Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio di questa citazione dello storico Henry Kamen:
"In realtà, l'Inquisizione usò molto raramente la tortura. In Valencia, ho scoperto che su 7.000 casi solamente il 2% fu sottoposto a qualche forma di tortura, e di solito per non più di quindici minuti [...]. Inoltre, dalle mie ricerche è emerso che nessuno è stato torturato più di due volte".
Sarò sempre grato ad Angelo, un amico leale e che dà spesso degli spunti.
Avete capito?
Io non penso che uno storico come Kamen si sia inventato di sana pianta ciò che ha scritto o che egli non abbia fatto ricerca.
In realtà, va detto che la storiografia è spesso influenzata dall'ideologia.
Così, per esempio, si parla di ciò che fece l'Inquisizione, e non delle persecuzioni che ci furono contro i cattolici ed i dissidenti religiosi nella Danimarca di re Cristiano III, nella Ginevra di Giovanni Calvino e nell'Inghilterra della Regina Elisabetta I e di Oliver Cromwell.
La storia è sempre la stessa: la storia è usata come arma politica.
Così, per esempio, si esalta il mito della Rivoluzione francese come "atto di libertà", senza parlare di coloro che furono uccisi dai rivoluzionari, per il semplice fatto di non pensarla come loro.
La storia diventa ostaggio dell'ideologia.

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