Cari amici ed amiche.
L'amico e collaboratore Angelo Fazio (che stimo e ringrazio) mi ha portato all'attenzione l'articolo del quotidiano "Tempi" che è intitolato "Anglicani sempre più in crisi. Per l’ex arcivescovo di Canterbury "l’Inghilterra è un paese post-cristiano"".
L'arcivescovo emerito di Canterbury Rowan Williams ha lanciato l'allarme: l'Inghilterra è un Paese post cristiano.
La Chiesa anglicana, infatti, è in grave crisi.
Questa crisi proviene da lontano.
Con lo scisma e la soppressione dei monasteri operata da re Enrico VIII (1491-1547), le riforme operate durante i regni di re Edoardo VI (1537-1553) e di Elisabetta I (1533-1603), la la Guera Civile e la vittoria dei puritani di Oliver Cromwell del XVII secolo e la "Gloriosa Rivoluzione" del 1688, crearono in Inghilterra una situazione religiosa in cui vi era una Chiesa di Stato, la Chiesa anglicana, che fu una via di mezzo tra cattolicesimo e protestantesimo.
Essendo stata (ed essendo tuttora) la Chiesa anglicana una Chiesa di Stato, vi era ben presto la concezione secondo cui l'appartenere a quella Chiesa significava essere rispettabili e perfettamente conformi secondo i canoni di quella società.
Ciò fu particolarmente forte tra il XVIII ed il XIX secolo e soprattutto nell'Epoca Vittoriana.
In realtà, però, non si trattava di religiosità ma di conformismo.
Formalmente si era anglicani ma nei fatti si poteva essere solo religiosi (ma non cristiani) o addirittura non credenti.
Non a caso, la Chiesa anglicana è divisa in tre correnti, la High Church (Chiesa alta) che tradizionalmente è vicina al cattolicesimo, la Low Church (Chiesa bassa) che tradizionalmente si rifà al protestantesimo e la Broad Church (Chiesa larga) che include anche idee critiche che si rifanno ad idee "moderne", anche al deismo e al femminismo.
Oggi, che c'è una forte secolarizzazione, questa situazione della Chiesa anglicana ha portato ad una crisi.
Per conformarsi al mondo e con l'influenza ideologica della Broad Church, la Chiesa anglicana ha aperto alle ordinazioni sacerdotali e vescovili di donne e di omosessuali, al matrimonio in chiesa per i divorziati e ha riformato la formula del Battesimo togliendo (per esempio) la nozione di peccato e diavolo.
Pare che si voglia aprire anche al matrimonio gay in chiesa.
Questo ha letteralmente spaccato la Chiesa anglicana.
I tradizionalisti della High Church scappano verso la Chiesa cattolica mentre la Broad Church si secolarizza sempre di più e la Low Church si conforma sempre di più allo schema delle altre Chiese protestanti.
Questa è la crisi della Chiesa anglicana, una crisi che sta portando al decadimento spirituale di una nazione che prima era un gioiello della cristianità.
Cordiali saluti.
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