Cari amici ed amiche,
il mio amico e socio Morris Sonnino ha postato questa foto su Facebook e l'ha commentata così:
"Tobia è la vittima israeliana dell'attentato al supermercato di oggi pomeriggio nel West Bank da parte di un 14 enne palestinese. Sposato, padre di in neonato, muore a soli 21 anni. Netanyahu, più i giorni passano, e più mi accorgo che te e il tuo governo non state facendo un cazzo per debellare la feccia araba che abbiamo dentro casa. Quanti morti servono ancora per comprendere, che con chi chi dialoga con i coltelli, la pace non si potrà mai avere? Sono stufo, incazzato come una belva. Sono costretto a votare l'estrema destra alle prossime politiche".
Essendo italo-israeliano, Morris (che ringrazio) conosce bene la situazione di Israele.
Al di là dei termini da lui usati, Morris ha ragione nel domandarsi quanti morti israeliani servano per capire che con personaggi come Abu Mazen non si dialoga.
Personaggi come Abu Mazen sono ambigui.
Essi non vogliono il riconoscimento di Israele.
Con loro non si può dialogare.
Quanti israeliani debbono morire per capire ciò?
Cordiali saluti.

Una delle tante storie penose che spengono giovani vite a causa di questo terrorismo cieco che insegue false promesse di una religione assurda soprattutto se la si osserva con gli occhi del 3° millennio !
RispondiEliminaRiposa in pace caro fratello e che Dio doni pace ai tuoi cari !
Mi unisco a te in questo cordoglio.
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