mercoledì 29 gennaio 2014

Il Ministero dell'Integrazione? Non serve a nulla!



Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "L'assessore nero che demolisce la Kyenge".
In questo articolo si parla di Iwabi, un assessore di Spirano, un Comune della Provincia di Bergamo.
Iwabi è di origini nigeriane e della Lega Nord e dice del Ministero dell'Integrazione di Cécile Kyenge:

 "Il ministero dell'Integrazione è una sciocchezza, non serve a niente se non a spendere soldi che si potrebbero usare per cose più serie, come il lavoro. Dovevano diminuirli i ministeri, non crearne di inutili come quello della Kyenge. Non ho nulla contro la persona, ma sono contro la sua idea politica. L'integrazione è un percorso individuale. Se io vengo a casa tua sono io che mi devo integrare, mica sei tu che lo devi fare, lo capisce anche un bambino. La cittadinanza è un diritto che si conquista con il lavoro, non è un regalo da fare a chiunque. Quando sono arrivato nel '77 di neri, specie da queste parti, ce n'erano pochissimi. È stata dura trovare spazio, rispettando il mondo che mi stava ospitando. Ho fatto fatica.".

Queste parole smentiscono chi dice che il Ministero dell'Integrazione serva a qualcosa.
L'integrazione deve partire dalla persona.
Deve essere la persona che viene qui in Italia ad accettare le nostre leggi e a rispettare la nostra cultura.
Inoltre, serve anche il lavoro.
Questa è integrazione.
Inoltre, le mansioni del Ministero dell'Integrazione possono essere espletate da altri ministeri.
Il sospetto è che Ministero dell'Integrazione serva solo a creare uffici per collocare persone, secondo il "Manuale Cencelli".
Cordiali saluti.




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