giovedì 15 agosto 2013

Io non sono venuto per portare la pace


Cari amici ed amiche.

Tra le letture delle messe di sabato sera e domenica pomeriggio vi il brano del Vangelo secondo San Luca (capitolo 12, versetti 49-53) che recita:



"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera"
".

Effettivamente, la figura di Gesù Cristo ancora oggi divide.
Si vede da quello che sta accadendo.
In Egitto, ad esempio, i cristiani sono perseguitati, come sono perseguitati in Cina e in molte altre parti del mondo.
In Egitto, addirittura, i cristiani vengono accusati di complottare contro lo Stato.
In Occidente vi è il relativismo che sta distruggendo valori fondanti,  come la famiglia e la vita, e chi si oppone viene irriso, insultato e (nel caso di Paesi come la Francia) rischia il carcere.
Essere cristiani oggi è un grosso peso.
Io stesso ho visto rompersi delle amicizie.
Io porterò questo peso con molto piacere.
Questa è la conferma quello che Gesù disse.
Cordiali saluti.

Nessun commento:

Posta un commento