Cari amici ed amiche,
qui in Italia ci sono problemi gravissimi di famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese senza fare fuori l'intero stipendio e che rischiano lo sfratto, giovani disoccupati ed imprese che chiudono.
Inoltre, anche il nostro export è bloccato!
Mentre l'Italia va a catafascio, il problema che la politica (o meglio il centrosinistra) si pone è quello di fare un provvedimento con cui si possano dare ai figli i cognomi delle madri.
Questo Paese è alla frutta.
Sia chiaro, io non ho niente contro nessuno però in questo momento i problemi dell'Italia sono altri.
Ma dove vivono questi politici, o meglio questi signori della sinistra?
Evidentemente questa è una battaglia ideologica, una battaglia che non porta alcun bene alla popolazione.
Il mio amico Filippo Giorgianni (che ringrazio) ha scritto questo pensiero ed io voglio condividerlo:
"Dante aveva un cognome? No. Un tempo esisteva solo il nome. Il cognome serviva solo per distinguere i vari "Dante" tra loro sulla scorta della loro PROVENIENZA familiare, dunque sulla base della loro identità STORICA: tu sei figlio di tizio, o di caio, etc, e quindi hai il patrimonio mentale, culturale, di prestigio, di denaro, etc. di tizio, caio etc. Per questo Dante NON è Alighieri. E' solo DANTE. Dante FIGLIO DI ALIGHIERO. Quando questa prassi venne istituzionalizzata, la ratio era la medesima. E continua ad essere quella. Per chi conosce la storia e non è invece un mongoloide come i nostri parlamentari e come tante meretrici e sfruttatori che sanno solo parlare di DESIDERI IRRAZIONALI che mascherano col nome di "diritti". BARBARI, VERRA' IL GIUDIZIO IN QUESTA VITA O NELL'ALTRA!".
Mi ritrovo in queste parole.
Cordiali saluti.
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