sabato 23 maggio 2020

Ricordiamo la Strage di Capaci!



Il 23 maggio 1992, la mafia uccise con una vera azione di guerra il giudice Giovanni Falcone, la moglie di lui Francesca Morvillo e tre uomini della scorta.
Il fatto avvenne sull'Autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo.
Ora, quel crimine veramente esecrabile fu un atto di guerra della mafia allo Stato.
Oggi, dopo tanti anni, questa ferita è ancora aperta.
La mafia ha subito colpi molto forti ed è più debole di prima ma è ancora presente.
Lottare contro la mafia è un dovere.
Però, questa lotta non deve essere buttata in politica.
Infatti, la lotta alla mafia è cosa di tutti.
Tuttavia, per vincere la mafia serve uno Stato che funziona.
Qui sta il problema.
Quanto accaduto di recente rischia di gettare nelle ortiche quanto di buono è stato fatto.
Basti pensare alla scarcerazione dei mafiosi.
Basti pensare alla crisi innescata dal Coronavirus e dalle mancate misure a tutela della produttività nel Paese.
Questo rischia davvero di vanificare il lavoro svolto e di fare sì che quel mostro chiamato mafia rialzi la testa. 

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