Cari amici ed amiche.
Ringrazio quel genio dell'amico Marco Macrì dello spunto:
"Non
vogliamo e non possiamo permettere che l’Italia resti rinchiusa nella
gabbia di una giustizia malata, che lascia tutti i giorni i suoi segni
sulla carne viva dei milioni di italiani che sono coinvolti in un
processo civile o penale.
Il nostro Presidente Berlusconi invita
tutti gli italiani onesti, per bene, di buon senso: "reagite,
protestate, fatevi sentire!
Avete il dovere di fare qualcosa di forte e di grande per uscire dalla situazione in cui ci hanno precipitati.
È arrivato quindi davvero il momento di svegliarci, di preoccuparci, di ribellarci, di indignarci, di reagire,
di farci sentire."
PRESTO... TUTTI IN PIAZZA CON SILVIO!".
Anch'io ebbi problemi con la magistratura, nel 2002.Un mio vicino di casa creava problemi alla mia famiglia, agli altri vicini e a me.
Era sempre ubriaco ed insultava e minacciava tutti.
Una volta (nel 1999) lanciò una porta a soffietto da un balcone.
Un'altra volta mi minacciò fisicamente e minacciò mio fratello, che era minorenne!
Un'altra volta tentò di buttarmi giù dalle scale.
A causa sua, un'altra volta ancora, fui stato colpito da un malore e rischiai l'infarto.
Non contento, per poco non arrivò alle mani con mio padre.
Alla fine, questa persona arrivò alle mani con altri miei vicini e picchiò la madre di uno di loro, che aveva ottant'anni.
Morale della storia, il personaggio venne denunciato da tutti e, nonostante le prove contro di lui, fu assolto.
Il giudice disse che il fatto non sussisteva.
Questa giustizia non funziona.
Essa è solerte contro alcune persone, facendo dei processi fondati sul nulla e dettati da ragioni politiche.
Questo è il caso del presidente Berlusconi.
Mentre, i processi veri non hanno fine né un giusto verdetto.
Per questo, io do ragione al presidente Berlusconi.
Cordiali saluti.

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