, LA DIZIONE “ERA VULGARIS”?
Avete per caso il miracolo della resurrezione dei corpi anche voi atei uaarini, per giunta resurrezione di lungo periodo…,o siete soltanto dei buontemponi in vena di scherzi “da prete ateo”…
ehi ehi ehi… Era solo un scherzo!
Il mio post era ironico. Ci avevo pure messo la faccina
Volevo dire che queste seg*** mentali se le sono gia’ fatte e hanno proposto di utilizzare l’espressione “Era Volgare” per non nominare Cristo.
(…)voi atei uaarini(…)
Mi hai scambiato per un uuarino???? potrei ucciderti per questo!!!!!!!!!!
(<===NOTARE CHE SONO IRONICO!)
@piero,
chiedo scusa, ma comunque un grazie per avermi dato modo di chiarire una menzogna tipicamente uaarina.
Sul blog di civiltà laica abbiamo avuto uno scambio quasi fotocopia con un certo Alex che mi ha citato lo stesso link e bannato in contemporanea. Così non mi è parso vero ritrovarmi il link davanti e poter chiarire la bugia contenuta nel link …
Rinnovo le scuse, Paolo.
Non ti preoccupare.
Capisco la foga per rispondere a una polemica, mi e’ capitato anche a me, ma avresti dovuto guardare ai “precedenti”, ai miei precedenti post…
Mi era venuto in mente perche’ nel blog di Attivissimo si usava spesso l’espressione “Era Volgare” per non parlare di Cristo. tutto qui.
comunque dovresti fare la correzione su wikipedia.
rinnovo le scuse a Piero…
certo, prima mi chiami piero, poi alex, poi paolo…
Chiedo scusa solo a Piero.
Dopo aver letto i tuoi interventi mi sono reso conto…
Ad Alex non chiedo scusa perchè è un campione di cultura anti-democratica.
Ti chiedo un parere…vale la pena di correggere wikipedia sul punto in questione?
Si vale la pena.
Se ci lamentiamo sempre che wikipedia riporta notizie errate sul Cattolicesimo in generale e poi non correggiamo, che ci lamentiamo a fare?
Anche i cattolici hanno diritto di scrivere su wikipedia, non ti pare?
A parte che sono sicuro che “metteranno ai voti” (come se la Verita’ si basasse su maggioranza) e riporteranno a come era prima, per lo meno ne rimane traccia.
Personalmente non faccio molto riferimento a wikipedia, se non per ironia o per spiegare con un link a cosa mi riferisco. Pero’ molti la prendono per oro colato.
Dovresti vedere come sono le voci “complottiste”, moriresti dal ridere…
Quali voci? Intendi quelle sull’11/9?
Si, e non solo…
Guarda per esempio questo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Affare_Maltese
Adesso non so se abbiano tolto i passaggi piu’ divertenti, magari vedi nelle discussioni e nello storico.
O questo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Corsica
una voce all’apparenza “innocua”, ma l’autore inneggia per i terroristi corsi (nel senso della Corsica, non corsari). Non so se abbiano cambiato pure questa nel frattempo. E la voce era in “vetrina”…
Belle voci!
Caro Piero,
ho ritrovato la discussione e la riporto di seguito.
Ti segnalo solo il lapsus freudiano finale (confusione fra insegnare e imparare nel post con il quale vengo bannato senza darmi la possibilità di rispondere…
Caro Franco, mi sa che tu vuoi vincere il premio simpaticone dell’anno già in Settembre, ho cercato di essere diplomatico e di non infierire, ma visto che insisti ti dovrò pur dare una risposta.
Primo simpatico post
Cari atei – questo è il blog di Civiltà Laica, non tutti siamo atei quindi parti male nel presentarti e nell’intervenire
ma non credete che sostituire “avanti Cristo” con “evo volgare” – con che cosa? ma poretti noi, possibile che il primo che passa deve aprir bocca e dargli fiato senza ALMENO consultare la cara vecchia wikipedia prima di sparar fregnacce? http://it.wikipedia.org/wiki/Era_volgare
Fate finta di ignorare, forse, che nessun dizionario di lingua Italiana vi permetterebbe tanto? – quello che ha dimostrato di essere ignorante sei tu, hai fatto tutto da solo guarda.
Mi ricordate tanto gli Islamici che il tempo ” prima di Maometto” lo chiamavano -bontà loro!- “era dell’ignoranza”… –
personalmente non sono un buon conoscente degli usi islamici, posso solo constatare nuovamente che le religioni organizzate sono quasi tutte così fanatiche da denigrare tutto ciò che non è loro.
Secondo simpaticissimo post
prendo atto che avete copiato acriticamente un elenco discutibilissimo di “Santi Atei” o Atei Famosi” nel Vostro sito, e che non avete una vostra opinione in proposito da opporre alla mia critica.
Santi atei è una definizione tua, che rappresenta benissimo il tuo livello intellettuale, l’elenco degli atei famosi COME DICHIARATO FIN DALLA PRIMA RIGA DEL POST è preso dal sito dell’UAAR e non è colpa di nessuno se apri bocca senza prima leggere quello che c’è scritto, è stato preso acriticamente perché era un omaggio ai circoli UAAR appena nati nella nostra regione in quel momento (sempre scritto nella riga iniziale del post) , quanto alla tua critica ridicola ho risposto in termini più che esaustivi prima.
