Cari amici ed amiche,
ho dedicato vari articoli alla questione del prodotto made in Italy.
Basti pensare al caso della De.C.O. ai prodotti di Roncoferraro (il Comune in cui abito, in Provincia di Mantova) o al caso dell'azienda italo-australiana "Perfect italiano".
Un'amica che risiede in Canada e che mi segue mi ha fatto sapere qualcosa di come vengono trattati i prodotti agroalimentari simili a quelli nostrani che però sono prodotti lì.
Ringrazio questa amica.
Per questi prodotti è obbligatorio avere sull'etichetta la dicitura di "Prodotto all'italiana".
Questo permette di distinguere un prodotto italiano originale da un prodotto fatto secondo la tradizione italiana ma realizzato a Vancouver piuttosto che a Toronto e a Montreal.
Sia chiaro, questo non significa che (per esempio) un formaggio pecorino prodotto nella Provincia dell'Ontario non sia buono e genuino quanto un formaggio Pecorino Romano (nonostante la denominazione, la maggior parte di esso è prodotto in Sardegna), un pecorino toscano, uno abruzzese o uno siciliano.
Però, il fatto che sull'etichetta compaia una scritta che dice che quel determinato prodotto sia fatto secondo la tradizione italiana ma che non è italiano permette di distinguere i prodotti realmente italiani dagli altri.
Serve una politica di questo tipo.
Cordiali saluti.

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