Cari amici ed amiche.
Leggete l'articolo del sito "L'Intraprendente" che è intitolato "Ci stanno sovietizzando Milano".
Con il nuovo regolamento edilizio fatto dalla Giunta del Sindaco Giuliano Pisapia, a Milano, la proprietà privata diventa una "gentile concessione del Comune" e non più un diritto sacrosanto di una democrazia liberale.
Attaccandosi agli articoli 41 e 42 della Costituzione, il Vicesindaco Aldo De Cesaris ha detto che il nuovo regolamento non ha nulla di illiberale ma che esso punta a conciliare la proprietà privata e l'esigenza sociale.
Il regolamento, per inciso, prevede che Palazzo Marino (il Comune) stabilisca quali immobili (tendenzialmente in disuso da almeno cinque anni) non sono adeguatamente curati, diffidi, avverta e dia del tempo (poco) per seguire le indicazioni. "Se il proprietario avvertito e diffidato non fa, – spiega il secondo di Pisapia – se si tratta di interventi sostenibili li eseguirà il Comune rivalendosi sulla proprietà. Se sono interventi importanti, il Comune cercherà dei soggetti terzi".
In pratica, il Comune vuole andare a comandare nelle case dei privati cittadini.
Di fatto, il Comune confisca gli immobili e li affida ad altri.
Mi ricorda quello che fece re Enrico VIII con i monasteri (dal 1536 al 1540) o peggio ancora quello che fecero i sovietici con le proprietà dei privati.
Cordiali saluti.
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