Siete soltanto monachelli laici amanuensi, senza nessuna capacità critica?
Oppure condividete la mia obiezione?
Non vorrete che qualcuno dica: In verità, vi dico, non ho visto tanta fede cieca (nell’uar) neanche nella ccar ….
Con simpatia.
A me sembra che di simpatia nei tuoi post se n’è vista poca, al di la’ del fatto che fai ridere ma questo è un altro discorso. Se hai qualcosa da dire nel merito di qualche ateo/agnostico famoso dell’elenco che non reputi tale dilla pure (Anche se ti consiglio di rivolgerti direttamente alla fonte primaria che sono più informati di noi sul tema), se invece vuoi continuare a dar sfoggio gratuito della tua innata simpatia fa pure.
Stammi bene simpaticone.
AlexJC
#23 19 Settembre 2010 – 19:36
Caro Alex,
Ma tu ti sei acculturato, per caso, in una madrassa di Islamabad?
Accuse di ignoranza, di dire fregnacce, senza neanche poi dire quali…
Ma a chi fai la guerra santa, caro Alex, ma ti pare un comportamento “laico” e”razionale” il tuo?
Mi scrivi. “Santi Atei è una definizione tua, che rappresenta benissimo il tuo livello intellettuale”.
La risposta ti suonerà incredibile, ma la definizione è non solo Uarrina, ma di Civiltà Laica e quindi anche TUA http://www.google.com/search?q=SANTI+ATEI&rls=com.microsoft:it:{referrer:source?}&ie=UTF-8&oe=UTF-8&sourceid=ie7&rlz=1I7HPNN_it. e più in dettaglio civiltalaica.splinder.com/post/20083676 – non sei praticamente tu?
Ma allora chi è ignorante, chi dice fregnacce , chi è stupidamente arrogante? Io o tu?
Come è possibile che tu non sa quello che tu stesso scrivi…ma ti fai troppi spinelli quando stai al computer? Oppure ti ubriachi di copia e incolla fino al punto di non sapere quello che scrivi e quello che fai? Guarda che se guidi la macchina come usi il computer ti potrebbero ritirare la patente!
Per i due frequentatori abituali di questo sito, fra una crociera semestrale e l’altra, dirò che mettendo su un motore di ricerca “santi atei” trovate un centinaio di siti, fra questi Uaar, Ciiviltà laica, il blog repubblica/Odifreddi, persino un sito dove si spiega che il primo ad usarla è stato Carlo Marx, che canonizzava il primo santo, Prometeo. Mi pare una cosa importante e consolante per me dal momento che dimostra il fatto che Alex ha dato dell’ ignorante anche a Carlo Marx.
Bravo Alex, davvero un bel colpo…Ma come fai a essere tanto sprovveduto, hai fatto un master specializzato? Con simpatia.
Franco
utente anonimo
#24 19 Settembre 2010 – 20:50
beh direi che ce n’è abbastanza per ignorarti d’ora in poi, come diceva Clint Eastwood, quando voglio parlare con dei coglioni parlo con i miei.
Stammi bene simpaticone.
AlexJC
#25 19 Settembre 2010 – 22:44
mi pare il caso a questo punto di ricordare ai naviganti che su questo blog non si fa assistenza psichiatrica gratuita né tantomeno abbiamo tempo da perdere a imparare l’educazione che evidentemente non tutti i genitori hanno avuto tempo di insegnare ai propri figli, quindi non meravigliatevi se vengono eliminati “contributi alla discussione” inutili.
Civiltà laica è quel che è. Vogliamo parlare di Yahoo Answers??? XD
Solo per dire che ci risponde la nostra cara amica Giulia:
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100421124303AAIQdfG
e qui:
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100420032009AAqBKfs
e qui:
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100413085023AAjbnDK
Comunque mi spiace che ti abbiano attaccato
Il signor Albertini è un eroe del laicismo e tutti dovremmo inchinarci a lui, vergognatevi cattolici bigotti!
Bello che anche gli atei bigotti abbiano iniziato a farsi chiamare laicisti..bravi!
Si, mettetevi pure a 90°..
@mimmo,
perchè non spieghi le ragioni per le quali Albertini è un eroe e noi siamo bigotti…
Pensi di non riuscirci…neanche impegnandoti?
Dovresti farlo.
Altrimenti quello che hai scritto può essere catalogato solo fra gli atti di fede atea-laicista-non laica….
Eroico è poco, altro che Leonida alle Termopili!!
la mia simpatia e solidarietà a piero.
a me? Per cosa?
dal commento di friviar avevo capito che tu avevi subito un attacco.
Dal che….
Veramente Friviar si riferiva proprio a te a proposito della tua discussione su (in)civiltà laica, ma effettivamente a volte è difficile seguire tutte le indentazioni.;-)
A ateo ti sei iscritto al forum UAAR? Dovrei dirti alcune cose in privato.
Figurati… sarebbe stata una medaglia da appuntare al petto, essere attaccti da questi qui…
@enrico,
si,mi sono iscritto, segui Serlino, ma ancora non ho partecipato.
ti trovo come enrico?
Ho inviato un messaggio privato.
su wordpress è possibile parlare con atei in condizioni di parità, senza lo scudo della censura tipica di uaar che li protegga, facendo qualche punto.
http://uaarbari.wordpress.com/2011/06/13/incredibile-i-mercati-cittadini-saranno-intitolati-ai-santi/#comments