Riprendo questa nota scritta su Facebook da Giulio Meotti:
"È genocidio di cristiani. 27 morti a Jolo, nelle Filippine, dove da anni i musulmani radicali di Abu Sayaf prendono di mira i fedeli cattolici. Una bomba è esplosa anche dentro la cattedrale. L'attentato arriva a meno di una settimana dal referendum che ha sancito la creazione di una provincia autonoma a maggioranza musulmana nel sud. Ma agli islamisti non basta l’autonomia, vogliono cacciare tutti i cristiani. Decido di pubblicare qui le foto, anche quelle più drammatiche, perché nell’era dei social h24 i cristiani massacrati sono gli unici che non meritano il nostro etere".
Esprimo il mio cordoglio per i cristiani morti nella città filippina di Jolo, a causa di un attentato terroristico.
Concordo con Meotti.
Purtroppo, chi parla di queste cose sui social-network rischia di essere bloccato, com'è capitato a me su Facebook.
Chi vuole zittire la gente su una cosa del genere fa un danno alle vittime di codesti attentati.

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